giovedì 12 giugno 2014

Gli OGM dichiarano guerra all'agricoltura, attestano esperti biotech

Gli OGM dichiarano guerra all'agricoltura, attestano esperti biotech


Jonathan Benson
naturalnews
tradusiu et editau
de  Sa Defenza


Che cosa succede se le biotecnologie mirano in realtà a non fornire più cibo per il pianeta, ma piuttosto a prenderne il controllo della fornitura alimentare mondiale al fine di utilizzare l'agricoltura come arma?
L'esperto di Biotecnologie  fondatore ed editore di Bioingegnering News Tom Mysiewicz  rende noto il caso di organismi geneticamente modificati (OGM) come armi da guerra delle multinazionali, fornisce la prova scientifica che questa tecnologia sconsiderata sta distruggendo la terra e coloro che vivono su di esso


Mysiewicz è stato coinvolto con il movimento sulle biotecnologie fin dall'inizio ed è stato tra i primi giornalisti a scoprire la sua esistenza nei primi anni 1980La sua profonda conoscenza di come funziona la biotecnologia, così come i suoi molti anni di esperienza pratica e di ricerca sul campo, ne fa del suo punto di vista sulla questione cosa pertinente e credibile. 

È per questo che la valutazione di Mysiewicz ci fa riflettere, infatti svela un killer nascosto all'interno del  mezzo che viene promosso come una sorta di salvatore dell'umanità. Non solo gli OGM, dice, sono approvati sulla base di menzogne, ma la fondatezza della loro intera esistenza si basa sulla menzogna, della falsa scienza.

OGM ricevuti con 'clausola di salvaguardia' e approvati da parte della FDA senza  adeguato test di sicurezza
E' da molto tempo che viene viene dichiarata  la verità sulla questione  OGM, che essi non hanno mai avuto il tipo dei numerosi test di sicurezza tipici richiesto per nuovi farmaci o additivi alimentari. Già nel 1980, prima che i primi OGM fossero commercializzati nel mercato, la US Food and Drug Administration (FDA) e il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) hanno concordato la "clausola di sicurezza" di approvazione sugli OGM, indipendentemente dalle leggi. Quali conseguenze potrebbero  aversi sulla salute umana il mangiare colture  OGM e trattate sostanze chimiche utilizzate nella coltivazione se non si sono mai  fatti degli studi adeguati, ne sono studiati da organismi di regolamentazione  importanti. Grandi interessi vertono sull'agribusiness OGM rappresentato come ideale per eliminare la fame nel mondo e  l'uso di sostanze chimiche sulle colture, questo approccio purtroppo ha funzionato.

Gli americani sono esposti a più sostanze chimiche che mai, è il risultato del'uso di OGM

Oggi, gli GM di soia, mais, colza e altre colture dominano l'agricoltura americana. E più pesticidi e diserbanti che mai sono stati cosparsi su loro per produrre cibo a buon mercato per le masse, cibo che, a quanto pare, è contaminato con il veleno. 
Dal 1996, quando sono state approvate le prime colture GM per uso commerciale, vi è stato un aumento di 527 milioni di sterline nell'uso di erbicidi come il glifosato, l'ingrediente attivo nella formula Roundup della Monsanto. "Gli americani  ora ingeriscono livelli molto più alti di diserbante e sono molto più alti i livelli nel sangue di glifosato - questo senza una adeguata conoscenza degli effetti cumulativi di tale esposizione, "ha scritto Mysiewicz nel suo articolo.


OGM come veicoli di malattia e di morte negli esseri umani



Che dire le colture GM sono state dotate di microbi e altre sostanze chimiche incorporati nella loro struttura genetica? Viene subito in mente il Mais Bt , in quanto contiene la tossina Bt contenuta nella sua struttura cellulare. Se consumato, questa mostruosità genetica potrebbe portare alla produzione perpetua di tossina Bt nel tratto digestivo degli esseri umani.  
"Il problema qui è che, mentre il microbo BT viene spruzzato sulle coltivazioni e può essere lavato via dal consumatore, il gene che codifica per la tossina BT viene clonato in un impianto di cibo mangiato dal consumatore ", ha spiegato Mysiewicz. "Solo perché la tossina è 'naturale' (come la ricina mortale) non significa che non sia un veleno -., come si dimostra che uccide gli insetti". 

Una valutazione completa di Mysiewicz degli OGM come veleni Trojan Horse in agguato nella catena alimentare è disponibile qui: paulcraigroberts.org.

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  

Fonti:

http://www.paulcraigroberts.org

http://www.responsibletechnology.org

[PDF] http://www.gmoseralini.org

http://science.naturalnews.com


mercoledì 11 giugno 2014

Lezioni di Storia: Nel 1966 il Presidente De Gaulle ha detto di no a USA e NATO

 Lezioni di Storia: Nel 1966 il Presidente De Gaulle ha detto di no a USA e NATO

globalresearch.ca 
Umberto Pascali 
tradusiu de Sa Defenza 
10 marzo 1966: Dopo 31 tentativi di assassinio contro la sua vita, Charles De Gaulle ordinò il ritiro della Francia dal comando integrato militare della NATO. Questa decisione è stata formalmente annullata quasi mezzo secolo dopo, sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy. De Gaulle ha adottato una politica estera indipendente dall'asse anglo-americana.
Il 10 marzo 1966, non solo ha riguardato la decisione della Francia di ritirarsi dal comando militare integrato della NATO, ma ha anche rimosso il quartier generale della NATO dal territorio francese, portando così l'istituzione del quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles.
Charles De Gaulle
Nel mondo di oggi, i leader dell'Unione europea e l'alleanza militare occidentale, soprattutto le élite di Francia, Germania, Italia sono spaventate, terrorizzate da una potenziale reazione degli Stati Uniti,  come la "reazione" che ha prodotto 31 tentativi di  assassinio contro il leader dei francesi.
Questa reazione potrebbe senza dubbio essere imminente se decidessero di difendere l'interesse nazionale dei propri paesi, ad esempio opponendosi alla destabilizzazione dell'Ucraina ed al saccheggio finanziario dell'UE da parte di Wall Street e della "City".
Questo è il momento storico, in cui questi paesi si stanno giocando la loro esistenza futura come Stati sovrani, e la intimidazione politica degli Stati Uniti può essere combattuta. Purtroppo questi leader europei sono corrotti e cooptati da Washington.
De Gaulle ha dato un esempio  perché ha sfidato apertamente le forze che hanno cercato di ucciderlo - e, soprattutto, uccidere la Francia come paese indipendente e sovrano - ed ha vinto. Era in grado di trasmettere alle forze di occupazione   NATO di sgomberare. Ha vinto una seconda Resistenza dopo quella contro il nazismo.
Aldo Moro ed Enrico Mattei
Aldo Moro, lo statista italiano era probabilmente preoccupato per la sua sicurezza personale quando ha deciso di andare avanti con il suo progetto di un forte governo di "non-destabilizzazione" che era in grado di evitare ciò che era accaduto in Cile con il golpe contro il presidente Salvador Allende nel 1973.
Nonostante ciò Moro procedeva e non ci fu nessun colpo di stato stile Cile in Italia. Ha pagato con la sua vita, però, nel 1978, quando una squadra militare super-sofisticata proponendosi come Brigate Rosse lo rapì, lo tenne prigioniero nel centro di Roma e poi lo uccise.
E molto probabilmente anche Enrico Mattei era preoccupato per la sua vita quando ha difeso il diritto dell'Italia allo sviluppo economico e ad avere l'energia abbondante a buon mercato schierandosi contro le cosiddette Sette Sorelle - le compagnie petrolifere internazionali. E 'stato ucciso in un incidente aereo nel 1962. Oggi è stato accertato che l'aereo è stato sabotato. Mattei ha concluso affari di petrolio e gas con i paesi del Nord Africa e la Russia con indipendenza contro (la volontà) il "consiglio" del cartello delle Sette Sorelle.
Alfred Herrhausen
E per quanto riguarda Alfred Herrhausen il banchiere non-monetarista paradossale che predicava e praticava la cancellazione del debito per i debiti impagabili di diversi paesi? Alfred Herrhausen, il banchiere tedesco di successo e brillante e economista che sapeva che non si può fare soldi da soldi, ma c'è bisogno di una vera e propria economia.
Alfred Herrausen, che ha preparato un grande piano per lo sviluppo dell'economia reale dell'Europa orientale e della Russia dopo la caduta del muro di Berlino.
Alfred Herrhausen, che ha condotto una guerra contro gli speculatori monetaristi su due fronti, in Germania all'interno della sua Deutsche Bank e al di fuori con l'FMI, la Banca mondiale, e Wall Street.
Un team terrorista inesistente "terza generazione" RAF (Baader Meinhof), l'ha ucciso il 30 novembre 1989 in un'operazione militare di una complessità senza precedenti ...
La Deutsche Bank è stata spinta nelle mani degli speculatori della City di Londra, caratterizzata da Merrill LynchAnshu Jain a cui è stato permesso di conquistare la leadership della banca, trasformando la Deutsche Bank in una palude corrotta ed ha apertamente sabotato l'economia reale in Germania.
La leadership politica in Germania, in gran parte ha ceduto ed accettato questi cambiamenti finanziari imposti dall'asse bancario anglo-americano. Questo spiega anche il loro sostegno al regime sponsorizzato dagli USA a Kiev. Il potere di questi "gangster finanziari" è il vero motivo per cui la Germania è paralizzata, incapace di difendere i propri interessi di base e, a quanto pare, spinta in un confronto con il suo principale partner economico, Russia.
De Gaulle, Herrhausen, Mattei, Moro - questi leader hanno salvato ciò che resta dell'Europa di oggi. Questo progetto europeo dato per scontata non includeva l'oligarchia finanziaria anglo-americana. Come De Gaulle ha chiarito,ha immaginato  l'Europa delle nazioni indipendenti e sovrane e non ha incluso la Gran Bretagna, che è giustamente considerata come parte del cartello finanziario anglo-americano la cui spinta principale era quella di indebolire e destabilizzare l'Europa, mettendo in crisi il cosiddetto asse Franco-tedesco, che in generale ha prevalso fino all'inizio della guerra in Iraq nel marzo 2003.
L'eredità di questi leader deve ora essere ripresa dall'Europa.

 De Gaulle ha fatto a modo suo
L'autore con lo pseudonimo di William Torbitt , descrive come De Gaulle ha deciso di fare quello che sembrava (e a molti leader europei sembra, ancora oggi) impossibile: l'espulsione immediata delle forze militari straniere degli Stati Uniti dal suolo francese. Questo è stato un chiaro esempio per i leader di Francia, Germania, Italia su come  deve essere un vero leader (non la caricatura hollywoodiana di un leader) che agisce in un momento di crisi profonda per il suo paese.
Oggi, Washington e Londra - e dietro di loro Wall Street e la City di Londra - stanno minacciando ritorsioni contro quei leader politici che osano difendere l'interesse nazionale nei rispettivi paesi, ma  rifiutano anche di accettare un confronto con la Russia e la Cina.
Questi leader sono istruiti da Washington per essere complici nel processo di distruzione e destabilizzazione del progetto europeo.
Da 'l'attentato a De Gaulle' di William Torbitt:
Il Generale De Gaulle era furioso per i piani di assassinio e tentato assassinio su di sé. Chiamò i suoi ufficiali più fidati  dell'Agenzia francese di Intelligence e lo informò che stavano già lavorando sulle indagini per scovare chi c'era dietro il tentato assassinio di De Gaulle.
L'Agenzia di Intelligence francese, scoprì in pochissimo tempo la  traccia dell'attentato attraverso Permindex, la società svizzera, ai Solidarists, il Fascist White Russian organizzazione di intelligence russa e la Quinta Divisione, la sezione di spionaggio dell'FBI, con sede della NATO (North Atlantic Treaty Organization) a Bruxelles, in Belgio.
L'Intelligence francese ha così determinato che i tentativi di assassinio del generale De Gaulle venivano dirette dalla NATO a Bruxelles attraverso le sue varie organizzazioni di intelligence e, in particolare, da Permindex in Svizzera, fondamentalmente un fronte di intelligence della NATO costruito con i resti di unità di intelligence naziste di Adolph Hitler nella Germania occidentale e anche, con l'unità di informazione dei Solidarists con sede a Monaco di Baviera, in Germania. Il comando generale delle unità per assassinare De Gaulle è stato diretto dalla Quinta Divisione dell'FBI.
Dopo aver appreso che i gruppi di intelligence controllati dalla Quinta Divisione dell'FBI nella sede dell'organizzazione NATO avevano pianificato tutti gli attentati alla sua vita, De Gaulle era furioso e ordinò a tutte le unità della NATO di uscire fuori dai suoli francesi. In base al contratto tra la Francia e la NATO, il generale De Gaulle non poteva costringerli a muoversi in un periodo di tempo superiore ad un anno; Eppure, ha costretto la NATO a uscire dal suolo  francese,  ha messo in funzione la macchina per rimuovere i contratti dai trattati con l'organizzazione.
La Defense Intelligence Agency, il braccio di intelligence di tutte le forze armate degli Stati Uniti e della Quinta Divisione, l'agenzia di controspionaggio del Federal Bureau of Investigation, sono state entrambi riconosciute di essere state le agenzie di controllo nella NATO che hanno diretto i tentativi di assassinare il Generale De Gaulle. La DIA e la Quinta Divisione dell'FBI stavano lavorando a braccetto con il braccio White Russian  intelligence, e Solidarists;  molte delle agenzie di intelligence occidentali europee non erano a conoscenza del piano di assassinio elaborato direttamente dalla sede della NATO.  http://www. ctrl.org/essay2/torbitt.html
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  

martedì 10 giugno 2014

L'ESERCITO SPAGNOLO AVVERTE I NAZIONALISTI CATALANI CHE LE LORO RIVENDICAZIONI D'INDIPENDENZA POSSONO SFOCIARE IN GUERRA CIVILE

In Spagna, negli ambienti militari si dimostra un certo nervosismo, a proposito della richiesta d'indipendenza della Catalunia;
Si arriva al punto di affermare che vi è la possibilità di una guerra civile spagnola , se gli indipendentisti catalani  non desistono dal loro intento, inoltre si fa menzione della Magna Carta e della Costituzione, ponendo i classici puntini sulle i, dicendo che anche gli eletti in parlamento sono solo degli ospiti , in quanto la sovranità è del popolo spagnolo.
Chiedamoci chi difende la sovranità del popolo? Ovviamente ci fanno intendere l'esercito, che non ha in simpatia la secessione della Catalunia.
E così si rischia di aprirsi anche un fronte occidentale dopo quello orientale Ucraino, la democrazia Europea inizia a far acqua non rispettando l'autodeterminazione dei popoli interni , ma benedicendola negli altri quando le fa comodo... quale futuro si prospetta per l'Europa?....
Sa Defenza


L'esercito spagnolo avverte i nazionalisti catalani che le loro rivendicazioni indipendentiste possono sfociare in una guerra civile

tradusiu de Sa Defenza
benemeritaaldia.org




COMUNICADO DE LA ASOCIACION MILITAR ESPAÑOLA (AME), remitido a ALERTA DIGITAL y publicado en ese medio con fecha 06 de junio de 2014.
Non è intenzione dell'Associazione dei militari spagnoli  attuare in modo continuato ricorrere alla carta  della coscienza  accusando il Ministero della Difesa, ma intende usare e ricordare cosa prevede la  Costituzione Spagnola.
Anche la Corte Costituzionale 219/2001,  assieme ad AME,  e la distinzione che lo stesso Dipartimento ha pensato bene di dare, grazie alla promulgazione della legge di diritti e doveri dei membri delle Forze Armate, circostanza che permette di agire con assoluta libertà e indipendenza nel settore militare, e di poter  esprimere la propria opinione in qualsiasi momento  ritenga esista  una minaccia per il nostro paese, è ampiamente noto, e si impegna a condividere con la stragrande maggioranza dei militari attivi.
Questa situazione di libertà e indipendenza  porta a raccogliere la denuncia  amara, ma ferma contro quello che sembra decisamente un pericolo, inaccettabile, intollerabile il completo abbandono da parte delle autorità pubbliche competenti in relazione agli eventi che hanno avuto luogo sia nella regione della Catalogna che nelle province basche, il più grave di quelle sostenute è durante il messaggio di Natale di Sua Maestà il Re di quest'anno, abbinando le intenzioni dichiarate del separatismo  del governo della Generalitat che si sono concluse nelle offese ai rappresentanti delle Forze Armate alla loro partenza dal Palacio de San Jaime in Barcelona.
L'Associazione dei militari spagnoli ritiene che questi fatti siano l'ultima frontiera, e ciò potrebbe innescare  un conflitto civile tra spagnoli e provocare la disintegrazione della Spagna, risultando la situazione  in divenire  irreversibile , da non dimenticare il compimento della missione della Costituzione Spagnola, su base  nazionale che - la sovranità appartiene al popolo spagnolo e non al parlamento nazionale - posto che vi è assegnato da ospiti.
Allo stesso modo, la fiducia al più alto  livello di governo  ha dovere costituzionale di prendere tutte le misure necessarie per lo stato di diritto, a far prevale il rigore necessario a tutti , e applicalo in un modo o nell'altro, con parole o atti, per commissione o per omissione, contro chi consapevolmente agisce al di fuori della Magna Carta,  e che incitano con il loro comportamento e le loro dimostrazioni irresponsabili scontri che non hanno nulla a che fare con una convivenza pacifica all'interno della quale si deve rimanere, l'unica nazione spagnola: la SPAGNA.


lunedì 9 giugno 2014

LA SVALUTAZIONE INTERNA PERMANENTE DELLA PERIFERIA EUROPEA E' UN OBIETTIVO IMPRESCINDIBILE DELL'EURO TEDESCO

LA SVALUTAZIONE INTERNA PERMANENTE DELLA PERIFERIA EUROPEA E' UN OBIETTIVO IMPRESCINDIBILE DELL'EURO TEDESCO - primo post-
A.Boassa


Non c'è in Germania pericolo di svalutazione nonostante i grandi successi nelle esportazioni perché di questo si incaricano i Paesi della periferia europea . 

L'esortazione di Berlino a Italia e soci di contrastare debito e deficit è in effetti una politica aggressiva perché non vi sia crescita economica e con essa il mantenimento di un adeguato livello salariale ed un soddisfacente welfare

Se si verificassero progressi reali nell'economia della periferia si avrebbe una fuoriuscita dalla deflazione che sarebbe vista con orrore dai padroni tedeschi dell'euro . 
Ciò costituirebbe la possibilità di un trascinamento dell'inflazione in Germania che non la tollererebbe . 

Sarebbe la Germania in quel caso ad uscire dall'euro e ritornare al marco . 

L'euro è utile a Berlino , naturalmente grazie a trattati compiacenti , perché gli ha permesso di potenziare la sua già forte economia comprimendo le risorse della periferia , comprando a prezzi stracciati pezzi rilevanti del patrimonio industriale dei paesi debitori e speculando in modo indecente (si veda la vendita senza ragioni di mercato di decine di migliaia di titoli di stato italiano) , -nonché il parere di comodo di agenzie di rating messe finalmente sotto inchiesta dalla magistratura italiana- con lo scopo tutto politico di farne cadere il valore e di giustificare in conseguenza con una campagna mediatica apposita la mancanza di serietà italica nel controllo dei bilanci pubblici . 

Perché potesse avere successo una tale politica di dominio si rendeva necessario un bagaglio di idiozie ideologiche gabellate come teorizzazioni scientifiche (di cui renderemo conto in post successivi) e sopratutto una classe dirigente di sciocchi corrotti di cui in Italia possiamo vantarne capacità di produzione a grandi palate .

Come previsto dal sottoscritto in un post precedente la BCE è intervenuta per fronteggiare il marasma europeo e la rivolta "euroscettica" con propositi di iniezioni di liquidità . 

