mercoledì 13 dicembre 2023

La FDA respinge la pericolosa contaminazione del DNA dei vaccini COVID

Lance D Johnson 
La FDA respinge la pericolosa contaminazione del DNA dei vaccini COVID dopo aver consentito a Pfizer di modificare il proprio processo di produzione

Quando un team di ricercatori dell’Ontario, in Canada, ha scoperto alti livelli di contaminazione del DNA nei vaccini COVID-19 mRNA monovalenti e bivalenti Pfizer/BioNTech e Moderna, le agenzie di regolamentazione di tutto il mondo avrebbero dovuto imporre una moratoria sui vaccini COVID-19 e indagare sulla grave sicurezza segnale.

Tuttavia, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha completamente respinto i risultati, ignorando le proprie norme e regolamenti riguardanti la contaminazione del DNA dei prodotti farmaceutici.

Nello studio, ogni vaccino conteneva da miliardi a centinaia di miliardi di frammenti di DNA e quindi superava lo standard di adulterazione del DNA di 10 nanogrammi per dose. I lotti erano così fortemente contaminati da superare gli standard FDA da 188 a 509 volte il limite normativo. I ricercatori hanno anche trovato frammenti di DNA più grandi di 200 paia di basi (una misura della lunghezza del DNA) che superano anche le linee guida della FDA.

La FDA esita a lanciare l’allarme su eventuali gravi problemi di sicurezza con i vaccini COVID-19. È assolutamente terrificante che le agenzie di regolamentazione NON si preoccupino della sicurezza di un prodotto sperimentale contaminato che ha ferito e ucciso innumerevoli persone in tutto il mondo.

La FDA ignora le proprie linee guida sulla contaminazione del DNA e sul rischio di cancro

Secondo le linee guida della FDA, l'adulterazione del DNA residuo è un noto problema di sicurezza dei vaccini che può causare mutagenesi inserzionale e aumentare il rischio di cancro attraverso l'inibizione dei geni oncosoppressori e l'attivazione di oncogeni.

MES: ITALICI COMPLICI E INETTI

Antonello Boassa
MES: il 14 dicembre alla Camera. Ennesima truffa contro lo Stato italiano. Che si aggiunge alla programmata svendita dell'ENI e delle POSTE. Nessun segno di vitalità e di decoro del governicchio dopo l'indecente inginocchiamento dinanzi al Padrone yankee sulla Via della Seta, approvata e firmata da Conte, che avrebbe assicurato una via di accesso a qualla parte del pianeta (Asia) non decadente, non in discesa libera come Usa/Europa...ripubblico grazie a Claudio C. una mia analisi di quattro anni orsono sul MES. Che fu facilmente profetica...
MES: ITALICI COMPLICI E INETTI

Il MES, approvato in prima come in seconda formulazione dai ceti politici di “sinistra” come di destra, a parte le pantomime elettorali parlamentari, in linea con la devastazione del Bel Paese, iniziata nel famoso “Britannia” e continuata con lo sciacallaggio sull’industria e sui lavoratori italiani con l’annientamento dell’IRI, volano della crescita (che evidentemente andava contrastata) e con il divorzio suicida del Tesoro dalla Banca d’Italia, ora privatizzata, che ha reso i governi ostaggio della speculazione internazionale e perciò della crescita del debito pubblico, può, con l’utilizzo di una moneta non sovrana creata con furbizia e malafede, disporre di un apparato occulto che tenterà una svolta “greca” a quella che non è ancora un’economia artritica, come la si vorrebbe far credere da parte delle agenzie di rating ai “mercati” e agli stessi italiani terrorizzati dai loro indecenti politici, in fondo tutti di color nerastro.

L’Italia ha un debito superiore al 130 % del PIL. Ciò che può apparire strano è il fatto che Paesi che hanno un PIL non sostenibile al di la del 100% come Francia, Spagna, Belgio, non si muovano assieme all’Italia contro questo “ordigno”. Il motivo è “semplice” per la squallida oligarchia europea. L’Italia ha il debito peggiore quindi farà da parafulmine, tanto più che è la terza economia dell’Unione. In teoria si teme che i conti non a posto del Bel Paese farebbero crollare Euro ed Unione. Questa preoccupazione non esiste per il Portogallo che ha un debito simile a quello italiano.

Esplorare le possibilità: scatenare una corsa all’oro idrogeno in divenire

Jim stone
All’inizio di quest’anno, il professor Jacques Pironon e il suo team, mentre erano alla ricerca di metano nel bacino della Lorena, nel nord-est della Francia, si sono imbattuti in un tesoro inaspettato: un vasto giacimento di idrogeno nascosto a circa 3.000 metri sotto terra.

"È ciò che chiamiamo serendipità", afferma il professor Pironon, direttore della ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese presso l'Università della Lorena.

Non molto tempo fa, una simile scoperta avrebbe potuto essere limitata all’interesse accademico, ma nel contesto odierno suscita entusiasmo.

L’idrogeno sta guadagnando il riconoscimento come potenziale attore chiave nel raggiungimento di un’economia globale a zero emissioni, poiché non produce CO2 se utilizzato come combustibile o nei processi industriali.

Tuttavia, lo svantaggio principale è che gli attuali metodi di produzione dell’idrogeno non sono rispettosi dell’ambiente. Secondo il Carbon Trust, meno dell’1% della produzione globale di idrogeno è priva di emissioni.

Esistono vari tipi di idrogeno, tra cui grigio, blu, nero e verde. Il più sfuggente è l’idrogeno verde, generato attraverso l’elettrolisi dell’acqua, ma rimane costoso e scarseggia.

La recente scoperta in Francia riguarda l’idrogeno naturale, trovato attraverso l’interazione delle acque sotterranee con minerali ricchi di ferro. Questo processo divide l’acqua in ossigeno e idrogeno, creando una potenziale fonte priva di emissioni.

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