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l'alfabeto più antico del mondo |
Articolo di Mariano Abis
Che il potere dominante in terra di Sardegna sia oltre che maligno anche ottuso, è ormai acclarato da centomila esempi.
Per le sue peculiarità uniche e per la enorme diffusione di siti archeologici la nazione sarda è un esempio di portata archeo-storica-culturale straordinaria.
Lo stato colonizzatore-colonizzato italiano potrebbe ricavare enormi benefici se riconoscesse, valorizzasse e implementasse le eccellenze archeologiche presenti in Sardegna.
Non si capisce perchè non lo faccia.
Chi fiancheggia italy corporation e riceve le sue crocchette tossiche avanza l'ipotesi che i sardi comunicassero ma non scrivessero, qualcuno di loro ipotizza che non si capissero e non sapessero nemmeno parlare.
Magari comunicavano col pensiero, assunto che va indagato e che personalmente non scarterei a priori.
Come facessero i nostri avi in quelle ipotetiche miserevoli condizioni a costruire mirabili edifici resta tuttora un mistero.
Magari parlavano, scrivevano, e avevano un loro particolare alfabeto fatto di semplici segni che qualcuno definisce scrittura ogham o lineare sardo.
E il fatto che tali segni sono di una semplicità assoluta dimostra che fanno parte del più antico alfabeto presente sul pianeta.
Il fatto è che tali segni sono presenti in terra di Sardegna in quantità strabordante; segni molto simili sono stati trovati anche in altre parti del mondo.
Magari gli antichi sardi sapevano pure navigare, chissà.
Il mondo archeo-storico allevato a crocchette statali per nascoste ragioni non indaga su quella scrittura negando l'evidenza che sia un vero e proprio alfabeto.
Chi afferma di riuscire a tradurre quei segni presenti dappertutto in terra sarda per sue ragioni personali preferisce temporeggiare e acclarare in seguito la pochezza del sistema archeo-storico-culturale presente in terra sarda e continentale.
Tutto è nato qui, questa terra e le sue antiche genti sono la matrice di tutta la cultura occidentale.
Se questo venisse dimostrato tutto il sistema che viene definito judaico-cristiano o greco-romano o in altre pittoresche e improbabili espressioni crollerebbe di botto.
Il potere che domina in occidente questo non può permetterlo, come non accetterebbe mai che la cultura ancestrale di un popolo colonizzato sia superiore a quella del colonizzatore.
E allora è necessario che chi è in grado di dimostrare che la matrice di tutte le civiltà si trova in Sardegna e non in Egitto o in Mesopotamia, o altrove, esca allo scoperto e distrugga i miti dominanti.
Sarebbe una azione semplicissima, chi sa tradurre il lineare sardo non dovrebbe avere nessuna remora a pubblicare il risultato dei suoi studi; scrivendo per primo un libro illustrato da foto e relative traduzioni si garantirebbe il diritto e privilegio storico di essere stato il primo in tutto il mondo e l'unico traduttore della lingua e relativo alfabeto più antichi del mondo.
E' ora, sicuro che è ora.
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