venerdì 6 febbraio 2015

E' ORA DI DENUNCIARE QUESTI LADRI DI DEMOCRAZIA: La politica non esiste più. Oggi la sfida è tra democrazia e dittatura.

E' ORA DI DENUNCIARE QUESTI LADRI DI DEMOCRAZIA: La politica non esiste più. Oggi la sfida è tra democrazia e dittatura.


18 novembre 2011 muore la democrazia in Italia

Pare davvero sconfortante giungere alla conclusione che in questo paese non vi può più essere alcun vero dibattito politico. La normale dialettica democratica non esiste più, come certamente non esiste più in tutta Europa.

Basta solo pensare che, il semplice fatto che un paese torni al voto, diventa un motivo per un catastrofico crollo della borsa, come successo  in Grecia. Tutto ciò è completamente inaccettabile. Se i mercati manipolano la democrazia, significa semplicemente che essa non esiste più. Non è la forza economica che deve determinare le scelte politiche in un paese, ma tali scelte devono essere frutto della volontà popolare, che si forma sulla base della maggioranza, secondo l’esercizio del diritto di voto (diritto che in Italia non si esercita legittimamente dal 2005, come sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 1/2014). La maggioranza deve avere anche il sacro diritto di sbagliare, non si può commissariare la democrazia.

Oggi, nel nostro paese, non è più possibile nutrire, come democrazia vorrebbe, il medesimo rispetto o la medesima dignità verso ogni avversario politico. Si può fare solo ed unicamente un distinguo: da una parte coloro che voglio smantellare la sovranità nazionale ed i diritti individuali di ogni cittadino in nome del profitto dei mercati, divenuti la nuova forma di espressione dei rapporti di forza internazionale, dall’altra chi, indipendentemente dal colore politico attuale o di un tempo, legittimamente pretende che solo il popolo sia sovrano in qualsiasi scelta nazionale nel pieno e totale rispetto della Costituzione.


Chi appartiene alla prima fazione non può essere considerato una controparte con cui dialogare. Deve essere considerato come un soggetto eversivo, deve essere considerato come colui che sta per cancellare, in un sol colpo, i secoli di lotte e sangue che hanno portato alla nascita delle moderne democrazie. Oggi la sfida è tra forze democratiche, di ogni colore e credo politico, ed una dittatura finanziaria e relativista che cancella scientemente valori, identità nazionale e diritti umani.

Chi, come me, crede fermamente nella democrazia e nella forza della legge, come espressione dei valori fondamentali naturalmente riconosciuti, non può che avere la morte nel cuore mentre espone simili concetti. Non è piacevole ammettere che una fazione, un’importante fazione del panorama politico italiano, non ha più alcuna legittimazione democratica, ma rappresenta esclusivamente un movimento di carattere eversivo. La maggioranza del PD (dunque fatti i salvi i sempre più numerosi esponenti del partito aspramente critici con la politica ordoliberista), nonché i partiti che ne appoggiano le politiche non rappresentano un’espressione del libero pensiero democratico, ma costituiscono una gravissima minaccia per la Repubblica.

La parte del PD e gli altri partiti che portano avanti le politiche criminali della Troika sono divenuti associazioni eversive dell’ordine costituzionale. Come sempre, anche per non incorrere in conseguenti responsabilità penali, alla luce della forza dei concetti che espongo, risulta necessario riepilogare brevemente da dove derivi la totale fondatezza, ed assoluta insindacabilità, degli stessi (se si hanno adeguate basi scientifiche in materia economica e giuridica).

Nel nostro paese la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (ex art. 1). Laddove tale sovranità è strappata a chi la dovrebbe detenere legalmente non può che parlarsi di atto eversivo, e ciò a prescindere dai metodi all’uopo usati (un corso sul tema servirebbe, come noto, al Presidente della Rex Pubblica…). Imporre un vincolo esterno al controllo popolare della sovranità, nello specifico un vincolo economico e monetario da parte di un ordinamento straniero qual’è l’UE, è un atto contrario al diritto ed alla democrazia.

Quando i mercati influenzano l’andamento della democrazia solo un’opzione è legittima e conforme alla forma Repubblicana del nostro Stato. Qual’è l’opzione? Banalmente, cancellare i mercati, estinguerli! Ovviamente parlo di estinguere questi mercati parassitari che non producono alcunché a vantaggio dell’economia reale, ma la depredano. Si parla dunque di ripristinare il modello economico di cui alla nostra Costituzione, ovvero un modello liberale che tuttavia deve necessariamente anteporre l’interesse pubblico al profitto del singolo (art. 35 e ss. Cost.). Qualcosa dovrà pur distinguere l’uomo dalle bestie, oppure no?

Chiedere di cedere sovranità è pertanto una manifesta eversione dell’ordinamento democratico di cui si sono macchiati, a vario titolo, tutti gli esponenti degli ultimi Governi. Soggetti da punire ai sensi degli art. 241 e ss. c.p., ovvero di quei reati che sanzionano specificatamente la lesione di quel bene supremo che è la sovranità.


La Costituzione, come noto, prevede la sola possibilità di “limitare” la sovranità popolare, in condizioni di reciprocità con le altre nazioni, all’esclusivo fine di aderire ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia. Tali limitazioni devono avvenire, come riconfermato dalla Corte Costituzionale anche con la recentissima sentenza n. 238/2014, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento (art. 1-12 Cost.) e dei diritti inviolabili dell’uomo.

Le cessioni di sovranità monetaria ed economica verificatesi con le ratifiche dei Trattati UE sono palesemente contrarie, sia ai principi fondamentali della nostra carta (in primis in quanto appunto cessioni e non già mere limitazioni), che ai diritti inviolabili dell’uomo, che anzi tendono a smantellare progressivamente. Il mezzo con cui si è realizzato tutto ciò sono i vincoli di bilancio via via imposti fin dal poco noto “Protocollo 12″ allegato al Trattato di Maastricht, per poi arrivare oggi al terribile Fiscal Compact. Tali regole hanno causato e causeranno una crisi economica che costituisce e costituirà, ogni giorno di più, la leva con cui cooptare le popolazioni inducendole ad accettare lo smantellamento della democrazia.

