Giulio Zasso
Cagliari l'arcivescovo Arrigo Miglio è arrivato in città
Si affaccia all'uscita secondaria degli arrivi
a Elmas. Un cenno di saluto e poi il passo deciso verso un vecchio
amico. Il sorriso è caldo, come l'abbraccio. Arrigo Miglio non nasconde
l'emozione quando incontra don Luigi De Magistris, l'arcivescovo
cagliaritano ottantaseienne (che ha chiuso la carriera da
pro-penitenziere maggiore), arrivato sino all'aeroporto per salutarlo.
«È una grande emozione per me essere qui, in questa terra ricca»,
sussurra dietro un sorriso il nuovo capo della chiesa cagliaritana (che
controlla anche le diocesi di Iglesias, Nuoro e Lanusei).
C'è un
comitato d'accoglienza ristretto a ricevere l'arcivescovo piemontese,
tra cui il vicario Giovanni Ligas (di Pio X), il cerimoniere Alberto
Pala (parroco della Cattedrale), Albino Lilliu, in rappresentanza
dell'Ufficio liturgico, e la laica Lucia Baire, direttrice del museo
diocesano. Con loro la rappresentanza arrivata da Ivrea: l'arcipreste
Luca Meinardi e Davide Smiderle, capo della pastorale giovanile.
Miglio
saluta tutti: «Sono qua per imparare, sono convinto che non arrivi mai
il tempo per fermarsi». È un ritorno nell'Isola dopo gli anni da vescovo
a Iglesias. Ha guidato la diocesi sulcitana dal 1992 al 1999. «Ma è
stato tempo fa», si schermisce, «non posso affermare di conoscere così
bene la Sardegna». I pensieri girano a mille, perché in questi giorni di
cambiamenti «c'è anche il distacco» da Ivrea, dove è stato vescovo per
tredici anni. Praticamente a casa sua: è nato pochi chilometri più in
là, a San Giorgio Canavese.
Il passaggio all'aeroporto è rapido, poi
Arrigo Miglio s'infila nella Polo Volkswagen di padre Alberto Pala e
corre veloce verso la sua prima base cagliaritana. Notte al santuario di
Bonaria per un breve ritiro spirituale in vista dell'uscita ufficiale
di questa sera. L'arcivescovo incontrerà alle 20 i giovani nella
cappella del seminario arcivescovile di via Cadello. Proprio accanto a
Monte Claro il prelato potrebbe scegliere la sua residenza definitiva,
anche se c'è l'alternativa del seminario regionale, che è a pochissima
distanza. Il suo predecessore Giuseppe Mani aveva scelto, invece, di
vivere sul colle di via dei Falconi, dalle suore Figlie della carità.
Domani
l'arcivescovo Miglio farà la sua prima uscita ufficiale in città. Alle
16 presiederà in Cattedrale i vespri solenni e subito dopo - alle 16 e
30 - guiderà il pellegrinaggio a piedi verso Bonaria. Alle 17 e 30,
proprio davanti alla basilica, ci sarà il benvenuto del sindaco Massimo
Zedda, che lo saluterà a nome della città. Alle 18 comincerà la messa
solenne nel santuario dei frati mercedari.