Caos in Libia: la guerra USA-NATO ha destabilizzato il Nord Africa e ora minaccia l'Europa..
Timothy Alexander Guzman
globalresearch
tradusiu de Sa Defenza
La Libia è in costante peggioramento sia politicamente che economicamente dopo l'invasione USA-NATO del 2011. South African News24 ha riferito che era scoppiata una battaglia tra le forze ribelli che hanno spodestato il presidente Muammar Gheddafi e militanti islamici nella città orientale di Bengasi. Khalifa Haftar (che aiutò l'Occidente a rimuovere Gheddafi) e il suo 'esercito nazionale' cercavano di "Purgare" la Libia da sospetti terroristi. Ci sono testimoni e anche un giornalista del Agence France-Presse (AFP), che in realtà hanno assistito all'evento suddetto.
Khalifa Haftar |
"Testimoni hanno detto che un gruppo guidato da Khalifa Haftar, ex capo dei ribelli in rivolta del 2011 che ha rovesciato Muammar Gheddafi, sostenuto da aerei da guerra colpivano una caserma occupata da islamisti" la 17° Brigata "milizia", dice il rapporto. " i miliziani hanno risposto con il fuoco anti-aereo ".
Entrambi i gruppi hanno combattuto nella zona di Sidi Fradj a sud di Bengasi.
Secondo il S.A. News24
Secondo il S.A. News24
"Il gruppo di Haftar che si fa chiamare " National Army " e un portavoce della formazione, Mohammed Al-Hijazi, da un'emittente locale hanno annunciato il lancio di " una grande operazione per scovare i gruppi terroristici a Bengasi ". interessante notare che il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Abdessalem Jadallah al-Salihin "ha negato che forze armate regolari siano state coinvolte negli scontri di Bengasi."
Allora, chi rappresenta Khalifa Haftar? "In una dichiarazione alla televisione nazionale, Salihin ha detto che " l'esercito e rivoluzionari si oppongono a qualsiasi gruppo armato che cerca di controllare Bengasi con la forza delle armi ". Conferma che la Libia è in una situazione caotica. Molti ex soldati hanno aderito al 'National Army' dopo gli attacchi continui subiti da varie milizie ed elementi di Al-Qaeda dopo che l'invasione USA-NATO s'era conclusa.
L'INTERVENTO DISINTERESSATO FRANCO-EU-USA NATO |
L'Unione Europea dovrebbe essere preoccupata che dei terroristi possano lanciare attacchi contro gli Stati europei, li aveva messi in guardia il mese scorso con un report di Al Arabiya News, dell'ex primo ministro libico Ali Zeidan. A conferma di quanto detto prima: "la Libia rischia di divenire una base del terrorismo di Al-Qaeda in attacchi rivolti a paesi europei come la Gran Bretagna e Francia", ha anche affermato che "la Libia potrebbe essere una base di Al-Qaeda per qualsiasi operazione in Italia, in Gran Bretagna, in Francia , in Spagna, in Marocco, e ovunque vogliano. Le armi non mancano sono diffuse, così per le munizioni sono dappertutto." Cosa accadrebbe se un attacco terroristico si verificasse sul territorio europeo, soprattutto ora che la sua economia è in declino? Con le misure di austerità imposte a milioni di cittadini e lavoratori in tutta Europa, un attacco terroristico di al-Qaeda o dei suoi affiliati permetterebbe ai governi europei di reprimere le proteste anti-austerità in nome della lotta al terrorismo. Sarebbe una scusa comoda per farlo. Speriamo che non vada così lontano.
Reuters ha anche riferito che il Pentagono ha trasferito 200 Marines dalla Spagna alla Sicilia nel caso in cui la situazione vada fuori controllo. Reuters ha affermato che la principale preoccupazione del Pentagono è la sicurezza delle ambasciate degli Stati Uniti, perché il governo libico potrebbe perdere il controllo dei suoi giacimenti petroliferi se la guerra civile si intensifica:
Il Pentagono ha rifiutato di dare informazioni sugli eventuali paesi a rischio, ma due funzionari americani, parlando in condizione di anonimato, hanno affermato che le preoccupazioni americane sono tutte centrate sulla Libia, dove gruppi armati e islamisti hanno rifiutato di disarmarsi dopo la cacciata di Muammar Gheddafi nel 2011".
Il rapporto afferma anche che
"I Marines sono parte di una unità preparata in risposta alla crisi focalizzata sulla sicurezza delle ambasciate e creata dopo l'attacco al diplomatico statunitense a Bengasi, in Libia, l'11 settembre 2012, che ha ucciso l'ambasciatore americano Christopher Stevens e altri tre americani
Il portavoce del Pentagono, il colonnello Steve Warren ha detto che i marines sono in grado di gestire altre missioni oltre a garantire la sicurezza del personale degli Stati Uniti, e Reuters spiega "Warren ha sottolineato che, mentre i Marines sono " senza dubbio ", incentrati alla protezione delle ambasciate, non ha escluso la possibilità che possano essere chiamati anche per una missione diversa. " La guerra civile in Libia non ha aiutato l'economia ad aumentare la produzione di petrolio, a causa della lotta incessante tra i gruppi terroristici e le milizie tribali. La Libia è uno dei principali esportatori di petrolio verso l'Europa. Se la situazione peggiora, ai marines americani verrebbe ordinato di proteggere i giacimenti petroliferi ad ogni costo. Reuters ha anche pubblicato un rapporto sugli approvvigionamenti di petrolio della Libia e di come il governo ha tentato di aumentare la produzione di petrolio e ha stipulato un accordo con i dimostranti dell'opposizione:
El Feel giacimento della Libia è stato chiuso di nuovo per le proteste e il campo di El Sharara del produttore OPEC resta chiuso, portando la produzione petrolifera nazionale a circa 200.000 barili al giorno (bpd) - lontano dal 1,4 milioni di barili al giorno dello scorso anno. Lunedì, il governo ha detto che stava portando nei giacimenti petroliferi occidentali puntellando le condotte dopo aver raggiunto un accordo con i manifestanti, con un lento recupero a circa 300.000 barili al giorno.
Crescenti le tensioni tra il governo libico, le organizzazioni terroriste le milizie locali e Washington, Bruxelles e le multinazionali del petrolio in questione. Se il governo libico dovesse perdere il controllo dei giacimenti petroliferi, sarebbe interrotta la fornitura di petrolio dell'UE la conseguenza sarebbe l'aumento dei prezzi alla pompa. La decisione degli Stati Uniti e dell'UE di rimuovere Muammar Gheddafi ha creato un rifugio terrorista nel Nord Africa. Tuttavia, Bruxelles che è sotto gli ordini di Washington, sostiene le forze della NATO che hanno invaso la Libia e che hanno imposto un nuovo governo, anche se i burocrati europei conoscevano le conseguenze politiche ed economiche che rischiavano di avere per il futuro. Dal momento che l'alleanza USA-NATO ha sconfitto le forze libiche e sostituito Gheddafi con il Consiglio nazionale di transizione della Libia, hanno assicurato le esportazioni di petrolio ai mercati occidentali, per un breve periodo di tempo. Ora i conflitti interni per il potere e il controllo economico stanno diventando sempre più intensi e gli ex ribelli e vari gruppi terroristici provenienti da Siria e Iraq entrano in Libia con i propri scopi. L'avere organizzazioni terroristiche che espandono le loro attività, in altre aree dell'Africa e forse anche in Europa, sta creando uno scenario molto pericoloso.
Bruxelles, ovviamente, sapeva che ci sarebbero state conseguenze con un "intervento umanitario" in Libia, quando hanno collaborato con Washington. Sapevano, ed era prevedibile, che l'Europa ne sarebbe stata interessata nel prossimo futuro. Ma guardarono solo alle opportunità politiche ed economiche immediate nell'eliminazione di Gheddafi dal potere. E' anche importante capire che gli Stati Uniti e i suoi partner europei erano interessati, a contrastare il piano di Gheddafi di lanciare il dinaro d'oro come moneta unica africana, una chiara minaccia nei confronti del dollaro e dell'euro per l'egemonia sul continente africano. A Bruxelles possono solo seguire gli ordini, di Washington che è stato determinante nella creazione della NATO. In entrambi i casi, le persone che vivono su entrambi i lati del Mediterraneo subiranno, loro malgrado, gli effetti delle politiche estere sconsiderate dell'imperialismo occidentale USA-NATO.
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu
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