Come hanno potuto dei parametri economici distruggere l’economia reale? Semplicissimo. E’ stato sufficiente fissare regole che imponessero agli Stati di tassare più di quanto spendono (a partire dal famoso 3% del rapporto deficit-pil). Uno Stato che tassa più della moneta che immette nel sistema attraverso la spesa, sottrae matematicamente risorse alla collettività finendo con il fermare l’economia reale per carenza di liquidità (come avverrebbe per un corpo a cui è stato tolto troppo sangue). La moneta non cresce nei campi, ma viene creata dal nulla (per lo più telematicamente), dunque se lo Stato non la immette in misura superiore a quanta ne toglie, ed in ogni caso in misura adeguata alle proprie necessità di scambio di beni o servizi dipendenti dalla produzione reale, non c’è via d’uscita alla recessione. La crescita è azzerata ed il risparmio negato istituzionalmente, con buona pace del dettato dell’art. 47 Cost. e della fondazione stessa della Repubblica sul lavoro.

Ovviamente lo scopo recondito di tutto ciò è che uno Stato inefficiente, perché obbligato a dimagrire a causa dei tagli necessari a “sostenere” simili suicidi economici, diventa inviso ai suoi stessi cittadini che a quel punto finiscono necessariamente per sostenere con passione il suo smantellamento, così andando esattamente laddove la finanza voleva portarli, ad un mondo dove l’unico diritto è rappresentato dalla forza economica ed in cui anche la vita ha un prezzo, spesso piuttosto contenuto. Bello privatizzare vero?


Ecco dunque che chi difende queste posizioni è solo e semplicemente un nemico della democrazia e della Repubblica con cui non è possibile rapportarsi. Speriamo che la Magistratura sappia prendere atto che gli artt. 241 e ss. c.p. vanno applicati, ed occorre farlo subito.

Non è possibile che sia ancora concesso impunemente il rilascio di dichiarazioni come quella in cui Mario Monti (più volte menzionata su questo sito) ha definito la crisi, anzi le gravi crisi, come lo strumento di coercizione più idoneo al fine di obbligare i cittadini ad accettare la cessione della loro sovranità, senza che vi sia un intervento immediato delle forze preposte alla difesa della democrazia.

Insomma con tutto il rispetto, il Tanko era il Tanko, ma questo mi pare un filo peggio… Che combinano le Procure della Repubblica di questo paese? Ciascuno deve prendersi la propria responsabilità secondo il ruolo e la posizione occupata nella società, non si attende la manna dal cielo oppure il consenso, prima di far rispettare la legge. Falcone e Borsellino dovrebbero aver insegnato qualcosa a riguardo.


Che l’anno nuovo porti coraggio a chi di dovere. La mia coscienza è a posto, ho già fatto quanto potevo per la Repubblica e proseguirò.

Buon anno a tutti! Che sia quello della liberazione, vorrei tornare a fare solo l’avvocato…



giovedì 5 febbraio 2015

Un deciso No dal Scientific Consensus Statement sulla bontà e sicurezza degli OGM

Un deciso No dal "Scientific Consensus Statement" sulla bontà e sicurezza degli OGM 

Pubblicato in Peer-Reviewed sulla rivista Environmental Sciences Europe.

Una dichiarazione firmata da oltre 300 scienziati ed esperti legali secondo il quale "non c'è nessun consenso" sulla sicurezza dei geneticamente modificati (GM) e degli alimenti OGM, è stato pubblicato nella rivista peer-reviewed, Environmental Sciences Europe. [1]   Ora appartiene alla letteratura scientifica peer-reviewed e si pone come una pubblicazione citabile.










ensser.org

La Dr Angelika Hilbeck, una degli autori della dichiarazione pubblicata e presidente degli autori di ENSSER, ha detto: "Oltre a ricevere l'approvazione dei revisori alla rivista, la dichiarazione è stata anche peer-reviewed  trasparente approvato da oltre 300 scienziati ed esperti dei settori rilevanti di indagine, tra cui biologi molecolari e biotecnologi. " [2]

La dichiarazione è stata pubblicata alla fine del 2013, in risposta alle domande sorte nell'ambito degli OGM, alcuni scienziati e commentatori presenti nel "consensus scientifico" , sugli alimenti geneticamente modificati e sulle colture definite sicure per la salute umana e animale e per l'ambiente. La dichiarazione definisce queste affermazioni "fuorvianti", aggiungendo, "Il consenso richiesto sulla sicurezza degli OGM non esiste."

Nicolas Defarge,  co-autore della dichiarazione e membro del consiglio ENSSER, ha dichiarato: "I progressi nella scienza avvenuti attraverso un controverso dibattito che coinvolge argomentazioni scientifiche. La nostra dichiarazione, peer-reviewed  pubblicata nella letteratura con accesso aperto, è ora una di loro. Il dibattito sugli effetti sulla salute e del consumo a lungo termine degli OGM e dei residui di pesticidi che contengono è in corso. Gli argomenti possono essere risolti solo da ulteriori studi che utilizzano protocolli precisi che permettono la ricerca ed effetti a lungo termine. Questi devono essere pubblicati in riviste ad accesso aperto, con i dati grezzi messi a disposizione e non  tenuti segreti. Dovremmo tenere a mente che gli studi condotti dall'industria per sostenere l'uso di OGM sul mercato non sono di solito peer-reviewed, e al momento l'OGM è commercializzato. "

