mercoledì 18 ottobre 2023

ACHTUNG BANDITEN: LA COMUNITA' INTERNAZIONALE APPROVA DI FATTO IL MASSACRO DI GAZA

ebrei anti sionisti che rispetto e che rispettano il loro popolo
Antonello Boassa
E' bastato che Colin Powell, non processato per crimini di guerra, mostrasse una fiala che-a suo dire- conteneva un veleno terrificante che in mano ad Saddam Hussein diventasse un ordigno di distruzione di massa- perché gli Stati Uniti bombardassero Bagdad e venissero uccisi 500.000 persone, con il plauso di Madeleine Albricht per "la potenza di fuoco" della sua gloriosa patria.
 
Certo erano tutti banditen. Dovevano crepare nel peggiore dei modi.

E' presumibile che anche oggi l'Occidente a guida anglosassone-sionista stia facendo il tifo perché Hamas venga distrutta e con essa tutti i resistenti palestinesi a Gaza come in Cisgiordania affinché la Palestina tutta venga occupata e sparisca dalle carte geografiche. Ad oggi 2215 palestinesi morti nella "prigione a cielo aperto", 54 in Cisgiordania feriti a morte da poliziotti e coloni. Ma i cittadini resistono tra il fuoco e le macerie. Via dal nord di Gaza gridano i veri banditen. Si risponde "No ad una seconda Nakba".

Comunque se l'esercito sionista entrerà a Gaza- cosa di cui ha somma paura- non è sicuro che farà piazza pulita perché accanto ai guerriglieri palestinesi si uniranno i militanti di Hezbollah e i volontari che arriveranno dai paesi islamici. Non solo la rabbia di coloro che hanno assistito ai soprusi continui e ai bombardamenti e che scenderanno in strada e che forse potrebbero arrivare anche a 600.000 combattenti. Chi conosce la grande rivolta di Napoli del 1943 contro le armate possenti naziste sa che cosa può fare un popolo che si unisce nella lotta e che è consapevole della volontà genocida e di espansione della dirigenza sionista.

Comunque sia Netanyahu è finito e l'amicizia con i Paesi vicini è compromessa. Israele se non farà una rivoluzione democratica al suo interno e non cesserà i suoi attacchi criminali in Siria-ultimamente gli aeroporti di Damasco e di Aleppo-, in Libano, in Iraq, nel rispetto del diritto internazionale, potrà esistere solo ridimensionando le sue ambizioni, senza apartheid e in libertà. Gli States e la Nato sono oramai in caduta libera e non potranno più-come hanno fatto sempre- venire di prepotenza in soccorso

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