venerdì 21 febbraio 2014

Ucraina: iniziata l’offensiva dell’Impero Europeo a est

Ucraina: iniziata l’offensiva dell’Impero Europeo a est
hescaton.


Leopoli si susseguono scontri, incendi e morti, sia tra le fila dei ribelli sia tra le fila delle forze antisommossa. Per la prima volta, queste ultime hanno imbracciato i kalashnikov e la spettro della guerra civile si fa sempre più nero. La domanda che ci facciamo oggi è: cosa sta succedendo e perché?  Cercheremo di dare una risposta che possa evidenziare le cause profonde di questa situazione.  

 Chi tra i nostri lettori ha letto gli articoli Superstato Europeo e La lunga marcia dell’Eurocrazia, si ricorderà come tra i diversi obiettivi elencati ci siano quelli di voler realizzare il superstato europeo, l’allargamento a tutta l’Europa geografica e l’individuazione di nemici comuni; quest’ultimo punto necessario per spingere i paesi dell’Unione verso un unico esercito. 

 Contemporaneamente a questo articolo, in Ucraina i morti aumentano sempre di più e l’Unione Europea minaccia sanzioni verso il governo ucraino. 

Dopo il fallimento della rivoluzione colorata, i poteri forti hanno deciso la soluzione più cruenta supportando i gruppi ribelli, molti dei quali di ispirazione neonazista per destituire il governo ucraino. Il piano sembra sempre lo stesso: crollo della valuta, un crescendo di proteste, violenze della polizia, armi ai ribelli, prime diserzioni e poi caduta del governo stesso. 

Ora la situazione in Ucraina è più complessa, dato che il governo è appoggiato dalla Russia che non ha intenzione di trovarsi l’Unione Europea ai propri confini, ma al tempo stesso mancano poche settimane al completo collasso economico. Di conseguenza, difficilmente la situazione potrà migliorare, soprattutto perché gli eurocrati e i poteri dietro di loro hanno ormai deciso di conquistare i paesi dell’est e difficilmente potranno essere fermati, dato l’enorme potere finanziario di cui dispongono. 

Sarà interessante analizzare la reazione russa che porterebbe ad un doloroso taglio del gas all’Unione Europea, che potrebbe però essere voluto da quest’ultima e in un altro articolo spiegheremo il perché. Detto questo, sicuramente al lettore non saranno sfuggite le altre rivolte scoppiate tra i paesi confinanti all’Unione, adesso analizzeremo velocemente la situazione dei diversi paesi confinanti:



In queste ore, nelle strade di:

Bosnia: lo sfortunato paese balcanico è tornato agli onori della cronaca per le recenti rivolte che hanno visto incendiare diversi palazzi governativi. I media hanno rievocato gli scontri etnici del recente passato ma questa volta gli scontri hanno coinvolto esclusivamente i manifestanti contro le forze dell’ordine e le motivazioni sono da ricercare nella grave crisi economica e nell’alto tasso di disoccupazione che sfiora il 30%.L’attacco coordinato contro i palazzi del potere fa pensare ad una regia esterna. L’Unione Europea potrebbe aver interesse a creare  una situazione di caos per poi intervenire con l’appoggio dell’ONU e gestire direttamente il paese, liberandosi definitivamente dei politici corrotti locali. (Il diplomatico austriaco Valentin Inzko ha già ventilato questa ipotesi).


Albania:
 dopo gli scontri e i morti di due anni fa, il presidente Berisha, lo scorso anno, è stato sconfitto alle elezioni, ora il nuovo presidente Rama ha avviato una strada di cooperazione con l’Unione, il paese può definirsi conquistato. 