Un altro firmatario della dichiarazione, il Dott Belinda Martineau, ex membro del Michelmore Lab alla UC Davis Genome Center, University of California, che ha contribuito a commercializzare il primo cibo GM del mondo, il pomodoro Flavr Savr, ha detto:

"Appoggio pienamente questa dichiarazione accurata, attenta e professionale che descrive la mancanza di consenso scientifico sulla sicurezza delle colture e degli organismi geneticamente modificati. Il dibattito della società su come utilizzare al meglio la potente tecnologia di ingegneria genetica non è chiaramente definita. Per i suoi sostenitori assumerla è poco più che un pio desiderio. "

Un altro co-autore della dichiarazione, Jack Heinemann, Professore di Genetica e Biologia Molecolare presso il Centro per la ricerca integrata in biosicurezza, all'Università di Canterbury, in Nuova Zelanda, ha detto: "La fiducia del pubblico negli OGM non aumenterà fino a quando alcuni scienziati si cercherà di mantenere il pubblico e altri scienziati lontani, per non porre loro domande legittime sulla loro sicurezza, efficacia e valore. Anche se tutte le domande relative sulle piante GM esistenti fosse data risposta, ciò non significherebbe che i futuri prodotti dovrebbero essere esentati dall'essere messi in discussione con test approfonditi. Invece di gridare, 'Non guardare qui, abbiamo già un consenso, dobbiamo affrontare la causa della sfiducia pubblica. Questo è fatto meglio abbracciando discussioni aperte sugli OGM, informati da una varietà di punti di vista, riconoscere la diversità dei pareri scientifici ".

La dichiarazione è aperta a ulteriori firmatari su  www.ensser.org .

Co-autore della dichiarazione, E. Ann Clark, professore associato in pensione dell'Università di Guelph, Canada, ha dichiarato: "il pensiero di gruppo è forse il modo migliore per caratterizzare richieste di consenso scientifico sulla sicurezza delle colture geneticamente modificate. Questo fenomeno, esplorato dallo psicologo di ricerca Irving Janis, si riferisce ai risultati irrazionali che risultano quando sono le pressioni a conformarsi dentro un gruppo su come la pensano sul degradare dell'efficienza mentale, esame di realtà, e di giudizio morale. Il Claimers consensus sorprende per manifesta coerenza con il pensiero di gruppo,
 i sintomi di Janis, tra cui illusioni di invulnerabilità, razionalizzazione collettiva, e la soppressione del dissenso. La realtà è che non vi è consenso sulla sicurezza degli OGM. Affermazione stridente e continua in un tale consenso, non deve ignorare la necessità urgente, di condurre e ben motivare la ricerca sulla sicurezza delle colture geneticamente modificate. "

Un altro dei firmatari della dichiarazione, Elena Alvarez-Buylla, Professore di Genetica Molecolare presso l'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), ha dichiarato: "La dichiarazione di riferimento dimostra che le prove scientifiche sono corroborate di rischi ambientali e sanitari legati al rilascio e al consumo di colture geneticamente modificate, piuttosto che indicare che vi sia un consenso scientifico sulla sicurezza degli OGM. Alcuni dei rischi implicano conseguenze preoccupanti che coinvolgono dinamiche irreversibili. Ad esempio, la diffusione di OGM potrebbe annullare l'opzioni per un sistema di produzione di cibo agroecologica, sano e sostenibile e  mettere in centri di origine vegetale e di diversificazione, mettendo così a rischio la sicurezza alimentare. Agribusiness Corporate, con la sua dipendenza da colture geneticamente modificate e sostanze agrotossiche come il glifosate, minacciano la sovranità alimentare e la salute pubblica. Vi è urgenza di un atteggiamento di precauzione. Dovremmo evitare ulteriori diffusioni di colture geneticamente modificate e dei loro associati pesticidi nell'ambiente e nell'approvvigionamento alimentare. "

Note di SD:
Sintomi di Janis: In alcuni casi, soprattutto quando ci si trova di fronte ad organizzazioni vaste e molto gerarchizzate, o associazioni con forte senso di appartenenza, il comportamento del gruppo può essere influenzato da una sorta di “pensiero di gruppo” (groupthink).
Il termine è stato coniato nel 1972 da Irving Janis e descrive il processo attraverso il quale un gruppo prende decisioni cattive o irrazionali.



[1] www.enveurope.com/content/27/1/4/abstract


[2]www.ensser.org/fileadmin/user_upload/150120_signatories_no_consensus_lv.pdf

mercoledì 4 febbraio 2015

La più grande crudeltà inimmaginabile da mente umana, contorta: Chiudere in gabbia un uomo e bruciarlo vivo... sono DIAVOLI!

La più grande crudeltà inimmaginabile da  mente umana, contorta: Chiudere in gabbia un uomo e bruciarlo vivo... sono DIAVOLI!



       foto tratte dal sito twitter di Rita katz
FDR: "...we have learned in the agony of war that great power involves great responsibility."   trd:  "..ci hanno insegnato nell'agonia della guerra che un grande potere comporta grandi responsabilità."
Un video dello Stato islamico mostrerebbe la terribile sorte del pilota giordano preso in ostaggio


BEIRUT - Dapprima bruciato vivo in una gabbia, poi sepolto da un bulldozer sotto le macerie. Queste le immagini della morte del pilota giordano nel video dello Stato islamico, che poco prima, nello stesso filmato, aveva mostrato i corpi carbonizzati di vittime di bombardamenti aerei della Coalizione internazionale.

Ad appiccare il fuoco con una torcia ad una striscia di benzina che poi si propaga alla gabbia ed investe il pilota è un "emiro (comandante) di una regione dello Stato islamico colpita" dai bombardamenti, afferma una voce fuori campo. L'uomo, come altri miliziani armati che lo attorniano, indossa una mimetica color khaki e ha il viso coperto. Non è quindi vestito di nero, come il boia che ha decapitato gli ostaggi americani, britannici e il giornalista giapponese Kenji Goto.