Ma come vedremo successivamente , tale operazione non sarà solo un sasso nello stagno ma un sasso nelle sabbie mobili

Perché la Russia non interviene militarmente in Ucraina


Perché la Russia non interviene militarmente in Ucraina


Red Army Soldier Sukhov
 Come DonChisciotte
Fonte: http://worldcrisis.ru/crisis/1516927
Tradotto da  Bosque Primario


Un articolo che "si deve leggere", tratto da worldcrisis.ru, che spiega perché la Russia non interviene in Ucraina.
È con immenso piacere che ringrazio "BM" che ha tradotto in inglese l'articolo originale russo che permette di spiegare i motivi della apparente "passività" della Russia in Ucraina. Raccomando di far circolare questa traduzione, perché è la miglior spiegazione della politica e degli interessi del Cremlino.- The Saker

Il livello delle discussioni analitiche su Internet in Russia è descritto molto bene dal politologo Simon Uralov: "Se vogliamo credere che la crisi ucraina sia cominciata solo per una follia dei colleghi di Kiev e che questo li abbia fatti arrivare a crisi isteriche e alla sete di sangue, questa è una considerazione fondamentalmente sbagliata. Questa stessa idea passa per la mente anche ad un numero incredibile di colleghi di Mosca".
Lo scopo di questo articolo è fare un passo indietro, prima della crisi isterica, e fare una fredda analisi sul perché in Ucraina si è arrivati a questa situazione.


Comincerò con i primi chiarimenti su diversi argomenti che hanno una grande importanza emotiva:


Perché non c'è nessun intervento militare russo ?


Se questo testo fosse stato scritto qualche giorno prima, buona parte del suo contenuto sarebbe servito a spiegare perché inviare delle truppe in Ucraina sarebbe stato inadeguato e semplicemente stupido, anche dopo il referendum. Fortunatamente, il capo della resistenza in Slaviansk, Igor Strelkov, lo ha fatto molto meglio di me nel suo messaggio video, nel quale ha descritto molto chiaramente l'inerzia della popolazione locale di Lugansk e di Donetsk, in termini di azioni concrete prese per proteggere i loro interessi contro la giunta. Anticipando quel che dirò in seguito sul referendum, dico brevemente che mettere una croce sulla scheda elettorale, benché sia un atto importante, non ha un valore molto superiore a quello di un "mi piace" messo su Facebook. Perché un "mi piace" scritto su una scheda elettorale non cambia nulla. Il referendum è stato un atto necessario ma non sufficiente.


Il Cremlino era preparato ad affrontare gli eventi in Ucraina ?  e adesso sta improvvisando ?

Vi consiglio di leggere Wikileaks :wikileaks, dove c'è la prova che il Cremlino aveva già spiegato chiaramente agli americani, nel 2008, gli scenari che vediamo oggi:
"Gli esperti dicono che la Russia è fortemente preoccupata per le forti divisioni che esistono in Ucraina sulla decisione di aderire alla Nato, a causa della forte componente etnica russa che è contraria all'adesione e che potrebbe portare a forti opposizioni, violenze o nel peggiore dei casi, alla guerra civile. In questo caso la Russia dovrebbe decidere se intervenire, e questa è una decisione che la Russia non vuole dover prendere".
Pertanto è logico supporre che l'evoluzione degli eventi per il Cremlino non ha costituito nessuna sorpresa e che questa possibilità, anche se sgradevole, era già stata contemplata in uno scomodo "piano E".
Per capire quello che farà prossimamente il Cremlino partiamo dal definire quali sono i suoi obiettivi:

  1. Non permettere l'ingresso dell'Ucraina nella NATO.
  2. Non permettere l'istituzione e la stabilizzazione in Ucraina di un regime russofobo, filonazista (per evitare di doverlo poi denazificare).
  3. Non consentire il genocidio della popolazione russa del Sud - Est.
La cosa ideale per la Russia sarebbe realizzare tutti e tre gli obiettivi contemporaneamente, evitando di bloccare l'economia russa durante il suo riorientamento verso l’Asia e, allo stesso tempo, evitando che gli americani risolvano i loro problemi economici a spese della UE .

Come si possono realizzare questi obiettivi ?

Prendiamo in esame lo scenario più semplice e vediamo quali sono i punti vulnerabili e le conseguenze negative: L'esercito russo entra in Ucraina e in pochi giorni dopo arriva a Kiev, poi sottomette tutta l'Ucraina. "I patrioti" giubilano ci sono le sfilate sulla Chreščatyk (strada principale di Kiev) ecc.

Sembra che tutti e tre gli obiettivi siano stati raggiunti, ma sorgono dei problemi:

 1.    Nell'Unione Europea dove da molto tempo la elite imprenditoriale ha pestato i piedi ai politici ed ha spinto il freno sulle sanzioni, il "partito della guerra" (alias il " Partito degli Stati Uniti " o meglio il "Partito della Pax Americana") sta evidentemente trionfando. Viene applicato contro la Federazione russa il massimo di sanzioni reali, con un effetto terrificante sull'economia europea, che immediatamente cade in recessione. Non c'è niente da stare allegri.

In questo contesto gli americani hanno gioco facile per spingere alla firma della loro versione del trattato per una partnership sugli investimenti e sul commercio transatlantico (Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP, nota CdC), un patto commerciale che trasformerebbe la UE in un'appendice dell'economia USA. I negoziati su questo trattato sono ancora in corso e, per gli americani, l'entrata di truppe russe in Ucraina cadrebbe proprio a fagiolo. Le sanzioni (potenziate rispetto ad oggi, nota CdC) contro la Russia distruggerebbero gli affari europei e l'accordo commerciale con gli USA li finirebbe.

Alla fine siamo arrivati a: una Unione Europea che sembra uscire dalla guerra - con gli Stati Uniti, vestiti a festa, che potrebbero papparsi con gioia tutti i mercati europei, dove non avrebbero più concorrenza - con la Federazione russa non in perfetta forma. Non vi pare che in questa situazione qualcuno si fa fregare? E quel qualcuno non sono proprio  gli USA ?
Tra l'altro non bisogna neanche prendere in considerazione il fatto che i politici europei si dovrebbero rifiutare di vedere il suicidio della loro economia. Gli euro-burocrati sono capaci anche di fare peggio, come dimostra la pratica.

2.    Con un intervento in Ucraina, oltre al fatto che il Cremlino farebbe un favore a Washington, si sarebbe anche dovuto pensare agli effetti nella stessa Russia.

  • Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della firma del mega-contratto trentennale del gas con la Cina, la Cina sarebbe stata in condizione di spuntare un prezzo migliore in una posizione di forza. Infatti, avrebbe potuto negoziare con un ricatto nell'aria (questo si può, comunque, vedere dal comportamento della Cina, anche se non chiaramente).
  • Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della sigla del mega-contratto petrolifero con l'Iran, con cui la Rosneft potrà controllare altri 500.000 barili di petrolio al giorno, anche l'Iran sarebbe stato in grado di negoziare un prezzo migliore da una posizione di forza.
  • D'ora in poi tutti i tentativi (degli USA) di mettere in piedi qualcosa che possa ostacolare la consegna delle importazioni di cui abbiamo bisogno, saranno molto, molto costosi.
  • Se le sanzioni fossero state messe prima della firma dell'accordo sulla costituzione della Comunità Economica Eurasiatica, immaginate se Lukashenko e Nazarbaiev non avrebbero provato a tirare il collo a Putin durante i negoziati. C' è mancato veramente poco che Mosca, per creare l'EurAsEC, dovesse anche pagare per vendere il suo petrolio.

3.    La Federazione russa avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di risanare l'economia ucraina e di doverla denazificare: dove avrebbe trovato gli uomini necessari da impiegare come " denazificatori", come "caschi polverosi" (se qualcuno avesse dimenticato, secondo Okudzhava, furono i commissari con i caschi polverosi che piegarono gli eroi morti nella guerra civile) per combattere gruppi compatti di ucraini-nazisti, e contro l’appoggio inviato dall'estero. Nel complesso, è chiaro che questo tipo di scenario sarebbe a tutto vantaggio deli Stati Uniti e della Cina. Alla Russia resterebbe solo il profondo senso di soddisfazione morale, e tutte le questioni economiche da risolvere, insieme alle future maledizioni dei " generosi" (щирых ) ucraini, infelici per dover vivere in un regime di "occupazione".

Che tempistica seguono i punti più sensibili dell’economia russa?

  1. Contratto del gas con la Cina - maggio-giugno (firmato il 21 maggio)
  2. Contratto petrolifero con l'Iran prossima estate (Ecco perché gli Stati Uniti hanno revocato l'embargo, per la maggior vicinanza della Rosneft alla BP e meno alla Exxon Mobil . Dove andrà il petrolio ? Verso la Cina).
  3. Importante! Le elezioni per il Parlamento europeo, che hanno portato un sacco di voti euroscettici, alleati della Russia . Dopo le elezioni del 25 Maggio, cambierà la composizione della la Commissione Europea – e sarà molto più facile lavorare con i nuovi arrivati. Ancora più importante ! Il contratto del gas siglato con la Cina , i deputati neo-eletti saranno più disponibili per il South Stream.
  4. Entro maggio raccolta dei documenti / permessi / etc , per la costruzione del South Stream -
Questo è solo quello che è visibile ad occhio nudo, ma ci sono altri aspetti, molto importanti, che non hanno ancora una scadenza definita sul calendario :

1 . Transizione verso i pagamenti per l'energia in rubli. Petrolio e gas non sono patate: per averli si stipulano contratti a lungo termine che non si possono modificare unilateralmente e che richiedono un lungo lavoro di ricerca nel caso si voglia sostituirli con altri tipi di carburanti o si vogliano cambiare le modalità e i paesi di approviggionamento.

2. Transizione alla quotazione dei prezzi dell’energia in rubli (per il commercio in rubli) sui mercati russi. È un lavoro assolutamente infernale, però, se non altro, nessuno mai ha fatto niente di simile.

3 . Creare un proprio sistema di pagamento.

4 . Preparazione di un sistema di importazioni sostitutivo definitivo e migliorativo con i fornitori asiatici (non come emergenza temporanea).
La lista può e deve continuare, questo è quello che vedo, il Cremlino ha orizzonti molto larghi.

Ora mettiamoci pure le interessanti iniziative del Ministero degli Esteri russo, che non sta certo fermo a guardarsi i pollici. Ad esempio il Vice Ministro Karasin lo scorso 6 maggio era a Doha, dove ha incontrato tutta l'elite del Qatar. I risultati, a mio parere, sono stati scioccanti. 

Secondo il Ministro degli Esteri, l'emiro del Qatar ha detto di apprezzare la "politica regionale convincente e coerente della federazione russa", affermazione molto inaspettata da un paese che non solo è alleato degli Usa e ramo politico della Exxon mobile in Medio Oriente ma è anche avversario assoluto della Russia in Siria.

Questo fa capire che c'è anche dell'altro nel cofanetto: il fatto è che i sogni americani di riempire il mondo con gas a basso prezzo, sarebbero una condanna a morte per il Qatar e la sua elite, senza prezzi del gas molto alti, il Qatar non solo perde ogni speranza di grandezza regionale, ma diventa un cadavere.

Doha si sta concentrando rapidamente per offrire qualcosa di interessante: "allo stesso tempo, è stata messa enfasi nell'accelerazione del coordinamento del Forum dei Paesi Esportatori di Gas (GECF)" , il prossimo vertice (Che coincidenza!) si terrà in Qatar. Il Forum dei Paesi Esportatori di Gas è un'organizzazione che comprende paesi come la Russia, Iran, Qatar, Venezuela, Bolivia e altri esportatori che il Cremlino, per lungo tempo, ma senza successo, ha cercato di trasformare in qualcosa di analogo all’OPEC, per il gas.

E' possibile che sia giunta l'ora per un potenziale cartello del gas. In primo luogo, i tre maggiori esportatori di gas : Russia, Qatar e Iran hanno interessi molto simili e dovrebbero essere in grado di lavorare con gli stessi obiettivi per condividere e "prendere in consegna le chiavi" del mercato del Gas Naturale (LNG) e delle pipeline del gas. 

Questo cartello del gas, anche se in formato ridotto (solo Russia, Qatar e Iran) controllerà almeno il 55 % delle riserve mondiali di gas e avrà notevoli opportunità di influenzare fortemente i mercati energetici della UE e dell'Asia. Naturalmente, un simile progetto comporterebbe un sacco di problemi e incontrerà tante opposizioni, nessuno può garantire che funzionerà , ma è importante vedere Mosca che sta cercando attivamente qualsiasi opportunità per prendere dei vantaggi strategici nella sua lotta contro gli Stati Uniti.

Speriamo che adesso sia chiaro di che cosa si sta occupando il Cremlino, che cosa sta cercando di guadagnare dalla situazione ucraina e perché questo sia tanto importante.

Torniamo ai problemi direttamente connessi all'Ucraina e vediamo che anche l'attuazione di tutti i più importanti progetti di politica estera non aiuterebbe a contribuire alla denazificazione di Kiev e non basterebbe a far acclamare le truppe russe o l'esercito ribelle della Novorossia, almeno nelle regioni centrali.

