domenica 25 febbraio 2024

Belpietro: Macché sanzioni: siamo in affari con Putin

Vladimir Putin
Fonte

Due anni di retorica sullo zar moribondo, l’esercito russo a pezzi, il crollo imminente. Risultato: centinaia di migliaia di morti mentre volano le importazioni alimentari da Mosca (il grano duro fa +1.164%) e, grazie alle triangolazioni, pure quelle di petrolio.


Negli ultimi due anni ci hanno raccontato che la Russia non avrebbe potuto resistere alle sanzioni internazionali, che Putin era gravemente malato e forse addirittura già morto, e quand’anche non fosse passato a miglior vita, le lotte di potere al Cremlino, comunque, lo avrebbero presto disarcionato. Non conto le analisi pubblicate dalla stampa italiana e straniera sul crollo delle importazioni di gas e petrolio, sull’esclusione dal sistema bancario di regolazione dei crediti, sui tremori delle mani e dei piedi dello zar, indicati come spia di una malattia degenerativa, sull’impreparazione delle truppe russe, sul golpe di Prigozhin e sulla controffensiva ucraina. Tutto lasciava presagire che la guerra sarebbe finita presto e, inevitabilmente, che a essere sconfitta dall’alleanza occidentale sarebbe stata Mosca.

Peccato che niente di tutto ciò si sia verificato e che ora, da giorni, la grande stampa sia piena di allarmi sulle prossime mosse di Putin, il quale non si accontenterebbe del Donbass, ma si preparerebbe tra uno, due o cinque anni ad attaccare un Paese Nato e a invadere - udite, udite - l’Europa. Dalle principali capitali del Vecchio continente e dai vertici della Nato arrivano preoccupati solleciti che invitano gli Stati che fanno parte della Ue ad armarsi. Un po’ perché se vince Trump l’America promette di disinteressarsi dei destini europei, e un po’ perché l’orso russo è diventato il nuovo babau, da agitare al momento giusto, quando c’è qualche difficoltà.

L’Ucraina firma accordi di sicurezza con Italia e Canada

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj in una conferenza stampa Kiev, Ucraina, 24 febbraio 2024. © Getty Images / Viacheslav Ratynskyi/Anadolu via Getty Images
Fonte

I patti aprono la strada a maggiori aiuti militari e finanziari a Kiev


I leader di Italia e Canada hanno firmato accordi di sicurezza con l'Ucraina durante la loro visita a Kiev sabato, segnando l'inizio del terzo anno di combattimenti tra Ucraina e Russia.


Secondo l’accordo firmato dal primo ministro canadese Justin Trudeau e dal presidente ucraino Vladimir Zelenskyj, Ottawa fornirà 3,02 miliardi di dollari canadesi (2,2 miliardi di dollari) “in sostegno macroeconomico e militare”.

Il Canada ha fornito 1,78 miliardi di dollari in assistenza militare a Kiev dall’inizio dell’operazione militare russa nel febbraio 2022 e recentemente si è impegnato a fornire più di 800 droni multiuso.
"Continueremo ad essere lì con voi per tutto il tempo necessario [e] con tutto il necessario finché l'Ucraina vincerà", ha detto Trudeau durante il suo incontro con Zelenskyj.
I dettagli dell’accordo tra Zelenskyj e il primo ministro italiano Giorgia Meloni non sono stati resi pubblici, anche se il leader ucraino ha affermato che costituirà la base per una cooperazione più approfondita. "Ringrazio l'Italia per il suo sostegno all'Ucraina, in particolare per la capacità di difesa e la ricostruzione del nostro Stato, e per aver continuato a fornire aiuti militari all'Ucraina", ha pubblicato sabato su X (ex Twitter).

la famosa democrazia occidentale? Non esiste

 


Qui non si tratta di scollamento tra le popolazioni e i loro governi, qui si tratta di conflitti veri e propri che qualcuno definisce ideologici, ma che sono esclusivamente monetari e di conservazione del potere in ossequio ai veri padroni del mondo, la combriccola sionista - gesuita.

Sistemi di intelligenza artificiale che manipolano il sistema nervoso umano

Di Mojmir Babacek

Sistemi di intelligenza artificiale che manipolano il sistema nervoso umano (pensieri, emozioni, percezioni) e derogano ai diritti umani fondamentali

Dovrebbe essere bandito definitivamente. Lettera aperta al Parlamento europeo

Il 9 dicembre 2023, il Parlamento europeo ha pubblicato un comunicato stampa, in cui affermava di aver raggiunto un accordo politico con il Consiglio dell’Unione europea su un disegno di legge per garantire che l’intelligenza artificiale in Europa sia sicura, rispetti i diritti fondamentali e la democrazia”. Il futuro disegno di legge dovrebbe vietare “i sistemi di intelligenza artificiale che manipolano il comportamento umano per eludere il loro libero arbitrio”.

L’Italia accusa la Russia della guerra di Gaza

 Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni © Global Look Press / Mauro Scrobogna
Fonte

Hamas non avrebbe mai osato attaccare Israele se Mosca non avesse lanciato la sua operazione contro l'Ucraina, ha detto Giorgia Meloni


Mosca è responsabile del conflitto tra Israele e militanti di Hamas a Gaza, ha affermato il primo ministro italiano Giorgia Meloni in un'intervista al quotidiano il Giornale pubblicata sabato. È stata la campagna militare della Russia contro l’Ucraina a incoraggiare Hamas a lanciare un massiccio attacco contro Israele il 7 ottobre 2023, ha affermato.

Il leader italiano ha sostenuto che un’operazione militare lanciata da un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU contro un suo vicino ha violato il diritto internazionale e ha scosso l’intero sistema di sicurezza globale. Secondo lei, una mossa del genere avrebbe inevitabilmente “avuto un effetto a cascata sulle altre regioni… del mondo, dal Medio Oriente ai Balcani, all’Africa”.

“Se la Russia non avesse invaso l’Ucraina, con ogni probabilità Hamas non avrebbe lanciato un simile attacco contro Israele”, ha affermato.

La Russia ha lanciato la sua operazione militare speciale contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022, citando la necessità di proteggere la popolazione del Donbass, che soffriva di costante persecuzione da parte di Kiev dal 2014, quando le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dichiararono la loro indipendenza dall’Ucraina.

► Potrebbe interessare anche: