schiavi dei colonialisti criminali aschenaziti |
SE ISRAELE DOVESSE PRESENTARSI DAVANTI UNA QUALCHE DIVINITA' CON UN BIGLIETTO DI PRESENTAZIONE A RAPPRESENTARE IL GENERE UMANO CREDO CHE NE RICEVEREBBE UN GESTO DI DISGUSTO. CERTO. MA NON SAREBBE IL PRIMO NELLA STORIA AD ESIBIRE IL RUOLO DELLE "MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE"
Il colonialismo israelita, infatti, non si può apparentare semplicemente al colonialismo o al neocolonialismo dei tempi moderni che non hanno necessità che la popolazione si estingua, che viva nel peggiore dei modi, senza casa, senza la sicurezza degli affetti, senza acqua, senza cibo...almeno una parte della popolazione può sperare che riappaia la luce del sole il giorno successivo.
Il colonialismo sionista, invece, è un colonialismo di insediamento, di esproprio delle terre abitate da "usurpatori", di assassinio di massa, di eliminazione anche della memoria storica di ciò che era stato prima di loro, gli eletti dal destino e da dio.
Vi sono importanti differenze con i Portoghesi e con gli Spagnoli in America latina, con gli Inglesi e con i Francesi nell'America settentrionale, con gli stessi inglesi in Australia e in Nuova Zelanda, ma sostanzialmente il principio che univa tutti i civilizzatori era costituito dalla sostituzione di un popolo con un altro popolo, lo sterminio di massa, la cancellazione dell'identità collettiva e di quella individuale, la disumanizzazione degli espropriati, degli assassinati.
I sionisti, gente venuta dall'Europa per impadronirsi di terre altrui, di terre arabe, stanno compiendo azioni terrificanti, mostruose che già i loro cugini europei avevano potuto compiere, con minor disturbo morale, data l'esigua presenza di testimoni e di strumentazioni tecnologiche. Per cui ben poco possiamo sapere della condotta dei nostri antenati e solo immaginare quanto debba essere stata feroce la colonizzazione finalizzata al progresso della civiltà.
Gli sterminatori, allora come oggi, devono disporre di una motivazione alta da esibire alle anime innocenti, una motivazione che abbia un richiamo alla divinità e/o al progresso. La disumanizzazione acclarata degli indigeni facilità l'azione educativa e sterminatrice.
A volte, per compiere azioni nefande, può essere utile un pretesto. tecnica concettuale abusata in passato e riutilizzata con successo dai sionisti in tutte le fasi della conquista della Palestina, fin dagli anni '40. Naturalmente perché il pretesto possa essere credibile è necessario che attorno agli avvoltoi si formi una casta oscena di intellettuali disposti a diffondere tra le genti il diktat degli usurpatori. Come è avvenuto di recente con l'attacco della Resistenza palestinese il 7 ottobre.
Risulta evidente che il vero scopo della strage operata dall'armata sionista è l'eliminazione fisica dei palestinesi o la loro cacciata in modo che si possa formare il "Grande Israele" che si impadronisca di Gaza e della Cisgiordania, di aree del Libano e della Siria... Da qui l'abominio della distruzione di centri di distribuzione alimentare, il forzato parcheggio dei camion portatori degli aiuti alimentari, l'assassinio di coloro che cercano affamati il cibo...la distruzione delle infrastrutture necessarie alla comunità...
Le ultime elezioni locali hanno evidenziato il gradimento della strage ordinata dal governo di Netanyahu, con un avanzamento impetuoso del sionismo messianico, sviluppatosi soprattutto tra i coloni. La destra di Netanyahu e di Ben Gvir. Bene. Ma si deve fare di più. Una destra ancora più estrema della compagine governativa emerge dalle urne. La strage piace. Come anche la non umanizzazione di vecchi, di bambini che meritano le più immani sofferenze
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