La vicenda carceraria che ha visto il sacrificio di Doddore ridicolizzare e sputtanare il pseudo stato italiano, secondo me è un formidabile spartiacque tra gli "indipendentisti" isolani.
Come direbbe il mio e suo amico Gianni, riposi in pace, "Doddore es su xibiru chi scerada su trigu e scartada sa palla".
Ai sardi che hanno a cuore la libertà della Sardegna vorrei dire che Doddore non è morto, ma ci sta osservando speranzoso che i suoi messaggi siano stati recepiti, almeno dalla componente onorevole del popolo sardo.
I sardi che hanno a cuore la libertà della propria nazione, hanno sicuramente recepito i suoi molti messaggi, per tutti gli altri c'è la strada della fabbrica di fumo alla ricerca ossessiva di comode poltrone italiane.
Esistono solo due componenti che lottano per la libertà della nazione sarda.
Essi hanno dimostrato di essere sinceri verso il popolo, mentre gli altri hanno dimostrato di fare solamente FUMO.
Si "salvano" solo il partito MERIS e il Movimento di liberazione che fa (o faceva) capo a Doddore.
Da oggi in poi, dato che sento così tanto parlare di unità (troppo spesso a sproposito) mi impegnerò a cementare amicizia tra questi due Movimenti con lo scopo finale di unirli in un unico Movimento, cercando di coinvolgere i molti sardi che hanno dimostrato di essere sensibili al messaggio del Patriota Sardo e ai Valori che esprimeva.
Per come conosco io i componenti dei due movimenti penso che assolutamente si possa fare.
Mi dicono spesso che hanno l'impressione che i miei scritti siano indirizzati a separare, e molti imbecilli vengono "in domo mea" per offendere e denigrare, ma resto della mia idea, NON SI POSSONO UNIRE SCHIERAMENTI CHE SI COMPORTANO IN MANIERA ONOREVOLE, CON TIRAPIEDI DISONOREVOLI DELLO STATO COLONIZZATORE, l'unione tra simili componenti sarebbe deleteria per il cammino di libertà.
Adesso lo sapete, la mia azione sarà per unire questi movimenti, e smascherare chi fa solo fumo.
E poi, pensateci un po', a fronte di nuove "nascite" di schieramenti che vanno a frazionare ulteriormente il quadro indipendentista, e che sono sicuramente a caccia di comode poltrone, l'unione di due rilevanti Movimenti sensibili al diritto internazionale, e la conseguenziale, comune strategia decolonizzante, non fa altro che avvalorare e "spingere" il concetto di unione.
Delle differenze esistono sicuramente, visto che Meris è un partito politico, ma per come la vedo io possono essere appianate.
I due Movimenti che fanno capo a Doddore, che non dimentichiamocelo, ci sta guardando da chissà dove, e ci sta osservando, hanno una struttura operativa valida, sono composti da uomini validi, con un forte senso di coesione fraterna, movimenti composti da grandi menti, realmente pensanti, la cementazione di queste componenti con i sardi consapevoli e onorevoli che hanno capito la truffa delle votazioni può essere la soluzione ai problemi dei sardi, per una volta Jòlao agisce per unire, con buona pace di cerca di mischiare l'olio con l'acqua.
Quanti sardi durante la detenzione di Doddore possono dire "io c'ero"?
Parlare e scrivere a posteriori è facile.
Dopo il suo democidio c'è stato un proliferare di patrioti, tutti finalmente hanno capito, tutti a sentenziare : "lo sapevo che finiva così", tutti a parlare e scrivere della grandezza di Doddore, ma pochi patrioti hanno capito, sul momento, la portata storica dell'azione di Doddore, e hanno cercato di supportarlo rischiando di proprio.
Alcuni amici storici, e persino qualcuno che inizialmente era abbastanza critico sulla figura di Doddore, ma nonostante questo ha capito, ha capito che i martiri non servono, se un popolo addormentato non si desta nemmeno a cannonate.
Tutti gli altri, gli ignavi, i pusillanimi, quelli che non hanno sofferto il caldo torrido di quei giorni, e alla azione hanno preferito l'aria condizionata e la protezione rassicurante della propria casa confortevole, quelli che non hanno capito, erano niente altro che fiancheggiatori dello stato, anche se pensavano di essere indy.
Un popolo così orrendamente cieco e cretino come quello sardo che non riconosce le sue eccellenze, e supporta le nefandezze del colonizzatore, oltre che cretino è da considerarsi colluso.
Doddore Meloni è morto a causa del comportamento irresponsabile delle Istituzioni e del compiacente silenzio di molti politici Sardi.
Frase justa del mio amico Antonello.
Ma che istituzioni e politici lasciassero cadere il messaggio di Doddore, non mi sembra nemmeno tanto astruso da immaginare.
Quando solo viene accennata la parola disobbedienza, o meglio resistenza fiscale o civile non importa, i politici entrano in allarme, immaginano nel divenire nemmeno troppo remoto, che riceveranno sempre meno privilegi e meno materiale per riempire le loro borse.
E questo non credo faccia loro troppo piacere, essi non sono certo al vertice di questa società (che poggia sul falso, cioè su paradigmi fetension), per promuovere il bene comune, ma per i loro esclusivi interessi, che diamine.
Il "popolo sardo" (popolo minuscolo, sardo minuscolo, virgolette pienamente plausibili), cosa ha fatto di diverso dai politici sardi?
NIENTE, niente di niente.
La stragrande maggioranza dei capi bastone men che meno, certo che un popolo che ha bisogno di capi bastone simili per promuovere libertà, ha ben poche prospettive di liberarsi.
Dimenticavo, la liberazione e la decolonizzazione non sono contemplate nei "discorsi" dei capi bastone, loro si accontentano dell'indipendenza.
La resistenza e la libertà sono concetti desueti, la prima ha bisogno di impegno coraggioso e costante, la seconda è troppo impegnativa una volta conquistata.
Concetti astrusi in questa società dominata dalle immancabili bolgrinaggini e subita da gente dal telecomando facile, la società delle deleghe, e dell'ignavia di chi pensa che debbano rischiare sempre gli altri.
L'ignavia di chi pensa come dinnanzi a uno specchio, di chi pensa che rischiare è funzionale a privilegi personali futuri, e non finalizzata a liberazione collettiva.
Quello che ha fatto Doddore non è stato compreso, la gente ha capito aglio per cipolla, mi viene da prendere in prestito una frase espressa in maniera oltremodo sarcastica, che mi ha colpito per la sua semplicità: "Se la è cercata!"
In Sardegna si stanno chiedendo ancora il perchè Doddore Meloni sia morto in carcere.
E per concludere un appassionato e ispirato articolo scritto dall'amico comune sia di Doddore che mio.
L'articolo è di Antonello Piludu, che invito a leggere con attenzione, lo trovate a questo link :
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