domenica 5 luglio 2020

Inchiesta 'Ndrangheta a Salerno: Caro De Luca, lo sai chi davvero comanda?

Inchiesta 'Ndrangheta a Salerno: Caro De Luca, lo sai chi davvero comanda?

Chris Barlati
Sa Defenza


Traffico internazionale di stupefacenti, estorsioni, corruzione di pubblici impiegati, collusione di avvocati compiacenti, immigrazione irregolare, prostituzione e compra vendite di sentenze.
Napoli? Torino? Milano? No, Salerno. Un città attualmente nelle mani della 'Ndrangheta.



L'esistenza di un polo universitario di primaria importanza per il sud Italia; la presenza di un porto secondo solo a quello di Gioia Tauro; l'assenza totale di criminalità organizzata locale(i clan autoctoni sono stati decimati dalle indagini); la costruzione e l'apertura di attività ristorative in blocco perfettamente uguali; l'incremento di immigrati irregolari di origine africana dediti allo spaccio; traffico internazionale di auto di lusso e rifiuti: tutti sintomi dell'inconfutabile infiltrazione della 'Ndrangheta nella provincia di Salerno.
Esagerazioni? Complotti? Assolutamente, no. Poiché a sostenerlo non è solo l'autore di queste righe, ma esponenti di primo piano delle forze dell'ordine e del mondo dell'antimafia.


Il primo pentito e la trasformazione di Salerno

Il collaboratore di giustizia Antonio Femia, detto Titta, nel lontano 2015 riferisce agli inquirenti di Reggio Calabria ciò che da tempo già si conosce, ma che pochi hanno il coraggio - addirittura - di rivelare a mezzo stampa: il porto di Salerno rappresenta lo scalo numero due, a livello di importanza, per l'immissione di cocaina e per i traffici continentali europei. Il numero uno? Quello di Gioia Tauro, d'esclusiva proprietà della 'Ndrangheta.



Dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Titta ad oggi poco è cambiato. Eppure, la conformazione della città di Salerno è irreversibilmente mutata.
Da quando il porto ha aumentato il numero di spedizioni ed il regime di lavoro, parallelamente sono comparsi i primi immigrati nigeriani attivi nello spaccio di droga, addirittura in pieno lungo mare. L'apparizione dei primi spacciatori nord africani coincide con l'acquisto massiccio di attività di ristorazione, a cui è seguito uno strano convergere di prezzi e servizi, livellati da una somiglianza spaventosa, che nel concreto infrange le leggi della domanda e dell'offerta e della competitività in tempi, e non, di crisi.

Salerno si trasforma, senza turisti, in una città per turisti. Si riforma, si costruisce, si importa, ma la città continua lentamente a morire, e non bastano le luci di Salerno o qualche passeggiata per il corso a risollevare l'economia di un agglomerato urbano che conta 130 mila e più abitanti. E non serve nemmeno un genio per comprendere che Salerno è diventata, stando così le cose, una lavatrice per ripulire capitali, poiché nel deserto non crescono fiori se qualcuno non decide di portarvi acqua.



'Ndrangheta e immigrazione

Criminalità nigeriana e 'Ndrangheta, da una decina di anni a questa parte, costituiscono un connubio indissolubile nel nord Italia. Città come Milano e Torino, senza dimenticare al Sud Castel Volturno e Mondragone, rappresentano vere e proprie basi di smercio di immigrati irregolari provenienti dal centro nord Africa.

I flussi migratori, come evidenziano i rapporti antimafia della metà degli anni '90, costituiscono prerogativa della criminalità organizzata italiana e turca, le quali non si limitano alla sola supervisione delle rotte, ma all'immissione nei circuiti criminali della futura manovalanza a basso costo.

E' dalla crisi jugoslava, fino a giungere a quella albanese, che le associazioni per delinquere sfruttano donne e uomini una volta giunti in territorio nazionale. E' stupido, dunque, far finta di non vedere o di non capire che la storia oggi si ripete con gli sbarchi di africani, in particolare di Nigeriani, che ben si prestano, in ragione di un loro intrinseco razzismo contro l'occidente, a delinquere con il favore delle organizzazioni criminali italiane (l'ideologia della Black Axe e simili è quella della superiorità del nigeriano rispetto sia all'occidente che a molti popoli dell'Africa medesima).

Abbiamo per questo interi quartieri, come quello di Barriera di Milano a Torino, che sono completamente in mano alle organizzazioni criminali Nigeriane, che da anni spacciano per conto di referenti, molto probabilmente calabresi, egemoni, stando alle indagini, nelle capitali del nord Italia.

Le dichiarazioni di Titta, risalenti - le prime- al 2015, avrebbero dovuto innescare un'attività di prevenzione da parte dello Stato, sia in termini di stabilità sociale che in materia di trasparenza economica. Ciononostante, a nulla è servito ed il porto ha continuato normalmente a ''lavorare''. Traffico dopo traffico. Container dopo container.

Il primo salernitano della 'Ndrangheta

Siamo nel dicembre del 2018. Per la direzione nazionale e distrettuale antimafia di Reggio Calabria non è festa, ma il regalo di Natale è bello che pronto.

Un blitz di livello internazionale, che coinvolge diversi paesi, tra cui Germania, Olanda, Belgio e America Latina, porta alla scoperta di una fitta rete di affiliati alla 'Ndrangheta, composta da capi cosca e centri di interesse decisionali, tra cui spicca anche un salernitano di 48 anni. Gli arresti sono in totale 90 e 70 le misure cautelari predisposte.



Alcuni giorni dopo la maxi operazione, tanto per ribadire la gravità della situazione, il generale dei Carabinieri Giuseppe Governale, ospite nella sala Fadda, del convitto nazionale Tasso, dichiara senza mezzi termini: «Mafia e camorra hanno subìto battute d’arresto sul piano investigativo, meno la ‘Ndrangheta». L'appello di Governale, come gli avvertimenti dello stesso Cafiero de Raho, cadranno nel vuoto. E nessuno chiederà: ''Ma perché? A Salerno comanda la 'Ndrangheta?''.




L'operazione Tortuga

L'esistenza dell'onorata società, che di ''onorata'' ha ben poco, è stata dimostrata, anche se non ufficialmente, con la conclusione dell'operazione Tortuga; operazione che ha portato alla scoperta di una diffusa rete di corruzione e collusioni che ha riguardato il personale doganale portuale ed alcuni personaggi del mondo delle istituzioni: forze dell'ordine, firme dell'avvocatura salernitana e campana, liberi professionisti. Leggiamo dal quotidiano online positanonews:

''L’operazione Tortuga ha «smantellato» quasi per intero l’ufficio della Dogana di Salerno coinvolgendo ben 17 funzionari (tra i quali il direttore dell’epoca, Stefano Fasolino, e il funzionario delegato Felice Pessolano), sei funzionari sanitari, ventidue spedizionieri, 10 operatori portuali, ma anche due avvocati penalisti, un dipendente amministrativo dell’Ufficio Registri della procura di Salerno, un militare della guardia di finanza, e dieci persone (in gran parte imprenditori interessati alle agevolazioni). Sono complessivamente 69 i destinatari di misure restrittive, 87 gli indagati.''


''(...) Gli indagati sono tutti residenti nelle province di Salerno, Napoli, Caserta ed Avellino, dove ieri mattina sono state eseguite dai finanzieri del Gruppo Salerno (agli ordini del colonnello Sebastiano Barbato) anche 84 perquisizioni domiciliari. I reati contestati sono diversi: peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, traffico di influenze illecite, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, favoreggiamento, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, ricettazione, traffico Internazionale di rifiuti, contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Cento i capi di imputazione contestati a vario titolo a tutti gli indagati.''

Il traffico di auto internazionale. I contatti tra 'Ndrangheta, Turchia e narcos

La 'Ndrangheta è una struttura criminale organizzata di rilevanza mondiale e di carattere federale. Ove vi è 'Ndrangheta vi sono contatti con criminalità turca, narcos colombiani, immigrati irregolari e 'ndrine del Canada(paese nel quale la 'Ndrangheta ha costituito una diretta proiezione del proprio io reggino, ma non autonoma rispetto alla cupola). Le collusioni di natura fisiologica, che rendono la 'Ndrangheta una potenza geopolitica di livello mondiale, sono tuttavia quelle con la magistratura/massoneria e le forze dell'ordine ''deviate''. Ove vi è 'Ndrangheta non può non esistere magistratura massonica e forze dell'ordine corrotte.

Il postulato appena enunciato si dimostra nella sua veridicità nel giugno del 2020, a seguito della scoperta di un traffico internazionale di auto di lusso, che toccava i seguenti paesi: Canada, Turchia, Libia, con scali nei porti di Homs, Gioia Tauro e Salerno.

Magistrati corrotti

Come abbiamo avuto modo di vedere, i presupposti fondamentali della presenza della 'Ndrangheta sono confermati, e da diversi anni. Inutile parlare dunque di ''camorra'' o di ''clan del salernitano'' senza focalizzarli in un'ottica di più ampio respiro e che riguardi la mafia italiana più importante e possente in Europa, quella che ogni anno fattura 45 miliardi di euro e che detiene l'esclusiva con i narcos colombiani per l'importazione di cocaina in Europa.

Se ancor oggi non si parla di 'Ndrangheta, non dobbiamo meravigliarci. Come su espresso, la presenza di una magistratura collusa e deviata, probabilmente appartenente alla massoneria, è una delle caratteristiche fondamentali della 'Ndrangheta, senza la quale non potrebbe affermarsi ed operare.

Veniamo ora al dunque: abbiamo avuto casi di corruzione nel mondo della magistratura salernitana? La risposta non può essere che affermativa.

Nel maggio del 2019 detona il famoso scandalo delle ''mozzarelle''.

Un gruppo di giudici, di concerto con alcuni imprenditori, in cambio di alcune ''mozzarelle'', nome in codice per indicare le tangenti, venivano pagati per aggiustare dei processi. Gli indagati che hanno confessato nell'immediato son stati ben 14, con altri 7 che sono seguiti nel corso nelle indagini. Leggiamo dal sito Punto Agro News:


''Una mazzetta da 10 mila euro per aggiustare una sentenza su un ricorso da 35 milioni di euro presentato da un imprenditore dell'Agro nocerino sarnese. E' quanto emerge dall'inchiesta "Ground zero 2" che ha portato in manette sette persone tra giudici tributari e imprenditori delle province di Avellino e Salerno. E' il prosieguo di una precedente inchiesta che aveva portato agli arresti 14 persone sempre per corruzione in atti giudiziari nell'ambito delle indagini sulla Commissione Tributaria di Salerno.''



''(...)I protagonisti di tali vicende, mostrando un individualismo forsennato capace con il danaro di travolgere anche le garanzie minime di uno Stato democratico, sono portatori di rara delinquenza certamente da arginare con l'applicazione di misure cautelari". Così il Gip del Tribunale di Salerno Pietro Indinnimeo nell'ordinanza di custodia cautelare che dispone il carcere per sette indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle sentenze tributarie pilotate. Ordinanza di custodia cautelare che è stata notificata questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Salerno.''

Seguiamo con Repubblica:

''(...)Tra gli arrestati compaiono anche un giudice tributario non togato, un segretario della Commissione Tributaria Provinciale, un produttore televisivo dell'Avellinese, altre quattro persone, tra cui imprenditori e commercialisti della provincia. Tra i capi di accusa vi sono la cancellazione di un debito con l'Erario di oltre 35 milioni di euro ottenuto da una società di Sarno; per un'altra società di Angri, invece, l'indebito vantaggio ottenuto supererebbe i cinque milioni; per una terza società avellinese, infine, la somma contestata dal Fisco e annullata dai giudici raggiungerebbe quasi il milione. Sale così a venti il numero complessivo di provvedimenti di secondo grado, al centro dell'inchiesta, che sarebbero stati pilotati dal 2016 a maggio di quest'anno.''

Ma ciò che più sconvolge - come era già di per sé logico ipotizzare - è che non si tratta di un caso isolato:

''Viste le confessioni di molti degli indagati e l’acquisizione di nuove elementi, la procura di Salerno continua le indagini.(...) Si sa che l’indagine si sta allargando. Del resto il Gip del tribunale di Salerno aveva sottolineato, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei 14 indagati, che quello scoperto era solo parte di un sistema corruttivo nella sezione salernitana della commissione tributaria regionale.''

Spaccio e forze dell'ordine colluse


Ripetiamo: se vi è 'Ndrangheta vi sono forze dell'ordine corrotte e magistratura massonica deviata.
Tanto per non essere da meno, ritorniamo al luglio del 2017.
I Carabinieri del comando Provinciale di Salerno, a seguito di alcuni indagini, scoprono e smantellano una rete di spaccio composta da un sodalizio attivo tra Napoli e Salerno, che si occupava di rifornire le piazze di hashish ed eroina, servendosi della collusione di un carabiniere.

Le indagini partono nel dicembre del 2015, guarda caso anno delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Titta, a seguito dall'omicidio di Massimiliano Nastri, il quale, stando agli inquirenti, avrebbe cercato di sfidare il monopolio dei capi spaccio, venendo per tali ragioni assassinato.

Il record mondiale dello smercio di droga appartiene a Salerno

Nel dicembre del 2019 un sottomarino artigianale dei narcos, a causa di un'avaria interna, viene rintracciato dalle forze dell'ordine portoghesi e spagnole. Al suo interno vengono ritrovati 152 pacchi di cocaina, per un peso complessivo di 3 tonnellate.

Roberto Pannunzi, nel corso della sua mirabolante carriera di broker - sponda tra i narcos e le organizzazioni mafiose in Europa - arrivava a contrattare l'invio, anch'egli, un massimo di 3 tonnellate di cocaina a commessa. Pannunzi è stato definito il piu' grande broker della storia, il ''Pablo Escobar italiano''.

Il 1' luglio del corrente anno, battendo i record dei più abili trafficante della storia del crimine mondiale, a Salerno giungono - in una sola volta! - ben 14 tonnellate di metanfetamine prodotte dallo Stato Islamico. Una novità, sia in termini di quantità che di importanza di spedizione. Il carico, infatti, ha un valore di 1 miliardi di euro.



La domanda che dovrebbero porsi gli inquirenti è: ''Chi ha dato l'ordine di inviare il container a Salerno? E chi è in grado di organizzare una simile spedizione?'' La risposta è ovvia: la 'Ndrangheta.

Essendo la padrona ufficiosa del Porto di Gioia Tauro e la detentrice dell'esclusiva per l'importazione di cocaina in Europa, chi mai potrebbe? Ma ancora nessuno ha il coraggio di pronunciare la parola 'Ndrangheta nel Salernitano, nemmeno De Luca.

Vuoi vedere che vi è ancora qualcuno che non riesce a vedere quello che sta accadendo? O semplicemente vi sono collusi?

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sabato 4 luglio 2020

NUOVO STUDIO: DIVISIONE LA CHIESA ORTODOSSA IN UCRAINA

NUOVO STUDIO:  DIVISIONE LA CHIESA ORTODOSSA IN UCRAINA  

Nadia Bazuk
Sa Defenza 




All'inizio di maggio, il Centro svizzero per gli studi sulla sicurezza dell'ETH di Zurigo ha pubblicato un nuovo rapporto sull'invasione di Costantinopoli nel territorio canonico della Chiesa ortodossa russa e il suo impatto sulla vita religiosa nel paese e sulla situazione nell'ortodossia mondiale.

Secondo lo studio di Nikolay Mitrokhin, ricercatore presso il Centro di ricerca per gli studi dell'Europa orientale (Forschungsstelle Osteuropa) presso l'Università di Brema, la decisione del Patriarcato ecumenico di interferire direttamente nella situazione della chiesa ucraina ha causato una grave crisi nell'ortodossia. Le azioni del Phanar ha portato a una divisione più profonda tra le coalizioni "greche" e quelle con sede a Mosca. "Da un lato, le chiese dominate dalla diaspora greca - Patriarcato ecumenico, ellenico, Alessandria e Cipro - e, dall'altro, le chiese collegate ideologicamente e organizzativamente a Mosca: il ROC, Antiochia (Siria), bulgara, georgiana, Chiese ortodosse serbe e polacche, così come la chiesa ortodossa delle terre ceche e della Slovacchia ”, scrive l'autore. Inoltre, gli sforzi di alcune Chiese locali per risolvere il conflitto (ad est)

Lo stesso pensiero è espresso da Alexander Ponomariov nella sua analisi "International Implications of Ukrainian Autocephaly (2019-2020)" (p. 10 del Digest). Afferma che il commonwealth ortodosso sta affrontando un "pericolo imminente di scisma" mentre le chiese "greche" reagiscono al loro indiscutibile leader neo-post-bizantino, il Patriarcato ecumenico ",  sullo sfondo l'epidemia di COVID-19.

La strategia del Patriarcato ecumenico nei confronti dell'Ucraina ha causato un aperto scontro tra essa e la Chiesa ortodossa russa. Mitrokhin afferma che, al fine di respingere gli attacchi del Fanar, il ROC ha revocato il tradizionale sistema di "amicizia, ostilità o ricerca di un equilibrio di interessi con le Chiese ortodosse nazionali" e si è trasformato in una rete "ibrida" di amicizia e relazioni commerciali. Nel 2019, quando Costantinopoli concesse i Tomos di autocefalia (indipendenza) alla Chiesa ortodossa di recente creazione dell'Ucraina (OCU), il Patriarcato di Mosca interruppe il contatto con esso ma quando le Chiese di Grecia e Alessandria riconobbero l'OCU, la Chiesa ortodossa russa decise tagliare i legami solo con quei religiosi di queste Chiese che hanno approvato il riconoscimento.

Un altro passo di Mosca è stata la creazione di due nuovi exarcati: l'Europa occidentale e il sud-est asiatico, che sono diventati un "pugno nel naso" per il Patriarcato ecumenico. “Il primo includeva paesi europei a ovest della Germania, il secondo a sud e ad est della Cina continentale. Ovviamente, il ROC aveva già parrocchie e diocesi in queste regioni, ma la creazione di esarcati (il ROC non li aveva  fuori dall'ex Unione Sovietica per lungo tempo) significa un nuovo livello di rivendicazioni simboliche. In precedenza, nel sistema dell'"ortodossia mondiale", al Patriarcato ecumenico veniva assegnato il ruolo di coordinatore della vita ortodossa al di fuori dei territori controllati da chiese nazionali e patriarcati tradizionali. [...] Gli esarcati del ROC sono un chiaro sforzo per cambiare questo status ", afferma lo studio.

Ancora più drammatico è stato l'impatto del Patriarcato ecumenico sull'ortodossia ucraina. La creazione dell'OCU ha portato a numerosi conflitti locali durante la transizione forzata delle parrocchie sostenute dall'ex presidente Poroshenko e dai partiti radicali di destra.

Secondo i dati dell'autore, sulla base di conversazioni con alti funzionari di chiesa e attivisti sia a Kiev che nelle diocesi più colpite, l'UOC ha perso irrimediabilmente almeno 200 comunità (e circa 150 sacerdoti), circa 250 comunità si sono divise e è impossibile servire nelle loro chiese (ma i sacerdoti sono rimasti nell'UOC); altre 100 comunità servono nelle stesse chiese di prima, ma vengono formalmente trasferite all'OCU.

"Circa 200 comunità si sono unite alla OCU volontariamente o temono la chiusura, [...] nella stragrande maggioranza degli altri casi, tuttavia, le decisioni di" trasferire una comunità "alla OCU non sono state prese dalla stessa comunità durante l'assemblea parrocchiale, ma da la comunità territoriale (rurale) ". Tali transizioni erano impossibili prima che le modifiche alla Legge sulla libertà di coscienza, molto vaghe in termini di norme per la decisione sulla transizione, fossero state introdotte dal governo di Poroshenko nel gennaio 2019.

Nei primi mesi del 2019 in centinaia di villaggi in sei delle sette regioni dell'Ucraina occidentale (eccetto la regione della Transcarpazia), così come nelle regioni di Khmelnytsky, Vinnytsky, Zhytomyr ci sono state feroci scaramucce tra i sostenitori dell'OCU che hanno cercato di impadronirsi di chiese e UOC sostenitori che hanno cercato di tenerli. Gli attivisti UOC, privi di qualsiasi aiuto da parte di Kiev, devono creare reti di sostegno reciproco per proteggersi.

Il modo in cui l'UOC può difendere le sue parrocchie dai sequestri è quello di affrontare legalmente i suoi avversari. Attualmente, ci sono 60 cause legali contro varie amministrazioni regionali per la ri-registrazione illegale delle parrocchie. I tribunali sostengono principalmente l'UOC e confermano che le transizioni delle parrocchie erano illegali.

Invece di unire i fedeli ucraini, l'OCU li ha divisi. I conflitti (compresi quelli tra le ex organizzazioni ecclesiali che ora fanno parte dell'OCU) in tutto il paese continuano. Fino a questo momento, circa 350 comunità che l'OCU già considera proprie non hanno ancora completato il processo di transizione. Non è ancora noto quante parrocchie appartengano all'OCU (secondo varie stime, ha da 3.500 a 7.000 parrocchie).

Inoltre, secondo un altro studio di Nikolay Mitrokhin ("Atheisten des Kiewer Patriarchats". Die Kirchenfrage in der Ukraine nach dem Tomos "), la frequenza dell'OCU è relativamente bassa, soprattutto se paragonata a quella della Chiesa ortodossa ucraina.

Il fattore chiave che influenza la partecipazione è che la Chiesa ortodossa ucraina è riuscita a preservare la sua unità nonostante tutti gli sforzi delle autorità precedenti. Per l'UCU, l'unità è ancora irraggiungibile e sfortunatamente ora sembra che la normalizzazione della situazione religiosa in Ucraina durerà per decenni.


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Linee guida per la lettura di diversi articoli, Forze della Luce

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Proveremo a spiegarvi questo con un esempio. Crediamo che una formica veda il suo mondo in modo diverso rispetto a un coniglio, un uccello, un essere umano o una balena. Tutti, anche se si trovassero nello stesso posto, lo descriverebbero in modo diverso e per tutti loro sarebbe la loro rappresentazione del mondo e, quindi, la verità.

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Ti lasciamo con grande amore

I tuoi fratelli

Pleiadiani, Siriani, Blue Avians, Cosmic Central Race, Hathors, Santines, Freyats e altri ...

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giovedì 2 luglio 2020

Ghislaine Maxwell - la "signora" di Jeffrey Epstein e amica del principe Andrea - arrestata dall'FBI nel New Hampshire l'accusa: traffico di minori

Ghislaine Maxwell - la "signora" di Jeffrey Epstein e amica del principe Andrea - arrestata dall'FBI nel New Hampshire l'accusa: traffico di minori


  • Maxwell, 58 anni, è stata arrestata nel New Hampshire giovedì mattina
  • È accusata di traffico di minori per sesso e per falsa testimonianza 
  • Le accuse risalgono al 1994 e riguardano tre vittime, la più giovane delle quali aveva 14 anni quando Maxwell la "governava" 
  • Non è chiaro dove si siano verificati tutti gli incidenti; l'accusa si riferisce a cose che accadono nelle "residenze" di Epstein -  ne aveva molte in tutto il mondo   
  • Maxwell non si vede dalla scorsa estate da quando è scomparso Epstein 
  • È stata fotografata in un Burger In-N-Out ma poi è divenuta non rintracciabile 
  • È lei che lo ha presentato al principe Andrew e Virginia Giuffre Roberts 
  • Dice che lei e il Royal hanno fatto sesso quando aveva 17 anni nel 2001 
Ghislaine Maxwell, ex fidanzata di Jeffrey Epstein  e presunta signora accusata di aver procurato giovani ragazze , è stata arrestata con l'accusa di traffico e spergiuro.  
L'FBI l'ha presa in custodia a Bradford, una piccola città nel New Hampshire, giovedì mattina e dovrebbe comparire in seguito in un tribunale federale . 
Una grande giuria ha presentato l'accusa di attrarre ragazze minorenni per fare sesso, sesso illegale con loro ed Epstein, e in seguito ha mentito agli investigatori quando è stata citata in giudizio da Virginia Giuffre Roberts, una degli accusatori di Epstein  che affermano che ha fatto sesso con il principe Andrea quando aveva 17 anni.
Le accuse risalgono al 1994 e coinvolgono tre vittime senza nome, la più giovane delle quali aveva 14 anni quando presumibilmente incontrò la società bene britannica. 
Epstein è stato accusato di aver abusato di decine di altre ragazze e Maxwell è associata ai decenni di presunto orrore perché, dicono gli accusatori, era sempre al suo fianco o prendeva accordi per lui. 
Maxwell,  figlia della società bene britannica del defunto, magnate dei giornali Robert Maxwell, la cui impressionante rete internazionale di amici e conoscenti include i Clinton, è un fantasma da quando Epstein è stato arrestato lo scorso giugno con l'accusa di traffico sessuale.  
È lei che lo ha presentato al principe Andrea e ha organizzato la serata di Londra del 2001 quando il regale avrebbe fatto sesso con Virginia Giuffre Roberts, allora 17enne. 
Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein nel 2005. Si è ucciso l'anno scorso in prigione
Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein nel 2005. Si è ucciso l'anno scorso in prigione 
Non è chiaro dove si siano verificati tutti gli abusi; l'accusa si riferisce a loro dicendo che accadono nelle "residenze" di Epstein - di cui ne aveva molte in molte parti del mondo. 
Le accuse sono: cospirazione per invogliare i minorenni a viaggiare per compiere atti sessuali illegali, allettamento di un minore a viaggiare per compiere atti sessuali illegali, cospirazione per trasportare minori con l'intento di impegnarsi in attività sessuali criminali, trasporto di un minore con l'intenzione di svolgere attività sessuale criminale e due conteggi di spergiuro. 
Se condannata, potrebbe affrontare la prigione a vita  con l'accusa più grave - il trasporto di un minore con l'intenzione di svolgere attività sessuale criminale - che prevede una pena minima di 10 anni.
L'accusa sostiene; 
  • Maxwell ha seguito e tenuto in cura tre ragazze senza nome, tutte di età inferiore ai 18 anni, a Londra, New York e in Florida e nel New Mexico tra il 1994 e il 1997 
  • Le ha incoraggiate a viaggiare per incontrare Epstein e intraprendere atti sessuali con lui 
  • Ha mentito nelle testimonianze del 2016 mentre era citata in giudizio da Virginia Giuffre Roberts per non aver mai tenuto cura o fatto sesso con ragazze minorenni 
Quando ha incontrato Epstein, ha avuto una sorprendente rete di influenti e importanti amici e conoscenti in tutto il mondo che molti dicono che è ciò che lo ha attratto. 
Tra loro ci sono Bill e Chelsea Clinton
È stata fotografata al matrimonio di Chelsea e ha anche volato con Clinton sul jet privato di Epstein, soprannominato "Lolita Express" perché era usato per trasportare le ragazze nella sua isola privata dei Caraibi o nel ranch nel New Mexico. 
È stata anche fotografata con Epstein e Donald e Melania Trump alle feste, anni prima che Epstein diventasse un paria sociale. 
Tra le accuse nell'accusa c'è che Maxwell aveva in cura le ragazze, inclusa una a Londra.  
"La vittima 1" ha incontrato Maxwell quando aveva 14 anni nel 1994, si legge nell'accusa.
"Maxwell" ne aveva cura e la governava portandola al cinema e durante i viaggi per shopping. Le chiese anche della scuola, delle sue lezioni, della sua famiglia e di altri aspetti della sua vita.
Maxwell è colui che ha presentato il principe Andrew a Epstein e che ha facilitato la serata del 2001 a Londra (nella foto), quando Andrew avrebbe presumibilmente fatto sesso con Virginia Giuffre Roberts, allora 17. Ha negato di aver mai incontrato
Maxwell è colei che ha presentato il principe Andrea a Epstein e che ha facilitato la serata del 2001 a Londra (nella foto), quando Andrea avrebbe presumibilmente fatto sesso con Virginia Giuffre Roberts, allora 17enne. Ha negato di aver mai incontrato 
Maxwell con Prince Andrew ad Ascot nel Regno Unito nel 2000
Maxwell con Principe Andrea ad Ascot nel Regno Unito nel 2000 
Maxwell ha una sorprendente rete di amici e conoscenti di alto profilo.  Viene mostrata al matrimonio di Chelsea Clinton nel 2010
Maxwell ha una sorprendente rete di amici e conoscenti di alto profilo. Viene mostrata al matrimonio di Chelsea Clinton nel 2010 
Maxwell e Bill Clinton a bordo del Lolita Express - il jet privato di Epstein utilizzato per trasportare le ragazze minorenni nella sua isola privata nei Caraibi e nel suo ranch nel New Mexico
Maxwell e Bill Clinton a bordo del Lolita Express - il jet privato di Epstein utilizzato per trasportare le ragazze minorenni nella sua isola privata nei Caraibi e nel suo ranch nel New Mexico 
Maxwell con Epstein e Donald e Melania Trump nel 2000
Maxwell con Epstein e Donald e Melania Trump nel 2000 

LE SPESE 

Cospirazione per invogliare i minori a viaggiare per compiere atti sessuali illegali (pena massima 5 anni)
Invito di un minore a viaggiare per compiere atti sessuali illegali (20 anni)
Cospirazione per il trasporto di minori con l'intento di impegnarsi in attività sessuali criminali (20 anni)
Trasporto di un minore con l'intenzione di esercitare un'attività sessuale criminale (minimo 10 anni, massimo della vita)
X 2 conteggi di spergiuro (x 10 anni)
"Ha quindi cercato di normalizzare la condotta inappropriata e offensiva, tra l'altro, spogliarsi di fronte a lei ed essere presente quando si è spogliata di fronte a Epstein", secondo l'accusa. 
Il trio si è quindi impegnato in un "sesso con massaggio di gruppo" in più di un'occasione, afferma l'accusa. 
"Vittima 2" ha incontrato Ghislaine nel 1996 e l'ha governata nel ranch di Epstein nel New Mexico. 
"Vittima 3" ha incontrato Maxwell a Londra nel 1994 ed è stata governata fino al 1995 dove ha fatto sesso con loro. 
I suoi avvocati hanno respinto incessantemente le accuse di essere stata coinvolta per anni nell'abuso di dozzine di ragazze da parte di Epstein, negandole nelle cause civili. 
Tuttavia, è scomparsa dall'agosto 2019 quando è stata vista in un Burger In-N-Out, dieci giorni dopo il suicidio di Epstein. 
Non ha fatto commenti pubblici sullo scandalo o sulla morte di Epstein dello scorso agosto e la sua ubicazione è stata in gran parte sconosciuta.
DailyMail.com l'ha rintracciata in una piccola città del New England dove viveva con l'amministratore delegato di tecnologia Scott Borgerson nell'agosto 2019, ma a parte questo, i suoi movimenti sono stati un mistero.  
Maxwell non è stata vista dallo scorso agosto quando è stata fotografata in un In-N-Out Burger a Los Angeles, dieci giorni dopo il suicidio di Epstein
Maxwell non è stata più vista dallo scorso agosto quando è stata fotografata in un In-N-Out Burger a Los Angeles, dieci giorni dopo il suicidio di Epstein 
Le foto, che furono messe in scena in modo bizzarro, circolarono ma poi andò sottoterra
Le foto, messe in scena in modo bizzarro, circolarono fino a che poi andarono sommerse 
2019: Ghislaine Maxwell viene trovata in un locale per hamburger a Los Angeles


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Dall'arresto e dal suicidio di Epstein, le sue vittime hanno chiesto che gli altri coinvolti nell'abuso fossero assicurati alla giustizia. 

GLI ALLEGATI 

Vittima 1
Ha incontrato Maxwell quando aveva 14 anni nel 1994.  
Epstein e Maxwell la incoraggiarono entrambe a recarsi nelle residenze di Epstein in Florida e New York dove fece sesso con loro 
Vittima 2 
Ha incontrato Maxwell nel 1996 nel ranch di Epstein nel New Mexico, dove ha fatto sesso con loro 
Vittima 3 
Ha incontrato Maxwell a Londra nel 1994  e fino al 1995, dove ha fatto sesso con loro 
Maxwell è sempre stata in cima alla lista. 
Presumibilmente avvicinava ragazze delle scuole superiori, nei country club e persino in strada se pensava che fossero gradite a Epstein.
Diceva loro che lavorava per un uomo ricco che li avrebbe generosamente aiutati se avessero accettato di venire a casa sua e massaggiarlo per soldi, dicono le donne. 
Giuffre ha condiviso le accuse più esplosive contro di lei. 
Afferma che Maxwell ha preso parte al suo primo incontro sessuale con Epstein e che i tre facevano regolarmente sesso.
Afferma anche che quando ha cercato di liberarsi da Epstein, Maxwell l'ha minacciata. 
Altri hanno raccontato come Maxwell ha facilitato il loro viaggio e ha insegnato loro come soddisfare sessualmente il finanziere.  
Quando Epstein fu arrestato a Palm Beach nel 2007, lei gli stava accanto, scrivendo in una dichiarazione del personaggio che l'aveva aiutata a superare il dolore per la morte del padre.  

















Il video sembra mostrare Ghislaine Maxwell durante l'ultimo avvistamento pubblico


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