domenica 11 dicembre 2016

LA QUESTIONE ZONA FRANCA, IN SARDINYA, INCOMBE MA RESTA AL PALO

LA QUESTIONE ZONA FRANCA, IN SARDINYA, INCOMBE MA RESTA AL PALO

SA DEFENZA




Questa interessante intervista alla D.ssa Randaccio, è una traccia di buona volontà che ci si aspetterebbe da ogni politico impegnato , una persona che mette in campo le proprie competenze conoscenze e capacità a disposizione della sua terra, per  la sua patria sarda, una legge dicevamo che resta inadempiente dagli anni quaranta dello scorso secolo, di fronte al problema della spopolazione della Sardinya,  i politici "sardi" si sono fatti telecomandare dai poteri forti per impedire la sua rinascita  ed il ritorno in patria del milioneottocentomila sardi, in "su disterru" (emigrati).

Si comprende quanto sia importante boicottare la zona franca, sarda e italiana in genere ,  guardando gli interessi che muove per le élite le banche e la finanza del nord Europa, quanto ci tengono che non venga messo in atto il diritto dei sardi ad avere la zona franca, perché come si sa a Rotterdam ci sono decine e decine di Km di banchine nel porto sia marino che nella foce dei fiumi Reno e Mosa, dove vige la regola che tutto ciò che non si riesce a sdoganare entro le due ore previste dal regolamento doganale, si fa entrare  senza alcun controllo, è chiaro quali interessi possano esservi dietro oltre a quelli legali , e affinché  tutto rimanga confinato in quel luogo, il sacro graal delle entrate merci per l'Europa. 

Gli investimenti bancari delle élite, della finanza e delle banche sono notevoli è ovvio che avendo immensi interessi si mobilitano i loro lacchè di turno (leggi politicanti del malaffare) affinché lo status quo e  i loro profitti miliardari non vengano ne toccati ne messi in  discussione  .

Giocoforza si comprende meglio il fatto,  non si riesce ad attuare quanto previsto dalla legge per la ZF per la Sardinya, da dire, nonostante la maggiore economicità e velocità dell'arrivo delle merci,  in Sardinya essendo al centro del mediterraneo , da distribuire alla rete trasporti europea,  come ben sappiamo le meganavi porta container passano dal canale di Suez e solo dopo 5 giorni arrivano a Rotterdam, perciò avere un portofranco in Sardinya e molto  più competitivo e veloce nella consegna delle merci che guadagnano almeno 5 giorni di tempo rispetto a quello del nord europa,  anche questo aspetto la dice lunga a quali asservimenti sono assoggettati i vari politicanti sardi e italioti, che invece di fare gli interessi nazionali si vendono per un piatto di lenticchie alle élite sovranazionali;  nel  mentre,  noi sardi che abbiamo il diritto legale da decenni per le franchigie fiscali sono disattese e non vengono applicate , mentre al contrario abbiamo tariffe dei trasporti assurde che ci penalizzano sotto tutti gli aspetti economici industriali e sociali,  e ancora più grave inducono i nostri conterranei a espatriare per sopravvivere. 

La difficoltà  del nostro esser isola  rispetto alla terraferma impone costi notevolmente maggiori mentre i politici  collusi con quei poteri e interessi colpevoli  di alto tradimento, nei confronti del popolo sardo e dello statuto autonomo della regione Sardegna, se la godono e mentre fanno il loro meri interessi personali, largamente impuniti, senza che vi sia alcun magistrato che si interessi a perseguire questi politicanti che trasformano in loro interessi privati frodando quelli pubblici .

A quando la rivoluzione legale che imponga, a questi miserabili politici, il rispetto della legge ?


Maria Rosaria Randaccio si racconta in "Audaci a cuore aperto"

Intervista alla d.ssa Maria Rosaria Randaccio, presidente del Movimento Sardegna Zona Franca. Si toccano temi importanti quali la zona franca in Sardegna, la questione dell'aeroporto di Alghero, i potentati economici, l'inesistente legalità nel Ministero delle Finanze, i dilemmi della politica isolana, passando attraverso episodi della vita privata della protagonista. 

Da Alghero Channel, Fausto Farinelli.






VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

comidad



Alla caduta di Mussolini il filosofo e storico Benedetto Croce profetizzò che in un futuro non troppo lontano alcuni suoi colleghi storici si sarebbero dedicati, pur contro ogni evidenza fattuale, ad una “rivalutazione” (una “rettung” come dicono i Tedeschi) della figura del Duce. Si può altrettanto facilmente prevedere che un’analoga “rettung” verrà tentata a proposito di Matteo Renzi, eroe solitario di una “indipendenza nazionale possibile” contro le eurocrazie esterne ed i passatismi interni, un eroe caduto sul sentiero dell’onore, pugnalato alla schiena dal settimanale “The Economist”, come era già accaduto ad un altro eroe italico, il Buffone di Arcore, peraltro riciclatosi recentemente proprio in funzione anti-renziana. Non mancheranno commentatori pronti a commuoversi sulla misera sorte del povero Renzi, costretto dalla umana ingratitudine del popolo dei voucher (tanto da lui beneficato) a ritirarsi a vita privata, cioè ad accontentarsi di far carriera in qualche multinazionale (Apple? Philip Morris?) o in fondazioni annesse.
Intanto la stampa estera presenta il successo del no come una vittoria del “populismo”, un dato dimostrato inequivocabilmente dalla presenza nello stesso fronte del no di personaggi come D’Alema, Bersani e Monti. Persino la Borsa ha festeggiato la caduta di Renzi, probabilmente nella speranza che ciò significhi fine del “bail-in” e apertura al finanziamento pubblico delle banche. Ma è inevitabile che il dibattito politico sia destinato ad avvolgersi di fiabe e leggende, perciò ogni tanto occorre sforzarsi di riportare l’attenzione sui veri oggetti del contendere.

Nelle settimane precedenti il voto referendario, una notizia dalla Grecia ci avvertiva che il governo greco era stato costretto ad operare una drastica privatizzazione dei servizi locali di fornitura idrica e di gas, tutto ciò sotto il consueto ricatto della Troika che tiene in pugno il Paese con l’arma dei prestiti. Mentre costringeva il governo Tsipras a questa ulteriore sottomissione (cosa non difficile, poiché Tsipras era stato selezionato proprio per le sue doti di invertebrato), il Fondo Monetario Internazionale non faceva a meno di notare, con finta preoccupazione, che il rapporto debito-PIL della Grecia è giunto a livelli stratosferici. E non poteva essere altrimenti, visto che le misure recessive a cui lo stesso FMI costringe la Grecia hanno fatto crollare i redditi e quindi le entrate fiscali.
Anche l’Italia è sotto il ricatto del debito pubblico in euro ed è quindi costretta dal nostro compatriota Mario Draghi a fare le “riforme”, cioè le privatizzazioni. In questa vicenda della revisione costituzionale, Renzi è stato mandato allo sbaraglio con disinvolta cialtroneria dal Super-Buffone Mario Draghi, il quale aveva imposto la modifica del Titolo V della Costituzione per avocare allo Stato competenze dei Comuni e delle Regioni, ciò per consentire una più celere privatizzazione dei servizi pubblici locali, come acqua, gas, ma anche sanità.
Un fan di Renzi come Flavio Briatore aveva smaccatamente richiamato nelle sue goffe dichiarazioni di voto per il sì tale legame tra la revisione costituzionale e le privatizzazioni, dimostrando anche lui un eccesso di zelo e di entusiasmo che non ha portato bene al suo idolo.

La cialtroneria delle oligarchie trans-nazionali le ha consegnate ad una figuraccia, ma il momento della caduta del tiranno è anche quello della massima vulnerabilità dell’opinione pubblica. Per rimanere nei paragoni mussoliniani, al 25 luglio seguì l’8 settembre, cioè il cedimento del territorio ad occupanti stranieri. Anche il Buffone di Arcore nel 2011 fu impallinato dal risultato delle elezioni amministrative e del referendum sull’acqua pubblica, ma, qualche mese dopo, il colpo di mano di Napolitano fece apparire la caduta del Buffone come un successo dei “mercati”, dello “spread” e delle eurocrazie. La memoria è labile e la propaganda ufficiale può rimescolare le carte, anzi sostituire il mazzo, perciò chi oggi si aspetta Grillo e Salvini, tra qualche settimana potrebbe ritrovarsi davanti la Troika. La questione privatizzazioni rimane quindi più aperta che mai, viste anche le contraddizioni e le ambiguità di gran parte del fronte del no in questo campo. In effetti neanche la modifica costituzionale avrebbe consentito automaticamente tali privatizzazioni, perciò sarebbe stato comunque necessario un passaggio per la legislazione ordinaria, cosa che avrebbe rivelato le vere intenzioni del governo. Un tale passaggio legislativo rimane inoltre possibilissimo a tutt’oggi, pur a revisione costituzionale bocciata dalle urne, dato che non mancano altri escamotage giuridici per attuare ugualmente le privatizzazioni.

L’aspetto giuridico non è neppure prioritario, se si considera che la strada maestra delle privatizzazioni è l’aggiotaggio sociale, cioè la svalutazione di un bene prodotto con denaro pubblico attraverso il suo boicottaggio ed il suo avvilimento mediatico. L’aggiotaggio è un reato, e infatti non è possibile privatizzare senza ricorrere a mezzi illegali e fraudolenti. Nel migliore dei casi i beni pubblici svalutati con questi mezzi illeciti vengono svenduti, ma più spesso è ancora una volta la spesa pubblica a doversi fare carico delle privatizzazioni, o con sgravi fiscali o direttamente con finanziamenti. Le privatizzazioni sono un crimine che viene legalizzato a posteriori, ma come ci ricorda Briatore, occorre che l’opinione pubblica si abitui alla coppia semantica “gestione pubblica-spreco” e che quindi il crimine venga recepito come un risanamento o addirittura un salvataggio. Ed occorre anche ricordarsi che le lobby delle privatizzazioni - vere e proprie associazioni a delinquere - non sono soltanto esterne alle amministrazioni pubbliche, ma operano anche dentro di esse in funzione dirigenziale.

sabato 10 dicembre 2016

Piccoli perché di un Mondo di conflitti?

Piccoli perché di un Mondo di conflitti?

PAOLO LEONE BIANCU


Esistono CONFLITTI di tutti i tipi, portati avanti secondo paradigmi storici. Quando si discute di tali paradigmi si fa riferimento ai vari tipi di conflitto ... da quelli legali a quelli religiosi, proseguendo con quelli relazionali e quelli più propriamente POLITICI.


Questi ultimi, specie con riguardo a Stati, Popoli e Territori suscitano il mio INTERESSE. Oggi viviamo, tutt’attorno a Noi, sia CONFLITTI ARMATI che CONFLITTI NORMATIVI. I CONFLITTI POLITICI derivano dall'una o dall'altra categoria o dall'insieme delle due. Gli esempi sono tantissimi, ma vorrei restringere il CAMPO all’Europa, dove tanti cosidetti STATI-NAZIONE sono stati costituiti con la Forza delle Armi, ma anche tramite Trattati e Accordi che hanno coinvolto la Chiesa e le più influenti Monarchie del passato.

SARDEGNA, CORSICA, SCOZIA, GALLES, SUD-TIROLO, CATALOGNA, IRLANDA, PAESI BASCHI,son parte di codesti conflitti ancora non risolti, dove alle guerre si é sostituita la NORMA, dando agli Stati-Nazione maggioritari di ITALIA, FRANCIA, INGHILTERRA, SPAGNA di fare le leggi, a loro esclusivo favore, senza considerare i territori (abitati da altri popoli) conquistati con le Armi o con Accordi sottobanco con la Chiesa Romana, erede religiosa dell'IMPERO. 

Credo si possano trovare soluzioni a tale Stato di cose, ma il Modello U.E. non prevede - al suo interno - la capacità di riconsiderare una partizione diversa dell’EUROPA, basata sulle diversità culturali dei POPOLI-NAZIONE, non sul modello degli STATI-NAZIONE. Tale modello è da considerarsi obsoleto, assolutamente incapace di rispondere, in termini moderni, a criteri di Libertà e Democrazia diffusa (non centralizzata) di territori diversi, quali sono quelli delle ISOLE geografiche come Sardegna, Corsica, Irlanda, ma anche delle tante ISOLE etniche come Catalogna, Scozia, Galles, Sud-Tirolo, Paesi Baschi. 