Serbia: nonostante il sostegno dell’attuale presidenza greca dell’Unione Europea all’ingresso della Serbia, l’attuale presidente serbo membro del partito nazionalista al potere, con forti legami con il partito Russia Unita di Putin, non è sicuramente ben visto da Bruxelles. Dopo le recenti manifestazioni in Bosnia, si sono viste anche manifestazioni di solidarietà a Belgrado e secondo molti analisti, con una disoccupazione del 25%, non è da escludersi nei prossimi mesi un estendersi delle sommosse in Serbia. A livello valutario il dinaro serbo continua la sua lenta e inesorabile discesa, in un anno ha perso il 5%. 

Montenegro: anche qui una disoccupazione oltre il 20%, un presidente-padrone corrotto e ricchissimo, ha spinto la popolazione ad invocare la rivoluzione e proprio recentemente ci sono state proteste e scontri. Il paese rischia anche di non poter più pagare le proprie forniture energetiche. A nostro avviso anche qui l’Europa mira a sbarazzarsi attraverso la piazza del filo-russo Djukanovic.


Kosovo:in Kosovo può preoccupare la crescente radicalizzazione religiosa e l’opere di infiltrazione di elementi di al-Qaeda e di fondamentalisti ceceni. 

ex-Macedonia: la crescente povertà e la deriva dittatoriale del governo hanno spinto la popolazione, seguendo l’esempio ucraino, a scendere in piazza. Il paese oltre alla tensione tra popolazione e governo rischia anche lo scontro etnico con la numerosaminoranza albanese. Anche in questo caso, Bruxelles probabilmente necessita di liberarsi dal corrotto governo locale. 

Romania: nonostante la recente crescita economica e la disoccupazione sotto controllo, il governo rumeno continua ad essere mal visto dalla maggioranza della popolazione. A livello valutario il leu rumeno in un anno ha perso circa il 5% ed è attualmente in calo. Da monitorare il ritorno di molti cittadini rumeni da nazioni come Italia, Spagna e Grecia che può far sensibilmente aumentare il tasso di disoccupazione. 

Ungheria: è noto come il presidente Orban sia mal visto da Bruxelles per le sue posizioni forti e per la sua insofferenza nel seguire gli ordini dell’Unione Europea. Abbiamo visto recentemente come siano state sostenute dai media occidentali le proteste contro la deriva autoritaria del governo. Il fiorino ungherese in un anno ha perso quasi il 7%, e nelle ultime settimane ha accelerato la sua discesa. Non è da escludersi a breve un’impennata dei prezzi con tutte le conseguenze del caso. A nostro avviso, il paese sarà a breve scosso da rivolte programmate. 

Moldavia: dopo anni di governo comunista, il paese ha voltato pagina ed è attualmente governato dal partito europeista. A livello valutario il leu moldavo si sta sfracellando ed in un anno ha perso il 15% e nelle ultime settimane la situazione è peggiorata. La Moldavia è essenzialmente divisa in tre parti, la Transinistria, repubblica autoproclamata appoggiata da Mosca prevalentemente di lingua slava, la Gagauzia, regione autonoma di etnia turca e l’ufficiale repubblica Moldava di lingua rumena. Con una situazione frammentata del genere il paese non potrà mai entrare nell’Unione Europea. A nostro avviso gli eurocrati con la complicità della crisi economica potrebbero a breve puntare ad infiammare il piccolo paese europeo con l’obiettivo di liberarsi del corrotto governo della Transinistria ed gestire direttamente il paese. 

Bulgaria: anche la Bulgaria è stata recentemente scossa da proteste anche di una certa intensità. La situazione è da monitorare. 

Bielorussia: il rublo bielorusso sta crollando velocemente ed ha perso in un anno più del 20%. Questo deve far riflettere su quale potrebbe essere il prossimo obiettivo dopo l’Ucraina. Ricordiamo come la Bielorussia sia praticamente una dittatura e come Bruxelles voglia presto sbarazzarsene per arrivare fino alle porte di Mosca. 

Russia: anche il rublo russo sta crollando ed ha perso circa il 20 % in un anno. A nostro avviso il gigante russo sta fortemente rallentando e i problemi interni potrebbero presto aumentare e la primavera est europea potrebbe presto estendersi anche in Russia. Recentemente si sono svolte manifestazioni per richiedere il rilascio di molti oppositori arrestati nelle proteste del 2012. La pressione occidentale su Mosca è un indizio di quello che presto potrebbe accadere. Questo blog sta andando controcorrente, abbiamo sempre sostenuto che l’Unione Europea non crollerà e non si dividerà. I fatti sembrano darci ragione, la Germania è governata da un governo di unità nazionale, l’Italia dal pupazzo dei poteri forti Renzi, la Grecia idem. Ed ora si passa all’attacco dei paesi confinanti. L’Euro non crolla ed anzi sembra diventare la vera valuta di riferimento mondiale. Chi pensa che la grave crisi attuale in Europa sia dannosa per gli eurocrati non ha capito invece che solo dal caos potrà avvenire la definitiva immolazione degli stati nazionali in nome dell’unità europea. Quindi se in Italia, Francia, Grecia, Spagna la situazione sociale esplodesse, non aspettatevi un rivoluzione come in Egitto o un’eventuale uscita dall’Unione ma aspettatevi piuttosto una repressione in nome della democrazia.
Concludendo, possiamo dire che è in atto l’espansione “dell’Impero Europeo” ad est, massacri e scontri stanno arrivando ai nostri confini.

Con i tuoi risparmi riempiremo i buchi della finanza

Con i tuoi risparmi riempiremo i buchi della finanza


Huw Jones 
Tradusiu de  Bosque Primario

I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell'Unione europea potrebbero servire per finanziare gli investimenti a lungo termine, per rilanciare l'economia e per aiutare a riempire il vuoto lasciato dalle banche dopo la crisi finanziaria. Questo è quanto si legge da un documento della UE.

L'Unione europea sta cercando un modo per svezzare i 28 paesi membri del blocco dalla loro forte dipendenza dai finanziamenti bancari e sta cercando come trovare altri mezzi per finanziare le piccole imprese, con progetti infrastrutturali e con altri tipi di investimento.

"La crisi economica e finanziaria ha compromesso la capacità che aveva il settore finanziario nel convogliare fondi verso l'economia reale, in particolare per gli investimenti a lungo termine" si legge nel documento che ha visto la Reuters.


Nella seconda metà di quest'anno la Commissione chiederà garanzie e metterà i suoi cani da guardia a controllare i paesi del blocco per studiare un eventuale progetto di legge "per mobilitare una maggior  quantità di fondi pensionistici individuali da spostare nei finanziamenti a lungo termine" sempre secondo il documento.

Le banche si sono lamentate per gli ostacoli, che devono superare prima di poter prestare soldi all'economia, a causa delle regole post-crisi che le costringe a mantenere dei cuscinetti di sicurezza su capitali e liquidità, molto superiori a quello che vorrebbero.

Il documento rivela che la "congruità" dei capitali e delle norme sulla liquidità dei paesi della UE per i finanziamenti a lungo termine saranno riesaminate entro i prossimi due anni, un processo che potrebbe essere portato avanti negli Stati Uniti o altrove, per scongiurare qualsiasi rischio che le banche della UE possano approfittare di situazioni vantaggiose per trarne guadagni sleali.

Entro la fine di quest'anno l'esecutivo della UE completerà uno studio sulla possibilità di introdurre un conto di risparmio europeo, che potranno sottoscrivere le persone, i cui fondi potrebbero essere messi in comune e poi investiti nelle piccole imprese.

La Commissione intende inoltre studiare, nel corso di quest'anno, se saranno necessarie modifiche per contribuire a finanziare le piccole imprese attraversola creazione di un mercato secondario liquido e trasparente con cui poter negoziare le obbligazioni delle società europee.

Si sta anche cercando di rilanciare il mercato delle cartolarizzazioni, per raccogliere fondi per i prestiti, come i mutui in obbligazioni, che le banche potranno vendere per raccogliere fondi per sé o per le imprese. Il mercato è rimasto sotto la nebbia della crisi finanziaria da quando le obbligazioni legate ai mutui USA per la casa, nel 2007, hanno cominciato a non essere rimborsati, scatenando il tracollo in tutti i mercati globali per i due anni successivi.

Il documento dice che la Commissione "dovrà tener conto di possibili futuri aumenti della liquidità di un certo numero di prodotti di capitalizzazione" nel momento in cui si tratterà di mettere in atto nuove regole su quello che le banche potranno includere come "nuove riserve di liquidità". Questo dà un segnale di un possibile allentamento su quanto potrà essere incluso tra le attività che saranno giudicate "idonee" dal settore bancario, che controlla i paesi del blocco UE.

Entro la fine di quest'anno, la Commissione intende inoltre " rivedere" quali saranno le norme comunitarie che trattano le obbligazioni garantite - dice il documento - un passo che sarà ben accolto dalla Danimarca per il suo grande mercato di obbligazioni utilizzate dalle banche per finanziare i mutui per la casa.
Altre misure per aumentare i finanziamenti della UE sono i prossimi passi che serviranno a raccogliere fondi, nei quali molte persone potranno contribuire con somme di denaro relativamente piccole che serviranno però a creare un consistente bacino di finanziamento.
Il documento rivela anche che gli investitori e i gestori patrimoniali avranno un ruolo che potrà proporre una revisione delle norme comunitarie in materia di diritti degli azionisti per"garantire una migliore diffusione delle politiche di coinvolgimento e di voto degli investitori istituzionali".
Con maggiori difficoltà, la Commissione valuterà se l'uso di un "fair value" - di "un prezzo dei beni equo" - potrà tenere il ritmo con le nuove regole contabili, che saranno concordate a livello mondiale "sarebbe giusto, in particolare per quel che riguarda i modelli del business degli investimenti a lungo termine" .

giovedì 20 febbraio 2014

Suicidi di Dirigenti Bancari, frode, manipolazione finanziaria: JPMorgan Chase Advisor Tony Blair non interviene

Suicidi di Dirigenti Bancari, frodi, manipolazione finanziaria: JPMorgan Chase Supervisore Tony Blair.

riceviamo e pubblichiamo 
l'art. del Prof Michel Chossudovsky
Global Research, 14 febbraio, 2014
URL di questo articolo:
tradusiu de Sa Defenza 


JPMorgan Chase è l'architetto inespresso di frodi, corruzioni, per non parlare della creazione del più grande schema Ponzi nella storia del Mondo. Il suo fine  è quello di appropriarsi della ricchezza altrui attraverso la manipolazione dei mercati. 

"Lo scorso mese, JPMorgan Chase ha riconosciuto che  ha facilitato la più grande truffa della storia, fatta con il noto modello dello schema Ponzi , non guardando come Bernie Madoff operava sfacciatamente sul suo conto nella banca d'affari JPMorgan Chase un'operazione di riciclaggio di denaro sporco senza precedenti che avrebbe scattare i campanelli, e sirene d'allarme in qualsiasi altra banca.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha permesso a JPMorgan di sistemare tutto pagando 1,7 miliardi dollari e firmare un accordo di impossibilità di persecuzione lasciando in libertà i malfattori, il che significa che nessuno va in galera a JPMorgan . 

La domanda più grande che nessuno può o a cui non vuole rispondere è: com'è possibile che alla JPMorgan   il personale antiriciclaggio  e gli uffici legali  hanno ignorato per anni centinaia di trasferimenti per miliardi di dollari susseguitesi con manovre illecite tra Madoff e il conto di Norman Levy? Anche una sola di queste manovre avrebbe dovuto far partire un'indagine. (Levy è  morto ed anche  il vice presidente di JPMorgan, vittime di Madoff così è stabilito.)"Pam Martens, Russ Martens, JPMorgan Vice President’s Death Shines Light on Bank’s Close Ties to the CIA , WallStreetParade.com, 12 feb 2014)

Per implementare con successo le varie operazioni finanziarie, JP Morgan Chase controlla non solo i politici di alto rango, ma utilizza anche i politici in pensione per svolgere funzioni consultive.

