NASCE LA SINISTRA INDIPENDENTISTA SARDA: UN PERCORSO ANTICAPITALISTA.
A S S E M B L E A F O N D A T I V A DI Sis- MA
SIS-MA è una organizzazione anticapitalista sarda che partecipa allalotta internazionale contro lo sfruttamento umano e contro la predazioneambientale in ogni loro forma.
L'organizzazione è aperta a tutti coloro che condividono queste lotte.
SIS-MA è un collettivo comunista, che opera nel segno di unatrasformazione socialista per una umanità senza classi, nella quale tutte ledifferenze culturali e nazionali possano trovare il loro incontro, e posanomisurarsi secondo la loro storia con le necessità ecologiche della vita.
Il collettivo è aperto a tutti coloro che condividono questi fini.
G H I L A R Z A - 1 2 M A G G I O 2 0 1 3 – ore 10
A S S E M B L E A F O N D A T I V A
D E L L A
SINISTRA INDIPENDENTISTA SARDA
MOVIMENTO ANTICAPITALISTA
fattoria “molentes”
strada provinciale abbasanta – fordongianus - km 13
uscire dalla 131 bis abbasanta - nuoro al km 2;
provinciale abbasanta - fordongianus direzionefordongianus;
percorrere circa 3 km dal km 16 al km 13 e proseguire:
la fattoria si trova tra il km 13 e il km 12;
relazioni di apertura e discussione: ore 10.30
pranzo: ore 13.30 (12 euro)
approvazione deliberati e conclusioni: ore 15.30
Sono invitati
tutti coloro che hanno interesse a conoscere ilprogetto politico dell' associazione,
tutti coloro hanno interesse a partecipare allacostruzione dell' organizzazione.
(l'assemblea ha carattere operativo ed è rivolta a singoli compagni ogruppi che nutrano un reale interesse conoscitivo ed un eventuale interessepolitico per il progetto; non è un congresso né un incontro tra soggettipolitici già esistenti; per tale ragione non diamo luogo ad inviti a forzepolitiche esistenti, con le quali continueremo a confrontarci nelle occasionipiù specifiche e più opportune, e ci scusiamo di questo). - percomunicazioni telefoniche: gian luigi deiana 328.0451582
Sinistra IndipendentistaSarda – Movimento Anticapitalista 1 maggio 2013
1. AUTODETERMINAZIONE, SOVRANITA',INDIPENDENZA. - Sinistra Indipendentista Sardanascedalla decisione comune dei compagni sardi aderenti all'organizzazione italianaSinistraCritica di sciogliere il loro impegno interno con questo movimento e diavviare un progetto di azione politica che ponga la sua radice e la sua ragiond'essere nel diritto della Sardegna all'autodeterminazione, alla sovranità eall'indipendenza. Questi termini nonhanno identico significato e identica ampiezza; tuttavia nella condizione difatto appare chiaro che la Sardegna, con l'impedimento all'indipendenza, nonsolo ha visto preclusa ogni possibile forma di sovranità ma ha visto negataanche la più elementare condizione di autodeterminazione, che resta perdefinizione irrinunciabile. Quindi quella che fra i termini dati non èuna identità di significato sul piano teorico, è diventata una identità disignificato sul piano storico, seppure adagiata dopo secoli di colonizzazioneviolenta da parte italiana (sabauda, risorgimentale, e infine fascista) nellaculla consolatoria della costituzione del 1948 (“La repubblica è una eindivisibile”). Come è chiaro ad ogni valutazione storica responsabile ecorretta, in forza della costituzione italiana la Sardegna non è stata affattoliberata dalle sue antiche catene e dunque non può e non deve continuare asottoscrivere a vuoto l'adesione a quel dettato. La colonizzazione ha inoltreassunto nell'Italia repubblicana forme nuove, di blandizie e brutalità,promesse e menzogne, ma quel che conta è che in concreto essa è diventata perl'economia italiana non solo una opzione strategica, virtualmente reversibile,ma una necessità strutturale, oggettivamente irreversibile. In un tale contestodi subalternità coloniale irreversibile il principio della “indivisibilità”dello stato colonizzatore perde ogni sua giustificazione, e il principio della“autodeterminazione” della nazione colonizzata impone ogni giorno di più la suaprevalenza per il popolo che ne è interessato.
2. SIS-MA: UNO STRUMENTO, UN COLLETTIVO, UNFINE. - La Sinistra Indipendentista Sarda – Movimento Anticapitalista èuna associazione marxista (nel suo principale riferimento teorico), eanticolonialista (nel suo principale orientamento pratico); essa si fonda sudue condizioni: il principio di costruzione dal basso delmovimento e il principio di inclusione attiva dei soggetti che entrano afarne parte. Riportiamo per tale ragione due passaggi già assunti nel progettocostitutivo dell'associazione:
“[...] la ricostruzione di una sinistra di classenon è il frutto di una ricomposizione in miniatura di forze politiche residue(…) ma l'esito di una fase contrassegnata dal protagonismo delle lotte e deimovimenti, in cui occorrerà lavorare per l'autorganizzazione dei soggetti e perla costruzione di un progetto politico adeguato.” (Documento per ilCongresso nazionale di Sinistra Critica, § 2.5; sett. 2012);
“[...] è necessario costruire un percorsoattraverso il quale tutti i compagni sardi a vario titolo impegnati nellediverse organizzazioni anticapitaliste italiane possano convergere in una unicaorganizzazione anticolonialista sarda. Questa, proprio in considerazione dellasua ragione “includente”, dovrebbe avere una articolazione orizzontale e quindinon gerarchizzata, una identità collettiva e non leaderistica, una pratica dimovimento e non di burocrazia, una forma educativa di inchiesta e non diideologia ecc.” (La proposta indipendentista di Sinistra Critica Sarda, §5; sett. 2011).
SIS-MA non si propone quindicome “ricetta” per le cucine dell'avvenire e tantomeno come “cuoco” per lericette future; vuole essere uno strumento di riflessione e di pratica “nel”movimento reale, prima che un programma politico “sopra” il movimento reale;vuole essere un collettivo che nel rapporto con altri soggetti intendecontribuire a una trasformazione rivoluzionaria, piuttosto che il soggettopolitico che determina e guida la trasformazione. SIS-MA si muove tuttavianella direzione di un fine: la chiarificazione del progetto rivoluzionario e lacostruzione del soggetto anticapitalista della nazione sarda.
3. NAZIONE, INTERNAZIONALISMO, ALTERMONDIALISMO.- La corretta impostazione dellaquestione nazionale è irrinunciabile per la costruzione di un processo di realeemancipazione della Sardegna, ed è per questo che condividiamo con molti altrisoggetti politici il principio nazionalitario. Tuttavia, coniugando le ragionistoriche nazionali con le condizioni presenti della lotta anticoloniale, noiindirizziamo l'opzione nazionalitaria in senso internazionalista, sia indimensione mediterranea che in dimensione europea; e coniugando le ragionipolitiche dell'internazionalismo con le condizioni presenti dellamondializzazione capitalistica noi indirizziamo la scelta internazionalista insenso altermondialista e cioè contro il quadro e contro le dinamiche dellaglobalizzazione. L'idea di una Sardegna formalmente riconosciuta come nazioneentro una divisa indipendente, e tuttavia complice di un ordine mondiale fondato sulla separazionetra sfruttatori e sfruttati è fuori dalla ragionevolezza come è fuori dallarealtà.
ANTILIBERISMO, ANTICAPITALISMO, COMUNISMO. - I processidi emancipazione dall'ordine globalizzato hanno mostrato la praticabilità distrade differenti, soprattutto in America Latina. Non riteniamo realistica attualmente la riduzione di ogniipotesi di trasformazione a una ipotesi comunista classica, ipotesi chenecessita peraltro di una chiarificazione priva di reticenze a riguardo deicomunismi passati e dei comunismi presenti. Tuttavia ogni lotta odierna perl'emancipazione deve necessariamente combattere il liberismo, in particolare ilcarattere totalitario del liberismo attuale. L'antiliberismo non comportanecessariamente l'anticapitalismo, come peraltro l'anticapitalismo non comportanecessariamente il comunismo. In questa differenza di livello, in questascalarità delle contraddizioni, noi riteniamo necessario perseguire e praticarein primo luogo alleanze ampie, capaci di conseguire rapporti di forzafavorevoli in tutti i fronti di scontro aperti contro la gabbia delneoliberismo; riteniamo necessario insecondo luogo favorire la lotta dei popoli contro tutte le pratiche capitalisticheimmediatamente più devastanti; e riteniamo necessario in terzo luogoricostruire le condizioni per il comunismo.
4. LOTTA OPERAIA, LIBERAZIONE SOCIALE, SOCIETA'SENZA CLASSI. - La scalarità dellecontraddizioni e la diversa ampiezza delle condizioni di sfruttamento imponeoggi una continuità di movimento e una complessità di alleanze sufronti sociali molto più vari, miscelati e imprevedibili di quanto non fosse inpassato; l'azione di autodifesa di comitati, gruppi locali e soggettitemporanei anticipa forzatamente l'azione di soggetti stabilmente organizzati,quando pure non si vede costretta ad evitare come negativa l'interferenza disoggetti organizzati. Anche in questa scalarità è necessario aver chiara lafinalizzazione politica più ampia, che per noi resta l'edificazione di unasocietà senza classi; ed è altrettanto necessario essere presenti in tutti iprocessi di liberazione sociale che oggi coinvolgono miriadi di condizioni disubalternità e di oppressione, dalla precarietà giovanile ai lavoriparasubordinati, dall'emarginazione alle partite iva coatte ecc.; come restasempre più necessaria, in quanto radice, in quanto emergenza sociale e inquanto segno di continuità storica, la centralità della lotta operaia per illavoro, per il salario e per la certezza della condizione di vita.
