mercoledì 20 novembre 2013

CI MANCAVANO LE CANNONIERE VOLANTI

CI MANCAVANO LE CANNONIERE VOLANTI

A. Boassa



Credo che sia sommamente ingiusto contestare un governo che diretto dall'uomo dalle grandi palle sta reinserendo l'Italia tra le più grandi potenze militari così come era successo tanti anni fa durante il grande ventennio mussoliniano .


L'uomo dalle grandi palle ha già rassicurato il"Grande Alleato" che l'esercito italiano non abbandonerà l'Afghanistan e nel 2014 saprà dare grande prova di potenza e di coraggio . Per la Somalia del Mediterraneo (leggi ex Libia) si potrebbero sgominare le milizie pagate dagli alleati che però non obbediscono agli alleati senza far correre rischi ai nostri soldati . Abbiamo i Tornado, abbiamo gli Eurofighter ed ora finalmente le cannoniere volanti un pò più piccole di quelle del "grande Alleato" ma non meno micidiali (sulla loro potenza di fuoco leggete Manlio Dinucci sul Manifesto) .


L'uomo dalle grandi palle ha voluto rassicurare anche l'Europa(leggi oligarchie finanziarie e militari) che conscia delle guerre venture prossime che porteranno morte e distruzione in Medioriente e in Africa ha una paura boia di essere invasa da enormi masse illegali . Lui e il pacifista Mario Mauro triplicheranno la presenza navale nel Mediterraneo . Naturalmente navi da guerra che si sa sono le più indicate per la protezione dei migranti .


la portaerei italiana Cavour 


C'è un'altra preoccupazione . Il filo di perle . Che cos'è il filo di perle ? E' il nodo scorsoio che il"Grande Alleato" sta accuratamente ponendo sul collo della Nuova Cartagine , la Cina . La nostra base militare a Gibuti (che certo ci è costata un occhio) può dare un contributo decisivo per presidiare lo stretto e il transito delle petroliere .


Insomma siamo pienamente coinvolti nelle strategie di guerra fredda che significano in concreto difesa e conquista di posizioni , cioè guerra vera contro governanti o popolazioni che non si allineano (vedi Jugoslavia , Iraq , Afghanistan , Libia ,Siria) . In preparazione naturalmente della grande guerra che verrà ,quella "calda".


Fare dei commenti accidiosi su quanto ci sono costati gli F-35 , le cannoniere volanti , la base di Gibuti ... significa non avere un grande pensiero politico , significa pensare in piccolo e meschinamente . Queste sono spese ,sono impegni che sconfiggeranno il Nemico , i Nemici e assicureranno all'Italia un futuro di rapina e di saccheggio , radioso e di prosperità .


Se chiudiamo l'Ansaldo e la Breda lo facciamo perchè il civile è senza prospettiva . La Finmeccanica deve concentrarsi sul militare, esclusivamente sul militare , non solo per i grandi profitti che comporta il commercio da guerra ma anche e sopratutto per rifornirci delle tecnologie belliche più avanzate .

Altro che Ansaldo e Breda .

LA TEMPESTA IN SARDINYA: Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale....


Siamo qui a piangere la strage di uomini donne e bimbi morti in questa disgrazia , voluta.

La situazione che emerge dalla "bomba d'acqua" che è stata gettata sulla Sardinya è di proporzioni colossali, la nostra non può che essere una critica severa alle autorità preposte che non hanno pensato alla protezione civile , ma a loro dire hanno diramato messaggio di pericolosità meteo.

La cosa che detestiamo è dover ragionare sempre a "pustis" , detto alla sarda, dei disastri fatti dal MALGOVERNO che negli anni si è insediato alla RAS; 

l'incompetenza si rivela come  il leit motive di questi politicanti del malaffare sardo-italioti sempre preoccupati ad arricchirsi il più possibile e lasciare le nostre genti in balia degli eventi ("esperimenti"?) climatici. 

Mancano come sempre i responsabili di tanti anni di mancata manutenzione del territorio, di progettazioni di ponti e strade che non tenevano conto delle esigenze idrogeologiche del territorio, non lasciando gli spazi dovuti ai torrenti ed ai fiumi; hanno lasciato costruire in ex paludi, in depressioni sotto il livello accettabile della abitabilità , l'indecente  rincorsa ai voti ha generato ampli settori di favoritismi che le morti d'oggi sono l'effetto di queste speculazioni politiche.

