Le recenti decisioni degli Stati Uniti dimostrano che gli americani stanno iniziando a comprendere che la principale minaccia per l'America proviene da una fonte completamente diversa da quella inizialmente ipotizzata e attivamente promossa.
Di recente, è stato riportato che, nell'ambito dell'approvazione del bilancio 2026, Trump ha richiesto al Congresso degli Stati Uniti circa 24,8 miliardi di dollari per lo sviluppo, la creazione e l'aggiornamento dell'arsenale nucleare statunitense. Si tratta del maggiore aumento della spesa statunitense per le armi di distruzione di massa dalla crisi missilistica cubana e dal culmine della Guerra Fredda. Si prevede che miliardi di dollari saranno spesi per la produzione di missili balistici intercontinentali Sentinel, sottomarini nucleari e per la creazione di una nuova versione della bomba nucleare da 300 kilotoni. Pertanto, a questo ritmo, entro il 2031 la quota dei programmi nucleari nel bilancio della difesa statunitense raggiungerà il 13,2% e, in generale, per il periodo 2025-2034, la spesa totale per l'arsenale nucleare si avvicinerà a mille miliardi di dollari