venerdì 20 marzo 2015

GIGANTI DI MONTEPRAMA, COME DARE LE PERLE AI PORCI...

GIGANTI DI MONTEPRAMA, COME DARE LE PERLE AI PORCI...


Vàturu Erriu Onnis

COME DARE LE PERLE AI PORCI, UN BENE DI INESTIMABILE VALORE DI CULTURA SARDA, I GIGANTI DI MONTEPRAMA, NELL'INAUGURAZIONE DI UNA NUOVA ALA DEL MUSEO DI CABRAS, UN VERO CAPITALE DI GRANDE VALENZA DELLA NAZIONE SARDA, LA SI METTE NELLE MANI DI UNA AVVENTURIERA ITALIOTA, LA PRESIDENTE DELLA CAMERA BOLDRINI, CONVINTA SOLDATESSA DEL MERETRICIO MULTINAZIONALE DEI POTERI SOVRANAZIONALI, IN PERFETTA LINEA CONTRO IL DIRITTO DELLE NAZIONI E L'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.

PROPRIO A LEI LE VIENE DATA L'OPPORTUNITA' DI INAUGURAZIONE DI QUALCOSA CHE NULLA HA ACHE VEDERE CON UN TALE PERSONAGGIO, PERSONA IMPEGNATA CONTRO I DIRITTI DELLE NAZIONI E DEI POPOLI, PERSONA CHE A SUA INSAPUTA CONDIVIDE GLI STESSI COMPORTAMENTI DELLA MAFIA MONDIALISTA KHAZARIANA DEI ROTHSCHILD.

L'ORGANIZZAZIONE KHAZARIANA E' NATA E SI DISPONE PER L'ESCLUSIONE DEI POPOLI DALLA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA, A TUTTO FAVORE DELLE ELITE FINANZIARIE, DELLE MULTINAZIONALI DELLO SFRUTTAMENTO DEI POPOLI, E DEI BANKSTER, ECCO PERCHE' MONTA LA SANA RABBIA, PERCHE' DEGLI IDIOTI HAN DECISO SUPERFICIALMENTE DI DARE UN  PRIVILEGIO COSI' GRANDE COME L'INAUGURAZIONE DI UN BENE ESCLUSIVO DELLA NAZIONE SARDA A PERSONA ITALIOTA, E PER DI PIU', INDEGNA DI TALE PRIVILEGIO...

SA DEFENZA


La storia dei giganti sardi di monteprama
"La Nuova Sardegna, 31 marzo 1974"Un aratro scopre un tempio punico. Eccezionale ritrovamento archeologico nella penisola del SinisSono tutti di roccia tenera e bianca gli importanti reperti (statue, capitelli, colonne) che la Soprintendenza alle Antichità di Cagliari ha posto al sicuro nei Magazzini del Museo Nazionale di Cagliari. di Antonio Rojch
Ecco come racconta Lilliu quei giorni (nota 129 del rif. 1) "Alla notizia sulla stampa seguì l’intervento dell’allora Soprintendenza alle antichità di Cagliari che provvide a ritirare al Museo archeologico la maggior parte dei pezzi scoperti, mentre altri andarono dispersi qua e là presso privati incuriositi dal rinvenimento e giunti sul luogo in un momento di vuoto di vigilanza. Soprattutto ciò indusse l’Ufficio di Cagliari a farsi presente con un saggio di scavo, effettuato dai dottori Alessandro Bedini e Giovanni Ugas. Non conosciamo il risultato di questa verifica sui terreno che i ricercatori vorranno sperabilmente pubblicare dato l’interesse di stabilire con certezza la natura e il punto esatto da cui vennero i primi materiali architettonici e scultorei, presso il quale é da supporre la presenza dell' edifizio che li accolse all' origine. La Soprintendenza ha curato, nel seguito, di restaurare ed esporre nel Museo di Cagliari i resti ritenuti più significativi: il torso d’un arciere, evidentemente nuragico per quanto sia collocato nella Sala punica, ed un «cippo» che un cartellino indica con «simboli allusivi a molteplici manifestazioni della divinità nella concezione mistica sardo-punica», ma che per in presenza della modinatura «a penne», l’impianto «quadrato» della base e la composizione «centripeta» delle brevi emergenze «betiliche» alla sommità, è da riferirsi, con l’insieme, alla spiritualità e all’arte nuragica". monteprama
La storia dei giganti è intrinseca anche ai sigilli di Tzricotu decifrati dal Professor Luigi A. Sanna 


sigillo di Tzricotu
[...] ho datato i sigilli di Tzricotu sulla base della presenza dei segni ugaritici ritenuti tardi (ad es. il samek) al XIV -XIII secolo a.C. e anche sulla base della datazione della piccola statuaria in bronzo. Ma allora si avevano pochi documenti scritti a disposizione e non si aveva la certezza dell'uso costante del mix del protocananaico che è la tipologia di alfabeto che sicuramente ha influenzato per un millennio e forse di più quello nuragico. Quindi quei sigilli potrebbero, sulla base dei segni più tardi (sono quelli di tipologia cosiddetta 'fenicia': ad es. 'beth' arcaico ed 'he' ) scendere di un secolo. Cosa questa che sembra in linea con i dati proposti ora da alcuni studiosi ovvero del XIII -XII secolo a.C. (se non ho capito male). Però dal momento che io credo molto in quei sigilli cerimoniali mortuari dove per la prima volta abbiamo trovato scritto che i Giganti non solo sono 'Giganti' e figli di Giganti (GGHNLOYBEN) ma sono anche figli con simboli taurini di un dio androgino toro soli -lunare (YHWH cananaico e ) e dal momento che essi sigilli sono tanti quanti sono i piccoli faraoni, mi sembra evidente che quelle statue vadano interpretate come realizzate in diacronia. Insisto su questo dato non solo perché è epigrafico ma perché è anche archeologico dal momento che la 'serie' statue imita quella dei sigilli. Sono obbligatoriamente seriali le une e gli altri. Siamo a mio parere davanti a sigilli divini taurini realizzati da uno 'specimen' o modello iniziale (tavoletta A1: la famosa matrice longobarda) e di fronte a statue ugualmente con simbologia taurina realizzate da uno 'specimen' come dimostra soprattutto la particolarità degli occhi soli -lunari uguale in tutti ( la luce divina uguale in tutti). Se questo è vero io credo che gli sforzi degli archeologi devono concentrarsi (soprattutto con il rinvenimento di nuove statue) nel capire quali statue sono state fatte prima e quali dopo. Tra le prime e le ultime io penso che ci debbano essere tra i quattro e i tre secoli. Ipotesi che non è in contrasto, se ho ben capito anche qui, con l'arco di datazione che sarebbe riconducibile anche alla prima età del ferro. Se i 41 inumati sono i Giganti e i padri santi, è evidente che essi, calcolati come ENNEOROI (di nove stagioni) secondo le fonti classiche, moltiplicando per 9 il loro regno, offrono un arco temporale di tre secoli e mezzo circa. Detto ciò io non riesco a capire come non si consideri il dato lapalissiano della diacronia. Quello della piccola statuaria in bronzo lo si accetta quello della grande statuaria no. Assurdo. A prescindere dalla testimonianza di Tzricotu. L.A. SANNA
la storia sarda ha radici profonde da studiare  e analizzare sia per la portata enfatica a cui predispone un popolo perlopiù bistrattato a rialzare la testa e guardare avanti con l'orgoglio del suo passato e con la costruzione del suo presente fiero della sua storia, essendo il popolo sardo insultato dalla tradizione italiota, può guardare oltre e rivendicare la sua indipendenza e cultura.