Abbiamo bisogno di risanare il territorio , ma prima di tutto la classe politica oggi corrotta e in malafede; 

Senza una nuova classe dirigente sarda che faccia l'interesse della nostra terra e del nostro popolo è impossibile cambiare registro, ne dobbiamo essere consapevoli e coscienti; 
ricordiamoci  che tutto il male che abbiamo subito non viene solo per nuocere, se ci porta alla giusta riflessione e al cambiamento di regime; 
se questo immane disastro è voluto, dalla mala-politica, NOI vogliamo cambiare politica per VIVERE nella sicurezza!

Leggiamo quanto segue poiché ci permette di farci un'idea di cosa è successo sulla nostra amata terra.

SA Defenza



Unionesarda 
20 luglio 2002 
L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»

Il Governo bombarda le nuvole
Con dieci milioni di euro pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentativo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)




Da facebook i comenti di persone impegnate nella lotta contro l'inquinamento da geoingeneria e chemictrails 

Rosario Marcianò :


"Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale.  Si noti il cono con origine sulle coste dell'Africa. Nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno. Non a a caso il fenomeno indotto è stato chiamato "Cleopatra" I meteorologi e le autorità preposte mentono!"




DA FACEBOOK 
I meteorologi hanno parlato di un fenomeno dalla portata millenaria! Cioè qualcosa che non ha precedenti documentati nella storia! ormai noi che seguiamo questi fenomeni sappiamo che non sono più naturali già da tempo ... un anno tocca alla sardegna poi la sicilia, liguria, toscana, Piemonte e così via... altro che fenomeni millenari ... piogge da oltre 400 mm in poche ore sono delle vere e proprie bombe ... è un attacco vero e proprio ... è da metà ottobre che bloccano i flussi normali di aria fredda da nord evitando la mescola naturale nell'atlantico ... ovvio che questo comporta un elevato surriscaldamento dell'area mediterranea con conseguente bomba quando decidono di aprire un varco e indirizzare le correnti di aria fredda in dei punti precisi ... ormai non ci caschiamo più ... sono degli attentati veri e propri ... il tutto unito ad una indecente manutenzione dei corsi d'acqua e una speculazione edilizia esagerata, causano vittime ogni anno ... senza sosta ...



http://www.tanker-enemy.tv/giant-cloud-nasa-machine.htm

http://ia600706.us.archive.org/29/items/RosarioMarcianSuRadioIes28Ottobre2011/RadioIes-IntervistaARosarioMarcian28-10-2011.mp3

la segnalazione dei soliti disinformatori notoriamente pagati per questo scopo chiamati anche troll, segnalano alle autorità le anomalie atmosferiche denunciate su facebook che a loro paiono diffamazioni; 

 mentre sappiamo bene che Rosario Marcianò è persona consapevole studiosa e veritiera sulla realtà di questi fenomeni artificiali, persona degna di fede ed autorevole, e ciò che denuncia da anni pubblicamente è l'evidenza delle manipolazioni meteo .






Comitato Sardo scie chimiche 
Comitato Sardo scie chimiche


La Manipolazione climatica è oramai un dato di fatto,dalla Storia ai tempi moderni si sono fatte sperimentazioni in atmosfera più o meno Top Secret, grazie alle teorie di Tesla che furono rubate rielaborate e adattate in progetti di natura bellica, come HAARP.
Il termine HAARP è da leggersi per esteso come "High-frequency Active Auroral Research Project" (Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza)La nascita di HAARP risale al 1987, quando il consulente dell'Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò le sue intuizioni derivate da un brevetto dell'inventore Croato Nicola Tesla (1856-1943) denominato "Metodo ed apparecchiatura per l'alterazione di una regione dell'atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre" numerato U.S. Patent #4.686.605.
Esistono dunque uno e oramai più di un impianto di antenne nel Mondo,dediti solamente ad accumulare e sprigionare milioni di WATT di onde ELF sulla ionosfera per poter modificare il clima.
Dal progetto"Popeye" utilizzato nei conflitti come in Vietnam,irrorando sostanze chimiche come ioduro d'argento per provocare piogge intense,meglio conosciuto come "cloud seeding",
al "Progetto R.F.M.P. V.R.T.P.E." usata dalla Marina Statunitense nei recenti conflitti sia in Arabia Saudita sia in Iraq",irrorando in atmosfera sostanze igroscopiche ed estremamente elettro conduttive, come il Bario, TrimetilAlluminio e Gel di Silicio, per formare una sorte di "antenna infinita" per le Frequenze Radio,usate dai Militari nel campo della sorveglianza, della guida a distanza di missili e droni, nella trasmissione di segnali Radar ed in sistemi d'arma a radio frequenza!
Purtroppo tutte queste tecnologie hanno un prezzo che tutti noi in termini di SALUTE stiamo pagando,sia per sostanze chimiche che quotidianamente inaliamo sia per inquinamento elettromagnetico al quale siamo sottoposti contro la nostra volontà!