Il prigioniero, invece, indossa l'ormai tristemente famosa tuta arancione dei detenuti di Guantanamo e degli altri ostaggi dello Stato islamico finora uccisi, che questa volta è imbevuta di benzina. Nelle immagini precedenti, il pilota giordano viene fatto vedere mentre cammina apparentemente tra le macerie di una località colpita dai bombardamenti della Coalizione a guida americana.

Lagarde, ha il naso lungo, mente spudoratamente sul salvataggio della Grecia, documenti del FMI svelano la bugia...

DOCUMENTI TRAPELATI DEL FMI: RIVELATA L’OPPOSIZIONE DI MOLTI PAESI AL SALVATAGGIO DELLE BANCHE CREDITRICI SULLA PELLE DELLA GRECIA


Già nel 2013 il Wall Street Journal ha pubblicato i verbali della riunione del FMI in cui si decise di andare avanti nel “salvataggio” della Grecia, nonostante molti denunciassero apertamente che il piano avrebbe gettato nel caos l’economia del paese. Traduciamo qui il commento di Jubilee Debt Campaign. Gli stessi che allora hanno scelto di salvare le banche sulla pelle del popolo greco, ora sostengono che non si può spremere in questo modo un paese…ora che l’euro rischia di crollare. Vocidallestero

Tim Jones
11 Ottobre 2013

Sono trapelati i verbali delle riunioni del FMI tenute nel 2010, che mostrano come l’Argentina, il Brasile, l’India, la Russia e la Svizzera avessero sostenuto che una parte del debito greco nei confronti delle banche private doveva essere cancellato prima di qualsiasi piano di salvataggio da parte delle istituzioni.

Dai documenti pubblicati dal Wall Street Journal, risulta che questi paesi, ed altri, hanno sostenuto (durante la riunione del 9 Maggio 2010, ndt) che i prestiti del FMI in realtà avrebbero salvato le banche private europee, lasciando la Grecia nel debito e in una situazione economica ancora peggiore. Questo è esattamente quello che è successo; l’economia della Grecia è ormai al suo sesto anno di recessione, il debito estero del governo è cresciuto sino al 180 per cento del PIL e un greco su dieci vive in condizioni di estrema povertà.

Recentemente, a giugno 2013, il direttore del FMI Christine Lagarde ha affermato:


“Nel maggio 2010, sapevamo che la Grecia aveva bisogno di un piano di salvataggio, ma non che sarebbe stata necessaria una ristrutturazione del debito … Non avevamo idea che la situazione economica generale si stesse deteriorando così rapidamente.“

I documenti trapelati mostrano che questo non è vero; molti paesi membri avevano avvertito che la cancellazione del debito era necessaria e che senza di essa l’economia della Grecia sarebbe andata in fallimento. Rifacendosi alla propria esperienza di salvataggi falliti alla fine degli anni ’90 e primi anni 2000, l’Argentina ha sostenuto con molta forza in una riunione del consiglio del FMI del maggio 2010 che una “ristrutturazione del debito avrebbe dovuto essere sul tavolo“. Il Brasile ha dichiarato che i prestiti del FMI:

“Possono essere considerati non come un salvataggio della Grecia, che dovrà subire un aggiustamento straziante, ma come un piano di salvataggio dei creditori privati della Grecia, principalmente istituzioni finanziarie europee“.

L’Iran ha detto che si sarebbe aspettato una discussione su una ristrutturazione del debito, e l’Egitto ha aggiunto che le proiezioni di crescita del FMI erano “ottimiste“, parola ripetuta anche dalla Cina: “Le previsioni di crescita sono estremamente ottimiste“; l’economia della Grecia si è ridotta di un 15% in più di quanto previsto dal FMI.

L’India ha avvertito che la misura dei tagli avrebbe avviato un circolo vizioso di un calo della disoccupazione che avrebbe ridotto le entrate del governo facendo quindi aumentare il debito e rendendo con ciò inevitabile una futura ristrutturazione. E così è stato; la disoccupazione in Grecia è superiore al 25%, con quasi due giovani su tre senza lavoro.

La Svizzera è stata l’unico tra i paesi più ricchi a denunciare i piani del FMI e dell’UE, affermando:

«Perché nel pacchetto di salvataggio la ristrutturazione del debito e il coinvolgimento del settore privato non sono stati considerati?”

Sembra incredibile che, nonostante tali argomentazioni avanzate dai membri del Consiglio, il FMI sia andato avanti con salvataggi che hanno permesso alle banche tedesche, francesi e britanniche di sfuggire alla loro responsabilità per aver fatto prestiti sconsiderati, mentre al popolo greco sono state imposte enormi sofferenze. Uno dei motivi è che il FMI è ancora controllato dalla UE e dagli Stati Uniti, che hanno agito esclusivamente nell’interesse delle loro banche.

Un altro è che la stessa ragion d’essere del FMI è quella di salvare i ricchi istituti finanziari; è ciò che hanno continuato a fare sin dalla crisi del debito del Terzo Mondo scoppiata nel 1982. E quello che continuano a fare ai nostri giorni in Jamaica, Pakistan eTunisia.

La Grecia, alla fine, è riuscita a negoziare per ridurre della metà il suo debito nei confronti dei creditori privati nel 2012. Ma a quel punto, il 65% del debito era passato al settore pubblico attraverso i prestiti di salvataggio dell’UE e del FMI, con molti ricchi speculatori che nei due anni precedenti erano intanto riusciti a riottenere i loro soldi. Questa riduzione “troppo poco e troppo tardi” ha portato ad un ulteriore aumento del debito della Grecia, perché sono stati necessari ulteriori prestiti di salvataggio per le banche greche, che sono stati trasferiti al governo.

