domenica 5 gennaio 2014

ATTENTATO E COLPO DI STATO l'11 SETTEMBRE 2001 NON SOLO SOSPETTI . INDIZI GRAVI SULL ' OPERATO DI BUSH, DEL MOSSAD E DELL' ARABIA SAUDITA.

ATTENTATO E COLPO DI STATO l'11 SETTEMBRE 

2001 NON SOLO SOSPETTI . INDIZI GRAVI 

SULL ' OPERATO DI BUSH,DEL MOSSAD E 

DELL'ARABIA SAUDITA.


A.BOASSA

Helen Mariani (associazione dei parenti delle vittime dell'11 settembre) :"Sono personalmente convinta che lei - si intende Bush- abbia deliberatamente permesso che i fatti dell'11settembre accadessero". Barry Zellman si chiede come mai non ci sia stata nessuna risposta militare quando tra il primo impatto e il secondo erano trascorsi 90 minuti


Altri membri dell'associazione mettono in evidenza una tale quantità di incongruenze : anomali operazioni in borsa , non rispettate le procedure d'emergenza dell'Aviazione civile ... che azzerano la credibilità della ricostruzione ufficiale .

Dubbi che non hanno sfiorato i politici nostrani e che sono apparsi ovvi invece a persone "comuni." toccate nei loro affetti (2752 i morti) . Si è gridato in Italia al complottismo , all'ideologismo (aggredito in particolare Giulietto Chiesa che fu tra i primi a denunciare il cumulo di menzogne della Casa Bianca).


Non di complottismo si tratta ma di complotto organizzato da una pluralità di agenti , come viene evidenziato nella stampa americana da attendibili testimonianze , da informazioni trapelate da relazioni che si basano su documentazione CIA ed FBI .


In sintesi , dell'indagine investigativa indipendente richiesta dal congresso di 800 pagine ne risultano censurate 28 . L'attuale fuga di notizie "sconvolgenti" deriverebbe proprio da lì .


Secondo il New York post e Press TV , l'abbattimento delle torri non sarebbe stato "ideato" ed attuato autonomamente da "cellule terroristiche islamiche". 


Addirittura - dico addirittura per noi italiani abituati ai rassicuranti e divertenti dibattiti politici televisivi- alcuni parlamentari statunitensi hanno dichiarato che nelle pagine censurate risulterebbe che nell'attentato non vi sia traccia di un qualche coinvolgimento di Al-qaeda

Per la CIA vi sono "prove inconfutabili" che i funzionari governativi sauditi hanno aiutato i dirottatori (coinvolte l'Ambasciata a Washington e il Consolato di Los Angeles) . Obama vuole coprire l'Arabia Saudita ma forse anche qualcun altro . 

La spia Khalezov avrebbe confessato all'FBI di un incontro con Harari ,direttore del Mossad che gli avrebbe confidato che gli attacchi dell' 11/9 non erano stati "una casualità fortunata per Israele" come aveva detto Netanyahu , ma un vero "attacco del Mossad contro gli Stati Uniti".

Parecchi agenti del terrore più spietato appaiono coinvolti e le 28 pagine di cui si chiede la desecretazione dovrebbero darci qualche lume anche se già ai più negli Stati Uniti parrebbe sicuro che l'ordine del massacro sia stato impartito da Bush in persona
. 

seguirà la seconda parte sul colpo di stato


“Sembra una reazione di termite e zolfo, che è un'idea molto ingegnosa,” ha dichiarato Steven Jones, Professore di Fisica alla BYU, ad una conferenza che si è tenuta Venerdì ad un meeting alla Utah Academy of Science, Arts and Letters allo Snow College.
In una foto satellitare scattata con dei rilevatori di calore che mostra molti focolai ancora incandescenti 5 e 12 giorni dopo il crollo:
Un semplice incendio sarebbe stato in grado non solo di fondere l'acciaio
 e di far crollare un grattacielo, ma addirittura di mantenersi così incandescente,
tanto che sono ancora presenti 
pozze di metallo fuso, dopo giorni interi dai crolli? 
Chiedetelo ad un pompiere e vedete se riesce a non ridervi in faccia.

sabato 4 gennaio 2014

SA ZONA FRANCA AT A CALAI IN IS ELETZIONES DE SARDINYA LUIGI AMEDEO, noto GIGI, SANNA CANDIDATU PRESIDENTI DE SA RAS!