 Tony Blair è stato nominato prontamente ad una posizione di consulenza d'alto rango della JPMorgan Chase, la sua retribuzione iniziale, per questa attività di consulenza part-time, era un modesto fermo di £ 500.000  annui (€600.000) saliti poi a 2 milioni e mezzo di €.
Tony Blair è stato criticato di aver utilizzato  la sua rete di relazioni politiche clientelare in Gran Bretagna e Medio Oriente per servire gli interessi di JPMorgan Chase. Ha lavorato a stretto contatto con l'amministratore delegato e presidente Jamie Dimon, recentemente oggetto di polemiche.
"Gestiamo la nostra attività in tutto il mondo", ha detto Jamie Dimon:
"E Tony Blair fornirà ai nostri dirigenti e clienti una prospettiva globale unica e preziosa,  che è particolarmente decisiva in tempi turbolenti come questi. La nostra azienda trarrà grande beneficio dalla sua conoscenza ed esperienza "(JPMorgan gennaio 2008 Comunicato stampa)
 Vale la pena rammentare che nel 2003, dopo l'invasione dell'Iraq, durante il mandato di Tony Blair come primo ministro, JP Morgan Chase è stato designato per dirigere la Trade Bank of Iraq.
Tony Blair è un criminale di guerra che ha legami con una rete bancaria dedita alla frode.

Le morti misteriose di Dirigenti esperti di Wall Street Bank in queste ultime settimane

Il 28 gennaio scorso, un Vice Presidente JP Morgan Chase nel Regno Unito, Gabriel Magee, "è stato trovato morto sul tetto del 9° piano di un palazzo di 33 piani quartier generale europeo della banca nella sezione Canary Wharf di Londra."

Il 10 febbraio, Ryan Henry Crane, 37 anni, un altro importante dirigente di JPMorgan Chase è morto in circostanze misteriose, Crane è stato responsabile per la negoziazione del programma globale di JPMorgan.
La morte di Crane arriva dopo "una valanga di suicidi" nel periodo di sei settimane, e coinvolgono tre banchieri di primo piano:  Gabriel Magee della  JPM, l'ex economista della Federal Reserve Mike Dueker e William Broeksmit, ex alto dirigente di Deutsche Bank, che è stato trovato "appeso in  casa sua,  apparentemente suicidiato ". Broeksmit era, secondo i rapporti, collegato al processo di manipolazione sui mercati dei cambi.

Nomina di Tony Blair: Testo gennaio 2008 Comunicato JP Morgan Chase Press Release
NEW YORK, January 10 [2008]/PRNewswire-FirstCall/ -- JPMorgan Chase announced
 today that it has appointed former British Prime Minister Tony Blair in a
 senior advisory capacity to the firm, effective immediately. Mr. Blair will
 also join the company's International Council.

     Mr. Blair will advise JPMorgan Chase's CEO and senior management team
 on a part-time basis - drawing on his immense international experience to
 provide the firm with strategic advice and insight on global political
 issues and emerging trends.

     In addition, Mr. Blair will participate in select events and
 conferences for the company including senior-level client events and will
 provide briefings on political trends to the firm's Board of Directors.

     "We're honored that Tony Blair has chosen to join JPMorgan Chase as a
 senior advisor to our executive team and Board," said Jamie Dimon, Chairman
 and CEO. "We operate our business all over the world, and Tony Blair will
 bring our leaders and clients a unique and invaluable global perspective
 that is especially critical in turbulent times like these. Our firm will
 benefit greatly from his knowledge and experience."

     Mr. Blair added, "It is a great opportunity to be able to contribute to
 the work of JPMorgan Chase. They are a leading company at the cutting edge
 of the global economy, with a footprint in virtually every part of the
 world. I look forward to advising them on how they approach the huge
 political and economic changes that globalisation brings. I am excited at
 the prospect of joining Jamie Dimon, for whom I have a lot of respect, and
 the whole team, adding my own experience to their work and helping them to
 grow."

     JPMorgan Chase & Co. (NYSE:   JPM) is a leading global financial services
 firm with assets of $1.5 trillion and operations in more than 50 countries.
 The firm is a leader in investment banking, financial services for
 consumers, small business and commercial banking, financial transaction
 processing, asset management, and private equity. A component of the Dow
 Jones Industrial Average, JPMorgan Chase serves millions of consumers in
 the United States and many of the world's most prominent corporate,
 institutional and government clients under its JPMorgan and Chase brands.
 JPMorgan Chase is committed to investing in education, economic
 opportunity, development and environmental programs that enable people and
 communities to thrive. Information about the firm is available at

http://www.jpmorganchase.com.

Copyright © 2014 Global Research

mercoledì 19 febbraio 2014

Renzi, le lobbies di potere e la fine della democrazia. Possibile che nessun quotidiano ne parli?

Renzi, le lobbies di potere e la fine della democrazia. Possibile che nessun quotidiano ne parli?


Decidere quale sia il peggior quotidiano nazionale è un’impresa difficile. Se la giocano in tanti per il podio. 

Probabilmente LaRepubblica è in testa a tutti sulla disinformazione, seguita subito dopo da Il Corriere della Sera che, in quanto all’elusione di notizie rilevanti, non ha rivali. 

Il Giornale non è un giornale, La Stampa dovrebbe chiudere, Il Fatto Quotidiano s’impegna ma potrebbe fare di più, L’Unità si dichiara di sinistra ma è di destra, Il Manifesto è di sinistra fin quando non diviene sconveniente, Il Messaggero e compagnia bella tutti servi del sistema. 
Ah si c’è Libero: mi vergognerei a comprarlo anche se fossi berlusconiano convinto. 

E’ possibile che nessun quotidiano dia risalto allo scandalo Barca-De Benedetti che mette in luce quali poteri ci siano realmente dietro la nostra politica? Possibile che nessun quotidiano metta in risalto il fatto che Renzi, in pochi anni, abbia ricevuto miliardi di euro da strane associazioni? 

Possibile che nessun quotidiano evidenzi il fatto che Renzi faccia convegni a porte blindate con banchieri ed elite dell’alta finanza? 

Avrebbero l’obbligo morale, se si trattasse realmente di giornali e giornalisti, di spiegare chi è Michael Ledeen, la mente della politica estera di Renzi
Ledeen è stato consulente strategico per CIA e Casa Bianca, teorico della guerra all’Iraq durante l’amministrazione Bush, consulente del ministero degli esteri israeliano

Implicato in scandali come Iran-Contra e Nigergate e P2 di Licio Gelli. Secondo il New York Post (non parliamo di Repubblica o Corriere della Sera) Renzi è appoggiato dalla destra repubblicana americana, gli ambienti delle lobbies ebraiche. Per approfondimenti si veda pure l’eccellente dossier di Franco Fracassi.

Poi ci sono Franco e Marco Bernabè, padre e figlio, che hanno ottimi legami con Israele. C’è Marco Carrai, amico di Renzi e suo finanziatore da anni; ha veri e propri contatti commerciali in Israele

C’è Davide Serra della Morgan Stanley, una delle banche responsabili della crisi mondiale, a guidare Renzi sul piano economico
Ci sono Diego Della Valle, Carlo De Benedetti, Fedele Confalonieri, Vittorio Colao e tantissimi altri nomi dell’elite della finanza e banchieri dietro Renzi

Ma non è finita qui. 

Perché forse per i quotidiani, per i media mainstream e per i tg è normale che in Italia il Presidente del Consiglio si cambi a piacimento dei poteri forti e non a scelta popolare (vedi elezioni democratiche), per noi invece non è normale

Soprattutto se consideriamo che la rotazione Bersani poi Letta poi Renzi la sta decidendo un partito, il PD, che è stato votato da 8,6 milioni di persone, il 17% degli aventi diritto al voto. 1 italiano su 6

Peggio ancora se consideriamo che Renzi è stato “votato” (se votazioni regolari si possono chiamare) e quindi scelto da 2 milioni di persone nelle primarie PD

Il 4,2% degli italiani aventi diritto al voto ha scelto Renzi. 

Bella democrazia.


SI REALIZZA IN SARDEGNA IL PROGETTO DI VELTRONI. DUE SOLI CONTENDENTI IN UN'AULA LEGISLATIVA . ANTEPRIMA PROPIZIATORIA PER RENZI-BERLUSCONI

SI REALIZZA IN SARDEGNA IL PROGETTO DI VELTRONI. DUE SOLI CONTENDENTI IN UN'AULA LEGISLATIVA. ANTEPRIMA PROPIZIATORIA PER RENZI-BERLUSCONI.

A. Boassa.


Un partito progressista e un partito conservatore secondo il modello della "grande democrazia" americana , litigiosa sì ma concorde nell'accettazione del neoliberismo e nella volontà di dominio imperiale.


La percentuale altissima di assenteismo si accorda del resto ai desiderata di Mieli che riteneva confacente alle democrazie mature una percentuale non superiore al 50%.


Si dirà che non si tratta ancora di partiti ma di coalizioni . Ma data la complessità politico-culturale del sistema sia in Sardegna che in Italia sarebbe stato velleitario in questa fase fare piazza pulita dei partitini .



Servono sia al partito progressista sia al partito conservatore per poter vincere la contesa , propagandare mediaticamente l'idea di una libera capacità di espressione multipolare che naturalmente nei momenti decisionali chiave dovrà essere zittita o per lo meno arrangiata dal partito di riferimento appellandosi ai diktat di Bruxelles e di Francoforte

Riuscirà il duo Renzi-Berlusconi a procreare una legge elettorale che soddisfi gli appetiti di Veltroni ...e non solo ? Il cruccio che potrebbe arrecare questa legge ventura è che probabilmente non riusciranno ad estromettere il 5Stelle dal Parlamento a meno che non li si scoraggi prendendoli a botte in aula (tanto Boldrini non vede e non sente) e diffamandoli con le televisioni di partito . 

Comunque sia , per chi si interessa dei problemi della pace e delle avventure belliche così ampiamente e sciaguratamente diffuse nel pianeta , ricordo che, al di là delle parole di circostanza , in Sardegna, nell'aula legislativa ora si sono accomodati due partiti che non sono interessati realmente alla pace . Quirra e Teulada saranno sempre di più bombardate e devastate


Si tenterà forse di nuovo di piazzare i radar e si aumenterà la presenza militare nell'isola (vedi Mauro) . E per quanto riguarda l'oltre isola (a titolo esemplificativo) si pensi al progetto "irrinunciabile" di quell'orrore che è la Stazione di telecomunicazioni satellitari di Niscemi . E per quanto riguarda le missioni di pace si pensi al sostegno finanziario e militare ai terroristi Jihadisti che in Siria hanno compiuto delle stragi grazie anche alla collaborazione dei partiti di governo .



Qualche buona notizia ? 

Il successo di Michela Murgia forse , la tenuta morale di due partiti indipendentisti ...e l'assenteismo forse non è solo indifferenza...
Ma la sinistra antagonista che fa ? 

A Cagliari come a Roma e così difficile incontrarsi per prendere almeno un cappuccino al bar ?

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