martedì 29 aprile 2025

Cos’è successo realmente in Spagna? Storia di un’annunciata (e scadente) false flag

L'impreparazione delle classi dirigenti atlantiche è nota al nostro pubblico, per non parlare della stupidità di chi lavora nei rispettivi servizi di intelligence. Ed è proprio la loro incompetenza ad aver 'firmato' il "blackout" in Spagna: una firma lasciata con l'inchiostro della NATO.

Il "blackout" che ha coinvolto Belgio e Francia molto limitatamente, e Spagna e Portogallo principalmente è stato una false flag della NATO, gestita molto probabilmente dalla Francia e dal Marocco, incaricata da U.S.A. e Israele, e che ha visto il coinvolgimento del C.N.I. spagnolo, acronimo di "Centro Nacional de Inteligencia", in arte definito "Centro nazionale degli inetti".

Gli agenti segreti spagnoli, scherzosamente chiamati anche "mortadelos" - rifacendosi al noto (e stupido) investigatore protagonista di un fumetto iberico, "Mortadelo y Filemón", in italiano "Mortadello e Polpetta" - hanno prontamente iniziato a diffondere false informazioni attraverso le loro marionette di regime, parlando di un "molto possibile" (nonché logico-linguistico incorretto) attacco hacker. La prova della falsità di questa versione e dell'incompetenza de "los mortadelos" è riscontrabile nel canale Telegram di Alvise Pérez, noto burattino depistatore del C.N.I., che ha addirittura affermato che l'Italia è rimasta senza luce: una menzogna degna solo di un pupo.

*** Alvise Pérez è un noto aspirante a presidente del Consiglio, idolatra del killer economico Javier Milei e dell’israeliano Donald Trump, che, cavalcando l’onda del classico giustizialismo e del sentimento antipolitico, ha creato il partito "Se Acabó la Fiesta" (“La festa è finita”) ed è stato eletto al Parlamento europeo, nonostante abbia sempre dichiarato l’inutilità dell’organismo continentale (ma, a quanto pare, lo stipendio gli è utile).

Pérez è una creatura della massoneria conservatrice - quella massoneria che gioca a finanziarie marionette pseudofasciste che poi, una volta al potere, svenderanno tutti i beni nazionali a Londra e Washington - che riceve quotidianamente veline dai servizi segreti. Quando era un blogger della controinformazione, faceva un lavoro discreto e variegato; poi, all’improvviso, ha iniziato a parlare solo di mafia russa e venezuelana in Spagna (ma dove stanno?), del pericolo dei comunisti (?) e di quanto Trump e Milei fossero belli, buoni e patriottici (avoja!). Ogni sua pubblicazione si conclude in modo grottesco e pseudofascista: "Pérez esige le dimissioni di…", "Pérez dichiara che bisogna avere fede, perseveranza e resistenza contro il nemico", e così via.

Pérez è un falso idolo, al pari di Tsipras in Grecia o di Grillo in Italia; e – fatto tanto divertente quanto ridicolo - si proclama capo di una comunità di hacker che usa Telegram e l’iPhone (ma non era un “patriottico” nemico della Russia?). In sintesi, tutto ciò che esce dalla sua bocca proviene dalla frangia filoisraeliana e conservatrice del C.N.I. poiché ha mera funzione di ripetitore di disinformazione ***

Riportiamo a mo’ di punti elencati la nostra analisi e le nostre considerazioni, anche per non annoiare il lettore con ragionamenti tediosi, dimostrando, ancora una volta, che gli attacchi ai nostri blog giungono ogni qual volta una false flag è in preparazione.

1.Blackout annunciati dal 2021

Si parla di "blackout" dai tempi della finta emergenza coronavirus, la quale – se ricordate – venne abilmente legata a un'altra finta emergenza, quella climatica, con cui si cercò di imporre alle persone uno stato di isolamento e confinamento perpetuo sotto il pretesto di ridurre la contaminazione, arrivando persino a proporre assurdi "coprifuochi anti-CO2". All'epoca come oggi, i paesi capofila di questa follia furono l'Italia – sotto la dittatura del massone Mario Draghi – e la Francia del mentalmente instabile Emmanuel Macron, entrambi acerrimi nemici della Russia e del multipolarismo.

