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Secondo quanto riferito, Washington è preoccupata che il suo alleato possa lottare in una guerra su due fronti che potrebbe coinvolgere l’Iran
L'amministrazione del presidente americano Joe Biden sta cercando di dissuadere Israele da un attacco su larga scala contro Hezbollah, il gruppo militare islamico con sede in Libano, temendo che ciò getterebbe nello scompiglio l'intero Medio Oriente, ha riferito venerdì il New York Times, citando fonti.
Secondo funzionari statunitensi e israeliani intervistati dal giornale, Washington teme che se Israele dovesse lanciare un attacco massiccio non solo contro Hamas ma anche contro Hezbollah, si troverebbe a dover affrontare una guerra su due fronti. Si teme inoltre che un’azione del genere possa coinvolgere gli Stati Uniti nel conflitto insieme all’Iran, che ha stretti legami con il gruppo con sede in Libano.
Il rapporto afferma che i funzionari statunitensi hanno cercato di rimanere in contatto con Hezbollah e l’Iran utilizzando la mediazione dei paesi arabi, consigliando allo stesso tempo a Israele di “ fare attenzione che le loro azioni nel nord contro Hezbollah e nel sud di Gaza non diano a Hezbollah un facile pretesto per entrare in guerra”.
Secondo il New York Times, queste preoccupazioni sono emerse chiaramente durante gli incontri tenuti da Biden e dal segretario di Stato americano Antony Blinken con funzionari israeliani. Il presidente degli Stati Uniti avrebbe in particolare “sollevato gli spettri delle disastrose decisioni” di Washington di invadere l'Iraq e intraprendere una guerra in Afghanistan.
Sebbene negli ultimi giorni Hezbollah e Israele si siano scambiati attacchi transfrontalieri, entrambe le parti si sono finora astenute dall’impegnare pienamente le proprie forze. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha descritto Hezbollah come “10 volte più forte di Hamas” e ha avvertito che l'esercito del paese dovrebbe essere pronto ad affrontarlo.
Fonti del New York Times hanno descritto Gallant come un falco di Hezbollah, che ha sostenuto un attacco preventivo contro il gruppo, una posizione che non è stata condivisa da altri funzionari israeliani.
Nel frattempo, domenica, il vice leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha affermato che il gruppo è “nel cuore della battaglia” tra Israele e Hamas, spiegando che sta cercando di “indebolire il nemico israeliano e fargli sapere che siamo pronti”. per una possibile escalation importante.
Il Medio Oriente si è trovato in preda a nuove violenze il 7 ottobre, quando il gruppo armato palestinese Hamas ha lanciato un attacco a sorpresa contro Israele, provocando migliaia di morti e feriti. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato il suo paese “in guerra”, con i preparativi in corso per un’importante operazione di terra a Gaza.
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