Se l' esercito della Novorussia ha problemi con le mobilitazioni di Lugansk e Donetsk, poi sarà molto, molto difficile lavorare dall'interno delle regioni zombificate. Tuttavia, sembra che presto, accanto alla Federazione russa, si schiereranno sul campo di battaglia il colonnello Fame e le Forze Speciali del Giperok ( l’"iperinflazione"), che cambieranno radicalmente gli equilibri di potere.

L'economia ucraina è finita. Le semine primaverili sono state disastrose, le coltivazioni di ortaggi distrutte (dalle gelate), nessuno fa più credito, ci sono problemi con il gas, il prezzo del carburante si è impennato, possiamo tranquillamente dire che l'economia sarà travolta da una bestia del nord, forte e soffice. 

Nessuno darà un soldo alla giunta, nemmeno il FMI, che ha promesso qualcosa intorno a 17 miliardi di dollari (solo la metà di quanto servirebbe all’Ucraina per quest'anno), ma con una "clausola di salvaguardia" nel contratto: se Kiev non controllerà tutte le regioni, non solo Kiev, non arriverà nemmeno un centesimo. Fame, freddo e iperinflazione (causata dal crollo della grivna) lavoreranno attivamente per indebolire la giunta e per far ragionare le menti dei " generosi" ( shchirykh ) ucraini : certo non arriveranno ad amare la Russia, ma questo è un dettaglio, basterà che comincino a ricordare il periodo Yanukovich, come dolce sogno irraggiungibile.

Il caos inevitabile e il collasso totale delle strutture sociali, insieme a una guerra civile strisciante garantiranno che la NATO continuerà a  non accettare l'Ucraina, fino a quando non sarà sullo stesso "binario dell’Europa", e anche i politici USA, più o meno moderati, non faranno nessuna mossa, perché ovviamente non sarebbe utile a far vincere gli Stati Uniti, anzi potrebbe solo trascinare il paese in una guerra nucleare.

Inoltre, nel contesto di un collasso economico totale per i minatori, i metalmeccanici e tutti gli altri lavoratori ucraini ora saldamente attaccati al loro lavoro - con la paura di perdere lavoro e speranza di "mandare avanti in qualche modo la baracca" - sarà tutta un'altra musica e dovranno partecipare in un modo o nell'altro a risolvere i problemi politici e economici della nuova Russia. E forse dovranno partecipare anche con le armi.

Allo stesso tempo, la Giunta– che si chiama Poroshenko – quella imposta (al paese) dall'Unione Europea, avrà un forte incentivo a negoziare con Mosca e a fare concessioni accettando dei compromessi. E poi i sarà la nuova Commissione Europea - che ha bisogno di pace e stabilità per far passare dall'Ucraina il gas che viene dall’est - che spingerà Poroshenko in questa direzione, che poi sarà  la stessa direzione verso cui spingeranno gli sconvolgimenti sociali causati dal colonnello fame e dall’iperinflazione, sabotandolo.

Tutti questi fattori, insomma, aprono grandi opportunità a un Cremlino che vuole riformattare l'ex Ucraina in qualcosa di appropriato per gli interessi della Federazione russa. E' proprio questo lo scenario che gli Stati Uniti stanno cercando di evitare ed è per questo che gli USA hanno seri motivi per accelerare la trasformazione del conflitto in una fase calda con l'impiego di truppe e un massiccio spargimento di sangue.

Se poi calcoliamo quanto tempo ci vorrà per far arrivare il paese alla "fame",  quello che ci vorrà per risolvere i problemi di politica estera alla Russia e quello per creare un sistema di collaborazione lavorativa con la Cina e l'Iran, indipendente dal dollaro e dal riposizionamento delle importazioni ecc..., approssimativamente si arriva alla conclusione che serviranno ancora da cinque a nove mesi (cioè si arriverebbe a quel mese di dicembre, che Yanukovich aveva tentato di negoziare) per uscire dal periodo di stallo per gli ucraini e per sbloccare le altre questioni che daranno il massimo vantaggio alla Russia.

Durante questo periodo, sarà necessario fare in modo che l’Ucraina mantenga uno stato di guerra civile (cioè appoggio a DNR  e LNR, e per la Russia non sarà necessario occupare Kiev troppo velocemente, per non crearsi altri inutili complicazioni ) e idealmente, in combinazione con la guerra civile, servirà avviare dei lunghi e faticosi negoziati all'interno dell'Ucraina, coinvolgendo gli osservatori internazionali, con un formato tipo 2 + 4, cioè, Poroshenko + Tsarev + Russia, UE, OSCE, USA ecc…

Il tocco finale. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno rallentato il lavoro della zecca riducendo il loro  "pump-priming" da 85 a 55 miliardi di dollari al mese. Molto molti si aspettano ( ad es. reuters), che la macchina smettesse di stampare per la fine di questo anno.  Un'altra volta, come gli anni passati.

Questo perché, anche se il dollaro è la valuta internazionale, gli USA non possono continuare a stampare cartamoneta all'infinito - è impossibile. Secondo varie fonti, gli Stati Uniti hanno quasi totalmente utilizzato la "forza della risorsa-dollaro” , con cui hanno fatto il bello e il cattivo tempo con la macchina della finanza. Inoltre, il corollario e l'effetto inevitabile di questi trucchetti sta riducendo i tassi sulle obbligazioni USA e questo, da un lato, aiuta Washington, che paga meno interessi per i suoi debiti, ma, d'altro, sta veramente soffocando l'intero sistema pensionistico e assicurativo statunitense che si basa sulla previsione di rendimenti molto diversi da quelli che attualmente hanno i titoli dei loro portafogli.

In parole povere, entro la fine dell'anno, gli Stati Uniti dovranno scegliere se far saltare in aria il loro sistema sociale per continuare a stampare soldi, o se ridurre notevolmente il loro appetito per dare una possibilità alla casa di non crollare. A giudicare dalla riduzione della quantità di dollari che sta buttando nel sistema, sembra che Washington abbia deciso che prevenire una esplosione interna sia più importante delle sue ambizioni di politica estera.

Ora per completare il puzzle , facciamo le nostre previsioni:

L'America cercherà con tutti i mezzi di far aggravare la crisi in Ucraina per indebolire la Russia e sottomettere l'intero mercato europeo, prima di dover fermare le sue macchine stampa-dollari.

  • Il Cremlino cercherà di trasformare la crisi in Ucraina da una fase acuta in una fase di guerra-civile-cronica, rallentando i negoziati nel mezzo del collasso economico del paese. Allo stesso tempo, il Cremlino cercherà di utilizzare il tempo per creare le condizioni più favorevoli per il passaggio da un confronto duro con gli Stati Uniti ad un lavoro di sganciamento dal dollaro nei suoi rapporti con Cina, Iran, Qatar e creare un nuovo rapporto con la UE ecc.
  • Far terminare completamente la crisi a dicembre 2014, forse anche prima se gli USA dovessero desistere dal tentativo di esacerbare le ostilità.
  • E se gli USA non desisteranno ? - Allora ... una grande guerra ... una guerra per le risorse, perché il  “boom dello shale” è solo una qualsiasi bolla, come dice William Engdahl in Washington's Shale Boom Going Bust.

domenica 8 giugno 2014

La colonia italiota Sardinya: verrà trasformata in discarica di scorie nucleari ?

La colonia italiota Sardinya: verrà trasformata in discarica di scorie nucleari?


Vàturu Erriu Onnis Sayli





La domanda posta è lecita, anzi doverosa, e la risposta da avere assume l'urgenza dovuta da chiunque stia per essere trasformato in una cavia vivente, contro la sua volontà..

Come dobbiamo recepire queste informazioni?  E' in atto un nuovo attacco contro la nostra terra, si vuole attuare un nuovo genocidio contro il popolo sardo?

E' solo allarmismo o una bolla di sapone, l'allarme generato dalla scelta dettata da Sogin  (azienda dello stato italiota di decommissioning) per l'individuazione del possibile luogo di stoccaggio e deposito delle scorie nucleari entro la fine del 2014?

Il documento Sogin depositato in Senato.

Allarmano e non poco le definizioni usate da vari politicanti italioti o da ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) parlando della Sardinya, come luogo di terra ferma, non sismica, non instabile geologicamente ecc, vediamo come viene definito il luogo adatto al deposito stabile, nell'articolo del Sole24h...
Criteri anticipati da F. Rendina,  sul Sole 24 Ore , spiega che la scelta ricadrà su un sito lontano da aree a rischio di terremoti, di instabilità geologica o di qualche smottamento se piove forte, da falde acquifere, o a "risorse naturali già sfruttate o di prevedibile sfruttamento", da fiumi, dighe, dovrà essere realizzato ad almeno 10 chilometri dalle coste marine, ad "adeguata distanza" dai centri abitati, lontani almeno 1 km dalle autostrade, dalle principali strade extraurbane, dalle ferrovie, sotto i 700 metri di altezza o dove esistono "versanti con pendenza media maggiore del 10%".  
I criteri dovrebbero essere pubblicati ufficialmente in settimana dal primo artefice dell'operazione, l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Poi la palla passerà alla Sogin, la società pubblica nata per smontare le nostre vecchie centrali, per gestirne i pericolosi detriti e appunto per realizzare il deposito nazionale unico. 
Parteciperanno "oltre ai Ministeri competenti e all'Agenzia, le Regioni, le Province ed i Comuni, nonché l'Upi (province, sempre che nel frattempo non vengano davvero abolite) l'Anci (comuni), le associazioni degli industriali e le associazioni sindacali "maggiormente rappresentative", le università e gli enti di ricerca.


avatar de Z demurtas
Le info che ci stanno giungendo in questi giorni generano disagio, inoltre vedendo anche il baillame dei soggetti interessati alla partecipazione delle decisioni e dei dividendi,  conoscendo il mondo dei politici che abbiamo in questa repubblica delle banane, la mancanza di giustizia latente, la realtà con cui abbiamo a che fare è drammatica, e alza  l'allarme aumentandolo  a  dismisura, tanto da farci sussultare il cuore in petto;

pensiamo, anche, all'ormai trito e ritrito clientelismo ai miliardi di euro in gioco, alla fetta di torta che si vogliono spartire che è enormemente grande , molto più che quella del noto veneziano MOSE;


c'è da mangiare per tutti piccoli e grandi, ormai i politicanti del malaffare italioti ci hanno abituato a queste schifose spartizioni  da decenni,  la "ricaduta benefica sul territorio", del sito di stoccaggio per le scorie nucleari, in verità non ci sarà , ma le malattie saranno  sicure, colpiranno e falceranno migliaia di persone , e le future generazioni non ci saranno più, perché sarà loro impedito di venire al mondo a motivo delle malformazioni fetali , e l'aborto di stato porrà rimedio gettandoli nel baratro degli inceneritori, il purgatorio purificante delle loro azioni. 



L'assessore Morittu (PD): rifiuti pericolosi, Regione al riparo grazie al Piano
La Sardegna sicuramente non corre alcun pericolo (incredibile affermazione ndr). Si è dotata di un piano regionale che la mette al riparo. E peraltro va detto che stiamo parlando di rifiuti speciali, pericolosi». L’assessore regionale all’Ambiente, Cicito Morittu, rassicura sul futuro ambientale della Sardegna all’indomani del provvedimento con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del divieto di passaggio smaltimento in Sardegna di rifiuti di qualsiasi natura di provenienza extraregionale. 
[..] Dopo la sentenza elaborata dalla Corte costituzionale – preannuncia l’assessore – la Regione farà un approfondimento, naturalmente anche di carattere legislativo, e affronterà il tema, anche a breve, mettendo la stessa Regione a riparo da eventuali pericoli. Ad oggi questi pericoli, non ci sono». Nell’ottobre scorso, esplose la polemica sul possibile arrivo dalla Campania nell’Isola di alcuni tir carichi di rifiuti speciali. Le polemiche e il costo del trasporto fecero tramontare questa ipotesi. Da l'unione sarda del 28/01/2007
Rammentiamoci delle cose dette da Morittu, specialmente noi sardi, la realtà che subiamo e che  il referendum sulle scorie delle acciaierie , cassato grazie alla propaganda astensionista di CGIL&Co, PD e Rifondarola;  le famose scorie importate delle acciaierie lombarde, da Brescia,  e portate nel Sulcis con la scusa di portare lavoro,  mentre in realtà si tratta solo di stoccaggio di veleni, e il PD, CGIL & Co. ne sono i primi e massimi responsabili;

hanno, questi soggetti su citati, nel loro solito modo di fare mistificante, la capacità di trasformare una sostanza tossica in un bene, "il lavoro", per le popolazioni ospitanti lo smaltimento, nascondendo e tacendo  tutti gli effetti collaterali che queste polveri cancerose hanno  sugli esseri umani; questi energumeni del malaffare travestiti da benefattori giocano come sempre sull'ignoranza  e sulla fame della popolazione, già provata e stremata dalla povertà.


si cita un cablo tra i servizi segreti USA , svelato da J. Assange in Wikileaks, ove si afferma la certezza del deposito unico per le scorie nucleari sarà realizzato entro il 2025.