Gli interessi che il FMI ha richiesto sui suoi prestiti a paesi come Grecia, Pakistan, Giamaica, Irlanda e Portogallo comportano che il FMI ha fatto 3,1 miliardi di dollari di profitto nel corso dell’ultimo anno, alle spalle della sofferenza imposta agli altri.

Questi debiti dei salvataggi falliti devono essere annullati. Il denaro deve essere recuperato dai veri beneficiari dei salvataggi bancari attraverso l’imposizione di nuove tasse. Ed è necessario un nuovo sistema per cancellare i debiti quando le crisi si presentano, piuttosto che ricorrere ai salvataggi di un Fondo dei ricchi, gestito dai ricchi, a vantaggio dei ricchi.

martedì 3 febbraio 2015

SARDINYA NO NUCLE A FORAS SA ISCORIAS NUCLEARIS DE DOMU NOSHTA... SARDEGNA NO NUCLE, FUORI LE SCORIE RADIOTTIVE DA CASA NOSTRA!


SARDINYA NO NUCLE A FORAS SA ISCORIAS NUCLEARIS DE DOMU NOSHTA... SARDEGNA NO NUCLE, FUORI LE SCORIE RADIOTTIVE DA CASA NOSTRA!
 

L’Assemblea Natzionale del comitato Si.No.Nucle, che si era costituito per promuovere la campagna referendaria a favore del SI nel referendum istituzionale del 2011 con quesito “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti ?” nel quale il 97% dei votanti aveva espresso la netta indisponibilità del territorio sardo non solo alle centrali nucleari ma anche allo stoccaggio di scorie radioattive, riunitasi ad Oristano il 31-01-15;

- Considerato che alla Sardegna potrebbe essere imposto il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico ed essere condannata al più grande disastro ambientale e sociale della sua storia;

- Considerato che è dovere storico del Comitato Si.No.Nucle la difesa della volontà espressa dal popolo sardo nel referendum del 2011 in merito ai “...siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti”.
- Preso atto della volontà del comitato espressa, nell’assemblea di Santa Giusta del 17/01/14, nel sondaggio interno via internet e nell’assemblea di oggi 31/01/15 di riattivarsi, nello spirito del referendum del 2011, per sensibilizzare e coinvolgere tutto il popolo sardo contro la possibile imposizione delle scorie radioattive;
- Preso atto che anche altri comitati si sono costituiti recentemente nel merito, in particolare il Comitato Sardo NoScorie, con il quale occorre una fattiva collaborazione e un unico coordinamento;


DELIBERA

- Di adeguare il nome del comitato assumendo il nome Comitato NoNucle conservando gli stessi colori per simboli, bandiere e materiale informativo.
- Di istituire un coordinamento con il Comitato Sardo NoScorie che assumerà il nome Coordinamento NoNucle-NoScorie , con il compito di coordinare le iniziative.
- Che l’argomento di azione sarà quello stesso del referendum del 2011 e del contesto necessariamente coinvolto.
- Che l’ambito di riferimento e mobilitazione sarà tutta la Natzione Sarda.
- Di formare comitati zonali e cittadini per organizzare eventi di sensibilizzazione coinvolgimento di tutti i sardi inteso come cittadini della Sardegna ed emigrati.

DELIBERA LE SEGUENTI INIZIATIVE

- Istituire la CARTA DI RESPONSABILITA’ CARTA DE RESPONSABILIDADE da stampare bilingue in 1.600.000 copie numerate da distribuire a tutti i sardi per coinvolgerli nella responsabilità generazionale consegnando simbolicamente a ciascuno la propria quota di responsabilità verso la generazione sarda vivente e specialmente verso le generazioni sarde future.
- Di indire per il mese di aprile la NONUCLE-DAY – NONUCLE-DIE per CHIAMARE il popolo sardo ad una manifestazione di esistenza, di riaffermazione della volontà collettiva espressa nel referendum del 2011, di netta contrarietà alle scorie radioattive in Sardegna.
- Di promuovere eventi in ogni comunità sarda, per sensibilizzazione, informazione, distribuzione della CARTA DI RESPONSABILITA’ e disponibilità alla mobilitazione collettiva del NONUCLE-DIE e alle altre promosse dal Coordinamento.
- Di formulare una forma di DELIBERA NONUCLE da far adottare da tutte le istituzioni pubbliche sarde.

Oristano 31-01-15 Assemblea Natzionale Si.No.Nucle

Obama finanzia la guerra di Kiev con 3 miliardi di dollari? Nel mentre il Donbass mobilita 100mila uomini per l'autodifesa...

Obama finanzia  la guerra di Kiev con 3 miliardi di dollari? Nel mentre il Donbass mobilita 100mila uomini per l'autodifesa...

L’amministrazione di Barack Obama (famoso per il premio nobel per la pace) sta valutando nuovamente se fornire all’esercito di Kiev armi ed equipaggiamenti difensivi: lo scrive il New York Times citando fonti americane, secondo cui il segretario di Stato, John Kerry e il capo di Stato maggiore congiunto, Martin Dempsey stanno valutando l’idea; e il comandante delle forze Nato in Europa, generale Philip Breedlove, non esclude la possibilità.
Secondo il quotidiano, otto ex alti funzionari americani pubblicheranno proprio oggi un rapporto che chiede a Washington di inviare a Kiev attrezzature militari per 3 miliardi di dollari, tra cui missili anti-carro e droni di sorveglianza. Il consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice, finora molto riluttante, sarebbe anche pronta a riconsiderare la sua posizione.

La recente intervista della Cnn al presidente Usa, Barack Obama, dimostra che Kiev ha intenzione di risolvere il conflitto nell’Est “con la forza” e che gli Stati Uniti sono pronti a “sostenere, senza alcuna riserva, le azioni delle autorità ucraine”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, parlando con la stampa dopo un incontro a Pechino con gli omologhi cinese e indiano.

Il capo della diplomazia di Mosca ha poi ribadito l’invito al dialogo, rivolto a chi in Europa, a suo dire, desidera ancora la pace per il popolo ucraino. Intanto Angela Merkel torna a chiedere l’immediato cessate il fuoco nelle regioni orientali e separatiste ucraine, dopo l’ennesimo fallimento dei negoziati a Minsk. Non solo. Il cancelliere e avverte che la Germania non sosterrà Kiev inviando armi all’esercito regolare perché il conflitto non può essere risolto militarmente. Così la Merkel da Budapest. 


La disperazione della gente bombardata nel Dombass
Oggi, 3 febbraio. Una nuova escalation del conflitto nelle regioni orientali ucraine sarà catastrofica per 5,2 milioni di persone. Non usa mezzi termini l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, il giordano Zeid Raad Al Hussein, nel denunciare che almeno 224 civili sono morti e 545 sono rimasti feriti nelle ultime 3 settimane a causa dei combattimenti tra esercito di Kiev e separatisti filo-russi. 

"Fermate di trasporti pubblici, mercati, scuole e asili, ospedali e aree residenziali si sono trasformati in campi di battaglia nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il che viola il diritto umanitario internazionale", avverte il principe giordano aggiornando il pesantissimo bilancio di quasi 10 mesi di conflitto: 5.358 morti e 12.235 accertati. 

Intanto nel pieno dell'escalation del conflitto nell'est filorusso del Paese, le autorità di Kiev hanno annunciato misure per limitare l'accesso in Ucraina ai russi a partire da marzo: i russi che vorranno entrare, uscire, transitare o viaggiare attraverso l'Ucraina non potranno più utilizzare l'equivalente russo della carta d'identità, ma dovranno presentare il passaporto

E mentre si continua a morire (nelle ultime 24 ore le unita' regolari ucraine hanno perso altri cinque uomini e sono morti almeno 16 civili), gli scontri armati continuano a concentrarsi soprattutto intorno a Debaltsevo, uno strategico nodo ferroviario situato nella regione di Donetsk, sul confine amministrativo con quella di Lugansk. Kiev ha smentito che uno dei propri caccia-bombardieri sia stato abbattuto dai ribelli, come rivendicato da Igor Plotnitsky, leader dell'auto-proclamata Repubblica Popolare di Lugansk.

Intanto i separatisti di Donetsk hanno fatto sapere che la mobilitazione comincerà lunedì prossimo, il 9 febbraio: l'obiettivo e' formare una forza con fino a 100mila uomini per fermare l'offensiva dell'esercito ucraino.

E in attesa che giovedì a Kiev arrivi il segretario di Stato John Kerry per incontrare il presidente Pedro Poroshenko, gli Usa hanno fatto sapere che le sanzioni economiche rimangono "il modo migliore" per fare pressione su Mosca e che invece inviare altre armi all'Ucraina non e' la risposta alla crisi.
Sulla stessa lunghezza d'onda la Germania, secondo quanto precisato oggi dal cancelliere Angela Merkel.

Il Cremlino ha deciso infine di valutare la petizione con cui si chiede la liberazione di Svetlana Davydova, la mamma di 36 anni arrestata con l'accusa di tradimento per aver chiamato l'ambasciata di Kiev, avvertendo di movimenti di truppe russe verso l'Ucraina.
 
(AGI

lunedì 2 febbraio 2015

L'EPA riconosce che la irrorazione di pesticidi neurotossici provoca danni cerebrali nei bambini, ciononostante non ne ferma l'uso...

L'EPA riconosce che la irrorazione di pesticidi neurotossici provoca danni cerebrali nei bambini, ciononostante non ne ferma l'uso...

Julie Wilson
NaturalNew

tradusiu imprentau 
de Sa Defenza


La US Environmental Protection Agency (EPA) ha rilasciato un valutazione dettagliata sui rischi ambientali associati ai pesticidi chlorpyrifos dannosi per la salute, una sostanza chimica sviluppata da Dow AgroSciences dal 1965 che è stato ampiamente usato e irrorato su molte varietà di colture
La relazione della EPA, rilasciato il 31 dicembre aggiornata nel giugno 2011 una valutazione preliminare del rischio per la salute umana sulla base di nuove informazioni. La relazione riconosce che il clorpirifos rappresenta una minaccia notevole particolarmente "per i lavoratori che usano e mescolano il prodotto, e irrorano di pesticida clorpirifos le piante." 
Il rapporto rileva inoltre la potenziale contaminazione dell'acqua potabile con clorpirifos: "Quando viene utilizzato in grandi quantità in piccoli bacini di alcune aree geografiche , clorpirifos mostra anche potenziali rischi di acqua potabile. " 
Principalmente a causa della sua tossicità nei bambini, clorpirifos è stato vietato l'uso a  casa da più di un decennio, tranne che in contenitori con esche trattate. Tuttavia, oggi è ancora ampiamente utilizzato nell'agricoltura per sterminare una varietà di parassiti tra cui larve delle radici, blatte, scarafaggi, formiche rosse e molti altri insetti. 
L'insetticida organofosfato viene usato nei campi da golf ed anche per uso diretto su alcuni animali, tra cui tacchini e pecore. Il Clorpirifos è utilizzato anche per il trattamento dei canili ed è un ingrediente comune nello shampoo per  cani, nello spray e nei collari antipulci.
Nel settore agricolo, clorpirifos è usato sulle barbabietole, il frumento, il cotone, le arachidi e le verdure, così come per le mele e l'uva. Nel 2004, si stima sia stato venduto nella sola California una quantità  di clorpirifos producendo un business per 2.milioni e trentomila sterline [PDF]. 
L'insetticida è particolarmente pericoloso per la sua capacità di andare alla deriva lontano dalla sorgente. Può rimanere sulle piante per un massimo di due settimane si accumula molto nei pesci e sulle colture. 