Il gigante (Ampsicora). Così lo chiamavano Abhyna, il più sincero dei guerrieri di Gora. Si imponeva per la sua altezza e il suo carattere fermo. Nel campo di battaglia svettava nella mischia e instillava sicurezza nei guerrieri. Era il braccio destro del judex di Gora, era il suo consigliere e il suo confidente; era il maestro d’armi del giovane figlio di Ampsicora, quello che il judex in cuor suo sperava potesse un giorno prendere il suo posto. Abhyna, lo aveva formato duro come il bronzo da colata, resistente come il nerbo di bue, ma non riusciva a governare con facilità il suo giovane carattere, tagliente come lama di spada, che Amsicora, anche lui, aveva difficoltà a plasmare, benché fosse quello il suo compito di padre e di regnante. amsicora


La Stele di Nora, i Giganti di Monteprama, i Sigilli di Tzricotu, e tutti i Nuraghes e Bronzetti dimostrano, quale  grande cultura e storia sia quella del popolo sardo, ed è un gran dispiacere veder mettere queste scoperte nelle mani di siffatte persone , come la presidente della camera italiota LAURA BOLDRINI, persona  impegnata in prima linea contro la nostra e di altri autodeterminazione, eventi di questo tenore non possono che indignarci e indicare con l'indice della nostra mano tali inopportuni presidenti di musei o di regione che danno le chiavi di casa nostra a personaggi, del genere su indicati, che di cultura e storia nostra nulla capiscono ne si interessano, ecco,  a loro chiediamo di aprire la mente affinché la nostra storia e cultura non siano strumento di persone non appropriate alla nostra dignità, e,  prima di fare errori imperdonabili come quello al museo di CABRAS pensateci molto bene e per molte volte ancora prima di dare aria ai denti...


lunedì 16 marzo 2015

L'Australia, vaccina forzatamente la popolazione attraverso lo Spraying Aerosol

L'Australia, vaccina forzatamente la popolazione attraverso lo Spraying Aerosol
L' Office of the Gene Technology Regulator (OGTR) è sulla buona strada per approvare una domanda di licenza di PaxVax Australia (PaxVax) per il rilascio intenzionale di un vaccino costituito da  batteri OGM vivi nell'ambiente in Queensland, South Australia, Western Australia e Victoria .
Secondo il regolatore , si qualifica come una versione limitata e controllata ai sensi della sezione 50A del Gene Technology Act 2000 (legge).
PaxVax sta cercando l'approvazione per condurre una sperimentazione clinica di un vaccino di batterio vivo geneticamente modificato contro il colera. Una volta attivato il processo dovrebbe essere completato entro un anno, nei siti di prova selezionati le aree di governo locale (LGA) il Queensland, South Australia, Victoria e Australia Occidentale.

PaxVax ha proposto una serie di misure di controllo che dicono limiterà la diffusione e la persistenza del vaccino OGM e del materiale genetico, ma c'è sempre un possibilità che queste restrizioni falliscano e infettino la fauna e gli ecosistemi.

Vaccini spraying nebulizzati nell'ambiente, son stati utilizzati negli Stati Uniti, e diretti verso animali mediante l'uso di aerei o elicotteri. Sanofi ( è uno dei più maggiori produttori di vaccini al mondo) ha società controllate, come Merial Limited che produce RABORAL , una dose orale del virus vivo, letale per gli umani, provata sulla fauna selvatica.
Nel 2006 Michael Greenwood ha scritto un articolo per la Yale School of Public Health dal titolo, "L'irrorazione aerea riduce efficacemente l'incidenza del West Nile Virus (WNV) negli esseri umani."

L'articolo ha dichiarato che l'incidenza dei casi di West Nile virus umani possono essere notevolmente ridotti attraverso grandi irrorazione aeree di scala che prendono di mira le zanzare adulte, secondo la ricerca della Yale School of Public Health e il Dipartimento della Sanità [California Department of Public Health].
Sotto il mandato per l'irrorazione aerea per vettori specifici che rappresentano una minaccia per la salute umana, i vaccini aeree noti come DNA vaccino [DNA Vaccine Enhancements and Recombinant Vaccine] contro WNV possono essere testati o utilizzati per "proteggere" il popolo da esposizioni a infezioni vettoriali.


Specificatamente il vaccino DNA può essere migliorato utilizzando Epstein-Bar capside virale multi classe. L'attivatore complementare umano per neutralizzare gli anticorpi. I vaccini ricombinati contro WNV utilizzano la beta-globulina o il segnale poli (A) del virus SV40. Nei primi studi sui vaccini sul DNA, ciò che è stato riscontrato dagli studi è risultato negativo e sarebbe andato nella categoria dei futuri progetti di ricerca per lo sviluppo della terapia genica.

Nella segnalazione durante gli studi di poli (A) del SV40 per i vaccini WNV, è stato osservato che WNV nei valori individuati è rimasto inerte nell'esposizione alla varicella, in seguito all'esposizione alle aree dei vaccini WNV il potenziale per la liberazione del virus varicella avrebbe causato un rischio maggiore con un esordio di herpes zoster negli adulti. 


Irrorazione aerea di MVN e SV40 in California.

Nel febbraio del 2009, irrorazioni aeree di MNV sono avvenute nelle principali città all'interno dello Stato della California. Durante una operazione di irrorazione su Anaheim CA, una donna di razza caucasica (50 anni) è stata esposta a pesanti spraying aeree di aerosol, mentre  faceva i suoi esercizi quotidiani, camminando per diversi chilometri. In quei giorni in quella zona sono avvenute pesanti attività con l'ausilio di elicotteri. Dopo aver terminato le sue attività ginniche, la donna, ha avuto un leggero stordimento, nausea, dolori muscolari e un aumento della lombalgia.
E' stata valutata clinicamente ed è emerso che è stata esposta a pesticidi a causa delle irrorazioni aeree. Gli avanzati test sono stati fatti con il monitoraggio biologico. I risultati dei test utilizzati, comprendevano anche le proteine accoppiate al responso proteico (PCR) metodo Werewolf positivo per KD-45a KD-45 e il nastro di proteine SV-40 virus Simian Green Monkey.

