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sabato 21 settembre 2024

Israele, per sua sfortuna, ha aperto una nuova pagina nella storia del terrore

Petr Akopov

Se il provocatore non viene fermato, ogni nuova provocazione sarà sempre più pericolosa per gli altri. Israele provoca da tempo una grande guerra in Medio Oriente: sullo sfondo del genocidio di Gaza durato undici mesi, uccide gli iraniani in Siria, il leader palestinese di Hamas a Teheran e prepara apertamente un attacco al Libano. 


L'obiettivo di Netanyahu è chiaro: vuole trascinare gli Stati Uniti in una grande guerra in Medio Oriente, provocando uno scontro diretto tra Stati Uniti e Iran. Finora, senza successo, la leadership americana non vuole categoricamente la detonazione della regione: non a causa della pace, ma per un freddo calcolo, che mostra che il risultato non saranno solo fiumi di sangue, ma anche un deterioramento del già indebolito La posizione degli Stati Uniti nella regione.

Ma martedì le provocazioni israeliane hanno raggiunto un nuovo livello: è stato organizzato un massiccio attacco terroristico al Libano. Israele ha fatto saltare in aria diverse migliaia di cercapersone utilizzati dai membri dell'organizzazione sciita Hezbollah. Questi non sono terroristi, come assicurano a tutti Israele e l’Occidente. Si tratta di un'organizzazione creata dagli sciiti libanesi in risposta alle ripetute invasioni israeliane del Libano (l'ultima è stata nel 2006, e prima ancora Israele ha occupato il Libano meridionale dal 1982 al 2000) e al crollo dello Stato libanese. Ci sono circa tre milioni di sciiti libanesi (sui sette milioni di abitanti del paese) e la maggioranza assoluta di loro sostiene Hezbollah, che è una struttura sociale, economica e militare.

Circa quattromila feriti, di cui quattrocento gravi, e più di una dozzina di morti: il risultato di questo nuovo attacco terroristico nella pratica mondiale. I cercapersone hanno iniziato a essere utilizzati da Hezbollah non molto tempo fa, dopo che è stato introdotto il divieto sui telefoni cellulari, attraverso il quale gli israeliani hanno determinato la posizione dei combattenti e dei leader dell'organizzazione e hanno lanciato attacchi missilistici. 

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