I bambini e i feti in via di sviluppo sono i più a rischio per la tossicità di clorpirifos , che a volte si traduce in orribili, danni irreparabili. Il suo effetto sui feti è stato ampiamente studiato, sia negli esseri umani e negli animali. 
Nel 2013, gli scienziati hanno cercato di capire la tossicità e lo sviluppo di clorpirifos sui feti e sui cuccioli lattanti di ratti. I risultati hanno svelato che "il clorpirifos causa effetti embriotossici e teratogeni, con ritardo di crescita del feto", così come sono diminuite le dimensioni della testa infantile, ventricoli cerebrali dilatati e ipoplasia del cuore e dei polmoni. Altre anomalie inclusi formazione ossea incompleta nel cranio e assenza della costola. 

La valutazione EPA sottovaluta i rischi sui bambini, che vivono nei limiti rurali e agricoli, esposti alla clorpirifos. 

Nonostante le ultime scoperte di EPA, clorpirifos rimarrà nel registro per l'uso. Il rapporto dell'agenzia ignora sostanzialmente il rischio per i bambini che vivono nelle vicinanze di aziende agricole e saranno probabilmente esposti al clorpirifos per inalazione a causa delle derive del composto chimico. Su Switchboard un post , del blog personale di Natural Resources Defense Council (NRDC), riconosce il fallimento di EPA


"Tutti i bambini, rurali o urbane, possono mangiare o bere cibo e acqua contaminati con clorpirifos. Ma in California di agricoltura comunità, vi è spesso poco separazione tra aziende e luoghi dove i bambini vivono, apprendono e gioco - case, scuole, parchi giochi e potrebbero essere proprio accanto ai campi in cui clorpirifos è spruzzato ", ha scritto Veena Singla, una scienziata che si occupa della salute e dell'ambiente, di NRDC. 


Nel 2012, l'EPA emana restrizioni sull'applicazione di clorpirifos, crea un buffer attorno aree "sensibili" come le scuole, riferisce The Huffington Post . "Non è stato sufficiente per i funzionari della California, dicono che la storia della società non segue le regole e richiede un atteggiamento proattivo." 

Nel settembre dello scorso anno, la California propose restrizioni che potrebbero concedere ai commissari della contea l'autorità per formare un registro e richiedere adeguati certificati dietro autorizzazione a chiunque usi la sostanze chimiche da irrorare. Il regolamento è entrato in vigore  45 giorni dopo, il 26 settembre; Tuttavia, i risultati non sono stati ancora rilasciati. 

Singla spiega meglio quando ha scritto: 
" La California è uno stato noto per aver guidato la nazione con nuove soluzioni, innovative, 'verdi' e più sane - ma il clorpirifos non è sicuramente la crema del raccolto. ... la generosità agricola della California non deve andare a scapito della salute e del benessere dei propri figli."



Note di SD
  • Insetticidi organofosfati
Nei campi sanitario e agricolo, la denominazione organofosfato o fosforganico o estere fosforico si riferisce ad un gruppo di insetticidi o agenti nervini agenti sull'enzima acetilcolinesterasi. Il termine è spesso usato per descrivere virtualmente tutti i composti organici contenenti fosforo pentavalente, con speciale riguardo per le neurotossine. Molti dei cosiddetti organofosfati contengono legami C-P. Ad esempio, il sarin è O-isopropil metilfosfonofluoridato, che deriva formalmente dall'HP(O)(OH)2, e non dall'acido fosforico. Anche molti composti derivati dell'acido fosfinico sono utilizzati come fosfori organici contenenti neurotossine.Gli insetticidi organofosfati (come il Sarin ed il VX) inibiscono irreversibilmente l'acetilcolinesterasi, che è un enzima essenziale alla funzionalità nervosa degli insetti, dell'uomo e di molte altre specie animali. Gli organofosfati agiscono sull'enzima in vari modi, a seconda del loro potenziale. Per esempio, il parathion, uno dei primi organofosfati commercializzati, è molte volte più potente del malatione, un insetticida usato per combattere la mosca mediterranea della frutta e il virus del Nilo occidentale trasmesso dalle zanzare.Questi insetticidi si degradano rapidamente per idrolisi sotto esposizione alla luce solare,all'aria, e a terra, nonostante piccole quantità possono essere rilevate nel cibo e nell'acqua potabile. La loro capacità di degradarsi li rende un'alternativa importante ai comuni insetticidi organocloruri, come il DDT, l'aldrin e la dieldrin. Nonostante gli organofosfati si degradano più rapidamente degli organocloruri, possiedono una maggiore tossicità acuta, mettendo a rischio le persone che vengano esposte a ingenti quantità. wikipedia.
  • Agenti teratogeni
Una vasta gamma di prodotti chimici e fattori ambientali si sospettano essere teratogeni, o sono noti per essere teratogeni, negli esseri umani e negli animali. Alcuni di questi sono:Droghe e farmaci: alcool (etanolo), l'isotretinoina (13-cis-retinoico, Roaccutan), temazepam (Restoril; Normisson), nitrazepam (Mogadon), nimetazepam (Ermin), aminopterina o metotrexato, ormoni androgeni, busulfan, captopril, enalapril, cumarinici, ciclofosfamide, dietilstilbestrolo, fenitoina (difenilidantoina, Dilantin, Aurantin), dexametasone, etretinato, litio, metimazolo, penicillamina, tetracicline, talidomide, trimetadione, eteri metossietil, flusilazolo, acido valproico, e molti altri .Sostanze chimiche ambientali: idrocarburi policiclici aromatici (idrocarburi aromatici policiclici), bifenili policlorurati (PCB), policlorodibenzodiossine (diossina), policlorodibenzofurani (PCDF), esaclorobenzene Esaclorofene, mercurio organico, bromuro di etidio, eccRadiazioni ionizzanti: armi atomiche fallout (Iodio-131, uranio), diagnostica raggi X, la radioterapiaInfezioni virali e batteriche: citomegalovirus, herpes virus, parvovirus B19, virus della rosolia (morbillo tedesco), la sifilide, la toxoplasmosi, virus dell'encefalite equina venezuelana. (Un modo semplice per ricordare le infezioni materne è TORCH: Toxoplasmosi, Altri agenti, rosolia, CMV e HSV.)Squilibrio metabolico: l'alcolismo, cretinismo endemico, il diabete, carenza di acido folico, carenza di iodio, ipertermia, fenilchetonuria, malattia reumatica e blocco cardiaco congenito, tumori virilizzanti

domenica 1 febbraio 2015

SU TSIPRAS L'OMBRA DI SOROS?