SA ZONA FRANCA AT A CALAI IN IS ELETZIONES DE SARDINYA LUIGI AMEDEO, noto GIGI, SANNA CANDIDATU PRESIDENTI DE SA RAS!
Vàturu Erriu Onnis Sayli 



Il Professore Luigi Amedeo noto Gigi Sanna  entra in politica e concorre alla Presidenza della Natzione Sarda con un movimento che in questi ultimi anni è agli onori della cronaca sarda nel rivendicare spazi di libertà che non siano soggetti alla tassazione infame italiota.

Una uomo tutto d'un pezzo , ligio al dovere patriottico, l'etica come base della sua nobile vita da insegnante e uomo politico impegnato, sempre ligio alla sua fedele patria segue fin da giovane l'orientamento sardista, cosa ben diversa dall'attuale partito sardo che pare più una banderuola che un partito di principi , qual'è invece il candidato Gigi Sanna.

Vedendolo scendere in campo, ci suole aver respiro profondo per dire cara Sardinya: UNA SPERANZA C'E' NATA IN CUOR...


Gigi Sanna ha rilasciato una dichiarazione a tutti gli amici che ha su facebook e ci dice:
E COMO TOCAT A BALLARE! INCOMINTZU SIAT E IN FESTA! 

Amici cari, come vi sveglierete, stamane non crederete ai vostri occhi. Forse lo apprenderete dai comunicati stampa, forse lo avrete già appreso dai partecipanti dei MOVIMENTI alla Assemblea di ieri in Santa Giusta, forse semplicemente lo apprenderete ora da me.Vi chiederete: è mai possibile? Gigi Sanna scende di nuovo in campo dopo essere stato praticamente per venti anni al di fuori della politica attiva? E naturalmente vi risponderete: non è possibile!
Invece lo è per i motivi che via via cercherò DI DIRE E DI SPIEGARE ANCHE E SOPRATTUTTO IN QUESTO PICCOLO MA SIGNIFICATIVO SPAZIO DI 'AMICIZIA' DOVE CI DICIAMO E CI RACCONTIAMO GIORNO DOPO GIORNO TANTE COSE, CERCANDO TALVOLTA ANCHE DI DIVERTIRCI.  
UN MOTIVO PERO' POSSO SPIEGARLO SUBITO. CHE NON E' PIU' TEMPO CHE, IN UNA SARDEGNA COSI' DEPRESSA DOVE LA PISTOLA E LA CORDA PER IMPICCARSI SONO ORMAI LE SOLUZIONI CHE LE PERSONE TROVANO PER USCIRE DEFINITIVAMENTE DI SCENA, QULCUNO COMODAMENTE 'FACCIA PARTE PER SE STESSO' E OSSERVI - COME SI SUOL DIRE - DALLA FINESTRA LO SFASCIO TOTALE E IL DEGRADO MATERIALE E MORALE DELLA NOSTRA AMATA ISOLA. 
NON E' PIU' TEMPO CHE UN SARDISTA ED UN INDIPENDENTISTA IRRIDUCIBILE, COME IO MI REPUTO DI ESSERE (SENZA NASCONDERLO MAI A NESSUNO), NON DIA ANCORA IL SUO CONTRIBUTO (CON ENERGIE LIMITATE MA ANCORA IN QULCHE MODO SPENDIBILI) PER TENTARE DI IMPEDIRE CHE IN BREVE TEMPO QUI NON ESISTANO CHE STERPI E MACERIE. 
ORA, IERI IN UNA BELLISSIMA ASSEMBLEA DEI MOVIMENTI DI TUTTA LA SARDEGNA COMMOVENTE PER LA TENSIONE MORALE E LA DETERMINAZIONE, MI HANNO DETTO SCHERZOSAMENTE, ALLUDENDO ALLA MIA PAGINA DI COPERTINA E ALL'INNO DEL POPOLO SARDO CONTRO I 'BARONES' . 
TOCA A TI BIERE ZI', ZAE NOS SAS MANOS,TOCA A BALLARE SU BALLU TUNDU. INCOMINTZU SIAT, IN FESTA. CA COMO SOS BALLOS SUNT SOS NOSTROS! .

venerdì 3 gennaio 2014

Finley (fisico canadese)...la "birifrangenza" "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino


Come ha raccontato Finley (fisico canadese), il 16 giugno 2006, mentre guidava nella Statale 1 vicino a Victoria (British Columbia), "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere". 

