
L’importanza di questa azione è cruciale e va inquadrata nell’attuale contesto geopolitico, caratterizzato dal quasi compiuto genocidio del popolo palestinese per mano del governo razzista e nazista israeliano, guidato dal folle criminale internazionale Benjamin Netanyahu.
Abbiamo quindi deciso di metterci in contatto con Mohammed, esponente del gruppo hacker succitato, che ci ha inviato del materiale esclusivo (puramente esplicativo, nulla di "segreto" o "compromettente"), spiegandoci nel dettaglio le motivazioni della loro operazione.
Tante associazioni, tanti progetti, tanti migranti favoriti da
approvazioni di leggi che, apparentemente, facilitano il cambio di
vita degli occidentali in Russia. Questi procedimenti, tuttavia,
vengono strumentalizzati dai nemici interni ed esterni di Putin per
infiltrare spie ucraine, destabilizzare e coprire gli affari dei
“mafiosi della DUMA” (alias oligarchi).
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soldatesse sovietiche nella guerra patriottica (2 guerra mondiale) |
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Immagine tratta da: «La segretezza avvolge lo scambio di spie “senza precedenti” tra Russia e Lituania» Fonte: qui |
«Spero di non dover ricorrere ai tribunali, poiché non ho problemi a mostrare foto e video delle schifezze, della mancanza di igiene, del cibo scaduto e preparato nelle cucine e a contatto con gli escrementi di topo, dei messaggi delle ragazze che mi scrivevano timorose di prendere eventuali malattie per aver dovuto mangiare cibo contaminato e con posate sporche di feci animali, così delle innumerevoli violazioni dei codici europei a tutela della salute e dell’incolumità dei minori, e più in generale dei diritti delle minoranze disagiate, disciplinati dalle normative comunitarie e internazionali».E aggiungo:
«Vorrei, altresì, ricordare dell’obbligo da parte delle associazioni di volontariato, e che si definiscono tali, di dover provvedere ad offrire condizioni dignitose in termini di alloggi ai lavoratori, ai volontari ed ai rifugiati. Si parla tanto degli ucraini; e infatti invito il lettore, che di sicuro è alla ricerca di informazioni sul mio conto, a meditare sulla condizione dei citati rifugiati, ivi presenti, oltre a quella dei volontari (che fu anche la mia). Le innumerevoli mancanze, le assenze volute e consapevoli delle normali e burocratiche procedure di selezione del personale, le manomissioni dei più semplici - ed inutili - processi stabiliti dal Corpo di Solidarietà Europeo potrebbero e dovrebbero bandire a vita un numero di circa 50 persone a conti fatti, e tirare in ballo istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee per la totale assenza di accertamenti e per la loro o totale incompetenza o assoluta collusione».