La RAI finalmente e stranamente,fa informazione corretta,a nostro avviso perché si è raggiunta la consapevolezza che non si può più mentire o nascondere una realtà visibile quotidianamente dalla popolazione oramai consapevole...

Vorremmo ipotizzare che questo fa parte di un piano per rendere consapevole la popolazione e prepararla al peggio



Paolo Maninchedda scrive:


L’imbroglio della Protezione civile

20 NOVEMBRE 2013
pinocchioHo contestato duramente la posizione del prefetto Gabrielli, il quale ha scaricato ogni responsabilità sui sindaci e sulle istituzioni del territorio.
Ho contestato in particolare la genericità dei bollettino di vigilanza meteo.
Un giornalista mi ha fatto notare che ero stato impreciso.
Sono andato a ricontrollarmi tutti i bollettini del giorno 17, 18 e 19.
Ho scaricato le cartine che visualizzavano il rischio.
Mentre facevo questa operazione, la cartina del giorno 18 novembre ha cambiato aspetto.
Fino a poco prima delle 16.00 di oggi questa era la cartina delle previsioni del giorno 18:
cartina 18112013bvg_legenda_d0
Dalla cartina si evince chiaramente che la  Sardegna è colorata col blu del rischio elevato, non col viola del rischio molto elevato. Pochi minuti dopo le 16.00 di oggi la cartina del 18 novembre cambia aspetto. Eccola qua linda e pinta:
nuova cartina 18112013bvg_legenda_d0
Come vedete adesso abbiamo una cartina con un’area con rischio molto elevato.
Giudicate voi. Avevo ragione a sospettare che dietro l’aggressività del prefetto Gabrielli ci fosse una lunghissima coda di paglia di uno Stato non solo assente ma anche imbroglione.

martedì 19 novembre 2013

Quirra, ennesimo rinvio della decisione di rinvio a giudizio, ennesima proroga alla superperizia inutile e dilatoria.

Quirra, ennesimo rinvio della decisione di rinvio a giudizio, ennesima proroga alla superperizia inutile e dilatoria.

Mariella Cao


Militare ucciso dalla sindrome di Quirra

Nessuna sorpresa ma tanta indignazione.
 

Gettiamo le Basi, purtroppo, è stato facile profeta. L’iter  intrapreso è chiaro: addormentare l’opinione pubblica con la solita sceneggiata dell’indagine scientifica infinita, far cadere nel dimenticatoio l’affaire Quirra, raggiungere il traguardo della prescrizione dei reati.  Le nostre nere profezie, rese pubbliche  lo scorso 17 marzo, purtroppo, sono state suffragate a distanza di pochi giorni dall’ancora più cupo scenario delineato dal PM Fiordalisi nella Memoria del 27/3  che segnala l’alto grado di probabilità che l’indagine peritale possa portare via anni e i reati contestati a otto imputati vadano per prescrizione. inoltre afferma l’esigenza che l’indagine deve essere svolta in modo razionale e pertanto deve essere configurata  in base alle esigenze ed ai tempi di un normale procedimento penale, quindi, si giustifica solo se dura dei mesi, non anni come il PM teme. 

Va ribaltato il tipo d’approccio al problema di dimostrare la contaminazione
. Partire dalla documentazione, pubblica e facilmente accessibile, delle sostanze tossiche e nocive (classificate tali dalla legge) contenute e disperse nell’ambiente dai vari sistema d’arma è più facile e più efficace delle analisi di matrici ambientali e/o biologiche, inoltre toglie spazio a depistanti  discussioni, si pensi all’infinita diatriba se l’uranio è pericoloso o innocuo come sostiene Veronesi insieme alla genia degli esimi scienziati embetted e all'avvocatura di Stato, si sappia dell'illustrazione protrattasi per ore e mesi nelle udienze di Lanusei, sviscerata dalla miriade di avvocati degli imputati, sulla pericolosità del torio solo nel caso che sia iniettato in vena. Un ricordo: quando ministri e vertici delle forze armate si ostinavano a negare a tutto negare l’uso di uranio in Bosnia da parte della Nato il sito della ditta che produceva i missili Tomahawk all’uranio li magnificava come “l’arma privilegiata nella guerra in Bosnia" e specificava persino la quantità di DU caricata nelle testate e scaricata sulla popolazione. 

Riproponiamo le nostre osservazioni del 17 marzo 2013

lancio di missile a Quirra

Comitato sardo Gettiamo le Basi  
Processo Quirra. Il gup Nicola Clivio riesce a schivare la patata bollente   
Il giudice Clivio nell’udienza 11/03/ 2013 è riuscito a scansare la patata bollente e a rimandare la scomoda decisione del rinvio a giudizio degli imputati eccellenti. Lo stratagemma è il solito: l’ennesima puntata della telenovela “Ricerca scientifica infinita” in auge dal lontano 2001. Ha scelto come protagonista Mario Mariani, docente del Politecnico di Milano, gli ha dato l’incarico di svolgere la solita indagine geochimica  al solito “ scopo di verificare se l’area del poligono sia o sia stata contaminata dalle sostanze chimiche tossiche e dalle sostanze radioattive (..)  e se eventuali valori superiori alla norma potevano essere conseguenza dello svolgimento delle attività militari”. Gli avvocati degli accusati esultano e inneggiano alla “significativa vittoria”. Rimarcano che “il gup ha evidentemente ritenuto di non condividere le conclusioni del pm Fiordalisi e dei suoi consulenti”, “ha ritenuto le carte dell’accusa insufficienti per i rinvii a giudizio”  
La decisione del giudice Clivio comporta: 
1   Il non accoglimento, non solo delle “perizie di parte” della Procura, ma anche dell’indagine super partes dell’Arpas che la contaminazione l’ha rilevata e misurata. 
2  Dilazione all’infinito dei tempi. Il gup ha concesso al perito sei mesi e il perito, a ragione,  ha già ventilato la proroga, infatti, deve rifare le indagini svolte dall’Università di Siena e dalla SGS (messe sotto accusa) e l’indagine dell’Arpas. Ciascuna delle tre ha  richiesto un tempo tecnico di oltre due anni. Se il perito individuerà la contaminazione la telenovela avrà un’ulteriore puntata centrata sull’aspetto sanitario. Il giudice nominerà un altro perito per accertare il nesso tra sostanze rintracciate - patologie - decessi ….e cosi via scientificamente indagando fino al secolo venturo. 
3  Prescrizione più che probabile di vari reati e conseguente proscioglimento o alleggerimento dei capi d’accusa. Fin da ora, Codice alla mano, si possono fare sicuri pronostici su generali e imputati eccellenti che la faranno franca.  
4  Riproposizione di una metodologia di ricerca che si è rivelata da tempo poco adeguata, la stessa usata nel 2001 dall’UNEP (United Nations Environment Program) in Kosovo dove sono state sparate dieci tonnellate di uranio impoverito, stando alle documentazioni Nato corredate dalle mappe dei punti d’impatto. La “classica” analisi geochimica delle matrici ambientali (suolo, acqua, aria ecc. ) ha rilevato: “Non esiste alcuna contaminazione diffusa e misurabile”. L’UNEP, però, ha concluso con l’ ammissione di avere usato una metodologia non idonea e ha indicato metodologie più consone.Le valutazioni che hanno portato Gettiamo le Basi a rigettare formalmente, come componente del Comitato Territoriale d’Indirizzo Politico istituito dal ministro della Difesa, sia il Capitolato Tecnico del Piano di Monitoraggio (marzo 2008), sia i risultati presentati a febbraio e luglio 2011, includono la valutazione di inadeguatezza, fondata anche sulle argomentazioni dell’UNEP, del lotto più nevralgico affidato dalla Nato alla SGS. A riprova: il consulente tecnico della Procura, prof. Lodi Rizzini, ha cercato le sostanze radioattive dove e come andavano cercate, nelle ossa degli uccisi ha trovato le “introvabili” sostanze radioattive, il torio, molto più pericoloso del più chiacchierato uranio.Scienza a parte, basta un briciolo di buon senso per capire che le sostanze radioattive e tossiche, se sparate o fatte brillare, si frantumano in un aerosol di polveri sottili e sottilissime, si disperdono a grandi distanze, non restano appollaiate strette strette su un albero o una roccia nel punto  d’impatto, non resistono immobili per anni e anni alla forza dei venti, al dilavamento delle piogge, alla voracità di capre, api e pesci, in gran parte sono trasferite nel corpo di chi l’aerosol respirò, quel formaggio, quel miele, quel pesciolino mangiò e si ammalò. 
5 Non considerazione del nesso specifico tra i sistemi d’arma usati nel Pisq e i contaminanti (certificati!) che rilasciano nell’ambiente (esempio: missile Tow-amianto; propellenti aerospaziali-coktail di veleni dai nomi seducenti o impronunciabili). Le ditte produttrici di ordigni bellici, per obbligo di legge, informano la cittadinanza che vive nei pressi dello stabilimento dei contaminanti utilizzati e della classe di rischio. Paradossalmente nessuna informazione è dovuta alla popolazione che vive dove le sostanze tossiche e/o nocive sono sparate nell’ambiente e si degradano in altre più pericolose. Il rischio è ben più alto di quello legato alla manipolazione controllata dei singoli componenti e reattivi. Se non si acquisisce l’informazione, pubblica e facilmente accessibile, sulle sostanze tossiche e/o nocive contenute nei vari ordigni la “presunta” contaminazione del Pisq è desinata a restare nel regno del mistero.    
 L’indagine epidemiologica. La Magistratura e il perito nominato dal tribunale terranno conto dello studio epidemiologico promosso da Regione e Commissione del Senato. I risultati sono previsti per il prossimo giugno. L’attesa però è superflua, anche in questo caso è sufficiente esaminare la metodologia di ricerca adottata per conoscere  fin da ora le conclusioni: “Non si riscontrano eccedenze significative di patologie tumorali”. La strage, “l’epidemia” di tumori, leucemie, linfomi, alterazioni genetiche sarà “scientificamente” normalizzata e cancellata.  
Comitato sardo Gettiamo le Basi 
Tel 3467059885—070823498

domenica 17 novembre 2013

Gli ex ESAF traditi dalla regione, Floris mette il veto per il trasferimento e Cappellacci non interviene ...

Riceviamo questa e-mail che rendiamo pubblica,  ci sembra giusto dare lo spazio che merita sul nostro blog a motivo della denuncia ivi contenuta,  le contraddizioni dentro la RAS (giunta della regione sarda) sono sempre oggetto di dibattito per noi sardi, specie se come quì appare motivo di scandalo nei comportamenti e promesse non mantenute; 

la denuncia parte da  "Socrate" ovviamente pensiamo sia uno pseudonimo usato per evitare ritorsioni, ci appare alquanto inquietante che i giochi di potere siano fatti sempre sulla testa delle persone, anche se dipendenti ex ESAF.

Ci auguriamo che la giunta ponga rimedio, nello specifico il presidente Cappellacci si prodighi per non essere assente o inerte, perciò come si diceva, di porre rimedio a quella che ci sembra un'ingiustizia fatta sulla pelle degli ex dipendenti, facendo quanto è giusto per salvaguardare le famiglie significa attivarsi e correggere il malfatto, ricordiamo alla RAS ed la Presidente Ugo e al suo assessore che dietro la loro decisione alla fine si incide sul benessere non solo dei lavoratori non trasferiti, ma anche sulla dignità di essere sardi perché  dietro ci sono queste persone in grave difficoltà economica. 

Sa Defenza 


Gli ex ESAF traditi dalla regione, Floris mette il veto per il trasferimento e Cappellacci non interviene 



 Il Presidente Cappellacci si era assunto nel suo programma elettorale alle pagg. 44-45 punto 3 un preciso impegno verso gli ex Esaf, che si cita testualmente: “Garantire la tutela dei dipendenti regionali (ex ESAF), ora in servizio presso Abbanoa S.p.A., mediante la piena applicazione delle leggi regionali n. 10/2005, n. 19/2006 e n. 3/2008, ai fini di un loro riassorbimento nei ruoli ordinari della Regione, Enti e/o Agenzie”. 