Realtà rappresentanti ENTI Territoriali distinti dal Centro dei rispettivi Paesi-Stato. Purtroppo, il Modello Europeo degli Stati-Nazione continua ad essere attuale, perchè fa comodo agli USA e rappresenta la sua idea di Cultura; una Cultura che annientò i NATIVI Americani e che, oggi, i Governi Europei subiscono, a causa dei tanti rapporti economico- finanziari esistenti tra le due parti dell’Atlantico. Bisogna ricordare, inoltre, che gli USA negli anni dal 1600 al 1700 dello scorso millennio, manifestarono la voglia di “essere i LEADER” anche del Sud-America, per Pretesa Superiorità Culturale (forse la stessa che annientò i Pellerossa), ma Simon BOLIVAR ne castrò lo slancio e limitò tali pretese espansionistiche. 

Le Pretese USA sembrano non avere limiti e l’arma del Denaro viene usata contro tutti coloro che si oppongono ai loro interessi Politici. L’Europa degli Stati-Nazione ha creato la UE (imitando gli USA), dimenticando che <Modelli Politici Consistenti> si basano sulla Cultura che, a sua volta, è espressione di democrazia. Il Continente Europeo sembra si sia dimenticato di essere <scrigno di tante Culture millenarie>, molte delle quali appartenenti a popoli Minoritari (ISOLE geografiche e ETNICHE). La UE Affinché abbia carattere positivo non può continuare ad essere l’attuale contenitore di BUROSAURI, ma deve evolvere verso un Paradigma Politico - di carattere Federale o Confederale - che vada incontro all’Europa dei Popoli o Europa delle Culture, mostrando le sue diversità, le sue risorse, tradizioni e le IDEE in cui Natura e Ambiente la fanno da Padroni, non più schiavi del Dio denaro. 

Da queste premesse pongo una serie di domande, relative al rapporto Sardegna-Italia:
Perché la Cultura sarda dell’Isola sottostà al predominio della Cultura Italiana?
Perché la prospettiva peninsulare di Roma deve prevalere sulla prospettiva isolana?
Perché il Popolo Sardo, nell’amministrare il suo territorio, sottostà a decisioni valide per chi abita la Penisola ma fuori luogo se riferite alla Sardegna?

LA DISCUSSIONE E' APERTA

Abbiamo rimosso l'immagine di cannibalismo dell'ultimo articolo di Fulford

Abbiamo rimosso l'immagine di cannibalismo dell'ultimo articolo di Fulford perchè ci ha comunicato che è falsa : 




"Errata Corrige, l'immagine di una festa di cannibali inviatami da un membro delle famiglie di linea di sangue è stata ripresa da una produzione di Hollywood diretta da Eli Roth Siamo stati ingannati e ci scusiamo per l'errore 
La fotografia verrà rimossa - Benjamin Fulford" 

http://benjaminfulford.net/

vedi l'articolo da cui abbiamo tolto l'immagine:

LE TESSERE DEL DOMINO CONTINUANO A CADERE, HOLLANDE, RENZI, SARKOSY, XI, PUTIN, ABE E LA MERKEL, SONO  IL TARGET 

http://sadefenza.blogspot.it/2016/12/benjamin-fulford-le-tessere-del-domino.html

Passo avanti del governo degli Stati Uniti per mettere fuori legge i Media Independenti

Passo avanti del governo degli Stati Uniti per mettere fuori legge i  Media Independenti 

Sean Adl-Tabatabai





Il  Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge  Venerdì che serve a bandire e impedire tutte le forme alternative di media indipendenti negli Stati Uniti.


Il "Countering Disinformation and Propaganda Act" non solo permette al governo degli Stati Uniti di vietare punti considerati "propaganda russa", ma dà loro la possibilità di diffondere legalmente disinformazione on-line attraverso i social network e media tradizionali.
Il  Senate.gov riferisce:

I senatori Rob Portman (R-OH) e Chris Murphy (D-CT) ha annunciato oggi che la loro legge Countering Disinformation and Propaganda Act  (Contrastare disinformazione e propaganda) - è progettata per aiutare gli alleati americani a contrastare la propaganda di un governo straniero, la Russia, Cina e altre nazioni - è passata  al Senato come parte della National Defense Authorization Act  (NDAA) Conference report FY 2017.

Il disegno di legge bipartisan, che è stato introdotto dai senatori Portman e Murphy a marzo, migliorerà la capacità degli Stati Uniti  il contrastato della la propaganda estera e la disinformazione attraverso la definizione di un centro interdipartimentale ospitato presso il Dipartimento di Stato per coordinare e sincronizzare gli sforzi di contro-propaganda del governo degli Stati Uniti.

Per sostenere questi sforzi, il disegno di legge crea anche un programma di sovvenzioni per le ONG, gruppi di riflessione, la società civile e di altri esperti esterni del governo che sono impegnati nel lavoro relativo alla contro-propaganda . Questo servirà a meglio sfruttare l'esperienza esistente e responsabilizzare le comunità locali per difendersi dalla manipolazione straniera.

"L'approvazione di questo disegno di legge al Senato di oggi ci porta un passo più vicino alla fondamentale su come affrontare in modo efficace la vasta, e destabilizzante, propaganda estera e le operazioni di disinformazione intraprese contro di noi. Mentre la minaccia propaganda e disinformazione è cresciuta, il governo degli Stati Uniti era  addormentato nella guida.


Oggi stiamo finalmente segnalando che è troppo; gli Stati Uniti non rimarranno più ai margini. Ci accingiamo ad affrontare questa minaccia a testa alta ", ha detto il senatore Portman. "Con l'aiuto di questo disegno legge bipartisan, la disinformazione e la propaganda usata contro i nostri alleati e i nostri interessi verranno a mancare."


"Il Congresso ha fatto un grande passo avanti nella lotta contro le notizie false e la propaganda di paesi come la Russia. Quando il presidente firma questo disegno di legge trasformandolo in legge, gli Stati Uniti avranno finalmente un set dedicato di strumenti e risorse per affrontare i diffusi sforzi dei nostri avversari nel diffondere falsi racconti che minano le istituzioni democratiche e compromettere gli obiettivi della politica estera americana ", ha detto Murphy.

"Sono orgoglioso di quello che con il Senatore Portman abbiamo compiuto qui, perché è passato molto tempo da che gli Stati Uniti si sono messi in disparte, per affrontare queste minacce in crescita."



Papa Francesco mette in guardia i media contro l'infatuazione per gli Scandali, citando la 'Coprofilia' e i mangiatori di "sterco"


Papa Francesco mette in guardia i media contro l'infatuazione per gli Scandali, citando la 'Coprofilia' e i mangiatori di "sterco"

BILL CHAPPELL





"Credo che i media dovrebbero essere molto limpidi, molto trasparenti, e non cadere nella malattia della coprofilia", dice Papa Francesco. foto del papa di Franco Origlia / Getty Images


Papa Francesco chiede a coloro che utilizzano e controllano i mezzi di comunicazione di evitare la disinformazione e "la malattia di Coprofilia" - un amore per lo scandalo o di un interesse anomalo per le feci che può anche includere elementi di eccitazione sessuale.


Una ossessivo scandalo può fare grandi danni, ha detto Francesco Mercoledì, in un discorso che ha anche citato la tendenza della gente verso coprofagia (il consumo di feci).

"essere molto limpidi, molto trasparenti, e non cadere nella malattia della coprofilia, che è voler sempre comunicare lo scandalo, comunicare le cose brutte, anche se siano verità. E siccome la gente ha la tendenza alla malattia della coprofagia, si può fare molto danno". "il papa lo ha detto in un'intervista con il settimanale cattolico Tertio belga .
Ha aggiunto, "E dal momento che le persone hanno una tendenza verso la malattia di coprofagia, può fare grandi danni."

Le osservazioni sono state parte della risposta di Francesco a una domanda breve sui media e mezzi di comunicazione. La domanda ha generato una delle più lunghe risposte del colloquio, Francesco ha parlato di entrambi i mali e delle "immense bontà" che le moderne comunicazioni dei media possono portare.
"Al giorno d'oggi hanno nelle loro mani la possibilità e la capacità di formare l'opinione: Essi possono formare una buona o una cattiva opinione", ha detto il papa. 
"La disinformazione - spiega il Papa nell'intervista - è probabilmente il danno più grande che può fare un media, perché orienta l'opinione in una direzione, tralasciando l'altra parte della verità".  ha detto Francesco in seguito.

Il papa sembrava parlare a volte di entrambi i mezzi di informazione tradizionali e di alternativi mezzi di comunicazione che sono diventati prevalenti e influenti.

Francesco afferma:
"I mezzi di comunicazione sono i costruttori di una società. In sé e per sé, sono fatti per costruire, a scambiare, a fraternizzare, per farci pensare, di educare. Di per sé sono positivi. E' ovvio che, dato che siamo tutti peccatori, anche i mezzi di comunicazione in grado di - noi che usano i media, sto usando un mezzo di comunicazione qui -. diventano nocivi e i mezzi di comunicazione hanno le loro tentazioni Essi possono essere tentati di calunnia, e quindi essere usati per calunniare, per sporcare la gente, questo soprattutto nel mondo della politica ".

Descrivendo un ipotetico scenario di errori passati delle persone potrebbe essere usata contro di loro - "E si scopre qualcosa che è vero, ma che è già passato, e per il quale forse si è già pagato con il carcere, con una multa o con quel che sia" - ha detto il papa, "E portare questo alla luce oggi è grave, fa danno, si annulla una persona.."

Il pontefice ha invocato un'altra metafora medica per descrivere i tempi in cui stiamo vivendo, mentre parlava contro la durezza di cuore.

"Oggi c'è bisogno di una rivoluzione di tenerezza in questo mondo chi soffre di 'cardiosclerosis,'" ha detto Francesco, spingendo l'intervistatore a rispondere, "Cardio ...?"

"Cardiosclerosis," il papa ripete.


venerdì 9 dicembre 2016

Yoko Ono: John Lennon ha un messaggio in merito a Trump

Yoko Ono: John Lennon ha un messaggio in merito a Trump

Baxter Dmitry
yournewswire.com





Yoko Ono afferma di aver convocato lo spirito di John Lennon nel 36 ° anniversario della sua morte, nel corso di una cerimonia di "magia Enochiana", e quello che ha detto sul presidente eletto Donald Trump potrebbe sorprendervi.
Yoko Ono ha risposto alla vittoria di Trump urlando con la voce di un bambino e ha rilasciato la registrazione su Twitter. Si è poi rifiutata di parlare per due settimane - ma uno stretto collaboratore dice che il marito morto John Lennon le consigliò di dare, al presidente eletto, una possibilità.




Dear Friends,
I would like to share this message with you as my response to @realDonaldTrump
love, yoko


Nel corso di una cerimonia di convocazione al Dakota Building di New York, Yoko ha fatto un cerchio magico con gli amici vicini e collocato un triangolo al di fuori del cerchio. Secondo il suo amico ha poi evocato lo spirito di John Lennon con le tecniche magiche, molto avanzate, Enochiane.

Yoko ha espresso la sua costernazione per lo stato del mondo nel 2016 e dopo aver chiesto "sostegno e  guida" al suo defunto marito, le consigliò di rilassarsi e dare a Trump la possibilità di mantenere la sua promessa di porre fine alle guerre.

" Tutti abbiamo in noi un Hitler, ma abbiamo anche l'amore e la pace. Allora perché non dare a Trump una possibilità? "

La magia Enochiana è spesso considerata sorprendentemente complessa e difficile da cogliere nella sua interezza, e Yoko la praticata da decenni. Il sistema di magia cerimoniale, resa famosa da Aleister Crowley, si basa sulla invocazione e comandate ai vari spiriti.


Yoko Ono e John Lennon nel 1976.

Sarà Trump a porre fine alle guerre, come ha suggerito lo spirito evocato di John Lennon ? Trump ha più volte detto che le guerre in Iraq, Libia e Siria sono un errore, e ha criticato Hillary Clinton per essere "troppo scaltra nell'uso delle armi."

Il Presidente eletto ha spinto l'idea che il mondo sarebbe un posto più sicuro se questi paesi fossero stabili, piuttosto che desolati e vuoti in un post-conflitto in cui prospera il terrorismo.

" Sarebbe stato molto meglio se Gheddafi fosse rimasto al suo posto. Se questi politici fossero andati al mare invece di fare una cosa del genere, se avessimo ancora Saddam Hussein e  Gheddafi in carica, invece del terrorismo dappertutto, almeno loro li avrebbero uccisi i terroristi, va bene? " Trump ha detto  queste parole durante un dibattito repubblicano alla vigilia delle primarie del Texas .
E non sto dicendo che siano buoni, perché erano cattivi, erano davvero malvaggi, ma non sappiamo a cosa stiamo andando incontro. Se guardi  la Libia in questo momento, ISIS, mentre parliamo, sta prendendo il sopravvento sul loro petrolio. Mentre parliamo, è un disastro totale. Sarebbe stato meglio se i politici si fossero presi un giorno di riposo, invece di andare in guerra. "


giovedì 8 dicembre 2016

LA #MERKEL DETTA LE PROSSIME MOSSE DEL #GOVERNO ITALIOTA: DOVETE CHIEDERE IL MES...

LA #MERKEL DETTA LE PROSSIME MOSSE DEL #GOVERNO ITALIOTA: DOVETE CHIEDERE IL MES...

MA  IN COSA CONSITE QUESTO DONO DELLA MERKEL E DELLA #UE?



#MES sta in italiano per meccanismo europeo di stabilità, altrimenti conosciuto nel resto d’Europa come Esm (European stablity meccanism), uno dice: un fondo, qualcosa a cui chiedere aiuto in caso di necessità, innanzitutto bisogna intendersi su una cosa, cosa significa chiedere aiuto per l’Unione Europea? Non certo attingere a un fondo di solidarietà tale e quale potrebbe accadere se uno istituisce una mensa per i poveri che non possono pagare, no.


La quota di contribuzione

Chiedere aiuto per l’Unione Europea significa un programma di pesanti condizionalità e di espropri, non solo, significa anche un programma di indebitamento ulteriore, perché il circuito economico - finanziario che si è venuto creando da questo Keynes, che poi lo vedremo è stato messo fuori legge

Le cessioni di sovranità

Il MES chiede in cambio cessioni di parti della sovranità, in cosa consistono? Consistono nella firma di pesanti condizionalità, di memorandum di intesa a opera della Troica (Commissione Europea, BCE e FMI)

Le esigenze di capitale

Una delle cose per esempio che si possono cambiare a piacimento è la capitalizzazione, adesso ci sono 700 miliardi dentro questo fondo e sappiamo che ogni stato membro deve contribuire

Le banche del Sud europa

Ma siccome in quel momento i titoli dei paesi del sud Europa: Spagna, Italia, Grecia avevano un tasso di interesse elevatissimo sul mercato secondario e quindi valevano di meno, era evidente che le banche dei singoli paesi,

Balle su balle

Balle su balle ma non c’è nessuno che glielo fa notare. Ma la cosa ancora più buffa è che noi abbiamo visto come il MES in sostanza significhi “cessione di sovranità nazionale”

L'assenza del dibattito politico

Così in attesa di ratificare il Mes, la prima cosa che si fa è quella di approvare il pareggio di bilancio, la regola del pareggio di bilancio deve essere introdotta in Costituzione,

Una sentenza spartiacque

Così questa sentenza è diventata un po’ uno spartiacque, il 12 settembre questa sentenza della Corte Costituzionale è arrivata e i maggiori quotidiani nazionali si sono affrettati a dire che la Corte Costituzionale tedesca aveva dato il via libera

Conclusioni

In Germania che è il paese dell’austerità, del rigore, nella Merkel che recentemente si è accorta, viva Dio, in una recente conferenza ha dichiarato che i mercati sono contro al popolo,

Grazie a #ClaudioMessora della spiegazione

http://sadefenza.blogspot.com


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