L'ex ambasciatore  R. Spogli, sempre il cablogramma  citato da Wikileaks, parla di

una serie di incontri tra l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio italiota Gianni Letta e l'allora ambasciatore americano; dietro sollecito del governo italiota a portare via tutto il combustibile nucleare USA stoccato a Rotondella , nella regione Lucana; si citano anche le grandi manifestazioni organizzate sia in Lucania che in Sardinya.
L'Italia esprime sempre il massimo nell'espressione della proposizione di  corrotti nel suo sistema di comando, ai sui massimi livelli ci mette spesso dirigenti corrotti, vedasi l'indagato ex ministro dell'ambiente Clini che viene citato dall'ex ambasciatore USA come loro referente e amico, "Ronald Spogli, nelle sue comunicazioni riservate con il Dipartimento di Stato, pubblicate da WikiLeaks. "Il nostro migliore amico al ministero dell’Ambiente" sarebbe stato proprio Corrado Clini percepito dagli americani come un aiuto in un momento critico per Bush, isolato per avere scelto di non aderire al Protocollo di Kyoto con lo scopo di non penalizzare le industrie inquinanti."

La mole e le quantità di materiale da mettere in "sicurezza"  in  un deposito che sia in grado di ospitare il combustibile nucleare esaurito e i rifiuti radioattivi anche derivanti dagli impieghi medicali, di ricerca e industriali; la quantità complessiva di rifiuti da smaltire è di oltre 90.000 metri cubi, come si evince dall'articolo sottostante.


Trino, Caorso, Latina, Garigliano, Bosco Marengo, Saluggia, Casaccia e Rotondella: sono queste le centrali nucleari, gli impianti di produzione del combustibile nucleare e gli impianti di ricerca del ciclo del combustibile nucleare che l’Italia deve smantellare e che generano circa 55.000 metri cubi di rifiuti radioattivi di cui circa 10.500 ad alta attività e altri 44.500 a media e bassa attività. Nel nostro Paese, oltre agli impianti da smantellare si aggiungono i rifiuti radioattivi a bassa, media ed alta radioattività generati da attività diagnostiche e terapeutiche di medicina nucleare (provette, flaconi, siringa, guanti, indumenti contaminati, sorgenti per teleterapia), ma anche di macchinari contaminati e dispositivi utilizzati per la ricerca in campo medico e farmacologico, oltre che in specifici settori industriali. Questi in Italia oggi ammontano a circa 15.000 metri cubi, di cui più di 3.000 ad alta attività, a cui se ne aggiungeranno nei prossimi anni circa altri 20.500, di cui oltre 1.500 ad alta attività, con un trend di crescita di 500 metri cubi l’anno. Quindi, la quantità complessiva di rifiuti da smaltire è di oltre 90.000 metri cubi. greenews.info




Deposito di scorie nucleari, la Sardegna ora è a rischio 
Mauro Pili di Unidos denuncia all'unione sarda
«Non hanno scritto il nome, ma è come se lo avessero fatto. Tutti i documenti e gli studi richiamati portano dritti alla Sardegna». Mauro Pili, deputato di Unidos, ha annunciato un'interrogazione parlamentare. «La Sardegna è contraria a qualsiasi ipotesi di deposito unico nucleare. Questo è un progetto che verrà respinto a mano armata. L'Ispra arriva alla nostra isola per esclusione. Prima vengono escluse le aree vulcaniche attive e quiescenti, poi quelle contrassegnate da sismicità elevata e infine quelle interessate da fenomeni di faglia». Il parlamentare, che nel 2003 da presidente della Regione aveva bloccato il piano del generale Jean per la realizzazione del deposito unico nazionale costringendo la Conferenza dei presidenti ad approvare la sua proposta di rigettare integralmente il progetto, aggiunge che «uno studio realizzato dagli Stati uniti e tenuto sotto copertura (Database of Individual Seismogenic Sources) individua in modo esplicito l'unica regione che sarebbe esente da pericoli». La presenza di un deposito di scorie nucleari spazzerebbe via il futuro della Sardegna che, a ben vedere, è legato al patrimonio ambientale e al turismo. «In ambienti Sogin si continua a dire che la nostra regione sarebbe un sito ideale. Ma questa è un'operazione fatta solo per spendere denari senza controllo. Il deposito nucleare unico sarà l'ennesimo pozzo senza fondo. Questo piano è solo uno strumento delle lobby del nucleare e degli appalti che puntano a progettare, spendere e spandere».
Vogliamo ricordare a tutti anche il  referendum consultivo regionale sul nucleare in Sardinya, del 2011, ove la consapevolezza della posta in gioco ha fatto esprimere la volontà in modo inequivocabile e inappellabilmente contraria al nucleare;

il popolo sardo con un forte e fermo,  SI col 97,13% dei votanti, attesta ed esprime la netta contrarietà all'installazione di centrali nucleari e  depositi di stoccaggio nucleare.
Ben 848.691 sardi votano e si esprimono chiaramente contro il nucleare a fronte di 25.026 favorevoli.





              
il comitato antinucleare NO NUKE che assieme a Sardigna Natzione hanno raccolto le firme per il referendum consultivo sul nucleare e organizzato il comitato Si-no-nucle, e le grandi manifestazioni avutesi in quegli anni in Sardinya citati da Wikileaks

link della mappa dei siti nucleari attivi e dismessi in europa e possibili depositi
http://eurdepweb.jrc.ec.europa.eu/EurdepMap/Default.aspx


Segnaliamo a chi ancora non avesse ancora firmato, di firmare la petizione: No al sito delle scorie nucleari in Sardegna.
La petizione inizia dicendo: Con la presente diffida verso lo Stato italiano e con l'invito alla vigilanza da parte della Regione Autonoma della Sardegna... [..] change

Noi sardi pensiamo,  vogliamo risolvere questo problema, ma, non siamo disponibili, a nessuna sorta di imposizioni , ne a nessun  obbligo "istituzionali" o pseudo-solidaristico ove ci si inviti a condividere l'aliga vostra, (immondezza nucleare)   cosa che rifiutiamo categoricamente  di ricevere, sia in quantità piccole che grandi, sia di questi  scarti ospedalieri che  di produzioni di scorie da centrali nucleari, non prodotte nel nostro territorio. 

In caso contrario saremmo determinati e fermi ad attuare una lunga e costante INTIFADA per fermare l'invasione dell'aliga nucleare.


PENSIAMO DUNQUE, IN MODO LOGICO E SEQUENZIALE , OVVERO LA SOLUZIONE A QUESTO PROBLEMA PENSIAMO  SIA DA RISOLVERE IN LOCO: OGNUNO SI TIENE LE SUE SCORIE , NOI TENIAMO LE NOSTRE (quelle  generate della medicina nucleare delle cure oncologiche) E OGNUNO SI TIENE LE SUE, NELLA LOCATION DOVE SONO STATE GENERATE DAI SITI NUCLEARI, LI' VANNO GESTITE E STOCCATE.


NO ALL'IMPORTAZIONE DI SCORIE RADIOATTIVE SULLA NOSTRA TERRA!

CONTRAS S'ALIGA NUCREARE INTIFADA DE PAXI 
PRO EVITAI INTIFADA DE GHERRA!


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