5. FRONTI DI LOTTA, MOVIMENTI REALI. - La dinamica totalitaria della mercificazioneintegrale ha ormai investito tutti i luoghi fisici, tutti i tempi di vita etutti i rapporti sociali. La fisicità dei beni comuni che gli umani hannosempre condiviso con gli altri esseri viventi (l'aria, l'acqua, la terra, lariproduzione della vita in genere) sta diventando accessibile prevalentementenella forma di merce. Ma anche la ripartizione del tempo, la cura di sé e deipropri familiari, la salute, l'istruzione, la mobilità e tutte le relazioni ingenere stanno diventando accessibili prevalentemente nella forma di merce,mentre inversamente la disponibilità di salario per l' accesso a tali beni,anche i più naturali e i più vitali, diminuisce in proporzione. Il caratteretotalitario di questo processo fa esplodere all'infinito le condizioni diconflitto, che sono quindi diffuse su miriadi di situazioni. L'idea di poterricondurre tutte queste indeterminate e convulse esplosioni ad un unico campo oad un unico paradigma appare oggi irragionevole e irrealistica. Il rapporto traorganizzazioni politiche e movimenti spontanei deve necessariamente tenereconto di questo. SIS-MA intende che la partecipazione ai conflitti deve esserefunzionale alle situazioni e agli obiettivi entro cui i movimenti sonomaturati, e non strumentale per la propria affermazione come soggettoriconosciuto.
6. EMERGENZA, TRANSIZIONE, RIVOLUZIONE. - SIS-MA non può pensarsi oggi come un partitopolitico, per quanto muova la sua azione nella direzione della suacostituzione. Solo un partito capace di coerenza programmatica, continuità diazione e dimensione di massa può infatti entrare nei luoghi di conflittosovraordinati e decisivi (istituzioni, comunicazione pubblica ecc.). Tuttavia anchenelle più generiche dimensioni di collettivo di lotta un movimentoanticapitalista deve aver chiaro il modo della propria azione e cioè il proprioprogramma politico. Quanto oggi la Sardegna, che è il centro della nostraazione, sia letteralmente nel vortice della crisi, non necessita di essererimarcato. E' la vorticosa composizione delle spirali della crisi che devepiuttosto essere tenuta chiaramente sotto esame: siamo una colonia del circuitocapitalistico italiano, che è da anni il più inceppato e il più voracedell'Unione Europea; si è chiusa sopra di noi la fase delle monocoltureindustriali italiane e si sta aprendo la fase delle monocolture del sistemaglobalizzato: poligoni del mercato mondiale della guerra, aree speciali deirifiuti, riserve deantropizzate per le scorie, land grabbing per la produzionedi energia. Il programma politico deve quindi a sua volta trovare la scalaritàanalitica e l'incidenza concreta nei tre livelli della emergenza sociale eambientale sarda, della transizione oltre l'ordine neoliberista imposto dallatroika BCE-UE-FMI, e infine del superamento della marcia infernale delcapitalismo mondializzato.
SIS-MA è in primo luogo una associazioneanticolonialista sarda che rivendica il diritto del popolo sardo all' autodeterminazione,e che rivendica il diritto di tutti i popoli a uscire dalla schiavitù delneoliberismo. L'associazione è aperta a tutti coloro che condividono questipresupposti.
SIS-MA è in secondo luogo unaorganizzazione anticapitalista sarda che partecipa alla lotta internazionalecontro lo sfruttamento umano e contro la predazione ambientale in ogni loroforma.
L'organizzazione è aperta atutti coloro che condividono queste lotte.
SIS-MA è in terzo luogo uncollettivo comunista, che opera nel segno di una trasformazione socialista peruna umanità senza classi, nella quale tutte le differenze culturali e nazionalipossano trovare il loro incontro, e possano misurarsi secondo la loro storiacon la sostenibiltà ecologica globale e per la piena dignità sociale eambientale della vita.
Il collettivo è aperto atutti coloro che condividono questi fini.
SINISTRA INDIPENDENTISTA SARDA - MOVIMENTO ANTICAPITALISTA
1 maggio 2013
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