Ulteriori test sono stati eseguiti per il  virus Epstein-Barr e il virus capside Cytomegalovirus che vengono utilizzati in bioingegneria per i sistemi di trasferimento genico mediante la proteina dell'involucro virale e adenovirale che usano le buste di proteine.

La cosa individualmente positiva per entrambi; inserire una probabile esposizione ad un sistema di inserimento nel DNA una vaccinazione per inalazione aerea.


Documento rivelato dal Pentagono per il piano  aereo di vaccinazione

Nel Quarterly Review FunVax del giugno 2007 , il rapporto elenca l'obiettivo di un progetto nominato con la sigla ID:149AZ2 come preparazione di un vettore virale che inibisce/diminuisce l'espressione di uno specifico gene (VMAT2) che perturba la popolazione umana.

Nell'Abstract si indicano sei modalità di dispersione dei virus testati, tra cui il rilascio ad alta quota, il rilascio negli approvvigionamenti idrici, e la trasmissione da insetti, e altri vari metodi di diffusione.


Questo articolo scritto da Dave Mihalovič è tratto da TheViralPost.  Dave Mihalovič è un medico naturopata specializzato in ricerca sui vaccini, la prevenzione del cancro e un approccio naturale del trattamento.

sabato 14 marzo 2015

Jacques Sapir: La fine dell'euro e le opportunità con la Russia

Jacques Sapir: La fine dell'euro e le opportunità con la Russia 

reseauinternational
tradusiu imprentau
de Sa Defenza




Le ultime dichiarazioni e articoli che sono stati scritti in questi giorni da alcuni economisti e politici europei mostrano che siamo di nuovo entrati una fase acuta della crisi dell'euro.

In Grecia, la questione di un possibile ritorno alla dracma è discusso apertamente . In Italia Stefano Fassina, è un economista del Partito democratico (il partito di centro sinistra del primo ministro Matteo Renzi ), è stato anche Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze nel governo Letta, ed ha deciso di attraversare il Rubicone sulla questione dell'euro . Questa "conversione" di Fassina , la dice lunga sul dibattito che è in atto in Italia, dalla Lega Nord al Partito Democratico, attraversa Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.


Più di recente Le Monde ha pubblicato  un forum, in cui 
un economista e sociologo tedesco Wolfgang Streeck, dimostra che l'Europa dovrebbe abbandonare la moneta unica. Queste diverse posizioni, per non parlare di quelli di Podemos in Spagna, sono un buon indicatore che siamo ad un punto di rottura. Streeck dice senza mezzi termini, che mantenere l'euro distrugge l'Europa e causa un aumento del sentimento anti-tedesco. Questo era prevedibile da diversi anni, ci fanno sorgere una serie di domande. Quali sono le conseguenze di una tale situazione per la Russia?

L'importanza della zona euro per la Russia
Sappiamo, che il commercio  con i paesi dell'Unione europea e della zona euro era molto attivo. Dobbiamo guardare con attenzione alle conseguenze che ha la dissoluzione de l'Eurozona  per la Russia.

Questi ultimi potrebbero essere attivati ​​da diversi eventi: il fallimento dei negoziati attualmente in corso in Grecia, il cambiamento politico in Italia (che si verifica dopo le elezioni regionali di questa primavera), o un ritiro di investitori "fuori area-euro" derivanti una forte preoccupazione per i paesi chiamati "periferici", a seguito della vittoria possibile in Spagna Podemos all'inizio dell'autunno. Si noti che di questi vari scenari, l'uno non esclude l'altro. Saremmo di fronte ad una serie di crisi che preludono una uscita, passo dopo passo, di diversi paesi. Si pone la questione di quando il governo francese prenderà la decisione d'uscita da l'euro. Economicamente parlando, è chiaro che l'uscita della Spagna o dell'Italia, renderà indispensabile per la Francia lasciare la zona euro.

Gli effetti di una dissoluzione della zona euro per la Russia
Se la zona euro fosse sciolta, o semplicemente "sospesa" (e sappiamo che a Bruxelles e in altre capitali non intendono sentire questi eufemismi) all'infinito, piacerebbe tornare alle valute nazionali. Questo processo dovrebbe essere accompagnato dalla svalutazione (per i paesi che soffrono di problemi di competitività) e di nuova valutazione per i paesi con competitività eccessiva. In realtà, è attualmente impossibile effettuare svalutazioni o apprezzamenti di valute,  che è una delle cause della recessione in molti paesi della zona euro.

Vediamo nel primo caso, abbiamo rimandato l'evoluzione del costo unitario del lavoro dal 1999 (dopo la creazione dell'Euro) con delle differenze significative costituitesi in relazione alla Germania. Correggere queste differenze significano i tagli salariali, che causerebbero una forte contrazione della domanda interna in questi paesi, oltre a un deprezzamento della loro moneta. In realtà, questo deprezzamento potrebbe variare dal 10% per il Portogallo al 25% per l'Italia. Mentre il marco tedesco rischia di rivalutarsi in proporzioni significative. Ciò avrebbe subito importanti conseguenze per il commercio estero con la Russia, rendendo i prodotti tedeschi più costosi, e i prodotti francesi e italiani più convenienti. Inoltre, pur consentendo a gran parte dell'Europa di tornare a crescere, la dissoluzione dell'euro avrebbe ricadute molto positive per l'economia Russa. Quest'ultima, dopo aver "importato" la crisi europea a partire dal 2011,  importerebbe anche la rinnovata crescita, verso un'ampia cooperazione tra Russia e paesi europei?

La scomparsa della moneta unica non significa che non ci sia più coordinamento tra i paesi europei. Il coordinamento è necessario a seguito della dissoluzione, anche conflittuale, della zona euro. Questo coordinamento sarà necessario prima di tutto per il controllo dei capitali per i prossimi due o tre anni dopo la dissoluzione della zona euro. Serve a evitare grandi e improvvisi deflussi o afflussi di capitale che avrebbero l'effetto di destabilizzare le parità raggiunte dalle diverse valute. Il controllo dei capitali appare come un elemento chiave della politica di "variazione di scambio", diviene uno dei principi della politica della banca centrale in ogni paese.


I controlli sui capitali sarà importante per consentire alla Banca Centrale (in Francia, la Banca di Francia) per riconquistare l'autonomia e per fissare i tassi di interesse. Il coordinamento serve a imporre, rapidamente, gli obiettivi della politica dei tassi di cambio. Si lascia una certa flessibilità per i vari tassi di cambio, sia per il livello di inflazione strutturale diverso nei vari paesi, in quanto gli aumenti di produttività e l'evoluzione salariale saranno diverse, e, infine, perché un paese potrebbe sperimentare un "shock esogeno" significativo, che richiede uno straordinario deprezzamento della propria moneta. Si noti che il sistema dei tassi di cambio sarà più stabile se saranno mantenuti i controlli sui capitali. Una delle lezioni delle crisi speculative che si sono verificate nel Sistema monetario europeo dal 1990 è che la libertà totale del capitale contraddice un sistema di coordinamento. La Russia avrebbe quindi un incentivo a partecipare a questo meccanismo di coordinamento e di controllo dei cambi. Il punto è importante. l'Europa "post-Euro" sarebbe più disposta ad accettare una cooperazione monetaria con la Russia.


Russia ed Europa nel sistema monetario internazionale
Ma questa cooperazione tra i paesi europei e la Russia avrebbe trovato un altro sviluppo campo. Infine, immaginate una moneta comune per garantire transazioni tra l'Europa e il resto del commercio mondiale e le transazioni finanziarie, ha un senso. Questa moneta esiste solo come un "paniere di valute" dei paesi che sarebbero parte di quel sistema. Così il lavoro dei diritti speciali di prelievo del FMI. Questa "moneta comune" potrebbe servire come moneta di riserva per le banche centrali dei paesi europei, ma anche a livello internazionale. Da questo punto di vista, c'è una vera aspettativa nella cosiddetta moneta "emergente" che è una vera alternativa al dollaro. L'Euro potrebbe solo imperfettamente svolgere questo ruolo, a causa di problemi con il suo design, non ha mai superato il 26% delle riserve delle banche centrali ed è ora al terzo posto, dopo il Dollaro e lo Yuan nelle operazioni finanziarie in valuta. Da questo punto di vista, dobbiamo riconoscere il relativo fallimento dell'Euro come moneta internazionale. La "moneta comune", priva dei problemi inerenti all'Euro, potrebbe  essere più assertiva. Anche qui vediamo l'interesse della Russia per un tale sviluppo. Appoggiato a una moneta comune europea, il rublo potrebbe svolgere meglio il suo ruolo di valuta di riserva regionale nei paesi dell'ex Unione Sovietica, e soppiantare completamente il dollaro.
Vediamo che la fine dell'euro aprirebbe nuove prospettive di cooperazione tra la Russia e i paesi della ex zona euro. La crisi sembra  annunciare una grande opportunità per i paesi che soffrono ora di euro.

giovedì 12 marzo 2015

Ex Governatore regionale Ucraino filorusso trovato morto

Ex Governatore regionale  Ucraino filorusso trovato morto
Oleksandr Peklushenko
rferl.org
tradusiu imprentau
de Sa defenza
Ex governatore della regione Zaporizhzhya dell'Ucraina è stato trovato morto con un colpo di pistola sparato alla gola, l'ultimo di una serie di morti violente di funzionari con legami con il leader spodestato Viktor Yanukovich.


I funzionari della polizia hanno detto che Oleksandr Peklushenko, ex governatore della regione del sud-est dal 2011 fino a marzo 2014, molto probabilmente si è (e stato) suicidato.

Hanno affermato che il suo corpo è stato trovato nella sua casa nella città di Sonyachniy vicino al capoluogo regionale, Zaporizhzhya, il 12 marzo.

Peklushenko, 60 anni, era un membro del partito  delle Regioni di Yanukovych precedentemente rappresentato in parlamento. Yanukovich è fuggito in Russia dopo essere stato estromesso nel febbraio del 2014 dopo il golpe  pro-europeo conosciuto come movimenti di Euromaidan.
Almeno sei funzionari o ex funzionari con collegamenti al governo di Yanukovich sono morti quest'anno i casi di governatori tutti probabili "suicidi", le alleanze politiche delle vittime e le storie di lavoro hanno alimentato sospetti, i probabili mandanti degli omicidi sono "ignoti".

Zaporizhzhya confina con la regione di Donetsk, che è parzialmente occupata dai ribelli filorussi,  il cui conflitto con le forze governative in cui hanno subito la morte più di 6.000 persone dall'aprile scorso.

SARDINYA ARIA IRRESPIRABILE E IRRIMEDIABILMENTE INQUINATA... DIFENDI LA TUA SALUTE: DIGLI DI SMETTERLA!

SARDINYA ARIA IRRESPIRABILE E IRRIMEDIABILMENTE INQUINATA... DIFENDI LA TUA SALUTE: DIGLI DI SMETTERLA!



Il problema dell'ambiente è sopratutto un fattore di coscienza e di educazione civica al rispetto dell'ambiente; è la consapevolezza diffusa sul trattamento e l'uso che se ne fa dell'ambiente che ne determina la sua pulizia; e poiché riguarda il benessere di tutti i cittadini, sia per quanto concerne le azioni individuali che collettive, è necessario conoscere e agire per la salvaguardia di un bene che va oltre l'attuale, ma che, riguarda anche il bene delle generazioni future a cui si deve lasciare un ambiente il più possibile incontaminato.

A chi di noi non è capitato di uscire di casa o di essere di ritorno dal lavoro ed essere aggrediti da odori nauseabondi e cancerogeni dei fumi, dei nostri vicini di casa, che usano i caminetti  come inceneritori di aliga (immondezza)?

capita spesso che nei caminetti delle nostre case in Sardinya si vedono scene come questa nella foto, la plastica ed altri rifiuti  sono bruciati indiscriminatamente in casa...

Per questo motivo crediamo sia necessario impegnarsi sempre più nella difesa dell'ambiente e lottare contro le imposizioni di inceneritori come quello di Macomer o Tossilo, ma è necessario anche una campagna di educazione civica, perché in Sardinya  è cosa nota a tutte le persone consapevoli del bisogno che abbiamo di educare sia i giovani, ma, sopratutto i meno giovani ad un giusto comportamento con i rifiuti.

Nella provincia di Trento ancor oggi si attivano campagne contro l'uso indiscriminato del focolare come inceneritore , e qui in SARDINYA cosa si aspetta nel fare altrettanto?