SU TSIPRAS L'OMBRA DI SOROS?
Di comidad 




Pochi giorni prima delle elezioni greche e della prevista vittoria della formazione di sinistra Syriza, il quotidiano britannico "The Guardian" ha dedicato un ampio e circostanziato articolo alle attività "filantropiche" del finanziere George Soros in Grecia. 


I "centri di solidarietà" allestiti da Soros si sono occupati persino di fornire gasolio alle scuole lasciate al gelo dalla politica di austerità dei governi succedutisi dal 2010 in poi. 
La beneficenza di Soros ha peraltro suscitato l'indignazione e le proteste di alcune associazioni di genitori, irritati dall'ingerenza di un personaggio il cui arrivo in vari Paesi si è sempre accompagnato ad operazioni di manipolazione e destabilizzazione. 
La notizia di queste iniziative di Soros in Grecia circolava in rete da almeno un anno, ed il fatto che "The Guardian" abbia scelto la vigilia elettorale per rilanciarla con risalto, è stato interpretato da alcuni come un qualche tipo di "messaggio" relativo al contesto in cui la vittoria di Syriza e del suo leader, Alexis Tsipras, si sono verificate. 

Ancora prima, nel 2013, ad occuparsi dei rapporti tra Soros e Tsipras, era stato un organo di stampa tedesco, specializzato in notizie economiche, "Wirtschafts-Woche". Il giornale in questione è ritenuto uno dei più "autorevoli" del settore a livello internazionale, tanto che è stato "onorato" dal presidente della BCE, Mario Draghi, che lo ha prescelto come interlocutore giornalistico privilegiato per rilasciare le sue interviste. 

Il lungo articolo, che si snoda per varie pagine, presenta un ritratto a tutto tondo del finanziere ungherese-statunitense, con toni in parte celebrativi ed in parte sarcastici, tanto che Soros viene definito come un aspirante "salvatore dell'Europa", qualcuno che vorrebbe passare alla storia come grande pensatore politico. 

Tra le altre cose, Wirtschafts-Woche fa sapere che Soros avrebbe finanziato un viaggio di esponenti di Syriza negli USA per promuovere l'immagine della nuova formazione politica

Tutte queste notizie, e gli annessi "messaggi" in esse contenute, di per sé non dimostrano ancora che Tsipras sia un fantoccio di Soros, ma sono sufficientemente indicative del fatto che la Grecia sia a rischio di entrare sotto la "tutela" dello stesso Soros. 

La conferma del fatto che Soros agisca come un soggetto privato di politica estera è venuta anche di recente dal suo incontro del novembre scorso con dei parlamentari ucraini per dar vita ad una ” autorità anti-corruzione" (sic!). 

Il paradosso contenuto nella notizia ha suscitato il sarcasmo persino da parte dell'agenzia che l'ha riportata, l'ANSA, pur nota per il pelo sullo stomaco che esibisce ogni volta che si tratti di sostenere la propaganda occidentalista. 

Soros è notoriamente considerato una sorta di nume tutelare dell'attuale Ucraina, dato che si attribuisce a lui l'aver distaccato definitivamente questo Paese dall'orbita russa con le note "rivoluzioni colorate".

Soros sembra agire come un soggetto autonomo di politica estera, ma la sua stessa biografia ufficiale pone dei seri dubbi a riguardo. Nato a Budapest nel 1930, George Soros, con la sua famiglia, sarebbe passato del tutto indenne in mezzo alle furiose persecuzioni antiebraiche operate in Ungheria sino al 1945. Soros si sarebbe deciso a trasferirsi per gli studi a Londra solo nel 1947, per sfuggire allo stalinismo. 

A Londra il giovane Soros sarebbe rimasto folgorato dalle dottrine sulla "Società Aperta" del filosofo austriaco Karl Popper, ed a queste dottrine avrebbe poi intitolato la sua agenzia privata di politica estera, la Open Society Foundations. La "Società Aperta" costituisce infatti un'elucubrazione abbastanza fumosa da poter servire da copertura ad un totalitarismo della finanza e delle multinazionali

Qualcuno ha avanzato il sospetto che l'adolescente Soros sia stato in realtà adottato dalla CIA, fondata proprio nel 1947 dal presidente Truman. La stessa CIA avrebbe provveduto a ripulire la fedina della famiglia di Soros, in vari modi compromessa nella collaborazione con il nazismo, confezionandole addirittura una fittizia identità ebraica


Un Soros come soggetto privato di politica estera, ma si tratterebbe comunque di una privatizzazione di marca CIA. L'intreccio tra servizi segreti, finanza e multinazionali rappresenta una scontata affinità elettiva, poiché disinformazione, intossicazione ed infiltrazione consentono di manipolare e destabilizzare non solo gli Stati, ma anche i mitici "Mercati"
Il finanziere "filantropo" potrebbe quindi un giorno rivelarsi come un agente segreto con multiple funzioni: provocare, destabilizzare, ma anche far soldi a beneficio proprio e dei suoi colleghi della CIA.

► Potrebbe interessare anche: