domenica 15 febbraio 2015

Scienziati prove alla mano dichiarano: Alieni inseminano di vita la Terra...

Scienziati prove alla mano dichiarano: Alieni inseminano di vita la Terra...
tradusiu imprentau
de Sa Defenza
scienziati UK affermano che, la microscopica sfera catturata nella stratosfera, emette germe di vita...







Scienziati del Regno Unito sono un po sconcertati da una piccola sfera, l'oggetto circolare che hanno esaminato,  è microscopico, non più grande del diametro di un capello umano.

La University of Buckingham dell'UK riferisce che il piccolo mondo di metallo è stato scoperto da Milton Wainwright, un astrobiologo, nella polvere raccolta da un palloncino nella stratosfera della Terra, che ha volato alto sopra la superficie del nostro pianeta.

"E' una palla della grandezza, in termini di diametro, di un capello umano, si nota una espulsione filamentosa verso l'esterno dal centro, trasuda un materiale biologico appiccicoso", afferma Wainwright, vincitore del Premio Nobel. 
"La teoria è che sia stata inviata sulla Terra da qualche civiltà sconosciuta, al fine di continuare a inseminare la vita sul pianeta." ipotizza Wainwright.
"Quella che - è chiamata 'panspermia guidata' - in apparenza  ipotesi fantascientifica, probabilmente non viene presa sul serio da tutti gli scienziati, se non fosse per il fatto che è stata seriamente suggerita dal premio Nobel di fama mondiale per gli studi sul DNA , Francis Crick, passerebbe inosservata "ha detto Wainwright .
Panspermia è la teoria che dice che la vita si diffonde attraverso la galassia, e forse l'intero universo, una specie di  autostop su comete e meteoriti. E' la prima volta suggerisce F.Crick, un biologo molecolare, ha co-scoperto la struttura del DNA. In un articolo scientifico sulla panspermia, ha scritto:
Sembra improbabile che  organismi viventi extraterrestri possano raggiungere la Terra, sia come spore guidate dalla pressione della radiazione di un'altra stella che come organismi incorporati in un meteorite vivente. In alternativa a questi meccanismi ottocenteschi, abbiamo considerato direttamente la Panspermia, la teoria che gli organismi siano stati deliberatamente trasmessi alla Terra da esseri intelligenti di un altro pianeta. 
Concludiamo perciò, che è possibile, che la vita ha raggiunto la Terra in questo modo, ma che l'evidenza scientifica è inadeguata allo stato attuale da non poter dire nulla circa la sua probabilità. Richiamiamo all'attenzione il tipo di prove che possono gettare ulteriore luce sull'argomento.
Wainwright ha lanciato questi palloni nella stratosfera a quasi 17 miglia sopra la superficie della Terra. La scoperta di un piccolo segno di caduta dell'oggetto sferico atterrato sull'aerostato.
"Colpito il campionatore nella stratosfera, la microsfera ha fatto un cratere da impatto, la stessa cosa ha che causato un asteroide nell'impatto con la Terra,  un enorme cratere che ha fatto estinguere i dinosauri", ha detto Wainwright.
Naturalmente, Wainwright e il suo team hanno davanti a se una lunga strada da percorrere, prima che questa idea della inseminazione aliena  dallo spazio sia accettata dalla scienza moderna.
"A meno che, naturalmente, non siamo in grado di trovare i dettagli della civiltà che si suppone abbia inviato il pansperma, probabilmente è una teoria indimostrabile", ha ammesso Wainwright.

sabato 14 febbraio 2015

MAURO PILI deputato di UNIDOS : "Galsi riparte il progetto. I sardi risparmieranno il 40% dei costi energetici "

Mauro Pili deputato di UNIDOS : 
"Galsi riparte il progetto. I sardi risparmieranno il 40% dei costi energetici"


“Il metanodotto per portare in Sardegna il metano è un’occasione unica e irripetibile per far risparmiare ai sardi il 40% dei costi energetici. Ora che Algeria e Italia rilanciano il progetto la Sardegna deve essere protagonista. Le dichiarazioni di ieri dei ministri degli esteri italiano Gentiloni e algerino Ramtane Lamamra con le quali si riavvia di fatto il Galsi sono un’opportunità straordinaria per la Sardegna e la Regione deve essere in prima linea per sostenere questa strategia. 
Il fatto che i due governi algerino e italiano abbiano in maniera esplicita affermato la volontà di portare a compimento la diversificazione delle fonti energetiche con la realizzazione del metanodotto di connessione Algeria Sardegna Europa è un fatto nuovo e rilevante. Il contesto internazionale legato alla crisi Europa – Russia rende strategico ancor di più quel progetto che non a caso viene rilanciato dai due stati protagonisti: Algeria e Italia”.

Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili rivolgendo un’interpellanza al governo perché riferisca al parlamento i fatti nuovi che hanno portato a questa importante decisione di riavviare il progetto Galsi.


Pili, che da Presidente della Regione aveva fondato Galsi insieme al Governo Algerino e gli altri partner energetici, ha anche rivolto un appello alla Regione perché non perda questa occasione e riveda la decisione suicida di uscire dal Galsi.


E’ l’unico progetto europeo definito in ogni suo aspetto, ha le autorizzazioni, ed è l’unico progetto in grado di dare concretamente il metano alla Sardegna. Nessun altro progetto, tantomeno quello scellerato dei rigassificatori può consentire una distribuzione capillare del metano come il Galsi. Si tratta di un progetto in grado di cambiare la storia economica della Sardegna, a partire dall’investimento infrastrutturale per arrivare alla ricaduta economica del gas nella struttura produttiva e sociale dell’isola. E’ indubbio che tutto il sistema produttivo sardo verrebbe rilanciato in modo imponente così come le famiglie che avrebbero uno sgravio dei costi energetici tra il 30 e 40%”.



“Siamo ancora interessati al progetto (GALSI) e sosteniamo l'idea della diversificazione delle risorse energetiche" - aveva detto ieri il ministro degli Esteri Gentiloni durante una conferenza stampa tenuta insieme al suo omologo algerino – ribadendo che il Galsi rientra in "uno dei principali obiettivi della prossima riunione della commissione congiunta, che si terrà quest'anno a Roma, per individuare mezzi per promuovere questa cooperazione. "


“Oggi – ha detto Pili – il Galsi è più che mai strategico e occorre agire in tempi rapidi per evitare che l’Europa e l’Italia continuino ad essere sotto scacco del gas russo. La crisi internazionale tra Europa, Stati Uniti e Russia sulla Crimea e Ucraina apre nuovi scenari internazionali, fino a qualche settimana fa impensabili, che rendono decisivo nello scacchiere energetico internazionale il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa. Si tratta di una svolta nella storia contemporanea e come tutti questi eventi, occorre riposizionare l’opera infrastrutturale energetica nel nuovo contesto. Davanti a questo scenario inedito il quale il progetto Galsi risulta essere una risposta immediata e urgente”.



“I numeri – sostiene Pili – parlano chiaro: l’Europa dipende per il 30% delle sue forniture dal gas russo. In Italia la dipendenza dal gas russo si attesta al 30%, la Germania con il 39% . L’aggravarsi della crisi Europa Russia sull’Ucraina è la conseguenza di un vuoto storico della politica europea nello sviluppare un piano energetico autonomo. L’Italia e l’Europa – scrive Pili nell’interpellanza parlamentare – oggi più che mai devono contrastare la dipendenza dalla Russia rivolgendosi a sud, nel bacino del Mediterraneo, dove il Galsi rappresenta l’opportunità progettuale più avanzata in quanto tutte le autorizzazioni sono definite e il progetto può partire immediatamente. Il metanodotto Algeria – Sardegna – Europa è un’opera strategica che potrebbe cambiare la storia economica e sociale della Sardegna collegandola per la prima volta alle grandi reti energetiche europee e rappresentando nel contempo una risposta decisiva alla crisi internazionale. Perdere questa occasione irripetibile significa isolare per sempre la nostra terra e rendere l’Europa sempre più dipendente dalla Russia. Per questa ragione la decisione del governo di riavviare questo progetto è un’iniziativa internazionale utile a posizionare sullo scacchiere energetico il Galsi come opera urgente e indifferibile”.


“Oggi – sostiene Pili - è possibile ancor di più coniugare il ruolo strategico del Galsi sia per eliminare il gravissimo limite energetico della Sardegna che soddisfare le esigenze strategiche energetiche dell’Europa e ridurre la dipendenza totale dai combustibili petroliferi. Con l’arrivo del metano in Sardegna si apre uno scenario concorrenziale a forte valenza ambientale considerato la rilevante riduzione delle emissioni in atmosfere rispetto al petrolio. Si tratta di ridurre notevolmente anche il costo dell’approvvigionamento energetico della Sardegna da sempre gravato dal monopolio petrolifero e dalla trasformazione unilaterale sul fronte elettrico”.


Per la Sardegna significa diventare baricentro nel Mediterraneo dello snodo energetico con il Magreb, assumendo un ruolo fondamentale anche alla luce della persistente crisi russa. Mentre tutta Europa va a metano la Sardegna è l’unica regione a non avere quell’approvvigionamento energetico. Tutto questo – prosegue Pili – ci mette in posizione di grande disparità economica e sociale”.


“ Il Galsi – aggiunge Pili - migliorerà la sicurezza di approvvigionamento del gas garantendo il transito di ulteriori 8 mld m³/a di gas naturale algerino verso il mercato italiano ed europeo, sarà in grado di soddisfare la domanda crescente di gas naturale nell'Unione Europea, costituirà una rotta alternativa a costi competitivi che approda al baricentro della domanda italiana ed europea”.


“La metanizzazione della Sardegna è strategica anche per abbattere la quasi totale dipendenza dal petrolio, che costituisce il 74.7% delle fonti di produzione energetica dell'Isola. La domanda potenziale di gas in Sardegna – conclude Pili - si attesta attorno ai 1/1.5 mld m³/annui. Un apporto energetico che sarà decisivo ai fini della sicurezza delle forniture così come per il costo dell'energia per la Sardegna”.




venerdì 13 febbraio 2015

OGM un Pericolo per la Salute. Gli alimenti geneticamente modificati ... Sono sicuri?

OGM un Pericolo per la Salute. 

Gli alimenti geneticamente modificati ... Sono sicuri?


tradusiu et imprentau 
de Sa Defenza


L'American Academy of Environmental Medicine (AAEM) non la pensa così. L'Accademia ha riferito che "Diversi studi su animali indicano I gravi rischi per la salute connessi con alimenti geneticamente modificati", tra cui l'infertilità, problemi immunitari, accelerato invecchiamento, regolazione difettosa dell'insulina, e profondi cambiamenti nei principali organi e nel sistema gastrointestinale. L'AAEM ha chiesto ai medici di consigliare ai pazienti di evitare gli alimenti geneticamente modificati.


Prima che la FDA decidesse di permettere gli OGM nei prodotti alimentari senza etichettatura, gli scienziati della FDA hanno ripetutamente avvertito che gli alimenti geneticamente modificati possono far insorgere situazioni imprevedibili, difficili da rilevare effetti collaterali, tra cui allergie, tossine, nuove malattie, e problemi nutrizionali. Hanno esortato  a fare studi a lungo termine per verificarne la sicurezza, ma sono stati ignorati.


Da allora, i risultati includono:

Migliaia di pecore, bufali, capre  morte in India dopo aver pascolato tra le piante di cotone contaminate da Bt.
I topi che mangiano mais OGM per lungo tempo, si scopre che hanno avuto meno prole, e molto più piccoli.
Più della metà dei cuccioli dei ratti alimentati con soia OGM sono morti entro le tre settimane , ed erano di dimensioni minuscole. 

  • Le cellule dei testicoli nei topi e ratti alimentati con soia OGM mostrano un cambiamento significativo.
  • Con la terza generazione, la maggior parte dei criceti alimentati con soia OGM  sono divenuti sterili, incapaci di procreare.
  • I roditori alimentati con mais OGM e soia hanno mostrato risposte del sistema immunitario e segni di tossicità
  • Cotta, la soia OGM, contiene fino a 7 volte di più la quantità di un noto allergene 
  • Le allergie alla soia sono salite del 50% nel Regno Unito, subito dopo essere stata introdotta la soia OGM.
  • Il rivestimento dello stomaco di ratti alimentati con patate OGM ha mostrato una crescita eccessiva delle sue cellule, una condizione che può portare al cancro.
  • Gli studi hanno mostrato lesioni agli organi, alle cellule del fegato e del pancreas, i livelli degli enzimi alterati e modificati, ecc

A differenza, delle valutazioni  sulla sicurezza per i farmaci, non ci sono studi clinici sugli alimenti geneticamente modificati. L'esperimento, sulla alimentazione umana pubblicata, ha rivelato che il materiale genetico inserito nei trasferimenti dalla soia OGM nei batteri all'interno del nostro intestino continua a funzionare. Ciò significa che molto tempo dopo, che si smette di mangiare cibi geneticamente modificati, possiamo avere ancora dentro di noi  le proteine ​​transgeniche prodotte. 


Questo potrebbe significare:

  • Che, il gene antibiotico inserito nel maggior parte delle colture OGM, se dovesse trasferirsi, potrebbe creare malattie eccellenti, resistenti agli antibiotici
  • Che, il gene che crea la tossina Bt nel mais  OGM si può trasferire, e potrebbe trasformare l nostra flora batterica intestinale in fabbriche viventi di pesticidi.
Nessuno studio ha valutato la valenza del trasferimento di geni, di antibiotico o Bt-tossina, che è uno dei problemi principali. Le valutazioni sulla sicurezza degli OGM sono troppo superficiali per poter individuare la maggior parte dei potenziali rischi per la salute. 

Vedete la nostra ricerca sui Rischi per la salute e la brochure State of the Science il report per maggiori dettagli e informazioni.

Recenti studi sulla salute forniscono con sempre più evidenza i danni sulla salute da OGM, vedi i link seguenti:

GM Corn Damages Liver and Kidneys
Meat Raised on GM Feed is Different
Roundup Could Cause Birth Defects
Genetically Modified Soy Linked to Sterility



GIGI SANNA: INIZIA IL QUINTO CORSO DI EPIGRAFIA NURAGICA, 12 MARZO 2015 A ORISTANO...


GIGI SANNA: INIZIA IL QUINTO CORSO DI EPIGRAFIA NURAGICA,  12 MARZO 2015 A ORISTANO...

di Gigi Sanna





QUINTO CORSO DI EPIGRAFIA NURAGICA

1. Programma delle lezioni


Prima lezione. .Giovedi 12 Marzo:

Corso introduttivo Ore 18: Conoscere gli alfabeti usati dai nuragici. L'egiziano, l'alfabeto consonantico protosinaitico.

Corso introduttivo. Ore 19: Tre anni di ricerche. La documentazione epigrafica rinvenuta in Tharros e nel Sinis. Il lunghissimo cammino della scrittura nuragica. L'albero della scrittura e il nuragico.


Seconda lezione. Giovedi 19 marzo:

Corso introduttivo. Ore 18: Il cosiddetto 'protocananaico' e il cuneiforme ugaritico.

Corso monografico. Ore 19: Tre cartigli egiziani nella scogliera sotto Tharros. Gli scribi sardi, l'egiziano e il culto sincretistico solare di Imun RA -YHWH nel IV -III secolo a.C.


Terza lezione. Giovedì 26 marzo:

Corso introduttivo. Ore 18. Documenti nuragici in protocananaico e in cuneiforme di tipologia ugaritica.

Corso monografico. Ore 19. Due scritte in protocananaico accanto ai cartigli geroglifici. Scrivere con i numeri e con la geometria: le scritte spettacolari su pietra di Semestene, di Oschiri e di Bidda ' Pedra di Senis'.


Quarta lezione. Giovedì 2 Aprile:

Corso introduttivo. Ore 18: La scrittura a rebus delle scuole scribali nuragiche. La scrittura cosiddetta 'fenicia' e la scrittura greca.

Corso monografico. Ore 19: La scritta di Murru Mannu a Tharros. Il fantasioso codice di scrittura nuragico, il culto del Sole RA -YHWH e il calendario astronomico. La porta del sole e l'equinozio di primavera. Epigrafia, archeologia e archeoastronomia.


Quinta lezione. Giovedì 9 aprile:

Corso introduttivo. Ore 18: Documenti nuragici con scrittura di tipologia 'fenicia' in Sardegna. Il coccio di Orani e la Stele di Nora.

Corso monografico. Ore 19: La spettacolare scritta della cosiddetta Sala da ballo di San Giovanni del Sinis. Il sistema nuragico e il mix: simboli di scrittura romani e antichissimi simboli protosinaitici. Tori e serpenti. La cosiddetta 'griglia di Sassari' : requisiti e convenzioni. Il codice 'dinamico'.


Sesta lezione. Giovedì 16 aprile.

Corso introduttivo. Ore 18: La incredibile storia dei cocci di Orani e quella del documento in ugaritico trovato in Sa serra 'e sa fruca di Mogoro.

Corso monografico. Ore 19: Le scritte su pietra di Is Arutas. Il 'torello' della luce erede dei torelli della piccola statuaria in bronzo. L'immagine del toro, simbolo dominante di tutta la cultura religiosa dei nuragici. I Giganti taurini shardan divinizzati figli del dio YHW. I Giganti della Sardegna e il concetto di nuraghe.


Settima lezione. Giovedì 23 aprile.

Corso introduttivo. Ore 18: la scrittura etrusca e la scrittura romana. Il mix nella scrittura etrusca. Codice consonantico e codice vocalico.


Corso monografico. Ore 19: la scritta di Maimoni di Cabras. Il significato del toponimo Maimoni. Il ritornello sardo d'invocazione per MAYM-O. Il lessico semitico nella documentazione nuragica.


Ottava lezione. Giovedì 30 Aprile

Corso propedeutico. Ore 18: L'androgino nuragico e l'androgino etrusco. Y/H e TIN/UNI.

Corso monografico. Ore 19: Ancora su Maimoni. Tre 'teste' tauromorfe in 'variatio' per rendere gloria al 'Nul – 'ak -he'. Le scogliere tutte e le spiagge del Sinis per la lode del Signore.

Nona lezione. Giovedì 7 maggio.

Corso introduttivo. Ore 18: Pozzi nuragici e pozzi scritti del Sinis. Le vere ad incastro.


Corso monografico. Ore 19: 'Su carrabusu' di Sa rocca tunda. Coccinelle e scarabei 'scritti' in crittografia. Lo scarabeo di RA -YHWH. A proposito di 'falsi' e di 'falsari'.


Decima lezione. Giovedì 14 maggio.

Corso introduttivo. Ore 18. Ancora sui pozzi e sulle vere nuragiche. Tipologia esclusiva del Sinis?

Corso monografico. Ore 19. Oltre 250 documenti nuragici con scrittura lineare, 1600 segni alfabetici, centinaia e centinaia di pittogrammi e ideogrammi. Una scrittura per i monumenti, per la statuaria grande e piccola, per gli oggetti del culto. L'alfabeto nuragico aggiornato al 2015. La scrittura sui supporti deperibili che non vedremo mai. C'era una scrittura 'laica' oltre che religiosa?


Undicesima lezione. Giovedì 21 Maggio

Corso introduttivo. Ore 18: la chiesetta campestre di San Nicola di Trullas di Semestene.

Corso monografico. Ore 19: Scritte recentissime a rebus e scritte nuragiche ugualmente a rebus della chiesetta di San Nicola di Trullas. L' arco architettonico taurino nuragico e il nome di uno dei Giganti sardi. Un grande studioso e ricercatore del primo Novecento: Pietro Lutzu (pioniere della ricerca della scrittura nuragica) e la documentazione del nome semitico di YAZIZ figlio di ZAZA.


Dodicesima lezione. Giovedì 28 maggio.

Fine del corso monografico nell'aula conferenze. Gita (da organizzare assieme nei dettagli) d'istruzione dei corsisti a Semestene. Visita alla chiesetta di San Nicola di Trullas e visione diretta dei simboli pittografici, ideografici e lineari della scrittura nuragica



2. Ore di studio propedeutiche per le lezioni del corso

Le lezioni saranno anticipate da un'ora supplementare (dalle 18.00 alle 19.00) di lezione tenuta, così come nell'anno precedente, da un nostro assistente del Corso.

E' appena il caso di dire che dette lezioni propedeutiche sono molto importanti, soprattutto per i nuovi corsisti, in quanto in esse e con esse si offrono nozioni basilari (sugli alfabeti orientali, sui 'significanti' e i 'significati', sulle tecniche di scrittura, sulla natura dei supporti della scrittura, ecc.) senza le quali è difficile, anche a persone di media e di alta cultura, seguire proficuamente argomentazioni e illustrazioni su documenti antichissimi le quali spesso prescindono dalla spiegazione particolareggiata di aspetti su cui esse sono fondate.


3. Modalità d' iscrizione al Corso.

Il Corso è aperto a tutti coloro che intendano parteciparvi. Basta solo fare la domanda per posta normale, per posta elettronica o per telefono ad uno dei seguenti indirizzi:

Via S. Ignazio 25 Oristano

Posta elettronica: gsanna39@gmail.com

Telefono: 0783 301329




Nella domanda, inoltrata per via scritta (posta elettronica) o orale (per telefono), i partecipanti dovranno specificare:




1.Nome e cognome

2.Indirizzo della Città, via e numero.

3.Il numero di telefono (dell'abitazione e/o del cellulare)

4.L'indirizzo di posta elettronica (se in possesso)

5.Il titolo di studio (diploma di scuola media, diploma di ragioneria, laurea, ecc.)

6.La professione, l'attività o il lavoro svolto (insegnante, medico, artigiano, casalinga, studente ecc.)

7.L'eventuale partecipazione ai Corsi precedenti.


4. Costo del Corso

La partecipazione al Corso è gratuita. E' previsto solo, come nei precedenti quattro Corsi, un piccolo contributo (10/15 euro al massimo) per le spese necessarie all'avviamento e all'andamento dello stesso (locandine e manifesti per il bando di partecipazione, carta per eventuali dispense e per gli attestati, pulizia settimanale dei locali, contenitori per diapositive, pannelli illustrativi, ecc.).
E' appena il caso di specificare che non sono incluse nel contributo le spese per la suddetta gita d' istruzione del giorno 28 maggio in territorio di Semestene.
Per ovvi motivi di didattica, di agibilità dei locali e, soprattutto, di agevole operatività della nuova segreteria del Corso si fa presente che il numero di partecipanti non potrà essere superiore a 80 (ottanta).
Il termine di presentazione delle domande o dell'iscrizione per via orale è fissato per il giorno 5 del mese di Marzo.

Il direttore del Corso
(Gigi Sanna)

giovedì 12 febbraio 2015

UCRAINA IN GUERRA: Nessuna buona nuova da Minsk (Aggiornato in diretta)

UCRAINA IN GUERRA: Nessuna buona nuova da Minsk (Aggiornato in diretta)
sakeritalia


Dopo 13 ore di colloqui serrati che, secondo indiscrezioni, hanno conosciuto anche momenti di grande tensione, il “quartetto Normandia” (ovvero i rappresentanti di Russia, Germania, Francia e Ucraina Nazionalista) ha concluso i lavori del vertice di Minsk. L’unico commento è quello di Petro Poroshenko, che ha detto ai giornalisti: “per ora, nessuna buona notizia, ma resta la speranza”. 

Secondo il quotidiano britannico Telegraph esistono dissidi insanabili su quasi tutti i quattro pricipali punti in discussione: 
1) Poroshenko vuole il cessate il fuoco sulla linea di settembre, Putin lo chiede sulle posizioni attuali, con il riconoscimento delle conquiste novorusse; 
2) Poroshenko chiede il ritiro dei soldati Russi dall’Ucraina, Putin sostiene che non ve ne sono mai stati; 
3) Poroshenko vuole che l’intero controllo della frontiera Russo – Ucraina passi sotto il controllo ucraino. Putin chiede che resti almeno in parte sotto quello delle Repubbliche separatiste; 
4) Poroshenko promette di concedere “ampia autonomia” a Donetsk e Lugansk. 

La Russia pretende garanzie e la rimozione immediata del blocco finanziario. E’ possibile che non si riesca a raggiungere una intesa neanche sulla dichiarazione finale, il che trasformerebbe il vertice da un insuccesso ad un disastro addirittura controproducente.



Una coppia di mediatori non esattamente irresistibile

Gli osservatori più attenti avevano chiaramente previsto questo esito. Per come si sono messe le cose in Ucraina solo un plateale riconoscimento, da parte dei governi occidentali, del catastrofico errore commesso, può evitare un allargamento del conflitto. La dirigenza franco – tedesca si è palesemente accorta che le cose si sono spinte troppo oltre, e che ora il rischio di uno spaventoso conflitto in Europa è reale. Purtroppo le mezze rinunce a cui paiono disposti non sono più sufficienti. La volontà di soluzione negoziale del conflitto marcia sempre un passo indietro agli eventi.

Peraltro dietro il quartetto (più Lukashenko nei panni di gioviale cameriere) di Minsk si staglia l’ombra degli Stati Uniti, che hanno già deciso per la guerra e che hanno potere di veto: se si fosse trovato un accordo sgradito, il Dipartimento di Stato USA, che ormai ha un controllo totale della politica nell’Ucraina Nazionalista avrebbe potuto velocemente rimpiazzare Poroshenko con qualche servitore più diligente. Si tratta, comunque, di un problema che presumibilmente non si porrà, visto il fallimento dell’incontro.

Ovviamente prima dell’escalation totale ci saranno ulteriori passaggi. Ma i termini della questione sono ormai chiari: la crisi Ucraina si risolverà solo con un conflitto o con la rimozione di una delle dirigenze politiche che l’hanno scatenata. (Immagini: Colonel Cassad) (Marco Bordoni)

Aggiornamento! Alle 10.56 (ora di Minsk) è ripreso l’incontro. Vladimir Putin è tornato nella sala dei colloqui con gli altri membri del quartetto.

Aggiornamento! Alle 12.26 (ora di Minsk) le parti hanno annunciato di avere concordato un cessate il fuoco da mezzanotte del 15 febbraio, con ritiro dell’artiglieria dalla prima linea. L’accordo è il risultato minimo che ci si poteva attendere perché il vertice non venisse considerato un totale fallimento, ha gli stessi contenuti del protocollo di Minsk e non risolve nessuna delle questioni quadro affrontate durante il vertice.

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