Considerato il successo della falsa pandemia da COVID-19, si passò immediatamente a 'diffondere' l'altra emergenza, introducendo il tema del "blackout" in ogni discussione. Come si potesse collegare il coronavirus, la crisi ambientale e la mancanza di elettricità rimane un mistero, dato che se le persone stanno in casa anziché uscire e stare all'aria aperta non è affatto detto che consumino meno energia, anzi. La digitalizzazione forzata di ogni aspetto della vita, poi, rappresenta un costo energetico maggiore, non un risparmio. Ma ecco che arrivò, puntuale, la scusa del secolo per permettere alla NATO di schiavizzare l'Europa e far schizzare alle stelle il prezzo dell'elettricità, con sommo gaudio degli Stati Uniti e dei loro fondi speculativi: la guerra in Ucraina.

Ricapitolando, le prime menzioni catastrofiste di un blackout generale in Europa risalgono proprio al 2021, anno in cui venne diffusa la grottesca notizia secondo cui "grazie a Francia e Italia" l'Europa sarebbe miracolosamente scampata al buio totale.

 

Fonte: https://www.diariodemallorca.es/economia/gran-apagon-dv-59148953.html

2.Il fattore temporale

Sa Defenza ha denunciato sin dal 2021 le contraddizioni, le menzogne e l'artificiosità di questi allarmismi, ricevendo nel 2022 la 'soffiata' di un informatore dei servizi che confermava i nostri sospetti (noi non riceviamo “veline”, ma conferme alle nostre supposizione). Considerando i già ampiamente descritti piani per orchestrare una false flag prima in Italia e poi, di ripiego, in Ucraina sfruttando il periodo di stasi post-pandemico, si era valutato di utilizzare esponenti della criminalità locale ma soprattutto africani e nigeriani per eliminare chi stava combattendo contro la falsa pandemia da coronavirus. E infatti, pochi ricordano quante persone che denunciavano la pericolosità dei vaccini o avevano scoperto cure alternative (De Donno) siano "morte improvvisamente"; omicidi firmati indiscutibilmente dai nostri antinazionali servizi segreti.

A conferma di ciò, sono stati scoperti persino dei campi di addestramento per questi africani, protetti da carabinieri armati di mitra. La giustificazione ufficiale, tanto assurda quanto imbecille, è stata che si trattava di "immigrati che giocavano a softair". Dove ci sono idioti, lì prospera la mafia direbbe Falcone. Ma per chi cerca conferme al di là dei semplici autori indipendenti come noi, nel 2021 è stato nientemeno che il ministro della difesa austriaco a dichiarare apertamente che parlare di blackout europei non è complottismo, anzi, che bisogna sensibilizzare la popolazione, organizzando addirittura dei mega eventi a questo scopo. E cosa c'è di meglio per "sensibilizzare" sul risparmio energetico che sprecare energia montando una mega festa? Questo non lo capiremo mai. Ma d'altronde sappiamo che i nordici hanno i cavi cerebrali collegati al contrario rispetto ai nostri.

Fonte: https://www.elmundo.es/economia/2021/10/29/617abee4fc6c83f01d8b460d.html

 3. La versione ufficiale

Le spiegazioni "ufficiali" propinate al pubblico si assomigliano tutte e ruotano invariabilmente attorno a un "fenomeno meteorologico rarissimo"; così raro che ormai si verifica con inquietante regolarità ogni pochi anni o a date prestabilite. Quello che dovrebbe far scattare campanelli d'allarme, però, è la sospetta dichiarazione rilasciata dall'agenzia Reuters (e non solo), che ha parlato di una "vibrazione/variazione atmosferica indotta".

 

Come prevedibile, la marionetta del C.N.I. Alvise Pérez ha immediatamente pubblicato un post su Telegram in cui - con il solito stile da disinformatore - affermava di non credere alla versione ufficiale che attribuiva tutto al "vento", sostenendo che secondo l'AEMET non c'erano state variazioni di temperatura. Peccato che la frase che meritava attenzione sia "vibrazione atmosferica indotta" e che l’AEMET, dopo quanto accaduto con la D.A.N.A., ha dimostrato non possedere piena credibilità, visto che agisce più come un corpo politico che ‘scientifico’. Ah, ovviamente l'Unione Europea ha detto che è colpa della Russia... e Pérez ha diffuso detta stupidaggine di rimando.

A questo punto, cari lettori, sorge spontanea una domanda: Al di là delle nevrotiche accuse e delle smentite fuori da ogni razionalità, quale tecnologia esistente è capace di utilizzare l’atmosfera, facendola ‘vibrare’, provocando sconvolgimenti catastrofici impercettibili a noi esseri umani e alle comuni tecnologie? Esatto, H.A.A.R.P.



L’utilizzo di armi a “vibrazione”, o meglio ad alte frequenze o a impulsi ad alta intensità non è una teoria complottista ma un manuale di guerra della NATO, che è stato addirittura impiegato contro il Venezuela qualche anno fa, e dai cubani contro i diplomatici presente nell’ambasciata statunitense.

Fonte:https://www.vtactual.com/guerra-electromagnetica/

A differenza dell'Italia, la stampa spagnola a volte produce inchieste rivelatrici, lasciando indizi mesi prima di eventi catastrofici - come nel caso della D.A.N.A., che abbiamo dimostrato essere un rituale massonico sacrificale (si veda la nostra trilogia a fine articolo). Non si tratta di teorie complottiste, ma di fonti aperte e ufficiali, volutamente ignorate da una popolazione ormai incapace di pensare criticamente con il proprio cervello.

Fonti: https://www.defensa.com/en-abierto/ultrasonicas-laser-microondas-particulas-atomicas-aceleradas ; https://www.elconfidencial.com/tecnologia/novaceno/2025-01-14/arma-guerra-fria-tormenta-solar-electromagnetica_4042036/

La versione dell’attacco hacker non regge, poiché si tratta di una velina NATO riciclata acriticamente dai “mortadelos” (o “inetti”?) del C.N.I., come dimostreremo nel punto successivo.

4.L'incompetenza del C.N.I.

Se c'è una cosa di cui ci si può fidare quando si parla dei servizi segreti occidentali, è la loro incompetenza. Prima di tutto: non si dice "muy posible" (molto possibile), ma "molto probabile". C'è un abisso tra il concetto di possibilità e probabilità; e chiunque cerchi di strumentalizzare questi due termini o è un cretino o un criminale (o, molto probabilmente, entrambe le cose).

 

DeepSeek

Tornando al nostro discorso, il sistema energetico spagnolo - come tutti quelli europei - è sottoposto alla supervisione strategica dei servizi segreti nazionali, soprattutto per la presenza di basi NATO e dei relativi sistemi nucleari e missilistici. La rete spagnola, dal punto di vista del controllo, può essere estremamente efficiente quando vuole: se polizia e aziende private collaborano, non esiste furto di elettricità che tenga.

È curiosamente semplice per le autorità individuare allacci abusivi nelle megalopoli come Madrid o Barcellona, ma diventa miracolosamente impossibile beccare i coltivatori di marijuana in Andalusia che si allacciano illegalmente ai pali della luce, e che in paesini di 50 anime consumano quanto un complesso industriale (i paesini spagnoli non superano i 300 abitanti nella maggioranza dei casi).

Questa strana contraddizione nella supervisione strategica spagnola ne erode la credibilità, nonostante la Spagna avrebbe potenzialmente la capacità di sopravvivere autonomamente in caso di blackout globale.

L' "incompetenza" non riguarda solo il traffico di "maria" - settore in cui la Spagna detiene il monopolio a livello europeo - ma anche alcuni sospetti blackout del passato, convenientemente "dimenticati". Questi blackout erano sospettamente limitati ai confini provinciali di determinate città, come se qualcuno avesse deliberatamente disattivato le centrali per studiarne gli effetti sulla popolazione. Perché, come sappiamo, i blackout normalmente non rispettano i confini amministrativi, e "hackerare" contemporaneamente migliaia di terminali non è scientificamente possibili.

Casi simili si verificarono nel 2021 e 2022, ma furono liquidati come semplici malfunzionamenti. Le autorità assicuravano che un collasso totale del sistema di lì al futuro sarebbe stato impossibile, eppure...

Conclusioni

Ipotizziamo che il blackout verificatosi principalmente in Spagna sia un attacco terroristico false flag, conseguente al rifiuto delle autorità spagnole di pagare l'estorsione a Israele relative all'acquisto di armi per diversi milioni di euro. Supponiamo inoltre, sulla base di elementi concreti, che siano state utilizzate armi ad alta frequenza, in possesso esclusivo di Regno Unito e d'Israele, con la supervisione di Francia e Marocco (fedele colonia terroristia della NATO), poiché il blackout ha affettato anche le centrali nucleari (come fa una centrale che produce energia a rimanere senza corrente? Alterando la struttura stressa dell'energia e della strasmissione, mandando fuori uso i macrocircuiti, inducendo una dispersione immediata).

Fonte: https://www.rtve.es/noticias/20250424/gobierno-rescinde-contrato-compra-balas-israel/16552472.shtml

La Spagna è già stata oggetto in passato di attacchi terroristici che hanno visto il coinvolgimento di Israele e Francia, specialmente in territorio catalano (Barcellona è una colonia massonica pesantemente infiltrata dai francesi, che ne finanziano il separatismo insieme a Belgio e Regno Unito).

I "messaggini" inviati dopo il blackout non lasciano spazio a interpretazioni: l'Ucraina si è "offerta" di aiutare la Spagna in virtù della sua "esperienza" di paese fallito e martoriato dai bombardamenti russi; il 'Presidente' di Gibilterra, fedele colonia inglese e longa manus dell'intelligence britannica nei traffici di droga, ha offerto il suo aiuto; e la Francia ha fatto da mediatrice con il Marocco - dittatura terrorista nemica della Spagna e dell'Occidente - perché fornisse energia elettrica alla penisola Iberica (e come?).

Queste beffarde offerte di aiuto rappresentano una chiara firma degli autori: la guerra deve continuare, gli Stati Uniti continueranno a spremere l'Europa, e nessuno può sottrarsi al pagamento del pizzo.

Escludiamo l'ipotesi dell'attacco hacker perché disattivare contemporaneamente più centrali elettriche attraverso "scalata di privilegi" da nodi VPN nordafricani (probabilmente marocchini) è pura fantascienza. A parte il Marocco, quale paese potrebbe disporre dell'infrastruttura e delle capacità per hackerare e spegnere simultaneamente centrali elettriche spagnole e francesi? E poi, la tecnologia proviene sempre dalla casa statunitense-israeliana della NATO. E Alvise Pérez, marionetta israeliana, non a caso non ha puntato il dito contro Israele, solo qualche piccolo 'sospetto' contro Marocco, lasciando aperta la pista russa.

Nessun hacker russo ha rivendicato l'attacco, del resto erano impegnati in operazioni ben più importanti. L'attivazione delle solite marionette incompetenti del C.N.I., con le loro assurde giustificazioni, ha reso evidente che si è trattato di un'operazione NATO, o meglio di un "autoattentato".

Che fosse un'azione punitiva contro la Spagna o un "test di stress" per valutare la reazione della popolazione, poco importa.

Fatto sta che la Spagna non è estranea a rituali autolesionisti e alla voluta predisposizione nell’uccidere le proprie genti, come dimostra il rituale della D.A.N.A. e il silenzio assoluto sull’interramento di scorie nucleari nel Sud della Penisola; e del fatto che si è approfittato delle poche ore di assenza di energia elettrica per passare ad uno stato di emergenza e richiedere un “comando unico militare”.

 

A riprova del tentativo di colpo di Stato, ritroviamo la diatriba tra il C.N.I. (con annesse marionette) che punta per un attacco hacker, e il direttore de “Servicios a la Operación de Red Eléctrica” spagnola, Eduardo Prieto, che esclude categoricamente ogni intrusione nei sistemi informatici.


Il C.N.I., al pari del servizio italiano, è in preda ad un folle delirio di onnipotenza e ad una manipolazione proveniente dalle alte sfere dell’atlantismo. Che sia proiezione dei conservatori o dei democratici statunitensi, ciò non importa. La NATO è una organizzazione massonica composta da pazzi che giocano con la vita degli europei e si credono divinità immortali, e il C.N.I. è parte integrante di questo folle progetto.

Caro C.N.I., occupati delle basi NATO, che Marocco senza lo "zio Sam" vale ben poca cosa.

Viva ESPANA, Viva ITALIA

***

Trilogia DANA


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