lunedì 19 maggio 2014

Caos in Libia: la guerra USA-NATO ha destabilizzato il Nord Africa e ora minaccia l'Europa..

Caos in Libia:  la guerra USA-NATO ha destabilizzato il Nord Africa e ora minaccia l'Europa..

Timothy Alexander Guzman

globalresearch

    tradusiu de Sa Defenza

La Libia è in costante peggioramento sia politicamente che economicamente dopo l'invasione USA-NATO del 2011. South African News24  ha riferito che  era scoppiata una battaglia tra le forze ribelli che hanno spodestato il presidente Muammar Gheddafi e militanti islamici nella città orientale di Bengasi. Khalifa Haftar (che aiutò l'Occidente a rimuovere Gheddafi) e il suo 'esercito nazionale' cercavano di "Purgare" la Libia da sospetti terroristi. Ci sono  testimoni e anche un giornalista del Agence France-Presse (AFP), che in realtà hanno assistito all'evento suddetto.

Khalifa Haftar
"Testimoni hanno detto che un gruppo guidato da Khalifa Haftar,  ex capo dei ribelli in rivolta del 2011 che ha rovesciato Muammar Gheddafi, sostenuto da aerei da guerra colpivano una caserma occupata da islamisti" la 17°  Brigata "milizia",  ​​dice il rapporto. " i miliziani hanno risposto con il fuoco anti-aereo ".
Entrambi i gruppi hanno combattuto nella zona di Sidi Fradj a sud di Bengasi.
Secondo il S.A. News24
"Il gruppo di Haftar che si fa chiamare " National Army " e un portavoce della formazione, Mohammed Al-Hijazi, da un'emittente locale hanno annunciato il lancio di " una grande operazione per scovare i gruppi terroristici a Bengasi ". interessante notare che il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Abdessalem Jadallah al-Salihin "ha negato che forze armate regolari siano state coinvolte negli scontri di Bengasi."
Allora, chi rappresenta Khalifa Haftar"In una dichiarazione alla televisione nazionale, Salihin ha detto che " l'esercito e rivoluzionari si oppongono a qualsiasi gruppo armato che cerca di controllare Bengasi con la forza delle armi ". Conferma che la Libia è in una situazione caotica. Molti ex soldati hanno aderito al 'National Army' dopo gli attacchi continui subiti da varie milizie ed elementi di Al-Qaeda dopo che l'invasione USA-NATO s'era conclusa.
L'INTERVENTO DISINTERESSATO  FRANCO-EU-USA NATO
Il governo libico attualmente al potere ha visto in costante crescendo la violenza contro le forze di sicurezza, i funzionari governativi e anche contro gli stranieri, da quando l'amministrazione Obama ha ordinato il "cambio di regime" nel Paese nordafricano. L'intervento in Libia è iniziata quando il presidente Obama ha dichiarato : "Oggi ho autorizzato le Forze Armate degli Stati Uniti a iniziare una limitata azione militare in Libia a sostegno di uno sforzo internazionale per proteggere i civili libici" e "In questo sforzo, gli Stati Uniti agiscono con una vasta coalizione che ci impegna a far rispettare la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1973, che chiede la protezione del popolo libico. " Il popolo libico è vittima delle potenze imperiali occidentali che hanno cercato di avere il controllo sulle forniture di petrolio e altre risorse.
L'Unione Europea dovrebbe  essere preoccupata  che dei terroristi possano lanciare attacchi contro gli Stati europei, li aveva messi in guardia il mese scorso con un report di Al Arabiya News, dell'ex primo ministro libico Ali Zeidan. A conferma di quanto detto prima: "la Libia rischia di divenire una base del terrorismo di Al-Qaeda in  attacchi rivolti a paesi europei come la Gran Bretagna e  Francia", ha anche affermato che "la Libia potrebbe essere una base di Al-Qaeda per qualsiasi operazione in Italia, in Gran Bretagna, in Francia , in Spagna, in Marocco, e ovunque vogliano. Le armi non mancano sono diffuse, così per le munizioni sono dappertutto." Cosa accadrebbe se un attacco terroristico si  verificasse sul territorio europeo, soprattutto ora che la sua economia è in declino? Con le misure di austerità imposte a milioni di cittadini e lavoratori in tutta Europa, un attacco terroristico di al-Qaeda o dei suoi affiliati permetterebbe ai governi europei di reprimere le proteste anti-austerità in nome della lotta al terrorismo. Sarebbe una scusa comoda per farlo. Speriamo che non vada così lontano.
Reuters ha anche riferito che il Pentagono ha trasferito 200 Marines dalla Spagna alla Sicilia nel caso in cui la situazione vada fuori controllo. Reuters ha affermato che la principale preoccupazione del Pentagono è  la sicurezza delle  ambasciate degli Stati Uniti, perché il governo libico potrebbe perdere il controllo dei suoi giacimenti petroliferi se la guerra civile si intensifica:
Il Pentagono ha rifiutato di dare informazioni sugli eventuali paesi a rischio, ma due funzionari americani, parlando in condizione di anonimato, hanno affermato che le preoccupazioni americane sono tutte centrate  sulla Libia, dove gruppi armati e islamisti hanno rifiutato di disarmarsi dopo la cacciata di Muammar Gheddafi  nel 2011".
Il rapporto afferma anche che
"I Marines sono parte di una unità preparata in risposta alla crisi focalizzata sulla sicurezza delle ambasciate e creata dopo l'attacco al diplomatico statunitense a Bengasi, in Libia, l'11 settembre 2012, che ha ucciso l'ambasciatore americano Christopher Stevens e altri tre americani
Il portavoce del Pentagono, il colonnello Steve Warren ha detto che i marines sono in grado di gestire altre missioni oltre a garantire la sicurezza del personale degli Stati Uniti, e Reuters spiega "Warren ha sottolineato che, mentre i Marines sono " senza dubbio ", incentrati alla protezione delle ambasciate, non ha escluso la possibilità che possano essere chiamati anche per una missione diversa. " La guerra civile in Libia non ha aiutato l'economia ad aumentare la produzione di petrolio, a causa della lotta incessante tra i gruppi terroristici e le milizie tribali. La Libia è uno dei principali esportatori di petrolio verso l'EuropaSe la situazione peggiora, ai marines americani verrebbe ordinato di proteggere i giacimenti petroliferi ad ogni costo. Reuters ha anche pubblicato un rapporto sugli approvvigionamenti di petrolio della Libia e di come il governo ha tentato di aumentare la produzione di petrolio e ha stipulato un accordo con i dimostranti dell'opposizione:
El Feel giacimento della Libia è stato chiuso di nuovo per le proteste e il campo di El Sharara del produttore OPEC resta chiuso, portando la produzione petrolifera nazionale a circa 200.000 barili al giorno (bpd) - lontano dal 1,4 milioni di barili al giorno dello scorso anno. Lunedì, il governo ha detto che stava portando nei giacimenti petroliferi occidentali puntellando le condotte dopo aver raggiunto un accordo con i manifestanti, con un lento recupero a circa 300.000 barili al giorno.
Crescenti le tensioni tra il governo libico, le organizzazioni terroriste le milizie locali e Washington, Bruxelles e le multinazionali del petrolio in questione. Se il governo libico dovesse perdere il controllo dei giacimenti petroliferi, sarebbe interrotta la fornitura di petrolio dell'UE la conseguenza sarebbe l'aumento dei prezzi alla pompaLa decisione degli Stati Uniti e dell'UE di rimuovere Muammar Gheddafi ha creato un rifugio terrorista nel Nord Africa. Tuttavia, Bruxelles che è sotto gli ordini di Washington, sostiene le forze della NATO che hanno invaso la Libia e che hanno imposto un nuovo governo, anche se i burocrati europei conoscevano le conseguenze politiche ed economiche che rischiavano di avere per il futuro. Dal momento che l'alleanza USA-NATO ha sconfitto le forze libiche e sostituito Gheddafi con il Consiglio nazionale di transizione della Libia, hanno assicurato le esportazioni di petrolio ai mercati occidentali, per un breve periodo di tempo. Ora i conflitti interni per il potere e il controllo economico stanno diventando sempre più intensi e gli  ex ribelli e vari gruppi terroristici provenienti da Siria e Iraq entrano in Libia con i propri scopi. L'avere organizzazioni terroristiche che espandono le loro attività, in altre aree dell'Africa e forse anche in Europa,   sta creando uno scenario molto pericoloso.
Bruxelles, ovviamente, sapeva che ci sarebbero state conseguenze con un "intervento umanitario" in Libia, quando hanno collaborato con WashingtonSapevano, ed era prevedibile, che l'Europa ne sarebbe stata interessata nel prossimo futuroMa guardarono solo alle opportunità politiche ed economiche immediate nell'eliminazione di Gheddafi dal potereE' anche importante capire che gli Stati Uniti e i suoi partner europei erano interessati, a contrastare il piano di Gheddafi di lanciare il dinaro d'oro come moneta unica africana, una chiara minaccia nei confronti del dollaro e dell'euro per l'egemonia sul continente africano. A Bruxelles possono solo seguire gli ordini, di Washington che è stato determinante nella creazione della NATO. In entrambi i casi, le persone che vivono su entrambi i lati del Mediterraneo subiranno, loro malgrado,  gli effetti delle politiche estere sconsiderate dell'imperialismo occidentale USA-NATO.

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  


domenica 18 maggio 2014

Levare alle banche private il potere di creare moneta.

Levare alle banche private il potere di creare moneta.

venerdì 16 maggio 2014

L'EX MINISTRO GRILLI A JP MORGAN, MA ORA RISCHIA IL "SUICIDIO"

L'EX MINISTRO GRILLI A JP MORGAN, MA ORA RISCHIA IL "SUICIDIO"
Di comidad

Monti e Grilli se la ridono degli stolti italioti che si fidano di loro
Pochi giorni fa si è verificata un'ulteriore delegittimazione a posteriori del governo Monti: è arrivata infatti la notizia del passaggio dell'ex ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, alla più grande banca d'affari del mondo, JP Morgan. Grilli accede addirittura alla carica di presidente per l'area europea. Si tratta di uno di quei casi di "revolving door" che riconfermano il carattere puramente lobbistico delle attuali compagini di governo. Qualcuno ricorderà le sdegnate smentite dell'allora Presidente del Consiglio, Mario Monti, di fronte ai malpensanti che indicavano il suo esecutivo come un governo dei banchieri. 

La posizione di Vittorio Grilli incorre in un evidente conflitto di interessi, poiché come ministro dell'economia, ed ancor prima nella veste di direttore generale del Tesoro, egli ha gestito quella crisi dello "spread" che ha fatto incassare introiti miliardari alle multinazionali del credito come JP Morgan, grazie ai mega-interessi concessi dal Tesoro italiano sul debito pubblicoUn caso analogo di conflitto di interessi a posteriori ha interessato anche l'ex ministro ed ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, accolto a Deutsche Bank nel ruolo di senior advisor. Giuliano Amato fu il Presidente del Consiglio che gestì la crisi finanziaria del 1992; ed in quell'anno Amato affidò proprio a Deutsche Bank l'incarico di piazzare sul mercato tedesco i buoni del Tesoro italiano

Forse non è una coincidenza il fatto che, mentre scoppia un caso manifesto di lobbismo infiltrato nelle istituzioni, come quello di Grilli, le cronache ed i commenti siano ancora invasi da un personaggio come "Genny 'a Carogna", lanciato all'evidenza mediatica durante la finale di Coppa Italia a Roma. Il razzismo antimeridionale infatti non è solo un efficace diversivo propagandistico, ma anche un veicolante per messaggi ideologici più subdoli.
Grilli il prototipo di brava persona secondo JP Morgan Bildeberg
Una certa connivenza poliziesca con gli ultras si spiega facilmente, se si considera che le organizzazioni del tifo costituiscono veri e propri allevamenti di confidenti della polizia, da riutilizzare e riciclare anche in situazioni molto diverse dal calcio. I media hanno invece colto l'occasione per usare il caso di "Genny 'a Carogna" come pretesto per riproporre l'immagine di uno "Stato debole", vittima ogni volta del piccolo prepotente di turno. 

Come si può prendersela con Grilli se ha fatto anche lui 'a Carogna, visto che può farlo chiunque? Il problema dunque non è più lo strapotere del lobbying delle multinazionali, ma la "debolezza" dello Stato. Ed ecco il solito circuito ideologico: dal vittimismo dello Stato, "troppo buono" per imporre la disciplina, si passa al "colpanostrismo" ad uso delle masse, che vanno addestrate ad accettare di sopportare i "sacrifici".

D'altra parte, va dato atto a Grilli a' Carogna di ave
r preso una decisione non facile, dato l'alto tasso di mortalità dei dirigenti di JP Morgan in quest'ultimo periodo. Tre dirigenti della superbanca sono infatti morti in circostanze misteriose nel giro di poche settimane. Il primo a "suicidarsi" è stato, nel gennaio ultimo scorso, Gabriel Magee, dirigente di una divisione tecnologica della banca. Magee è saltato dal cinquantesimo piano dell'edificio in cui lavorava, nella City di Londra. 

A febbraio è toccato a Ryan Crane, che aveva lavorato per JP Morgan a New York. Crane è stato trovato morto nella sua casa in Connecticut, ed ora si attende il risultato della perizia tossicologica. Ad Hong Kong, quasi in contemporanea, vi è stata un'altra morte misteriosa di un esponente di Jp Morgan, Li Junjie, anche lui lanciatosi dall'alto di un grattacielo, stavolta alto appena trenta piani. 

La "coincidenza" di queste morti misteriose, concentrate in un breve periodo, evidentemente non ha spaventato Grilli, forse aduso a prendere in considerazione simili "ristrutturazioni" aziendali, e magari anche a gestirle. Si registrano infatti altre morti di banchieri, anche fuori da Jp Morgan. 

Il 26 gennaio di quest'anno, a Londra, due giorni prima del "suicidio" di Magee, è stato trovato impiccato nella sua casa anche un ex manager di Deutsche Bank, William Broeksmit, che sino all'anno scorso faceva parte dei vertici della multinazionale. Secondo la testimonianza della sua psicologa, Broeksmit era molto preoccupato a causa di indagini sul conto della banca. 

Anche se Giuliano Amato non lavora più per Deutsche Bank, da quando è diventato giudice costituzionale, ciò non dovrebbe rassicurarlo più tanto, visto che la grande moria delle vacche colpisce persino gli ex.

lunedì 12 maggio 2014

Scoperto il collegamento tra il vaccino antipolio e tumori infantili sono esposte in un documentario del 1997

Scoperto il collegamento tra il vaccino antipolio e tumori infantili sono esposte in un documentario del 1997
 naturalnews
tradusiu de Sa Defenza




Lo sviluppo del primo vaccino per la polio del 1950 è ancora glorificato dai media mainstream come una delle più importanti innovazioni di sanità pubblica della storia. 

Ma un meno noto documentario andato in onda sulla rete delle news canadesi CBC nel 1997, racconta una storia molto diversa  sulla sicurezza e l'efficacia del vaccino antipolio, compresa la sua nota infezione  con un virus di scimmia che causa il cancro e la morte. 


Presentato su YouTube dal National Vaccine Information Center (NVIC), il documentario, che va in onda su della rete Current Affairs: Beyond the Headlines è programma una serie per la quinta estate , indaga la storia di come sono stati fatti i primi vaccini antipolio

Attribuito principalmente a Jonas Salk, lo sviluppo del vaccino contro la poliomielite, ha coinvolto e infettato  scimmie rhesus   con l'estrazione di siero dai reni al fine di produrre il vaccino. 

Sembra semplice, giusto? Fatta eccezione per il fatto che molte delle scimmie da cui è stato estratto  il tessuto sono  infettate da un virus mortale che finisce per essere ospitato dall'uomo vaccinato infettandolo. 

Il virus principale che  preoccupa, i ricercatori, è noto con il nome SV40, perché a seguito di studi, si è rivelato ed associato come  la causa del cancro al cervello. Anche se si pensava,  precedentemente, che il virus fosse  solo motivo di infezione per le scimmie; si è invece scoperto e stabilito  che il virus SV40 si è installato in  milioni di persone a cui è stato iniettato  il vaccino antipolio. 

"Si credeva che solo le scimmie si infettassero con l'SV40,  per poi scoprire più tardi, che invece, infettava  gli esseri umani in qualsiasi circostanza, figuriamoci poi se associata a tumori ", ha spiegato il dottor Daniel Bergsagel, MD, un oncologo pediatrico Canadese che aveva  in cura dei bambini ammalati di cancro, presso la città di Atlanta, al momento in cui è stato girato il documentario. 


Il Dr. Bergsagel ed i suoi colleghi hanno fatto la scoperta accidentalmente che l'SV40 era presente in campioni di tumore prelevati da bambini malati.Si è visto, che decine di virus delle scimmie erano presenti nei primi vaccini antipolio somministrati durante le campagne di vaccinazione di massa che hanno avuto luogo attorno agli anni 1950 e 1960.
La cosa peggiore è che coloro che lavoravano sui vaccini, compresi Jonas Salk e il suo collega Albert Sabin,  sapevano che le scimmie da cui sono stati producendo vaccini erano pesantemente contaminate. 


"La migliore stima che possiamo fare oggi in questo momento è che non c'era meno di 26 diversi virus  in quei preparati dalle scimmie  ", ha aggiunto il dottor Howard B. Urnevitz, un microbiologo (microbiologist and vaccinologist from California), che ha a lungo ha studiato il processo con cui i vaccini sono stati fatti, ha affermato durante una intervista  alla CBC. (Le infezioni contenute nei vaccini dice:)"Essi variavano da lotto a lotto , da paese a paese, ma era chiaro che queste scimmie erano fortemente contaminate - e constata che ci sarebbe stata solo una scimmia malata - ma essendo messa in una gabbia con altre scimmie si sarebbero infettate a vicenda,  il loro reni sono stati rimossi e con essi anche tutti questi virus . "

SV40 provoca il cancro nei test sui criceti di laboratorio, gli studi dimostrano grandi rischi per i mammiferi

Quanto alle domande circa la sicurezza di SV40 nei vaccini antipolio ha prodotto una più diffusa attenzione, il governo del Canada ha elaborato un piano per testare una versione orale del vaccino , che contiene anche SV40, sugli esseri umani. 
Non molto tempo dopo, prove su criceti di laboratorio hanno rivelato che l'SV40 ,  influenza i mammiferi, una scoperta che non si è mai dimostrata falsa. "E 'stato il primo caso di sapevamo che un virus delle scimmie provoca il cancro in un roditore", ha spiegato il Dr. Benjamin Sweet, scienziato in pensione che in quel tempo, con l'aiuto dei suoi colleghi, ha fatto il collegamento tra SV40 e cancro; 

è possibile vedere tutto il documentario in tre parti  su YouTube visitando il seguente link: 
OldThinkerNews.com . 


Fonti a questo articolo


http://www.oldthinkernews.com

http://nyvic.org

http://www.whale.to

http://science.naturalnews.com

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte SaDefenza e l’autore della traduzione Vàturu  


domenica 11 maggio 2014

L'OCSE SI METTE A FARE DENUNCIA SOCIALE, MA PER DEPISTARE

L'OCSE SI METTE A FARE DENUNCIA SOCIALE, MA PER DEPISTARE

Di comidad 
Un recente rapporto dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) scopre l'acqua calda, e cioè che l'unica "crescita" che non conosce pause da trenta anni a questa parte è il divario tra ricchi e poveri, con un 1% della popolazione che assorbe sempre più risorse dal restante 99%. 

In effetti è già dal 2011 che l'OCSE pubblica rapporti di questo genere, non cessando di ammonire che ciò avrà "ripercussioni negative sull'economia", e raccomandando di adottare politiche fiscali che consentano un prelievo "più equo" sui redditi più alti. L'OCSE non va confusa con l'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), oggi molto attiva nella provocazione anti-russa in Ucraina; sebbene le due organizzazioni abbiano in comune la filiazione dai due grandi centri di potere del Sacro Occidente, cioè la NATO ed il Fondo Monetario Internazionale. 

Alcuni commentatori, come quello de "il Manifesto", si stupiscono del fatto che sia proprio un'organizzazione internazionale come l'OCSE, da sempre portatrice del punto di vista dei ricchi, a spremere una lagrimuccia sui poveri che diventano sempre più poveri, ed a lanciare una "denuncia" a riguardo. 

A proposito di scoperte dell'acqua calda, può essere utile riportare all'attenzione alcune ovvietà in grado di spiegare stranezze del genere. Tutti i poteri hanno una vocazione all'assolutismo, perciò è del tutto normale che essi tendano ad occupare ogni "nicchia" a disposizione, cercando di interpretare tutte le parti in commedia. 

Anche una magistratura del tutto addomesticata può essere considerata un ingombro, e vediamo governi come quello statunitense che si arrogano poteri giudiziari, anzi, il trattamento completo: accusa, giudice, giuria e boia. 

Sono stati i governi degli USA, e non le loro magistrature, a fornire le versioni ufficiali sull'uccisione di Kennedy e sull'11 settembre; ma anche le molte contestazioni di queste versioni si sono appuntate sul merito delle ricostruzioni dei fatti, e non sulla legittimità della pretesa di un governo di espropriare il potere giudiziario. 

L'assolutismo si esercita anche sul piano ideologico, perciò, mentre il potere si consolida in un establishment reazionario, nel frattempo esso pretende anche di rappresentare il progresso. 

Sin dai primi anni dell'800 la propaganda ufficiale ha sempre presentato il capitalismo come una liberazione dalle tenebre e dai vincoli del medioevo, etichettando come "resistenza corporativa", come rifiuto del progresso, ogni lotta operaia. Non deve stupire nemmeno che un establishment riesca ad impadronirsi anche dell'opposizione, sottoponendola ad un processo di integrazione e colonizzazione. L'attuale illusorietà della contrapposizione tra destra e "sinistra" costituisce un riscontro di questo semplice assunto. 

Risulta del tutto ovvio quindi che l'establishment si arroghi spesso anche il ruolo della denuncia e dell'utopia, e magari persino della "rivoluzione", ovviamente depistandone il senso. Persino un massoncino arrivista al servizio delle lobby finanziarie, come Matteo Renzi, è stato accreditato per anni dai media come un outsider e come un avversario dell'establishment

Per non parlare di uno dei maggiori esponenti del professionismo della denuncia, quel Roberto Saviano che nel 2006 fu investito dall'allora Ministro degli Interni, Giuliano Amato, del massimo status symbol conferito dall'establishment, cioè la scorta. Se lo stesso Saviano non avesse personalmente confessato le sue predilezioni per ideologi di destra, egli probabilmente sarebbe ancora un punto di riferimento per i comunisti elettoralisti; e forse, indirettamente, lo è ancora, visto che Rifondazione ed i Comunisti Italiani non osano più presentarsi alle elezioni come tali, ma candidano dei giudici come capilista, adottando la bandiera della "legalità" invece che quella della lotta di classe.

Se un potere riesce a monopolizzare anche la "denuncia" dei propri stessi misfatti, ottiene il risultato di distorcere la visione della realtà di quel tanto che basta a fuorviare l'attenzione dai veri problemi. 

Non a caso la "denuncia" dell'OCSE ripropone sempre la stessa soluzione utopica dell'equità fiscale come panacea del divario tra ricchezza e povertà, guardandosi bene dal richiamare i veri fattori dell'impoverimento di massa e dell'arricchimento di pochi. 

Questi fattori l'OCSE deve conoscerli bene, poiché questa organizzazione è perennemente sulla breccia per raccomandarli - anzi, imporli - ai governi. Si sta parlando, ovviamente, della "flessibilità" del lavoro e delle privatizzazioni dei pubblici servizi, i due temi che costituiscono il pallino dell'OCSE, ed anche della sua organizzazione-madre, il FMI. Questi moniti dell'OCSE ai governi vengono rilanciati sempre con molto entusiasmo dal quotidiano confindustriale, "Il Sole-24 ore"

All'OCSE non serve negare che cresca l'abisso tra ricchezza e povertà, poiché le basta continuare ad imporre la menzogna sociale secondo cui la disoccupazione sarebbe dovuta alle eccessive garanzie e "rigidità" del lavoro, per cui basterebbe la piena licenza di licenziare per far piovere posti di lavoro: una pretesa che i fatti hanno già pienamente smentito. 

All'OCSE non occorre neppure negare che le tasse sulla ricchezza siano irrisorie, poiché le basta nascondere il fatto che le privatizzazioni non solo non restituiscono i servizi pubblici ad un'inesistente mercato e ad una chimerica concorrenza, ma addirittura costituiscono esse stesse una tassa versata a favore dei ricchi, un regalo da parte dello Stato. 

Ma il depistaggio ottiene il massimo dell'effetto quando riesce a coinvolgere la "creatività" delle sue vittime. L'OCSE ci vuole infatti far credere di essere preoccupata per le sorti di un'economia sempre più bloccata dal divario eccessivo tra ricchezza e povertà, che determina un calo dei consumi e della produzione. L'esca lanciata dall'OCSE può accalappiare più di un oppositore, disposto magari a lanciarsi in approfondite analisi sul rischio-povertà per le sorti del capitalismo, credendo davvero che i capitalisti siano "preoccupati", se non per umana sensibilità, almeno per senso degli interessi in prospettiva.

Ma la cosiddetta "economia" è solo un'astrazione, mentre la concretezza è il business; e la povertà costituisce il più grosso dei business, poiché aumenta la ricattabilità dei poveri e la loro dipendenza da "servizi" finanziari poco rischiosi per chi li eroga, ma molto remunerativi

Un clamoroso prelievo ai danni dei poveri è stato quello di imporre a tutti i pensionati indistintamente - anche ai più poveri - di aprire un conto corrente per riscuotere la pensione. Il vantaggio non è stato solo per le banche, poiché immediatamente è stata elevata la tassazione sui conti correnti. Tutti! Così si è prelevato pochi euro in più per ogni pensionato, ma il poco, moltiplicato per molti, diventa un affare.

Inoltre, già nel 2005 uno studio effettuato in Gran Bretagna, rilanciato dal quotidiano "The Guardian", rilevava che i giovani senzatetto costituivano per le banche uno dei più importanti target per l'offerta di carte di credito. I giovani così allettati vengono fatti cadere in una spirale di indebitamento che ripropone l'antico schiavismo per debiti.

sabato 10 maggio 2014

DA NIGEL FARAGE A MARINE LE PEN, DAGLI INDIPENDENTISTI VENETI A QUELLI SCOZZESI, TUTTI D'ACCORDO: CON LA RUSSIA DI PUTIN

DA NIGEL FARAGE A MARINE LE PEN, DAGLI INDIPENDENTISTI VENETI A QUELLI SCOZZESI, TUTTI D'ACCORDO: CON LA RUSSIA DI PUTIN

sabato 10 maggio 2014

Irredentisti di tutta Europa unitevi. La Russia e' con voi. L'unico elemento su cui i partiti e i movimenti euroscettici sembrano essere d'accordo, inclusi gli scozzesi che euroscettici potrebbero solo diventarlo in futuro, e' il putinismo. Lo sguardo rivolto all'unisono al Cremlino non e' ancora sufficiente per convincere i leader di queste formazioni ad allearsi in un'unica coalizione in vista delle elezioni europee del 25, ma la loro frammentazione e' comunque minore di cinque anni fa e l'influenza di Putin puo' aver fatto da collante.

''Non c'e' una vera e propria strategia, ma dalla Russia emanano Ong o settori della societa' civile influenzati da posizioni che non vedono in modo cosi' sfavorevole l'indebolimento del vincolo europeo, indebolimento che consentirebbe alla Russia di continuare a trattare con i singoli paesi europei a livello bilaterale'', spiega all'Adnkronos Daniele Scalea, direttore generale dell'Isag, un centro studi attento alle dinamiche politiche interne della Russia.

I due poli dell'euroscetticismo diviso, Nick Farage e Marine Le Pen, a capo rispettivamente dell'Ukip britannico e del Fronte nazionale francese -due partiti che, anche da soli, provocheranno un ''sisma politico'', come aveva anticipato Farage nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione di un sondaggio che assegnava all'Ukip ben piu' del 30 per cento dei voti il 25 - hanno piu' volte lodato pubblicamente Putin.

L'Unione europea, ha avuto modo di dire Farage, ha ''le mani sporche di sangue'' per aver incoraggiato la ribellione in Ucraina, che il leader dell'Ukip ha equiparato, per la tragedia innescata a suo dire dagli incoraggiamenti occidentali, a quanto accaduto in Siria e in Libia. Farage considera Putin ''il leader che nel mondo ammira di piu''', pur precisando che questo giudizio vale ''per l'operatore, piu' che per l'essere umano'', e affrettandosi a denunciare, nel suo sforzo di rimanere ancorato ai valori liberali, la sorte dei giornalisti in carcere in Russia.

Sforzo che porta Farage a concentrare la sua critica all'Europa su questioni economiche e sulla protezione degli interessi nazionali, a tenersi lontano dalla destra radicale e dal razzismo e dall'antisemitismo che ancora rischia di portarsi dietro, e quindi da Marine Le Pen. Tale sforzo e' condiviso dal Movimento 5 Stelle, che rimanda eventuali alleanze in Europa a dopo le elezioni e sottolinea che ''su alcuni estremismi noi non ci troveremo mai d'accordo''. Fra i primi a riconoscere il risultato del referendum in Crimea, l'M5S precisa, con le parole del deputato della Commissione esteri Manlio Di Stefano, che ''non e' possibile fare gli ingenui e dire che Putin e' un criminale, perche' quando si parla di geopolitica anche gli Stati Uniti hanno comportamenti simili a quelli della Russia in Ucraina''.

La leader del Fronte nazionale che in questi anni ha pur cercato di riformare il partito fondato dal padre, avvicinandolo a posizioni meno estremiste, si e' recata a Mosca lo scorso aprile, dopo un primo viaggio, accolta con gli onori di un capo di stato, nel giugno dello scorso anno. ''E' sorprendente la guerra fredda dichiarata dall'Unione europea alla Russia. Non e' in linea con le relazioni tradizionali amichevoli che abbiamo con Mosca, ne' con gli interessi economici del nostro paese o dei paesi dell'Unione europea e danneggia le relazioni future'', ha dichiarato in quell'occasione, dopo aver incontrato il presidente della Duma Sergei Naryshkin.

''L'idea di federalismo offrirebbe alle diverse regioni ucraine la possibilita' di una ampia autonomia, di determinare il loro destino in modo indipendente'', aveva aggiunto Le Pen, definendo l'equazione euroscettica che porta al legame con Putin. Il metodo dell'autodeterminazione attraverso referendum valido per la Crimea o per il Donbass e' lo stesso che dovrebbe consentire alle diverse regioni europee di contestare l'euro o comunque la scelta europea. E va quindi sostenuto. I partiti euroscettici sono interessati a coltivare il rapporto con Mosca che offre loro cosi' legittimita' internazionale. ''Non hanno referenti forti a Washington, e ovviamente non a Bruxelles, non hanno riferimenti esterni e li trovano nella Russia, che ha un suo interesse ad allentare il disegno europeo'', aggiunge Scalea, sottolineando che ''fra Russia e partiti euroscettici c'e' anche una certa sintonia ideologica, su alcuni punti come l'opposizione alla laicizzazione estrema dell'europa''.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Le PEN, il leader dell'estrema destra austriaca Heinz Christian Strache, per cui le sanzioni europee contro Mosca sono una farsa, e Geert Wilders, a capo del partito per la liberta' olandese, che con l'Fpoe ha aderito all'Alleanza europea per la liberta' insieme ai Democratici svedesi e il Vlaams Balang belga.

Alleanza a cui fa riferimento anche la Lega Nord di Matteo Salvini che aveva detto: ''Vogliamo un'Europa diversa, non fondata come oggi sul denaro. E con Putin sui temi principali ragioniamo allo stesso modo''. (Su iniziativa di persone considerate vicine alla Lega e' nata nei mesi scorsi l'Associazione culturale Lombardia Russia, una iniziativa ''apartitica ma con idee molto precise che combaciano pienamente con la visione del mondo enunciata dal Presidente della Federazione Russa che si possono riassumere in tre parole: Identita', Sovranita', Tradizione...Vladimir Putin, a differenza degli altri capi di stato, parla chiaramente di concetti per noi essenziali: difesa delle identita' culturali dei popoli, principio di autodeterminazione, famiglia tradizionale come nucleo fondante della societa', lotta serrata all'immigrazione clandestina e all'islamizzazione'')

Molti dei partiti euroscettici sono importanti per Mosca anche perche' non hanno in programma iniziative per denunciare violazioni dei diritti umani. 'Quando avro' risolto questi problemi in Francia, mi occupero' di migliorare la situazione della democrazia in Russia'', aveva detto Le PEN. Ma Putin viene apprezzato anche dal premier scozzese Alex Salmond, e dagli indipendentisti veneti, che scrivono i loro manifesti in russo (e le cui iniziative vengono seguite con piu' attenzione dai quotidiani russi che non da quelli italiani).

Il promotore del referendum per la secessione della Scozia ha elogiato il presidente russo per il modo in cui ''e' riuscito a restaurare in larga misura l'orgoglio nazionale dei russi''. ''Certo, non approvo tutte le azioni della Russia, ma penso che Putin sia piu' efficace di come viene descritto, ed e' chiaro perche' raccoglie tanti consensi nel suo paese''.

http://www.ilnord.it/

giovedì 8 maggio 2014

Indagine del ruolo della giunta governativa golpista ucraina nel massacro di Odessa, il video smaschera violenze intenti e persone coinvolte...

Indagine  del ruolo avuto dalla giunta governativa golpista ucraina nel massacro di Odessa, il video  smaschera violenze intenti e persone coinvolte.. 

Tradusiu de Sa Defenza

(DA LEGGERE!)


Di seguito la traduzione al video che ho postato 

Un enorme GRAZIE a " sparling5 "per questa traduzione in un tempo così breve. Se ottengo un video sottotitolato lo faccio postare. Questa informazione è abbastanza importante da meritare vari re-post.
Saker



Trascrizione Tradotto:

Ci sono un sacco di foto e video di quello che stava succedendo in città da Venerdì e ci sono un sacco di dettagli che attirano particolare attenzione. 

Informazioni sufficienti da considerare  per un'indagine completa

Sono state raccolte da Pavel Ptshelkin

Al culmine dell'azione punitiva nel paese quando le tensioni con i russofoni a Odessa hanno raggiunto il livello massimo, si stava giocando una partita di calcio. 
I "Metallist" da Harkov stavano giocando con I " Chernomorets ", Odessa. Diverse migliaia di ultras di entrambe le squadre giunsero alla città.
Questi tifosi sono nazionalisti, fautori di Maidan e ottengono un permesso di marciare lungo le strade di Odessa a sostegno delle unità Ukraine. Si sono riuniti qui, vicino a Sobornaya Square. 

Intanto da Alexandrovsky Avenue verso di loro si è spostato un gruppo di giovani uomini ben attrezzati armati di manganelli. Molti di questi indossano "bande georgiani", ma la principale caratteristica distintiva - tutti hanno un marchio fatto di scotch rosso sulla manica. 
Le autorità li chiamavano militanti filo-russi, ma non lo erano, ma sembra che qualcuno aveva bisogno di crederci. 

E un sacco di testimoni oculari è giunto alle stesse conclusioni. 

Ed ecco la prima cosa strana  "non corrispondente" con la versione ufficiale della giunta. Gli stessi segni rossi erano nelle maniche di alcuni poliziotti. La cosa più interessante è che  il luogo è lo stesso  dove i poliziotti sono rimasti assieme ai membri nazionalisti della manifestazione, fino  alla "rottura" con i "separatisti". 

Si possono vedere, nelle immagini, i segni rossi sulle maniche degli aggressori e vicini, a loro,  le stesse bande rosse sulle maniche dei poliziotti schierati. Il numero dei provocatori è molto più piccolo rispetto ai partecipanti alla manifestazione, ed è ovvio che non stanno andando per disperderli. Essi non hanno abbastanza potere. Ma è quel luogo stesso in cui avviene la frattura con un altro piccolo gruppo separato

Per che cosa? Ben presto diventa abbastanza evidente. Hanno sedotto una folla di fan per avere successo. 
Qui i partecipanti del corteo , gridano: 
Cinquanta persone - questo sono ... questo significa che possiamo ottenere  un lato della corsia,  ... La folla cambia  direzione di movimento e si unisce con via Grecheskaya. 

I principali scontri sono avvenuti laggiù. 

E qui possiamo anche veder accadere un sacco di cose strane. Parte dello schieramento di polizia lascia che gli aggressori li attraversi per poi richiudersi dopo il loro passaggio. 

Ci sono pietre da entrambi i lati. Si vede un uomo con una fascia rossa sulla manica - che inizia a sparare dal tetto

Ed è qui che ci sono  i primi morti. 
Le armi erano su entrambi i fronti,  qui però vi è un intreccio strano - una pattuglia di militanti  assieme a  un poliziotto. I blogger riconoscono il vice capo della polizia  Dmitry FuchedzeEgli è circondato da gente con bande rosse prima degli scontri. E si  incammina con un gruppo di queste persone verso il luogo dove è avvenuta la drammatica collisione. 

Un funzionario ucraino del Ministero degli Interni istruisce gli attaccanti con le fasce rosse. "Si dovrebbe capire chiaramente ciò che ogni unità sta facendo. un fuggi fuggi generale. Ma dove correvano? Se ogni volta  ci sono altri problemi " ,  sembra  impossibile dover credere a queste immagini - un uomo con un giubbotto anti-proiettile inizia a sparare  da dietro i poliziotti. 
E ora diventa chiaro - l'obiettivo principale è far infuriare la folla di fan e sostenitori Maidan




Perché? Questo obbiettivo è diventato  evidente quando i provocatori con bande rosse immediatamente a sinistra di una folla furiosa  mirava a Kulikovo Pole dove si trova l'accampamento dei manifestanti delle attuali autorità. 

I manifestanti erano ancora lì da diversi mesi e le autorità non potevano permettersi di affrontarli. Naturalmente nessuna delle persona con la banda rossa erano in quel campo. A far la guardia sono stati alcune decine di attivisti. 

I quali cercando di sfuggire alla folla infuriata, per le provocazioni subite dai militanti con la banda rossa al braccio, si sono barricati nel palazzo dei sindacati. 
Ed ora volano parole su quelli in mezzo alla folla. 

Migliaia di fan, abituati alle battaglie di strada - secondo il piano - erano suscettibili a diventare carne da macello. Secondo il personale di polizia lì in mezzo alla folla vi erano due battaglioni di polizia -. "Oriente" e "Tempesta" il recente personale con i nazionalisti del Pravi Sektor (settore destro) in abiti civili.


Andrei Parubiy
Seconda sorprendente coincidenza proprio in quel giorno a Odessa apparve un ex comandante di Maidam Andrei Parubiy
La polizia è apparsa qui dopo un'ora e vigili del fuoco - dopo  la polizia. Ciò significa che c'era un cartello per fare una pausa.

Il leader è Parubiy. Era a Odessa ieri e l'altro ieri. Tutto accade sotto il suo controllo. 


Ed ecco un altro  uomo con un giubbotto antiproiettile, circondato da compagni chiaramente non civili che  protesta, falsamente, con qualcuno riguardo gli attaccantiEgli sta lavorando per la TV ucraina.  "Sono armati, sono aggressivi, hanno ottenuto  fuochi pirotecnici. I  quattro ragazzi sono  stati feriti ed anche io" e dimostra la sua "innocenza" mostrando che lui non è armato (ma , è pura propaganda per sviare i media  e far ricadere le colpe agli attaccati rifugiati nella casa dei sindacati). 

Qui  vicino all'edificio in fiamme dei sindacati - si sta sparando per non lasciare uscire le persone in cerca di scampo dal palazzo in fiamme si arrampicano fuori dalle finestre. 

Quest'uomo si chiama Micola, lui è un leader di uno delle centinaia di combattenti di Maidan. E 'appena arrivato a Odessa. E' elemento ben noto  al  Ministero degli Interni Ucraino, che in seguito ha inventato la scusa che le persone che morirono  nel palazzo si siano autoimolati , ed il motivo che ci narra è, che è impossibile tirare una bottiglia incendiaria sul terzo piano. 


Questa  affermazione è cinica e falsa. Ecco quanto ha raccontato uno dei sopravvissuti nel suo blog:  c'è stato un messaggio che i Maidan stavano irrompendo attraverso un altro corridoio ... ci si chiedeva  come hanno fatto ad  arrivarci ... sono corso lì e ho aiutato gli altri miei amici a bloccare la porta. Nel corridoio ho incontrato due ragazze - che si sforzavano di  spostare una vecchia cassaforte di ferro. Ho aiutato anche loro a portarla contro la porta, bloccandola. Dopo averla bloccata abbiamo visto entrare un fumo bianco-verde da sotto la porta ... l'aria dai miei polmoni è finita in un istante. In quel momento ho creduto di soffocare ... In altre parole, i combattenti Maidan erano anche dentro l'edificio. Lo dimostra la bandiera ucraina esposta alla  finestra seguita dall'approvazione della folla assediante. E qui vediamo le immagini fatte qualche minuto più tardi. Si può vedere che in quella stessa finestra al terzo piano ha inizio l'incendio. 

Solo in quel momento il governatore Vladimir Nemirovsky * dà credito alle bande nazionaliste in campo e autorizza l'intervento dando ordine di combattere e  licenza di uccidere: "Le azioni degli abitanti di Odessa sono considerati valide perchè volti a neutralizzare e snidare dei terroristi armati, "  (i terroristi sarebbero quel centinaio di persone disarmate che si sono rifugiate nella casa dei sindacati!)


Come abbiamo raccontato la maggior parte di quelli che hanno dato fuoco al palazzo dei sindacati non erano di Odessa, ma all'interno del palazzo  erano tutti odessini. I combattenti di Pravi Sektor (settore destro partito neonazi) sono stati i primi a entrare nell'edificio e hanno cominciato subito a prendere i documenti dei morti. Più tardi i propagandisti ucraini hanno cercato di mentire dichiarando che i morti avevano passaporti russi. Questi passaporti sono stati messi in Internet e la menzogna è stata facilmente smontata - gli stessi passaporti con gli stessi cognomi erano già apparsi  in un altro messaggio del 16 aprile, concernente presunte divisioni russe. A Odessa le persone sono state bruciate vive e coloro che hanno cercato di fuggire sono finiti incontro ai bastoni. Inoltre come si è visto più tardi tra i morti c'erano un sacco di persone con ferite da arma da fuoco. La polizia dice che non voleva interferire  (mah!)Tutti i fatti portano a una conclusione. La ragione di questa tragedia a Odessa è una provocazione per disperdere e arrestare i membri di una delle numerose proteste sul Kulikovo Pole contro le autorità golpiste. I tifosi di calcio sono stati strumentalizzati per questo scopo. In campo c'erano abili provocatori e  istigatori. E' stato facile istigar e pianificare una strage con la folla eccitata dal sangue e l'impunità imperante.


Note di sa defenza

*Governatore dell'amministrazione regionale di Odessa Vladimir Nemirovsky - rappresentante del partito di Arseniy Yatsenyuk Front-Peremen (Fronte per il Cambiamento), licenziando il capo del servizio di sicurezza nella regione di Odessa, Eduard Vakulenko.

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  

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