Vi proponiamo un volantino della campagna contro l'uso improprio delle stufe che si fa in Trentino, magari qui in SARDINYA possiamo seguirne l'esempio.
Lontano i rifiuti dal focolare! L’uso del proprio riscaldamento a legna come un “inceneritore domestico” per bruciare residui di ogni genere è una vecchia consuetudine nelle valli alpine…… Può sembrare una soluzione facile, comoda e veloce. Oggi è una vera e propria combustione illegale perché chi elimina i rifiuti in questo modo nuoce all’ambiente, agli altri e a se stesso. Il deposito e la combustione di rifiuti nelle stufe a legna provoca l’emissione di sostanze nocive nell’aria, che agiscono soprattutto nelle immediate vicinanze. Senza contare che i residui della combustione di rifiuti danneggiano anche la stufa stessa. Un vecchio e saggio detto popolare dice che “la bontà di un attrezzo è nel manico”, tendendo conto che nessun attrezzo è migliore della mano che lo governa.
Per far funzionare bene la nostra stufa?• Avere una stufa adatta alla combustione del legno; • Utilizzare legna secca e non trattata; • Bruciare pezzi di legno di grandezza adeguata; • Assicurare che il tiraggio sia sufficiente. • Bruciare esclusivamente legna allo stato naturale (cioè non trattata, non verniciata e ben asciutta) e stagionata da almeno due anni. • Pellets e trucioli solo negli appositi impianti. 
Segnali di una buona combustione: • Fumo quasi invisibile; • Nessun odore; • Cenere grigio chiaro o bianca; • Poca fuliggine nei camini; • Fiamme blu o rosso chiaro.

ATTENZIONE! Mai usare una stufa come inceneritore: residui alimentari, giornali patinati, legni verniciati o trattati in qualunque modo, plastica o altre sostanze sintetiche non devono MAI essere gettati nel fuoco di qualunque tipo di stufa o camino. Chi brucia altri materiali mette a dura prova la propria stufa, i propri polmoni, l’intonaco della stanza e la pazienza dei vicini . Una stufa è in definitiva un attrezzo, che trasforma l’energia da una forma ad un altra: occorre una mano esperta e paziente e l’osservanza di alcune indicazioni per trarne il meglio. Infatti la mancanza di aerazione forzata e di un sistema di filtraggio, le basse temperature di combustione (solo negli inceneritori dei rifiuti si riescono a superare i 1.000°C) fanno sì che nelle nostre stufe si formino gas particolarmente nocivi.
I RIFIUTI CHE BRUCI SONO VELENO CHE RESPIRI!
 Una questione di salute! Molti rifiuti, che siano legno, carta, materiali sintetici o materiali composti, contengono metalli pesanti (cadmio, piombo, zinco, rame, cromo, ecc.) e alogeni (cloro, fluoro). La combustione non appropriata fa si che queste sostanze si liberino nell’aria, producendo nel contempo altri derivati nocivi come ossidi d’azoto, acidi cloridrici, idrocarburi, diossine e furani. Il danno causato a tutti gli esseri viventi è rilevante. Gli effetti sulla salute sono molteplici, dalle affezioni respiratorie all’incremento del rischio di ammalarsi di cancro. Vista l’altezza non elevata dei camini domestici il danno è maggiore per le immediate vicinanze.
Cosa succede se non brucio solo legna allo stato naturale... 
1) Un cocktail di gas nocivi nell’aria, nelle abitazioni e nel terreno Bruciare in modo errato provoca la produzione immediata di un cocktail di gas nocivi di cui una notevole quantità rimane all’interno dell’abitazione stessa. L’incenerimento di legna in modo non appropriato danneggia l’ambiente per le sostanze nocive contenute nei fumi, che vengono assorbite dagli esseri viventi attraverso la respirazione, ma anche per quelle contenute nelle ceneri, le quali molte volte vengono utilizzate come fertilizzanti e contribuiscono all’inquinamento del suolo e della falda. Cosa è vietato dalla legge? Non possono essere bruciati né all’aperto né in stufe domestiche o caminetti i rifiuti di qualunque tipo, compresi... • Carta, cartoni (che sono riciclabili). E’ opportuno utilizzare la carta solo nella misura necessaria per l’accensione. Per lo smaltimento di carta e cartoni si raccomanda perciò la raccolta differenziata. • Imballaggi, cartoni del latte e simili (es Tetra Pak) 
2) Minore durata degli impianti I gas e gli acidi particolarmente aggressivi che si formano dalla combustione di rifiuti sono responsabili della notevole riduzione della durata delle stufe. Ciò comporta che già dopo pochi anni tali impianti di riscaldamento debbono essere sostituiti. Nessuna stufa a legna sopporta a lungo i rifiuti. I costi di risanamento sono elevati e superano di gran lunga i costi per lo smaltimento corretto. Ad essere più costosa è anche la manutenzione e la pulizia, a causa delle incrostazioni che si formano all’interno della stufa. 
3) La cenere diventa un fertilizzante pericoloso Solo la cenere derivante dalla combustione di legna allo stato naturale può essere utilizzata, in piccole quantità, come fertilizzante per il giardino. Il suo utilizzo come fertilizzante nel giardino nuoce in modo rilevante al suolo e tramite la catena alimentare anche agli esseri viventi, perché il suolo, le piante e tutto ciò che coltiviamo assorbono le sostanze nocive che poi troviamo nei cibi sulle nostre tavole. La cenere in eccesso deve essere smaltita attraverso la raccolta dei rifiuti domestici.
Piccolo sforzo, grandi risultati! 
Uno smaltimento corretto riduce in modo rilevante l’emissione di sostanze nocive nell’atmosfera. Le analisi dimostrano che la combustione di rifiuti in caminetti o in stufe a legna libera nell’aria una quantità di diossina 1000 volte superiore rispetto a quanto avverrebbe negli impianti di incenerimento dei rifiuti. Inoltre solo questo tipo di impianti è dotato dei filtri prescritti dalla legge. Tutti gli altri tipi di rifiuti vanno eliminati unicamente attraverso la raccolta differenziata, in modo da garantire uno smaltimento rispettoso della salute e dell’ambiente. appa.provincia.tn

