Antonello Boassa
La tregua non coinvolge Hezbollah e neppure le milizie sciite in Siria ed in Iraq impegnate contro le basi americane che forniscono armamenti e militari ad Israele. Non coinvolge neppure gli yemeniti Houthi che dopo aver piratato la nave commerciale di fatto israeliana, continuano a scagliare missili e droni contro Tel Aviv. ”La guerra durerà altri due mesi”. Così i dignitari della Difesa sionista. Speranze di distruggere Hamas permangono e anche di espellere da Gaza i Palestinesi. Nonostante la linea rossa fissata dagli USA che temono un’escalation ed un allargamento del conflitto. Molti messaggi sono arrivati dalla Casa Bianca a Teheran. Va ricordato, per rimanere in sintonia con la violenza bellica, che la tregua non è stata frutto di una gentile concessione umanitaria di Israele ma delle difficoltà militari dell’esercito sionista che non è riuscito, a sgominare le forze della resistenza che hanno dimostrato un’inaspettata capacità di confrontarsi contro un esercito con armamenti ben più potenti che sanno colpire chirurgicamente solo con la rappresaglia contro la popolazione civile. In puro stile nazista.
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