Due recenti notizie, passate quasi inosservate, potrebbero rivelarsi fondamentali per comprendere l’attuale scenario geopolitico internazionale, soprattutto alla luce dei più che probabili atti di sabotaggio ai danni della Spagna, attribuibili alla NATO e ai suoi alleati; e cioè, in primis a Israele e, in secundis, ai suoi satelliti: Francia e Marocco.
Notizia numero uno: Un gruppo di hacker (presuntamente) marocchini ha violato un database paragovernativo, rivelando la presenza di militari israeliani in possesso di duplice documentazione (marocchina e francese), utilizzata per entrare indisturbati in Europa e operare sotto copertura. Dopo circa 24 ore, Telegram ha oscurato il canale, a testimonianza della sensibilità dei contenuti.
Notizia
numero due: Andriy Portnov, ex ministro dell'ex presidente
ucraino Yanukovych, è stato assassinato a Madrid con un’esecuzione
professionale, davanti alla scuola dei suoi figli. Le autorità
spagnole – polizia e Servizi segreti – hanno dispiegato droni,
elicotteri e agenti (bloccando persino gli aeroporti) per ricostruire
l’accaduto. Gli attentatori, è bene precisare, sono fuggiti a piedi, senza
lasciare traccia, e i media nazionali hanno omesso che la vittime fosse sulla lista nera della morte dei servizi ucraini.
Focus di Sa Defenza: l’attacco hacker
Noi di Sa Defenza, riguardo al primo episodio, siamo riusciti a intervistare gli autori del cyberattacco, pubblicando un’intervista in italiano e una versione aggiornata in spagnolo, che vi invitiamo a leggere.
I soldati israeliani, per tornare alla prima notizia, avrebbero sfruttato principalmente visti studenteschi (anche per individui dall’età incongrua), collaborazioni con ONG (invero legate ai loro governi), e altri sistemi da noi già denunciati (Erasmus, Erasmus+ et similia).
Sa Defenza ha svelato in esclusiva come questa pratica sia ampiamente diffusa, specialmente attraverso enti di volontariato europei, con la Lituania nel ruolo di "hub" strategico. Il paese baltico è noto per essere un centro di riciclaggio, traffico di minori, copertura per agenti segreti e infiltrazioni in Stati multipolari, come Serbia e Bielorussia, essendo tra i più permissivi nel rilascio di visti e documenti. Inoltre, Vilnius ospita istituti bancari opachi, spesso utilizzati da politici emergenti (dichiaratamente filofascisti) legati all’apparato terroristico di Israele e alla NATO (diffidate da chi vi chiede donazioni su conti Revolut).
SPAGNA VS ISRAELE: L’ASCESA DI UN CONFLITTO STRATEGICO
Il principale ostacolo alla pace globale è l’entità terrorista di Israele, espressione della corrente più estremista e destabilizzante degli Stati Uniti, nonché principale sostenitrice di Donald Trump. Tel Aviv incarna l’avanguardia del militarismo occidentale e, su mandato dell’intelligence atlantista, ha più volte tentato di innescare un conflitto nucleare, fortunatamente bloccato dall’intervento della Russia e di altri attori multipolari.
La crisi Spagna-Israele: un’analisi
Negli ultimi tre mesi (febbraio-maggio 2025), le relazioni tra Madrid e Tel Aviv hanno toccato livelli critici, segnati da scontri diplomatici, tensioni politiche e ritorsioni economiche. Ecco i nodi principali del conflitto:
A) Riconoscimento della Palestina e sostegno al Sudafrica alla Corte Internazionale. La Spagna ha ufficializzato il riconoscimento dello Stato di Palestina a maggio 2024, unendosi alla causa sudafricana presso la Corte Internazionale di Giustizia, che accusa Israele di genocidio a Gaza. Questa mossa ha inasprito ulteriormente le relazioni bilaterali, con Tel Aviv che ha risposto con sanzioni diplomatiche e una campagna di pressioni internazionali.
B) Blocco del contratto militare con IMI Systems. Il governo Sánchez ha annullato unilateralmente un accordo da 6,6 milioni di euro con la compagnia israeliana IMI Systems per la fornitura di munizioni alla Guardia Civil. La decisione, giustificata con l’allineamento alla condanna delle operazioni di Gaza, ha però provocato dure reazioni all’interno della coalizione di governo. La sinistra atlantista (Sumar e Izquierda Unida) ha accusato il PSOE di ipocrisia, evidenziando come la Spagna continui a collaborare con la NATO, nonostante le critiche a Israele.
C) Dichiarazioni di Sánchez su Israele come "stato genocida". Sánchez ha affermato in Parlamento che la Spagna "non commercia con uno stato genocida", riferendosi a Israele. Questa dichiarazione ha portato al richiamo dell'ambasciatrice spagnola a Tel Aviv e a un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali. Israele, inoltre, ha reagito con durezza, definendo le accuse "infondate" e limitando i servizi del consolato spagnolo a Gerusalemme per i palestinesi.
D) Controversie sulle esportazioni di armi. Nonostante il blocco ufficiale delle forniture militari a Israele, un'inchiesta del Centro Delàs ha svelato che Madrid ha autorizzato 134 operazioni commerciali nel settore degli armamenti con Tel Aviv tra ottobre 2023 e febbraio 2025, per un valore superiore a 1 miliardo di euro. Sánchez ha giustificato queste transazioni come manutenzione di equipaggiamenti preesistenti, ma la sinistra ha bollato la spiegazione come ipocrisia (l’industria spagnola dispone di aziende capaci di eseguire tutto ciò autonomamente). La realtà? Ogni colonia NATO deve pagare la tangente all’atlantismo, anche a costo di finanziare chi si dichiara di voler condannare (vuoi vedere che stavolta il Presidente spagnolo vuole vendicarsi dello spionaggio ebraico-marocchino subito?).
E) Crisi interna in Spagna per l'aumento delle spese militari. Sánchez ha annunciato un aumento record delle spese militari (10,5 miliardi di euro) per raggiungere il 2% del PIL richiesto dalla NATO, ma questa decisione ha diviso la coalizione di governo, con Sumar e Izquierda Unida che si sono dichiarati contrari.
F) Eurovision 2025: La Spagna ha chiesto l'esclusione di Israele. Sánchez ha chiesto che Israele fosse escluso dall'Eurovision 2025, paragonando la sua situazione a quella della Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. Israele ha risposto ironicamente, sottolineando che la sua cantante ha ricevuto il massimo dei voti dal pubblico spagnolo (malgrado tutti sanno che Eurovision è il colmo della corruzione, della manipolazione e della propaganda politica).
QUEGLI STRANI “ATTENTATI” IN SPAGNA
La sequenza di più che probabili attentati false flag sta sconvolgendo la popolazione spagnola in un contesto senza precedenti. Sebbene Pedro Sánchez - marionetta della massoneria, dei Rothschild e di Goldman Sachs - sia nelle mani di uno "stratega politico" che si è pubblicamente dichiarato massone, la Spagna mantiene una classe dirigente riluttante a entrare in un conflitto nucleare diretto con la Russia. Madrid, tuttavia, sta subendo pressioni crescenti principalmente dall'Unione Europea e, in secondo piano, da Israele, per allinearsi a posizioni più aggressive. Questa situazione paradossale vede un governo condizionato da poteri occulti dimostrarsi più cauto dei suoi stessi ‘padroni’ per l'inizio di una confrontazione militare diretta e nucleare con la Russia.
Prove di guerra ibrida
Come abbiamo già documentato in precedenza, Pedro Sánchez non è altro che una marionetta controllata da un gruppo di criminali che hanno deliberatamente causato la morte di donne, anziani e bambini durante l'emergenza DANA. Invitiamo i nostri lettori a consultare le nostre inchieste che forniscono le prove di queste gravissime responsabilità.
È importante sottolineare che i politici, in particolare quando sono caratterizzati da incompetenza, narcisismo patologico, instabilità mentale e tendenze devianti verso omosessualità, prostituzione, esoterismo e pedofilia, non incarnano mai il vero potere decisionale. In queste circostanze, si tratta piuttosto di semplici pedine sacrificali, poste in posizioni di comando come meri simboli decorativi. E nel caso specifico di Sánchez, è accertato che si trovi sotto costante ricatto da parte del Marocco - Stato fantoccio di Israele e degli Stati Uniti - a causa dei contenuti personali rubati dal suo iPhone. Questi materiali compromettenti sono stati acquisiti, conservati e strumentalizzati da soggetti legati a Israele, tra cui l'aspirante presidente, filofascista e ultrasionista Alvise Pérez, che li utilizzano come arma di pressione politica, a cui aggiungiamo le molte veline pubblicate e ricevute dalla sezione ebraica del C.N.I e dallo stesso definite tali (Pérez è il Javier Milei dell’Argentina, il Beppe Grillo dell’Italia o l’Alexis Tsipras della Grecia).
Attentati e cronistoria
Negli ultimi mesi, la Spagna ha subito una serie di sabotaggi e malfunzionamenti che noi di Sa Defenza abbiamo collegato alle tensioni con Israele. Di seguito:
1. Blackout e attacchi informatici. A) Febbraio 2025: Un blackout elettrico ha colpito Barcellona e parte della Catalogna, causando disagi per ore. Il governo ha parlato di un "guasto tecnico", ma fonti interne hanno ipotizzato un attacco informatico. B) Maggio 2025: Un cyberattacco ha colpito il sistema di gestione energetica di Red Eléctrica de España (REE), causando interruzioni localizzate in Andalusia e Madrid. Alcuni esperti hanno suggerito somiglianze con attacchi attribuiti in passato a gruppi legati a Israele (come APT34), anche se non ci sono conferme ufficiali.
È bene precisare che, seppure l'U.E. (dal punto di vista europeo) e il megafono di Regno Unito e Israele, Alvise Pérez (dal punto di vista "nazionale"), abbiano inizialmente accusato la Russia, il giro di smentite e ritrattazioni – giunto anche dai Servizi spagnoli – ha categoricamente escluso questa possibilità. A ciò aggiungiamo le nostre interviste ai gruppi hacker russi più attivi in quel momento in attacchi DDoS, che hanno, appunto, smentito ogni loro partecipazione.
2. Malfunzionamenti dei treni e aerei (Renfe e Adif). A) Gennaio 2025: Attacco ai sistemi di controllo aeroportuali di Barajas (Madrid) che ha causato cancellazioni di voli. Fonti anonime parlano di un malware simile a quello usato nell'attacco all'aeroporto di Kiev nel 2022. B) Aprile 2025: Un guasto al sistema di segnalamento ha bloccato per ore l'alta velocità Madrid-Siviglia, causando ritardi a catena in tutta la rete. Renfe ha definito l'incidente come un errore del software, ma alcuni tecnici hanno rilevato anomalie riconducibili a malware come Stuxnet, utilizzato in passato contro l'Iran con il coinvolgimento israeliano. C) Maggio 2025: Un treno merci è deragliato nei pressi di Saragozza in circostanze sospette. Le indagini sono ancora in corso, ma esperti di sicurezza ferroviaria non escludono l'ipotesi di un sabotaggio digitale.
3. Problemi al numero di emergenza 112. Marzo - Maggio 2025: Il servizio 112 ha subito un'interruzione prolungata in Catalogna, Valencia e Madrid, lasciando migliaia di cittadini senza assistenza. Sebbene il governo e la compagnia “Telefónica” abbiano attribuito il malfunzionamento a un problema di aggiornamento, fonti dei servizi segreti spagnoli hanno segnalato un possibile attacco DDoS originato da server esteri.
4. Attacchi a infrastrutture critiche (acqua, gas). Aprile 2025: Un guasto al sistema di controllo di un impianto idrico in Castiglia-La Mancia ha interrotto l'approvvigionamento idrico per due giorni. Alcuni analisti hanno avanzato l'ipotesi di un attacco informatico ai sistemi SCADA, simile a quello subito dall'Iran nel 2010 tramite il worm Stuxnet.
5. Furto di dati pesonali e "accessi abusivi". Ultima, ma prima per importanza, la notizia del 21 maggio 2025: Il Senato spagnolo ha avviato un procedimento disciplinare contro alcuni suoi tecnici informatici (interni al Palazzo) dopo che questi hanno acceduto illegalmente ai computer personali di diversi senatori, tra cui membri del Partito Popolare (PP), PSOE e di Vox. E' da notare come gli "accessi abusivi" siano una costante in paesi con forti tendenze multipolare come Italia e Spagna. Da "elDiario.es" leggiamo: "Questo possibile spionaggio è avvenuto mentre sono in corso diverse commissioni d'inchiesta. Alcuni dei senatori coinvolti sono membri socialisti di queste commissioni", affermano dal PSOE. "Si tratta di un fatto gravissimo che potrebbe rappresentare un'interferenza non solo nei diritti personali dei parlamentari, ma anche nelle garanzie democratiche del loro lavoro di rappresentanza dei cittadini", aggiungono. Il PSOE al Senato conclude: "Il Gruppo Socialista chiede che vengano indagati tutti gli aspetti di questo caso di possibile spionaggio parlamentare. Quanti senatori sono stati spiati? Quali contenuti del loro lavoro sono stati oggetto di spionaggio?".
Conclusioni
Sebbene nessuna prova diretta colleghi questi incidenti a Israele, la tempistica e la natura sofisticata degli attacchi hanno alimentato sospetti, soprattutto considerando:
- La storia di cyber-azioni israeliane contro paesi 'problematici' e 'critici' (Iran);
- Le dichiarazioni minacciose di alcuni funzionari israeliani verso la Spagna dopo le accuse di "genocidio";
- La presenza di gruppi hacker filoisraeliani (come Predatory Sparrow) che in passato hanno colpito infrastrutture nemiche.
Il governo spagnolo ha evitato accuse esplicite, ma fonti del C.N.I. (servizi segreti spagnoli) stanno indagando possibili operazioni di ritorsione occulte.
PERCHÉ "TELEFÓNICA NACIONAL DE ESPAÑA"?
Telefónica è l'azienda che è stata fatta oggetto, pochi giorni fa, di strani attacchi, anche se questi sono stati fatti passare per "aggiornamenti" non andati a buon fine, e che hanno provocato le interruzioni delle linee di emergenza (che fesseria clamorosa: prima di ogni aggiornamento critico le compagnie avvisano con largo anticipo).
Telefónica rappresenta una delle principali aziende di telecomunicazioni in Spagna e a livello internazionale con una lunga storia e un ruolo strategico nell'economia e nelle infrastrutture del paese. Fondata nel 1924 come Compañía Telefónica Nacional de España (CTNE), operò inizialmente con un monopolio statale sulle telecomunicazioni spagnole prima di essere completamente privatizzata nel 1997, attraverso due offerte pubbliche di azioni avvenute nel 1995 e 1999. Oltre alla Spagna, l'azienda è presente in America Latina, Europa (Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca) e altri mercati globali, vantando oltre 298 milioni di clienti mobili e 26 milioni di linee fisse. Telefónica gestisce reti essenziali per la sicurezza nazionale, la difesa e l'innovazione tecnologica, tanto che il governo spagnolo la classifica come azienda "di importanza cruciale". Tra il 2023 e il 2024, lo Stato spagnolo ha riacquisito una quota del 10% tramite la holding SEPI, principalmente per contrastare l'ingresso del fondo saudita STC (che detiene il 9,9%) e garantire stabilità azionaria. Nonostante la liberalizzazione degli anni '90, Telefónica mantiene una posizione dominante nel mercato spagnolo, generando il 31,1% dei suoi ricavi netti dal territorio nazionale.
Attualmente, il principale concorrente di Telefónica è rappresentato dalla fusione Orange-MásMóvil completata nel 2024, che ha creato un nuovo colosso con 37 milioni di clienti, riducendo significativamente il vantaggio competitivo di Telefónica. Questa joint venture paritetica (50/50) presenta una struttura proprietaria complessa che coinvolge sia attori privati che statali: per la parte di Orange, lo Stato francese detiene circa il 23% del gruppo madre Orange SA, esercitando un'influenza significativa, mentre il restante azionariato è quotato su Euronext Paris.
Telefónica rimane dunque un pilastro fondamentale delle telecomunicazioni spagnole, caratterizzato da un unico mix di storia, infrastrutture e influenza politica. La recente parziale rinazionalizzazione sottolinea la sua importanza strategica per la Spagna, bilanciando abilmente interessi globali ed esigenze di sicurezza nazionale in un settore sempre più competitivo e cruciale per lo sviluppo del paese.
Conclusioni
Sabotare le comunicazioni strategiche nazionali (in particolare quelle per le chiamate d’emergenza), generare il terrore, destabilizzare; tutto questo è il modus operandi di GLADIO, la Stay Behind operativa in Spagna attraverso i gruppi neonazisti ucraini controllati da Israele e Washington.
Il recente omicidio di un ex politico ucraino di altissimo livello, accusato, tra l'altro, di esser stato filorusso (ma guarda un po') è la dimostrazione che la Spagna è stata presa di mira per la sua ricercata neutralità da un conflitto che l’ha già esposto enormemente, e per il quale non è disposta ulteriormente a sacrificarsi.
Il legame Rabat – Parigi – Tel Aviv è esplicito come: 1. esplicita è la presenza delle loro strutture; 2. di ben specifici messaggi mafiosi rivolti alla Spagna; 3. e delle destabilizzazioni che non possono che provenire da loro.
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