l'inceneritore di Macomer 



L'inceneritore di Macomer è sovradimensionato. Bruceranno i rifiuti di altre Regioni. L'interrogativo è giustificato dal fatto che secondo quanto stabilito dallo Sblocca Italia l'immondizia potrà passare da una regione all'altra.
L'assessore all'Ambiente (PD) l'ha detto: il nuovo inceneritore di Macomer si farà. Un impianto sovradimensionato e pazienza se i conferimenti calano. Perché la Regione lo vuole fare? L'impianto potrà in futuro smaltire rifiuti in arrivo da altre regioni? Intanto Medici per l'Ambiente ribadisce: "Un sardo su tre vive in zone inquinate".
unionesarda
Da L'Unione sarda. Migaleddu: un sardo su tre vive in una zona inquinata 
Il presidente di Medici per l'Ambiente replica all'assessore Donatella Spano
Che la Sardegna sia la Regione più contaminata d'Italia, è un fatto. Come se non bastasse, spiega il presidente di Isde Sardegna (Medici per l'Ambiente), Vincenzo Migaleddu, "le sostanze tossico-nocive producono effetti in un'area ben più vasta dei 440mila ettari certificati". In che modo? "Attraverso le catene biologiche e alimentari". In pratica, gli inquinanti dispersi dai camini degli inceneritori e che si accumulano nell'ambiente, dove ci sono pascoli, vengono ingeriti dal bestiame e quindi trasferiti nel latte, in quanto principale mezzo di eliminazione delle tossine dall'organismo animale, si accumulano nel grasso animale e si concentrano nei prodotti lattiero-caseari. "È sconcertante la scarsa conoscenza di queste tematiche da parte di un assessore all'Ambiente".
Nei giorni scorsi assessore all'ambiente Donatella Spano aveva annunciato il potenziamento dell'impianto di Tossilo come utile per introdurre "ulteriori presidi ambientali che consentiranno di avere emissioni decisamente inferiori rispetto a quelli previsti, in particolare per polveri e diossine". Ma quando mai, ribatte Migaleddu: "Le emissioni di diossina nell'aria aumenterebbero del 13 per cento". E comunque, "a sentire l'assessore dire che il potenziamento dell'inceneritore è la soluzione per la diossina, è come dire che il problema è l'assessore". Restando a Tossilo, il presidente di Isde ricorda che "in un raggio di 20 chilometri, ci sono ben 1370 aziende di allevamenti bovini e ovicaprini con quasi duemila addetti, che stanno investendo sul biologico ma non potranno accedere alla relativa certificazione proprio per la presenza di un sistema di incenerimento".
Non si salva nemmeno Francesco Morandi: "Abbiamo un assessore al Turismo che sta portando all'Expo un'immagine della Sardegna legata alla longevità. Un'immagine falsa, riferibile al limite alla Sardegna pre-industriale. Nell'Isola 41 comuni sono compresi nei due Sin di Porto Torres/Sassari e Sulcis Iglesiente/Guspinese. Poco più di un sardo su tre, dunque, vive in un sito contaminato". Come dovrebbe comportarsi, allora, la Regione? "Occorre sperimentare nuovi modelli di sviluppo che partano dal presupposto intoccabile del benessere (fisico e psicologico, così come lo intende l'Organizzazione mondiale della sanità), anche perché la Costituzione tutela il diritto alla salute. Lavoro e sviluppo vanno promossi in sintonia con gli interessi collettivi e non di pochi e grossi gruppi di potere".Roberto Murgia



Note di Sa Defenza:

1] Il profilo dell'assessore regionale dell'Ambiente, Donatella Spano.
Donatella Spano (tecnico del presidente, Ambiente): 56 anni di Sassari, docente di Scienze e tecnologie dei sistemi arborei e forestali dell'Università sassarese.


2] Siamo convinti che la Regione Sardegna, oltre a rinunciare alla costruzione di Inceneritori, deve impegnarsi in una sorta di campagna contro l'uso improprio delle stufe e dei caminetti di casa , sia nella scuola per educare i giovani ma anche con una pubblicità a tutto campo sui media sardi per informare sui danni che produce, bruciare plastiche oltre agli altri materiali vietati, sulla salute pubblica. 

martedì 10 marzo 2015

Lo storico tedesco Michael Pesek: la politica USA è una “fossa piena di serpenti”

Lo storico tedesco Michael Pesek: la politica USA è una “fossa piena di serpenti”  
sputniknews



Lo storico tedesco Michael Pesek ha scritto una lettera aperta a Petr Poroshenko, mettendolo in guardia contro la “relazione amorosa” (love affair) con gli USA, in quanto l’atteggiamento di Washington nei confronti del presidente ucraino potrebbe cambiare in pochissimo tempo.

In una lettera aperta, pubblicata dal sito Antiwar, lo storico Michael Pesek ha esortato il presidente dell'Ucraina a prendere con cautela il sostegno che sta ricevendo da parte degli USA.

"Ora che Lei sta per diventare uno stretto alleato degli USA… mi sento di avvisarLa che non sarà probabilmente l'inizio di una lunga relazione amorosa che finisce inevitabilmente con un conto in banca pieno di dollari, un esercito equipaggiato con quanto di meglio c'è per uccidere i Suoi nemici, una piacevole sensazione di sicurezza perché i consiglieri americani avranno insegnato alla vostra gente di sbarazzarsi degli oppositori, e un lungo applauso del Consiglio di sicurezza dell'ONU a tutto quello che Lei potrà dire contro la Russia o contro altre forze a Lei scomode", — scrive lo storico tedesco.

Pesek paragona Poroshenko ad alcuni dittatori portati al potere nel passato dagli Stati Uniti, in particolare a Saddam Hussein con le cui mani la CIA americana, negli anni '60, ha rovesciato il regime di Abd al-Karīm che era in rapporti troppo stretti con l'Unione Sovietica. Negli anni '80 Hussein, già in qualità di presidente dell'Iraq, aveva con Washington un rapporto di alleanza, ma poco dopo la disgregazione dell'URSS l'atteggiamento degli USA è cambiato, tanto che Hussein è diventato un nemico e alla fine è stato ucciso.

"Lezione imparata? Può sterminare tanti nemici degli USA quanti è in grado di eliminare, può vendere le risorse naturali del Suo paese, ma ciò non servirà a proteggerLa, quando la tempesta americana cambierà direzione", — scrive Pesek.

Lo storico aggiunge che il presidente ucraino può continuare a stringere la mano ai politici americani, ma non saprà mai quello che pensano davvero di lui.

La politica degli USA, scrive Pesek, è una "fossa piena di serpenti": in questa politica sono coinvolte moltissime agenzie e istituzioni, sul ruolo delle quali Poroshenko non saprà mai la verità, mentre il presidente degli Stati Uniti, nonostante tutte le apparenze, è soltanto un moderatore.

"In questo tenebroso mondo dell'impero che si considera indispensabile e prescelto da Dio, Lei è quello che è: un outsider, un idiota che può essere utile nei suoi giorni migliori, ma quando cambieranno le priorità degli USA, o quando avranno perso l'interesse per Lei, sarà solo un peso", — riassume lo storico tedesco.


domenica 8 marzo 2015

LE PRIGIONI SEGRETE DELLA CIA IN EUROPA... POLONIA , LITUANIA, ROMANIA E GRAN BRETAGNA HANNO PERMESSO ALLA CIA, LA TORTURA UMANA SUL TERRITORIO EUROPEO...

LE PRIGIONI SEGRETE DELLA CIA IN EUROPA... POLONIA , LITUANIA, ROMANIA E GRAN BRETAGNA HANNO PERMESSO  LA TORTURA UMANA  SUL TERRITORIO EUROPEO... 




Nako Minchev
Global Research
tradusiu imprentau
de Sa Defenza
E 'noto che a fine gennaio 2015 il movimento globale di Amnesty International ha pubblicato un rapporto, intitolato "Rompere la congiura del silenzio: gli USA in Europa" partners di crimine " si deve agire dopo il rapporto sulle torture del Senato", che getta ulteriore luce sulle informazioni raccolte dall'indagine del Senato americano sui metodi di tortura, applicati dalla Central d'Intelligence Agency, si fa riferimento alle notizie di stampa sui luoghi di detenzione segreta operati dalla CIA in Europa - in particolare, sul territorio della Lituania, Polonia e Romania
È un dato di fatto, diversi anni fa, quando divenne  noto che la CIA ha torturato sospetti terroristi, non solo in questi paesi, ma anche sul territorio di un altro Stato membro dell'Unione Europea - vale a dire, in Gran Bretagna. Secondo Lawrence Wilkinson, ex Capo di Stato Maggiore al Segretario di Stato americano, dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, la CIA ha usato la base militare statunitense sull'isola di Diego Garcia, che si trova nel Territorio britannico dell'Oceano Indiano, per condurre interrogatori e torture a sospetti terroristi che erano stati rapiti da diversi paesi, senza ordine del tribunale di sorta.

Dopo la pubblicazione del rapporto del Senato americano, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione speciale l'11 febbraio 2015... [la UE]:

"Esprime la sua profonda condanna alle pratiche di interrogatorio raccapriccianti che hanno caratterizzato tali operazioni antiterrorismo illegali; sottolinea che la conclusione da parte del Senato degli Stati Uniti sui metodi violenti applicati dalla CIA, non è riuscita a generare  una tale intelligence da impedire ulteriori attacchi terroristici; è conseguente l'assoluta condanna dell'uso della tortura ".

La risoluzione sottolinea inoltre il fatto che:

"Il clima di impunità per quanto riguarda il programma della CIA ha consentito la prosecuzione delle violazioni dei diritti fondamentali dell'uomo, come ulteriormente evidenziato dai programmi di sorveglianza di massa attuati dalla National Security Agency e servizi segreti di diversi Stati membri dell'Unione Europea".

In questo contesto, il governo degli Stati Uniti è chiamato:

"A indagare e perseguire le molteplici violazioni dei diritti umani derivanti dalle consegne straordinarie e dei programmi di detenzione segreti della CIA, di collaborare con tutte le richieste di informazione degli Stati membri dell'UE, sull'estradizione o rimedi efficaci delle vittime, in relazione al programma della CIA".

Il Parlamento Europeo inoltre:

"Ribadisce il suo appello agli Stati membri di indagare sulle accuse fatte sulla presenza di prigioni segrete sul suo territorio, dove si sono tenute in detenzione illegale persone, nel quadro del programma della CIA, per perseguire coloro che sono stati coinvolti in queste operazioni, tenendo conto di tutti i nuovi elementi di prova che sono venuti alla luce".

Allo stesso tempo:

"Esprime preoccupazione per gli ostacoli incontrati dalle indagini parlamentari e giudiziarie nazionali sul coinvolgimento di alcuni Stati membri, facenti parte del programma della CIA, l'abuso del segreto di Stato, e la classificazione indebita dei documenti con conseguente la chiusura del procedimento penale e che portano de facto all'impunità degli autori della violazione dei diritti umani ".
Inoltre, la risoluzione "chiede che i risultati delle indagini esistenti in materia di coinvolgimento di Stati membri nel programma della CIA, in particolare nell'inchiesta Chilcot, sia da pubblicare senza ulteriori indugi".
Considerato quanto sopra, siamo spiacevolmente impressionati dal fatto che il Consiglio d'Europa e la sua Assemblea parlamentare (APCE) sono finora riusciti a dimostrare la dovuta volontà di discutere il rifiuto delle autorità governative a Vilnius, Varsavia e Bucarest di indagare le molteplici occasioni delle violazioni dei diritti umani, derivanti dal contratto di questi paesi a ospitare l'istituzione CIA nei siti neri del loro territorio. Tale atteggiamento erode le fondamenta dell'Unione Europea, indebolisce la convinzione dei cittadini europei che i loro diritti fondamentali siano realmente garantiti, spoglia l'UE della sua autorità morale e scredita la sua fedeltà ai valori umani universali.
Il rapporto del Senato Americano e quello emesso da Amnesty International, indicano inequivocabilmente che i tre Stati membri dell'Unione Europea, così come la Gran Bretagna, hanno avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa "operazione" della CIA sul territorio del Vecchio Continente. Senza l'aiuto di questi governi, gli Stati Uniti, non sarebbero stati in grado di arrestare e torturare persone per tanti anni, l'uso di metodi disumani come il "waterboarding" e la "finta esecuzione", la "privazione del sonno", "uso di scatole di confinamento dalle dimensioni di bare" o le "minacce sessuali".
E' giunto il momento in cui l'Europa essendo a conoscenza di questi fatti, passi al tempo della condanna di questi crimini e farla finita con i tentativi di coprirli. I governi di Lituania, Polonia e Romania non possono più nascondersi dietro le "ragioni di sicurezza nazionale" argomenti poco convincenti sul "segreto di stato", rifiutandosi di portare alla luce l'intera verità sul loro ruolo nella tortura e il rapimento di persone nei loro paesi. Jozef Pinior, uno dei leggendari leader del sindacato polacco di "Solidarnosc", membro del Parlamento Europeo dal 2004 al 2009 e del comitato parlamentare sulle prigioni segrete della CIA in Europa, è ora senatore polacco, fa notare:
"Le informazioni sul Washington Post circa il fatto che i servizi segreti polacchi hanno ricevuto 15 milioni di dollari per "ospitare" una prigione segreta della CIA nel paese, compromette l'intero stato polacco, che dovrebbe chiarire la questione il più rapidamente possibile. Questo senza dubbio conferma l'ipotesi più arcigna che sotto Leszek Miller la Polonia si è trasformata in una "repubblica delle banane" per gli Stati Uniti. Un altro fatto deplorevole è che i nostri servizi nazionali non hanno contribuito in nessun modo alla divulgazione di questa cospirazione. Si tratta di una situazione estremamente vergognosa. Lo stato polacco, il sistema giudiziario e il governo dovrebbe pubblicare i risultati dell'indagine non appena possibile. Altrimenti ci accingiamo a diventare ridicoli in Europa. Si scopre che, mentre noi diamo lezioni di democrazia a paesi come l'Ucraina, prendiamo soldi dagli Stati Uniti per permettere loro atti illeciti come la pratica della tortura su esseri umani, sul nostro territorio ".
A sua volta il governo bulgaro dovrebbe dichiarare il suo sostegno ufficiale all'appello di Amnesty International e del Parlamento Europeo e sollecitare le autorità di Vilnius, Bucarest e Varsavia per avviare un'indagine immediata e piena di questo caso e perseguire coloro che sono coinvolti nelle torture. Dobbiamo ricordarci che la maggior parte delle vittime di queste pratiche scorrette sono musulmani e nel contesto di impennata anti-Islam dopo gli attacchi terroristici a Parigi e Copenaghen diventa ancora più importante scoprire la verità sui segreti della CIA sui "siti neri" in Europa.

martedì 3 marzo 2015

SARDINYA , EX ARSENALE DE LA MADDALENA: CROLLA LA MEGA-VETRATA DEL MAIN CONFERENCE, MILIONI DI € IN FUMO...

SARDINYA , EX ARSENALE DE LA MADDALENA: CROLLA LA MEGA-VETRATA DEL MAIN CONFERENCE,  MILIONI DI € IN FUMO... 

Mauro Pili
deputato di Unidos 


EX ARSENALE IL MAIN CONFERENCE CROLLATO
ECCO COME ERA FISSATA LA PARETE STELLARE DEL MAIN CONFERENCE DELL'EX ARSENALE DE LA MADDALENA - LE LASTRE DI VETRO/CRISTALLO FISSATE CON LA COLLA, SONO CROLLATE A TERRA CON GRANDE FRAGORE, ESSE DIMOSTRANO UN LAVORO FATTO NON AD OPERA D'ARTE; INOLTRE, DIMOSTRA D'ESSERE SOLO UNA GRANDE SPECULAZIONE FINE A SE STESSA, NELLA LOGICA CRIMINALE DEL: PRENDI I SOLDI E SCAPPA. 

la foto del come era il MAIN CONFERENCE prima del crollo  


SD: A quanto ammontano i danni subiti dai cittadini sardi?

Mauro Pili: " I danni, sono di 100 milioni di euro, tra mancati guadagni e devastazione della struttura. La prima stima dei danni è stata compiuta stamane dai tecnici dopo una valutazione sul potenziale della struttura sia sul piano economico che occupazionale e i danni subiti dalla struttura per pessima realizzazione e gestione."


SD:Insomma tanti milioni spesi per nulla, Berlusconi che usa la Sardinya come suo palcoscenico e il popolo sardo soffre di mancato guadagno, e uso improprio del suo territorio?

MP: "Il mancato guadagno e il sistematico deterioramento del vecchio Arsenale sfiorano complessivamente i 20 milioni di euro all'anno. A questo si aggiunge il livello sempre crescente di degrado e abbandono della struttura. In una delle immagini di dettaglio emerge quanto è successo nello stabile principale del mancato G8." 

SD:Come dire, si usa il G8 per fini speculativi e poco gli frega del danno alla struttura dell'ex Arsenale e dei diritti, della terra colonizzata, del popolo sardo.

MP: " Le lastre con il residuo di colla sono state già state trasferite ad un laboratorio specializzato per capire se sarà possibile risalire alla vergognosa realizzazione della struttura costata decine di milioni di euro e che, ora dopo ora, sta franando, pezzo per pezzo. E' evidente che dalle prime verifiche dei tecnici appare evidente che sia l'aspetto progettuale che esecutivo potrebbero rivestire profili penali, qualora fossero accertati".

In questa direzione si muove l'esposto alla Corte dei Conti.



Ecco una delle immagini di dettaglio di quanto è successo nello stabile principale del mancato G 8 a La Maddalena. Le lastre con il residuo di colla sono state già state trasmesse ad un laboratorio specializzato per capire se sarà possibile risalire alla vergognosa realizzazione della struttura costata decine di milioni di euro e che, ora dopo ora, sta franando, pezzo per pezzo. 
La colla maldestramente utilizzata per l'intervento non ha chiaramente retto sia per evidenti errori progettuali compresi quelli realizzativi, che strutturali. Tutto questo non può passare inosservato e occorre intervenire con urgenza per valutare eventuali responsabilità non solo erariali ma a questo punto anche penali. 
E' evidente che dalle prime verifiche dei tecnici appare evidente che sia l'aspetto progettuale e realizzativo rientra nel profilo penali qualora fosse accertato che la realizzazione della struttura  celi illeciti e illegalità. In quel contesto ci potrebbero essere prove evidenti di un reato consumato nella realizzazione degli stabili.

Sotto un articolo che denuncia il disastro, sopra è riportato dal deputato di UNIDOS Mauro Pili, della giornalista sarda Serenella Lullia  

l'articolo di Sardegna Oggi:
“Il G8 mancato di La Maddalena si frantuma a terra come un gigante di cristallo legato a fil di ferro e colla scadente. Lo scenario che si presenta è quello della devastazione e dell’abbandono. Ma quello che sta accadendo in tutti gli stabili che dovevano ospitare l’incontro dei grandi della Terra è qualcosa di molto più grave: in ogni area e in ogni edificio sta emergendo in tutta la sua evidenza una realizzazione di carta pesta, e tutto sta miseramente crollando, dai tetti alle facciate, dalle vetrate agli infissi". Lo ha detto il deputato sardo di Unidos Mauro Pili dopo aver compiuto un sopralluogo non autorizzato all’interno dell’ex Arsenale e documentando il disastro [Gallery] che si sta consumando all’interno della struttura. 
"Il caso più evidente è la costosissima facciata del Main Conference Hall. Una facciata stellare da mille e una notte, realizzata con una sottospecie di reticolo in vetro/cristallo costato un vero e proprio capitale pubblico e ora divelto e distrutto dall’inconsistenza della sua realizzazione. Colla posticcia e fil di ferro costato come oro e adesso disteso per terra davanti a questo colosso che si affaccia sul mare dell’isola di La Maddalena. Tutto questo è inaccettabile - afferma - e la magistratura contabile deve presentare il conto di questo disastro. Progettisti, direttori de lavori, esecutori ed infine i responsabili di scelte gestionali errate e in alcuni casi del tutto inesistenti. Si tratta di un danno erariale e di immagine che qualcuno deve pagare".

“Presenterò nella giornata di oggi - conclude - un esposto puntuale alla Corte dei Conti e un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri sull’esito del sopralluogo che ho effettuato e quanto riscontrato. Un disastro senza precedenti, 400 milioni buttati al vento e danni per decine e decine di milioni di euro".sardegnaoggi.

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