Si deve constatare, purtroppo, che tale impegno elettorale verso i dipendenti ex ESAF non è stato onorato. Non sono stati quindi riconosciuti,con un “atto di giustizia”, i loro diritti di Dipendenti Regionali, vincitori di un pubblico concorso. 

Questo dimostra che i programmi e gli impegni presi verso i cittadini o categorie di cittadini hanno solo fini elettorali; la realtà ha sempre dimostrato che solo una minima parte di quanto programmato vienerealizzato. 

Un gruppo di dipendenti ex Esaf ha inviato diverse lettere al Presidente Cappellacci per sollecitarlo a risolvere il problema, ma dal Presidente non si è avuta,poco correttamente, alcuna risposta, nonostante ci sentiamo dire che i cittadini devono aver fiducia nella politica e nelle istituzioni.

La mancata applicazione delle leggi su menzionate pone un problema di violazione della democrazia e di etica del diritto. 

Quanti cittadini subiscono ingiustizie perché chi è preposto all’applicazione delle leggi non le applica? Penso tanti. 

Quindi, qui si pone un problema di rapporti tra democrazia e cittadini, istituzioni e cittadini, diritto e cittadini. 

L’organo immediatamente successivo alla volontà popolare, quello legislativo, fa le leggi e quello esecutivo ha il dovere istituzionale di applicarle e, se non lo fa,compie una violazione del diritto, quindi un’illegalità. 

Ciò determina quindi una rottura tra diritto e cittadini o categorie di cittadini. 
Se però chi è preposto all’applicazione di una norma, l’applica solo per alcuni e per altri no, in questo caso la norma non è indivisibile ma divisibile, perché avvantaggia nel loro diritto alcuni e penalizza altri, in quanto si utilizzano le istituzioni pubbliche come cosa privata; allora la rottura con la democrazia è completa.

L’ Assessore al personale Maria Paola Corona ha provveduto, applicando la legge, nel dicembre 2009 a pubblicare una graduatoria per il trasferimento degli ex Esaf rimasti ancora ad Abbanoa, sulla base delle richieste fatte dagli Enti e dalle Agenzie e successivamente ha inviato agli stessi Enti e Agenzie, in data 11/06/2010, una ulteriore richiesta da far pervenire tassativamente entro e non oltre il 21/06/2010 per la copertura di vacanze d’organico, che gli stessi Enti ed Agenzie hanno provveduto a comunicare. 

Purtroppo vi è stato un rimpasto di Giunta ed è subentrato come Assessore al personale Mariolino Floris che ha bloccato tale richiesta per il proseguo graduale dei trasferimenti degli ex Esaf. 

La motivazione dell’Ass. Floris è stata che la legge 10/2005 era superata e veniva bloccata in quanto bisognava emanarne una nuova. Da parte di un Assessore tale affermazione è democraticamente grave, perché una norma non può essere bloccata, ma abrogata da una successiva; se ciò non avviene la legge precedente è sempre valida. 

Stando alla sua affermazione, come mai allora qualcuno è stato trasferito e qualcun altro no? Si lascia al lettore la risposta. Questo determina un autoritarismo democratico nell’uso delle istituzioni, in quanto si esercita il potere politico e la sovranità a proprio piacimento. 

Eppure in una recente intervista l’Ass. Floris ha affermato che nei partiti c’è troppo individualismo, però possiamo affermare che, per le cose su menzionate, lui non è diverso dagli altri e che il suo modo di agire è frutto della vecchia politica di cui egli stesso ha fatto parte. 

Purtroppo tra gli ex Esaf e la società Abbanoa vi è stato sempre un rapporto conflittuale,a questo si aggiunge il mancato rispetto dei diritti acquisiti, ciò li pone nella condizione di non poter lavorare serenamente. 

Si precisa che molti ex Esaf svolgono mansioni inferiori rispetto al loro livello di provenienza, situazione che li danneggia umanamente, moralmente, intellettualmente e professionalmente. 

Certo la legge deve essere uguale per tutti, ma così purtroppo non è. Anzi si è assistito al paradosso che i dipendenti privati, con una legge regionale, diventano pubblici (vedi Hydrocontrol e Progemisa, cosa denunciata anche da organizzazioni sindacali ecc.) e i dipendenti pubblici, che hanno dato un concorso, diventano privati. 

Si può obiettare che la Regione non ha soldi e che ci sono disoccupati e persone che perdono il posto di lavoro; a questa giusta obiezione si può rispondere che tutti i dipendenti ex Esaf potevano rimanere ad Abbanoa, perché non è giusto che una parte di essi sia passata alla Regione ed altri no, senza rispettare un criterio di equità e giustizia. 

Si precisa ancora che per modificare il Ppr si sono date consulenze esterne con una spesa di 650 mila euro, invece di utilizzare personale della Regione,oltre ai rimborsi elettorali utilizzati per fini privati e che Abbanoa, per sanare il suo debito, avrà un finanziamento di 180 milioni di euro, tale debito può essere ridotto, visto che si sostiene che c’è esubero di personale, trasferendo alla Regione gli ex Esaf rimasti ancora ad Abbanoa. 

A ciò si aggiunge gli sprechi della pubblica amministrazione. Ci si chiede quanti cittadini subiscono ingiustizie perché i nostri governanti non applicano la norma.

Di seguito come possono i cittadini avere fiducia nella politica ed essere vicinialle istituzioni se chi ci governane fa un uso personale? 
Tutto questo non può che provocare un distacco sempre più netto dei cittadini dalla politica, o forse è meglio dire dalla “casta”.

 Socrate

mercoledì 13 novembre 2013

ITALIA NAZIONE IN GUERRA . NON SOLO NEOLIBERISMO . VERSO LA MILITARIZZAZIONE DELLA MENTE .

ITALIA NAZIONE IN GUERRA . NON SOLO 

NEOLIBERISMO . VERSO LA MILITARIZZAZIONE 

DELLA MENTE .

Antonello Boassa

Il governo non ha nessun diritto di commemorare Nassirija in quanto quelle morti per il governo sono semplicemente un buon affare perché costituiscono un pretesto per ulteriori spese militari , per nuove operazioni belliche e per poter appuntare sul petto una medaglia da esibire alla Comunità internazionale , acquisire prestigio e maggior potere di contrattazione .



Quel diritto appartiene a chi ha sempre pianto i morti di tutte le guerre a chi ha vissuto il 4 novembre come giorno di lutto per gli italiani deceduti in trincea o fucilati alla schiena in quanto "disertori" e per gli austriaci "nostri nemici" .


Perchè c'è un'Italia in guerra e un'Italia che vuole pace .


Il ministro della difesa Mauro , a suo tempo , era rimasto sconcertato perché gran parte degli italiani non avesse apprezzato l'acquisto degli F-35 e fosse rimasto basito quando si era venuto a sapere che per la Difesa si fosse speso una vagonata di miliardi (pare 26) . 

Il ministro deve aver giudicato immaturi ed ingenui quei suoi connazionali . Le armi e le guerre sono necessarie perché prevengono le guerre e perciò oltre che essere democratizzanti per i popoli incivili sono anche umanitarie perché salvano le popolazioni dall'eccidio di massa . 
Risulta evidente che , a sentire le parole del ministro, ci vorrebbe una maggiore collaborazione dei media per far capire ai giovani quanto sia nobilitante quella divisa che ti da il diritto di uccidere legalmente e di farti diventare un eroe se fai una strage . 


Si presume che sia necessaria perché l'Italia diventi una grande nazione una Riforma della scuola che permetta di già ai piccini un qualche esercizio di tipo militare perché possano aprire la mente all'arte militare in modo che da adulti siano profondamente motivati allo scontro con il Nemico .


Il premier italico non vuole essere da meno e per far capire a tutti che è un vero duro ha già rassicurato il Potente Alleato che nel 2014 l'Italia farà la sua parte in Afghanistan . 

Non solo . Dato che la Libia , a sentire il ministro Mauro , è un non-stato ( diciamolo pure anche per merito nostro ,grazie ai Tornado e agli Eurofighter), la marina italiana triplicherà la sua presenza per salvare , con navi da guerra ovviamente , i migranti che Tripoli non riuscirà a contenere . Non solo . 
L'Italia si addosserà il fardello di ricostituire l'esercito libico e di smantellare le milizie disobbedienti (operazione facile e di nessun rischio). Ed infine un servizio per il Paese e per l'Europa :bloccare ai confini meridionali ed orientali della Libia quella massa di disperati che da vaste aree dell'Africa si muovono aspirando all'Europa che nonostante la sua notoria generosità non ha nessuna voglia di accoglierli .


► Potrebbe interessare anche: