mercoledì 5 ottobre 2022

Non chiamatele poltrone regionali sarde, sono poltrone italiane

 





Tutti gli schieramenti indipendentisti uniti per conquistare... la libertà?
Macchè!!!
Per conquistare le poltrone della regione autonoma della Sardegna, che mamma italia mette in palio per i servi più ubbidienti.
Come volevasi dimostrare.
2022 - 1861 = 161
161 anni non sono bastati per capire che avvalendoci delle leggi italiane, la nostra autodeterminazione è IMPOSSIBILE.
Nella migliore delle ipotesi, una volta che si sono accomodati nelle poltrone della regione, dovranno chiedere libertà, che certamente non verrà concessa.
Decolonizzazione secondo il Diritto Universale, le Leggi Internazionali, e con il DIRITTO DIVINO.
Unica strada percorribile:
Decolonizzare e autodeterminarci prima come Donne e Uomini e poi come popolo.
Bene fanno amplissime frange del patriottismo sardo, a volersi considerare, e autodefinirsi "indipendentisti".
E' justo, loro "dipendono".
E se sembra una forzatura affermare che dipendono dallo stato colonizzatore, nella sostanza non lo è. E spiego.
Dipendente è chi adotta, o ne subisce, imposizioni estranee alla cultura del suo popolo, chi dipende (e non è solo una forma mentis, ma ha molto di concreto), sia economicamente o culturalmente dal colonizzatore.
Io che dipendente non sono, almeno mentalmente, non discuto i termini economicamente e culturalmente, perchè non c'è niente da discutere, è lapalissiano.
Analizziamo un altro aspetto di "dipendenza".
La totalità delle sigle che si definiscono indipendentiste, dipendono dalla giurisprudenza del colonizzatore. 
Ne adottano le regole, le leggi, anche in termini elettorali.
E ribadisco, anche in termini elettorali, a parte qualche raro caso.
Mi si consenta di scrivere che questo atteggiamento è contro producente, per i fini che quelle sigle si prefiggono. 
Alcuni, invece, non accettano regole scritte dal colonizzatore, reputano che il diritto internazionale sia molto più utile alla causa, perchè più favorevole.
Ci si chiede spesso come mai i migranti sono favoriti rispetto allo stesso popolo italico, ci si indigna per una giustizia al contrario, che sembrerebbe una inspiegabile ingiustizia.
Gente che ha versato fior di contributi previdenziali, e tasse a dismisura, si vede scavalcare in tutte le manifestazioni statali di aiuti vari dai migranti.
Ho l'ardire di scrivere che tutto ciò è ampiamente plausibile, i migranti sono effettivamente favoriti in tutto, al confronto di come viene trattato il popolo italico.
Loro si avvalgono delle leggi del Diritto Tnternazionale e sono considerati esseri umani, gli italiani, quelli che non si sono autodeterminati dallo stato, sono dei cittadini, con tutta la negatività che il termine suggerisce.
Cittadini debitori e pagatori, che hanno come unico privilegio farsi prendere per i fondelli ad ogni tornata elettorale.
Lo dice la legge, lo dicono le leggi.
E' lecito porsi la semplicissima domanda: "perché?"
E qui mi ricollego, non certo casualmente, ai Movimenti di Liberazione Nazionali dei vari popoli italiani.
Il diritto italico è una derivazione di logiche da SpA, lo stato che dispone, e il popolino che subisce.
Il diritto internazionale, invece, dispone che i popoli, l'individuo, hanno delle prerogative imprescindibili di libertà, che ogni stato deve soddisfare, verso tutti gli esseri umani del pianeta.
Gli stati, in definitiva, secondo il diritto internazionale, devono tener in massimo conto i diritti naturali, universalmente accettati, che ogni individuo, alla sua nascita, possiede, in quanto essere umano.
In italy esistono organizzazioni che sfruttano queste disposizioni favorevoli al loro fine, che è la libertà della nazione che "ospita", volente o nolente, il colonizzatore.
E allora, senza voler forzare la mano alle dirigenze e ai militanti delle varie sigle indipendentiste, credo che una seria ed approfondita riflessione sull'adozione o meno del diritto internazionale, sia necessario, per loro, discuterla.
Naturalmente entrambe le opzioni sono valide, chi crede di essere indipendentista è justo che lotti secondo il diritto positivo, chi fa maggiore affidamento al diritto internazionale, è justo che lotti sfruttando le possibilità superiori che esso offre.
Urge una approfondita discussione, una discussione però, scevra da convenienze personali, specie in termini di poltrone avvelenate, (avvelenate per gli elettori, non certo per gli eletti), un confronto che abbia come unico scopo il bene della nostra Gente.
Con ciò non sto dicendo che tutte le sigle suddette si debbano considerare occupanti di spazi creati all'interno di una immaginaria cupola, ma un minimo di collaborazione penso che sia indispensabile e vantaggioso.
A voi la scelta, continuare legittimamente a lottare in ambiti non favorevoli, in spazi cioè scelti dal colonizzatore, oppure abbandonare pratiche palesemente e storicamente perdenti, e affidarsi "anche" al Diritto Internazionale.
Esiste forse parola più abusata e disattesa del termine democrazia?
Penso proprio di no.
In ogni sistema elettivo - delegativo essa è la negazione della libertà di espressione, esattamente al pari di una qualsiasi dittatura.
Del resto abbiamo conosciute dittature o sistemi definiti tali, a favore della gente, (Gheddafi, Assad, e tanti altri ) mentre questo sistema attuale è quanto mai lontano dai bisogni della gente, ormai abituata a delegare il SUO potere a personaggi che si vendono e si fanno corrompere, regalando la tua libertà per comode poltrone o favori personali, sia in ambito peninsulare che nazionale.
Ditegli di smetterla con questo obbrobrio chiamata falsamente con la parola democrazia.
Gli idioti disinformati eleggeranno sempre i peggiori nemici della gente e della libertà.
Si potrebbe affermare che i politici della italy-corporation siano lo specchio della pochezza sia del popolo italiano che di quello sardo?
Presumo di no, essi sono infinitamente peggiori di te.
Essi disattendono gli impegni che hanno preso con te, e fanno tutto il contrario di quello che ti aspetteresti da chi hai votato.
Che brutta cosa cedere la tu sovranità ad un imbecille, diventare elettori, che assurdità delegare il TUO potere, e metterlo nelle mani di un disonesto, sicuramente peggiore di te.
Una volta terminate le elezioni, ti accorgi subito che ormai si è formata una voragine tra te e lui, che non ha più interesse a comunicare e dialogare con te, preferisce relazionarsi con le lobby di potere che gestiscono la cosa pubblica in italy.
Servono forse cinque anni, il tempo di una legislatura, per capire che sei di fronte ad un emerito profittatore?
Evidentemente no.
E allora ditemi voi che senso hanno le elezioni delegative italiane e nazionali, ci sono tante altre forme di esercizio del potere, forse questa è una delle peggiori.
Una forma di consenso inventata e caldeggiata dalle elite, le fetenzìe conoscono bene l'animo umano, hanno a disposizione, lautamente pagati, il fior fiore di filosofi, sociologi, psicologi, comunicatori, e quant'altro.
In questo sistema dove la disinformazione regna sovrana, tu (ed io) siamo come dei naufraghi in mezzo al mare, impotenti di contrastare queste logiche che fanno passare per democratiche.
La democrazia non può mai essere delegativa, ciascuno la dovrebbe esercitare direttamente, magari in ambiti non troppo estesi, ambiti meritocratici e sereni, senza l'intrusione di fetenzismi & C°.
Tutto è assolutamente plagiante, elezioni che non portano certo alla democrazia, leggi scritte da loro, che ingabbiano solo gli onesti, lasciando campo libero ai disonesti e alle cordate economiche e di potere.
Per carità, non parliamo della mastodontica truffa monetaria che questi politici hanno approvato, niente altro che servi dei poteri economici, finanziari, globalizzatori, mondialisti, fetenti.
Gente senza un briciolo di onore, è ora, miei cari, che noi riprendiamo in mano il nostro destino, è ora di gestire direttamente il potere che ci appartiene, è ora di buttare a mare i loro paradigmi, la loro moneta, il loro pensiero, il loro concetto di lavoro e di tempo libero, è ora di non riconoscere più le loro società, le loro religioni, i loro concetti schiavizzanti, noi siamo nati liberi, siano Sardi nati Liberi, lo certifica la nostra storia antica,  perchè ci siamo fatti ingabbiare ?


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