La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale attraverso la sua sfumata visiera solare "occultava" il sole, come ha detto lui, in strisce prismatiche: "tutto rosa, verde e viola". 

Una tale "birifrangenza", ha spiegato Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino". 

Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente, estremamente fine", ha spiegato di nuovo Finley. 

Queste fini particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce". Finley ha detto che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente nel cielo da "aviocisterne". 

Mentre il vapore acqueo che si solidifica in cristalli di ghiaccio ad elevate altitudini può predisporre dei "paraeli" (cerchi luminosi) attorno al Sole e un'occasionale aureola attorno alla luna, gli oleosi colori dell'arcobaleno visti molto più comunemente nelle scie dei jets e nelle nuvole artificiali sono firme chimiche, ha riferito. 

Il fenomeno della birifrazione (o birifrangenza o doppia rifrazione) non avviene mai con il vapore acqueo, con cui si assiste al fenomeno della rifrazione e della riflessione. 

Il particolato molto fine sospeso nell'atmosfera genera dei campi di interferenza attorno ad ogni particella. 

I raggi luminosi vengono birifratti: il raggio incidente r si divide in due raggi rifratti, r' e r'' della stessa intensità e polarizzati lungo piani perpendicolari. 

Tale fenomeno occorre soprattutto con il quarzo, il rame, l'alluminio etc.


giovedì 2 gennaio 2014

SUSAN GEORGE: Austerità significa socializzare le perdite e privatizzare i profitti.

Susan George

Prendiamo a prestito le parole che seguono, per esprimere la forte simpatia della lezione impartitaci, da apprendere e custodire praticandone i suggerimenti e le idee profuse, affinchè Noi tutti,  impegnati nella lotta per il diritto alla vita, al sociale, alla libertà ed all'autodeterminazione dei popoli, queste parole non siano vane; 
ringraziamo questa grande Donna della letteratura impegnata con il suo esempio nel sostegno della lotta sociale Susan George, vi incoraggiamo a percorrerne attentamente i suoi leggeri passi. 
Se avete a cuore il vostro cibo, la vostra salute e la sicurezza finanziaria vostra e quella della vostra famiglia, le tasse che pagate, lo stato del pianeta e della stessa democrazia, vi è un importante cambiamento politico di cui dovete essere consapevoli. Io chiamo questo cambiamento la «ascesa di autorità illegittima». Il governo di rappresentanti chiaramente identificabili e democraticamente eletti viene gradualmente soppiantato da un nuovo governo ombra in cui enormi imprese transnazionali (Tnc) sono onnipresenti e stanno prendendo di più in più decisioni che riguardano tutta la nostra vita quotidiana.
Essi possono agire attraverso le lobby o oscuri «comitati di esperti»; attraverso organismi ad hoc che ottengono un riconoscimento ufficiale; talvolta, attraverso accordi negoziati in segreto e preparati con cura da executive delle imprese al più alto livello. Lavorano a livello nazionale, europeo e sovranazionale, ma anche all’interno delle stesse Nazioni Unite, da una dozzina di anni nuovo campo di azione per le attività delle corporate. Non si tratta di una sorta di teoria paranoica della cospirazione: i segni sono tutti intorno a noi, ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere. Noi continuiamo a credere, almeno in Europa, di vivere in un sistema democratico. 
SA DEFENZA

Susan George sulla cabala capitalista, il segreto dietro l'austerità europea


Come vincere la Guerra di Classe e accendere i riflettori sull'ombroso 'complotto' globale e recuperare i beni della classe operaia

http://www.theguardian.com/global-development/video/2013/dec/30/susan-george-austerity-socialise-losses-privatise-profits

theguardian.com/

Austerità significa socializzare le perdite e privatizzare i profitti.

In una serena e discreta villa svizzera, un gruppo di esperti selezionati con molta cura è stato riunito da un comitato ombra di ricchi e potenti committenti, per rispondere ad un’unica, decisiva la domanda: come si può, nel bel mezzo di una crisi finanziaria globale, garantire al meglio la rinascita del capitalismo occidentale? 

È questa la scena machiavellica con la quale si apre l’ultimo libro di Susan George, la scrittrice-politologa Franco-Americana, attivista per la giustizia nel mondo
Forse più conosciuta per il suo lavoro sulla fame nel mondo, la povertà ed il debito, la George è ora tornata ad occuparsi di America ed Europa col suo Come vincere la Guerra di Classe: una satira su quell’1% di potenti o la "Davos Class" per usare le sue parole che fanno riferimento alla sede della riunione annuale dell’élite del World Economic Forum.

Ironico, a tratti bizzarro, il libro toccherà da vicino quel pubblico sempre più sospettoso verso i partiti politici e le istituzioni elitarie. La George ha detto: "Non credo che i libri pedagogico-moralistici funzionino. Penso che la gente sia più coinvolta dalla satira e dall’umorismo, anche nero... e Dio sa quanto ci sia su cui ironizzare là fuori". 

Susan George, 79 anni, ha speso decenni nello studio e nella critica della politica economica "ufficiale" ed è una figura chiave nei circoli alternativi alla globalizzazione. Nata in Ohio ai tempi della Grande Depressione, si spostò in Francia negli anni ’50, Paese che non lasciò più e che la vide unirsi ai movimenti contro la guerra coloniale di Algeria e la guerra americana in Vietnam. Oggi è presidente onorario di Attac-France, un gruppo originariamente impegnato nel far tassare gli scambi esteri e che ora si occupa di vari temi; presiede poi il direttorio della rete di "studiosi-attivisti" Transnational Institute

La satira è uno strumento politico antico, e la George la padroneggia da tempo; il suo ultimo libro è il seguito di The Lugano Report, pubblicato nel 1999 e presentato come un resoconto segreto di una riunione di ricercatori assoldati per scoprire come far sopravvivere il capitalismo nel terzo millennio. 

Di respiro mondiale, The Lugano Report giungeva alla conclusione che i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse (guerra, pestilenza, morte e carestia) sarebbero stati sguinzagliati per dare una mano a "liberare" il pianeta dalla moltitudine di "inutili" mangiapane. Sufficientemente brutale da guadagnarsi il paragone con lo scritto satirico del 18° secolo intitolato A Modest Proposal – nel quale Jonathan Swift suggerisce che gli Irlandesi finiti in povertà dovrebbero vendere i propri figli quale cibo per i ricchi – il The Lugano Report è andato a ruba in Francia ed è stato poi pubblicato in più di una dozzina di lingue. 

La George ha passato la maggior parte della propria vita impegnata in tematiche di livello planetario e scrivendo sulle sfide che attendevano i Paesi in via di sviluppo. La scrittrice rivela che l’impegno dimostrato dai governi europei nel forzare le politiche di austerità nonostante i loro palesi costi sociali, le ha aperto una nuova prospettiva: "Questa volta siamo molto preoccupati per la nostra stessa situazione ed è lì che si sta dirigendo l’impegno dei militanti". 

È pronta nel considerare che esistano comunque importanti collegamenti da fare fra le politiche di austerità in Europa ed i programmi di "aggiustamento strutturale" che i Paesi poveri furono forzati ad adottare negli anni ’70 ed ’80 e spiega: "A partire dagli anni ’70 e fino ad oggi [per oltre 40 anni quindi], la gente comune dei Paesi del sud ha dovuto pagare per i crimini e l’avidità ed i debiti odiosi perpetrati dai dittatori dei loro stessi governi e dalle loro classi alte. In quei Paesi conoscono molto bene che cosa ciò abbia significato e significhi per la popolazione: pesantissimi tagli nelle spese per la famiglia, la scuola, la cultura e la sanità".

"Ed ora tocca a noi. E la chiamano ‘austerità’. Chiamatela pure come vi pare, ma rimane la stessa politica che consiste nel rifilare le perdite alla collettività e canalizzare i guadagni nelle tasche dei privati… [ e ] la cosa è stata spinta ad un punto tale che, benché noi si sia diventati più ricchi dei Paesi del sud.. stiamo ora creando una situazione per la quale troviamo persone disperatamente povere in nazioni europee solitamente considerate ‘ricche’". 

La domanda che si pone la George è se i programmi di austerità forzati dai governi europei nonostante i costi sociali siano dovuti a degli errori o siano delle operazioni esattamente "volute" così. La George è per la seconda ipotesi e sostiene che in Europa ci sia una classe che non ha mai accettato le conquiste dei lavoratori ottenute a partire dalla Seconda Guerra mondiale, classe che ha deciso che sia il momento ideale per riprendersele. 

Nel suo ultimo libro, la George immagina che ci sia un gruppo di lavoro di esperti che può dare in anteprima la buona notizia ai propri finanziatori (l’1% dei più ricchi del pianeta). La buona notizia è che l’1% sta vincendo ed è "al controllo degli avvenimenti e degli sviluppi economici, politici e sociali ancor più fortemente che prima della crisi". 

Ma c’è una cattiva notizia: la situazione rimane precaria. Perciò il gruppo di lavoro "suggerisce" di sobillare divisioni all’interno dei componenti dei vari "movimenti" e di limitare l’ostentazione della propria ricchezza e, cosa più importante, sottolinea che "persuadere è vincere" e che ciò si ottiene con la ripetizione incessante di affermazioni del tipo : "l’impresa privata farà sempre meglio di quella pubblica", "non c’è società autenticamente libera senza un libero mercato"; "l’ineguaglianza non è un vero problema perché è intrinseca alla società e potrebbe essere su base genetica". 

Anche se la George può sembrare ossessionata da società segrete che tessono oscuri piani di portata planetaria per dominare il mondo, è pronta a spiegare che personalmente non crede nelle cospirazioni ma crede che tali piani siano la conseguenza di precisi interessi e riflettano delle strategie ben calcolate. Contesta poi prontamente chi l’accusa di essere pessimista sul futuro: "Penso che quando le cose arrivano ad un punto in cui tutti sono disgustati dal comportamento dei politici, allora diventa possibile il rinnovare".


mercoledì 1 gennaio 2014

L'UCRAINA SERVE COME BASE MILITARE NATO

L'UCRAINA SERVE COME BASE MILITARE NATO
Di comidad 
Una notizia positiva degli ultimi giorni ha riguardato la sospensione dei negoziati per l'annessione dell'Ucraina all'unione Europea. Stavolta è stata la stessa UE a cercare orgogliosamente di assumersi la diretta responsabilità della rottura, adducendo a pretesto le "infondate" richieste economiche del governo ucraino.



L'Ucraina è strangolata da un enorme debito pubblico, che è sotto la "sorveglianza speciale" da parte di uno dei due veri padroni dell'UE, e cioè il Fondo Monetario Internazionale. Il FMI pretende anche che il governo ucraino elimini i sussidi alla popolazione per il riscaldamento, cosa che rende poco attendibili le frenesie occidentalistiche delle piazze ucraine. Sarà pure vero che tra le lusinghe della UE ci sarebbe stata anche quella di favorire un accordo con il FMI per il debito ucraino; ma, vista la brutta fine che fanno i "sorvegliati speciali" del FMI, è molto difficile che la promessa risulti credibile

Molti commentatori insistono nel presentare un'Ucraina ormai aperto terreno di scontro tra la Germania e la Russia; ma, considerando l'enorme volume d'affari tedesco con la stessa Russia, si spiegherebbe semmai il fatto che la cancelliera Merkel appaia oggi come la più prudente ed esitante nell'alimentare lo scontro polemico con Putin. Al contrario, non appare per niente prudente l'atteggiamento statunitense, al punto che si è potuto vedere il senatore McCain esibirsi a Kiev, agitando la piazza e promettendo pieno sostegno alle proteste filo-UE. 

La retorica europeistica può servire di volta in volta da paravento per gli interessi bancari rappresentati dal FMI, oppure per gli obiettivi espansionistici della NATO, l'altro padrone della UE. Ancora prima di McCain, era infatti stata la stessa NATO ad esporsi platealmente per fare pressione sul governo ucraino. Il vicesegretario generale della NATO, Vershbow, uno statunitense, si è sciolto anch'egli in accorati inni di fede europeistica, garantendo che il futuro dell'Ucraina sarebbe in Europa. 

L'Ucraina è attualmente legata alla NATO da un patto di collaborazione, ormai decennale, ma si tratta evidentemente di annettere in modo definitivo una preziosa area di confine all'apparato militare USA in Europa. Con basi navali in Ucraina, la USNavy potrebbe controllare il Mar Nero da entrambe le sponde, e portare così contro la Russia una pressione militare decisiva per realizzare l'obiettivo di smembrarla in più Stati. I moniti della NATO sono espliciti: l'Ucraina è ad un bivio, deve scegliere se "civilizzarsi" entrando a pieno titolo nel Sacro Occidente, oppure rimanere all'ombra della tutela russa rischiando di esporsi alle aggressioni finanziarie ed alla cronica destabilizzazione interna delle "rivoluzioni colorate". 
scudo antimissile USA
Il concetto di "rivoluzione colorata" non va frainteso nel senso che oggi la piazza ucraina sia tutta invasa da agenti della CIA. Le rivoluzioni colorate spesso fagocitano e mobilitano sacche di malcontento reale, e ciò viene ottenuto attraverso l'azione di organismi ibridi e ambigui, come fondazioni private ed organizzazioni non governative, associazioni che operano apparentemente nel settore della beneficenza e dei diritti umani. Il sistema di mobilitazione può basarsi anche sulla denuncia di casi di effettiva corruzione. Un'indignazione autentica viene poi reindirizzata su falsi obiettivi di "occidentalizzazione", spacciata come sinonimo di buona amministrazione. 

Sulla questione ucraina Putin non può permettersi di cedere, perché altrimenti rischierebbe di essere travolto da un colpo di Stato militare. La situazione in Ucraina ha qualche analogia con quanto accaduto in settembre per la Syria, quando la Marina russa ha fatto chiaramente capire di non essere disposta a rinunciare alla base navale siriana di Tartus.

La Russia implementa un nuovo radar in risposta allo scudo antimissile USA
La dipendenza energetica dell'Ucraina nei confronti della Russia è un dato storico, ma per Gazprom in questi anni l'Ucraina era stata soprattutto un pollo da spennare, e quindi gli aspetti della sicurezza russa erano stati sacrificati agli affari. Che qualcosa invece oggi stia cambiando nell'atteggiamento russo, è indicato anche dal fatto che per l'Ucraina Putin si è deciso ad aprire i cordoni della borsa, sia facendo sconti sulle forniture di gas, sia acquistando titoli di Stato ucraini. 

Ma è molto difficile che la NATO consideri chiusa la partita e rinunci a destabilizzare l'Ucraina, che non serve solo come base navale, ma anche come base missilistica. Appena il mese scorso, il segretario di Stato USA, Kerry, ha ribadito che lo "scudo anti-missile" in Europa si farà, nonostante ogni opposizione russa. Attualmente è la Polonia ad essere individuata come principale sede del sedicente "scudo", ma solo perché l'Ucraina non fa ancora parte a pieno titolo della NATO.


martedì 31 dicembre 2013

BONU ANNU NOU A TOTUS buon anno a tutti

BONU ANNU NOU A TOTUS IS AMIGUS E 

AMIGAS, A TOTUS IS PATRIOTAS E CUMPATZUS 

E TOTUS IS FRADIS E SORRIS...


In limba nuragica po essiri cun sa limba dde i noshtus

etzus antigus totus impari po sa libertat de sa 

Sardinya


Buon anno a tutti gli amici e amiche, a tutti i patrioti 

compagni e tutti i fratelli e sorelle...


Sa Defenza



MALI , REPUBBLICA CENTRAFRICANA...RICOLONIZZAZIONE FRANCESE TELEGUIDATA DAL COMANDO USA AFRICOM

MALI , REPUBBLICA CENTRAFRICANA... RICOLONIZZAZIONE FRANCESE TELEGUIDATA DAL COMANDO USA AFRICOM
Armata Seleka; «Da quando i Seleka sono arrivati in Centrafrica non c’è stato altro che distruzione», rivela il vescovo di Bangassou monsignor Juan Josè Aguirre 


A. Boassa


I media , in questi giorni , hanno denunciato gli orrendi crimini compiuti dai ribelli "Seleka" nella Repubblica Centrafricana contro la maggioranza cristiana . La strage è stata puntualmente segnalata da Amnesty international . 

Ma perché questa ennesima tragedia africana ? E' dovuta alla naturale tendenza degli Africani a risolvere le proprie dispute in modo primitivo ? All'irrefrenabile istinto all'odio tribale ? 

Non porrei queste futili domande se tali credenze non albergassero tra i "civili" europei e tra questi non pochi che si proclamano progressisti , pacifisti , di sinistra . 

I "Seleka" costituiscono un'alleanza tra signori della guerra

Le truppe sono formate in gran parte da mercenari ugandesi , ciadiani , sudanesi ,maliani , nigeriani . Dietro a tirar le fila un grande amico della Francia il Presidente del Ciad Idriss Deby particolarmente gradito ad Hollande per la sua infaticabile opera di destabilizzazione nella regione (Mali , Costa d'Avorio ,Sudan) . Tra i suoi grandi meriti ricordiamo aver messo a disposizione dei Francesi una base in Ciad per favorire l'aggressione democratica in Libia . 

Perché i Seleka potessero tranquillamente devastare il paese era necessario sollevare dal potere un vecchio amico della Francia Bozizè , un fedele criminale che aveva però aperto ai Cinesi , e metterci al suo posto un assassino più affidabile e cioè Michel Dyotodia con il quale si consuma lo sfascio dello stato , il caos tra le forze armate . 

La Repubblica rimane senza controllo . Inevitabile lo scontro tra bande . L'opinione pubblica è scossa . L'Unione europea e l'Onu condannano il clima di violenza . Pacifisti "in divisa" e organizzazioni umanitarie chiedono che si faccia qualcosa , che non si rimanga insensibili davanti a tanto scempio . La Francia raccoglie il testimone e interviene militarmente ,un pò per spirito di generosità e un pò per controllare quelle risorse petrolifere che stavano finendo in mano ai cinesi . 

Ringraziamo Marx 21 per le preziose informazioni da cui abbiamo attinto  nei prossimi paragrafi parliamo delle nobili imprese francesi in Mali , imprese gentilmente concesse dagli Usa che nella loro visione strategica di controllo militare del Continente , hanno comunque bisogno di una manovalanza cui concedere qualche privilegio . 


Africom, il quartier generale militare degli Stati Uniti che sovrintende e coordina le attività militari statunitensi e di addestramento in Africa -

Il colpo di stato militare del 2012 diretto da Sanogo ( addestratosi con le Forze speciali Usa ) allo scopo di intervenire più duramente contro la ribellione jihadista che muovendosi verso sud aveva attaccato la città di Konna ottenne ,come volutamente predisposto dai Francesi , l'effetto contrario . 

Con il nuovo Presidente francofilo Traore , il caos si impadronì dell'esercito e i ribelli poterono prendere il controllo di città importanti come Timbuktu . Se a tutto questo si aggiunge la "punizione" per il golpe della cessazione degli aiuti da parte della Banca mondiale e degli Usa si può facilmente capire a quale livello di fragilità si sia trovato il nuovo governo golpista .

Si può ammirare la regia imperiale francese ancora di più se si tiene a mente che i ribelli in arrivo dall'Algeria e dalla Libia erano stati addestrati dalle Forze Speciali Usa e quindi in grado di ben combattere contro l'esercito regolare . 

L'intervento dell'esercito francese per venire in soccorso del Mali risulta inevitabile a dimostrare quanto dicano il vero illustri statisti come Holland che sentenziano la giustezza di "una nuova guerra dei trent'anni contro il terrorismo

E quindi una volta che ci siamo facciamo bene a rimanere dato che (particolare che non va trascurato) il Mali è assai ricco di materie prime e pare anche di molto petrolio . Un bene prezioso che nè Francesi nè Statunitensi hanno intenzione di cedere ai Maliani e neanche ai cinesi . 

Che dunque sia benedetto questo terrorismo e che sia sempre da coltivare perchè ci da l'alibi mediatico per diffondere sia pure con effetti collaterali la nostra civiltà. Del resto come ci insegna un grande giornalista come William Engdahl niente di nuovo sotto il sole . 

Da secoli , ma con maggiore accuratezza dopo la seconda guerra mondiale , le forze di occupazione hanno lavorato sugli oppositori facilitando azioni che comportavano una reazione motivata degli invasori , creando con infiltrati e provocatori dissidi nel campo avverso per facilitare guerre "tribali" , guerre "etniche" e così favorire , con l'aiuto di intellettuali e media , un intervento pacificatore e risolutivo . 

Niente di nuovo sotto il sole come l'ipocrisia sistematica del civile responsabile democratico umanitario Occidente imperiale

In soccorso del Mali minacciato dal gruppo qaedista AQIM (in gran parte addestrato dalle Forze speciali Usa e dalla Nato) interviene la Francia prontamente . Ma a dire il vero l'operazione di conquista era stata programmata cinque anni prima da Africom il Comando Africa del Pentagono che giudica il Mali la base di lancio per procedere alla militarizzazione e alla ideologizzazione di tutto il Continente . 

Gli statunitensi assecondano di buon grado le aspirazioni della Francia alla ricolonizzazione delle ex colonie perché così possono risparmiare risorse ed energie nel conflitto contro qualsiasi tipo di opposizione , nella consapevolezza di saper poi subordinare Francesi e governi ai propri interessi lasciando agli uni e agli altri qualche briciola di potere e di ricchezza come si conviene ai sottoposti obbedienti . 

I Francesi in effetti sono preoccupati per l'attivismo cinese che con una multinazionale governativa si sono accaparrati nel Mali in affitto e con concessioni gratuite un quarto delle terre fertili . E le cose non vanno meglio per le concessioni minerarie nel Mali come anche nelle ex colonie . 

Ma i francesi poco potrebbero fare contro lo strapotere finanziario della Cina che è ben più abile del Fmi nell'attirare l'attenzione dei governi con ingenti crediti all'esportazione e con prestiti agevolati



Urge un progetto di largo respiro come quello approntato da Africom che spazia su tutto il Continente . Africom nasce nel 2007 con l'amministrazione Bush proprio per far fronte ai troppo grandi successi nell'import-export Africa Cina e ai miliardi di prestiti concessi e promessi all'Africa e con la consapevolezza che una competizione sul piano finanziario ed economico con la Cina sarebbe persa in partenza . 

Per vincere bisogna spostare lo scontro su di un altro versante : quello militare ed ideologico

Innanzitutto stabilire relazioni militari allo stato attuale con 53 nazioni , lavorare a stretto contatto con tutte le ambasciate in Africa , favorire il coordinamento di programmi di formazione (l'ufficiale che ha diretto nel 2012 il colpo di stato nel Mali è stato appunto "formato dalle Forze speciali Usa) , incentivare operazioni militari che promuovano " un ambiente africano stabile e sicuro a sostegno della politica estera degli Stati Uniti

Ingabbiare potrei dire mediante un'opprimente pressione militare ed ideologica i governi africani per poter "suggerire" le scelte di politica finanziaria ed economica a discapito di qualcuno e a favore di qualcun altro . 

I conflitti nell'immediato futuro tra Cina ed Usa con i suoi satelliti (Francia , Italia ...) saranno particolarmente cruenti , come ci ricorda ancora Langdahl , sopratutto sulle coste occidentali ricche di petrolio . Come risponderà la Cina al cappio Usa ? E come risponderanno i popoli e i governi africani ? 




lunedì 30 dicembre 2013

Gli attentati di Volgograd seguono le minacce del Principe Saudita Bandar a Putin...

Gli attentati di Volgograd seguono le minacce del Principe Saudita Bandar a Putin...

Nei mesi precedenti ad oggi dicembre 2013 ,  quando la guerra in Syria infuriava e le legioni dei satanici jiahadisti mercenari al soldo dei Sauditi noti per essere dei mangiatori del fegato o del cuore  delle loro vittime militari in combattimento  imperversavano con il sostegno americano , dell'occidente eurosionista, dei Sauditi sostenuti da Israele.


Il principe Bandar ha avvertito Putin, "I gruppi ceceni .... sono controllati da noi", come dire se non vuoi che alle olimpiadi invernali a Sochi, non ci siamo spargimenti di sangue segui le istruzioni che ti diamo... 

..nessuna attenzione dei media occidentali è stata data,  alla minaccia avvertimento emessa dal principe saudita Bandar bin Sultan ad agosto quando ha detto a Vladimir Putin,  che l'Arabia Saudita avrebbe attivato i gruppi terroristici ceceni da  loro controllati  contro la  Russia, se Mosca  si fosse rifiutata di abbandonare il suo sostegno al presidente siriano Bashar Al-Assad.
Le esplosioni gemelle seguono a distanza di pochi mesi le parole profetiche del Principe della morte saudita, il primo attacco l'esplosione dentro una stazione ferroviaria  della città di Volgograd, hanno ucciso almeno 17 persone, seguono la minaccia dell'Arabia Saudita di attaccare la Russia con terroristi ceceni, oggi i fatti. 



Il secondo attacco è avvenuto nei pressi di un affollato mercato nel quartiere Dzerzinskij di Volgograd. Un autobus pieno di gente sul tragitto di mattina è stato squarciato da un attentatore suicida, uccidendo 14.

Anche se nessun gruppo terrorista ha rivendicato la responsabilità per le esplosioni, il sospetto cade immediatamente su islamisti della regione del Caucaso settentrionale che abitualmente attaccano bersagli facili in Russia.

Mentre i media si sono concentrati sulla minaccia che tali gruppi rappresentano per le Olimpiadi invernali di febbraio a Sochi.

ECCO COME AGISCONO I PAESI "DEMOCRATICI" ED I LORO ALLEATI SAUDITI, SE NON STAI AI NOSTRI DICKTAT TI AGGREDIAMO E ATTERRIAMO CON IL SANO TERRORISMO MADE IN...




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