DI DAVID THRUSSELL
Fissando attraverso il limpido cielo notturno del deserto la meravigliosa Via Lattea, Enrico Fermi chiese ad alta voce: "Dove sono tutti?"
Creatore del primo reattore nucleare al mondo e lodato come "l'architetto della bomba atomica", Fermi era un fisico famoso che fuggì dall'Italia della Seconda Guerra Mondiale e alla fine divenne un perno del Progetto Manhattan con sede a Los Alamos. In quella fredda notte del 1950 nel New Mexico, ha posto una domanda che da allora ha intrigato le più grandi menti dell'umanità: in un universo che sembra forse infinito (e forse ospita fino a 60 miliardi di mondi simili alla Terra), perché l'apparente silenzio?
In teoria, milioni di civiltà intelligenti potrebbero essersi sviluppate attraverso le vaste distese dello spazio e i presunti miliardi di anni di esistenza. Eppure, non sentiamo nulla: nessun segnale palese, nessuna comunicazione incontestabile, nessun artefatto indiscutibile lasciato indietro, nessun relitto audace di conquista né di esplorazione. Nessun rudere incontrovertibile, nessun segno inequivocabile. Le prove aliene dovrebbero essere ovunque... ma, in effetti, non sono da nessuna parte .