Grecia: La Troika trasforma la recessione in depressione. Salvataggio o annegamento?
Jérôme Duval
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Tradotto da Alba Canelli
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Editato da Francesco Giannatiempo
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Sei anni di recessione, un drastico calo del PIL da 231 miliardi nel 2009 a 193 miliardi di euro nel 2012, un tasso di disoccupazione del 27% (si passa dal 7,5% al 26,9% tra il secondo trimestre del 2008 e aprile 2013), del 57% per i giovani al di sotto di 25 anni e un'esplosione dei casi di suicidi... Il panorama della Grecia è catastrofico e allarmante per il resto d'Europa. Come in Argentina nel 2001, i bambini svengono a scuola per mancanza di cibo. Si accerta un aumento dei casi di sieropositività (HIV), mentre la spesa sanitaria è scesa di oltre il 20% in 2 anni (passando dal 7,1% del PIL nel 2010 al 5,8% nel 2012). Nel frattempo, il partito nazista Alba Dorata, che siede in Parlamento, approfitta del degrado sociale per diffondere il suo odio. I creditori hanno trasformato la recessione in una depressione e la Troika (UE - FMI - BCE) non fa che offuscare ogni volta di più il quadro.
Tutti i lavori della Troika giacciono oramai su un tasso di debito pubblico del 124% del PIL per l'anno 2020. Credendo che tutto giri intorno a questo obiettivo fantasioso, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si impegna ogni volta a rettificare il tiro e puntare meglio questo bersaglio. La popolazione greca dovrebbe essere soddisfatta di un tale orizzonte macroeconomico che assolutamente non tiene conto del suo benessere?
Passata l'esaltazione sulla riduzione del deficit esterno, l'ultimo rapporto del FMI sulla Grecia, reso pubblico a fine luglio 2013, conferma che la popolazione greca è strangolata dal peso del debito pubblico che non smette di aumentare. La riduzione ottenuta nel 2012 a "solo" il 156,9% del PIL, contro il 170,3% dell'anno precedente viene completamente annchilita da un tasso che nel 2013 gira intorno al 176% del PIL. | 1 |
Passata l'esaltazione sulla riduzione del deficit esterno, l'ultimo rapporto del FMI sulla Grecia, reso pubblico a fine luglio 2013, conferma che la popolazione greca è strangolata dal peso del debito pubblico che non smette di aumentare. La riduzione ottenuta nel 2012 a "solo" il 156,9% del PIL, contro il 170,3% dell'anno precedente viene completamente annchilita da un tasso che nel 2013 gira intorno al 176% del PIL. | 1 |
Pur riconoscendo la metà del suo clamoroso fallimento in Grecia, l'istituzione di Washington riafferma di avere la soluzione ... Sulla base di previsioni di crescita che vengono continuamente riviste al ribasso, lo scenario "ottimistico" si basa su un immaginario rilancio delle esportazioni, degli investimenti e del consumo per raggiungere il famoso obiettivo del debito al 124% del PIL nel 2020, prima di scendere sotto il 110% nel 2022, vera ossessione del FMI. Tuttavia, questo tasso di debito pubblico sarebbe solo leggermente inferiore rispetto a quello di 11 anni prima, nel 2009, quando era il 129,7% del PIL. Dunque un progresso del tutto relativo.
E' noto che le politiche economiche attuate negli ultimi 3 anni dalla Troika hanno portato a fallimenti plateali e hanno soffocato sempre più la popolazione. Il FMI deve trovare nuove fonti di denaro in aggiunta a quelle già previste dal suo piano di austerità (proventi delle privatizzazioni, riduzione della spesa attraverso tagli alla spesa sociale, ecc.) affinché il paese possa rimborsare i propri creditori. In effetti, il FMI stima che le finanze pubbliche greche avranno bisogno nel 2014 e nel 2015, di un supplemento di quasi 11 miliardi di euro per soddisfare le proprie esigenze finanziarie. Più precisamente di 4,4 miliardi di euro alla fine del 2014 e di 6,5 miliardi per tutto il 2015. Lo Stato è condannato a rimborsare i creditori che gli hanno aperto linee di credito astronomiche, qualunque siano le conseguenze.
Ma non è tutto: sempre secondo il Fondo Monetario Internazionale, una nuova cancellazione parziale del debito pubblico greco sarebbe necessaria entro due anni in modo che possa scendere come previsto dall'istituzione, al 124% del PIL nel 2020. Tale riduzione sarebbe dell'ordine del 4% del PIL, ovvero circa 7 miliardi di euro a carico dei partner europei. Naturalmente e come al solito, il tutto senza che nessuna delle misure proposte garantisca il successo del "salvataggio" in questione. D'altronde, a parte la Troika e il governo greco, chi crede ancora nella loro efficacia?
Colpo di scena e richiamo all'ordine
Il 29 luglio 2013, la commissione esecutiva del FMI si è riunita per approvare un nuovo versamento di 1,72 miliardi di euro (2,27 miliardi di dollari) alla Grecia. Una delle condizioni per il prestito è un programma di riduzione del settore pubblico che prevede il licenziamento di 4.200 dipendenti statali. | 2 | Evento insolito, il brasiliano, Paulo Nogueira Batista, in rappresentanza di 11 paesi del Centro e Sud America, | 3 | è astenuto. "I recenti sviluppi in Grecia confermano le nostre peggiori paure. (...) L'attuazione [del programma di riforma] è stato deludente in quasi tutti i settori. Le ipotesi di crescita e sostenibilità del debito sono troppo ottimistiche", ha detto.
Anche se il voto di 11 paesi dell'America centrale e del Sud non ha alcun peso contro gli Stati Uniti che mantengono il loro veto dalla creazione dell'istituto - hanno solo il 2,61% dei diritti di voto contro il 16,75% degli Stati Uniti - il caso sconvolge il solito ronzio soporifero tipico di questi incontri. Il ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantega ha immediatamente rassicurato la direttrice del FMI, Christine Lagarde: questo non accadrà di nuovo, il Brasile sostiene il Fondo Monetario Internazionale nella sua azione, il proprio rappresentante non è stato incaricato di astenersi. | 4 |
Il Ministro ha chiamato "immediatamente" il proprio rappresentante affinché spiegase il suo comportamento ... Invece di adottare un atteggiamento di sottomissione al di là dell'incidente diplomatico, il Brasile, se il governo volesse, sarebbe perfettamente in grado di affrontare il Fondo Monetario Internazionale tanto più che non gli deve nulla. Si noti che l'astensione interessata di Paulo Nogueira Batista si riferisce al timore di una prospettiva di mancato rimborso del prestito del FMI da parte della Grecia e non a un desiderio di giustizia e di aiuto disinteressato alla Grecia.
Un salvataggio ... fino all'annegamento?
Deve essere chiaro che la Troika, con il suo "salvataggio" della Grecia, cerca in realtà di imporre una cura liberale radicale indebitando ulteriormente lo Stato per mettere a tacere definitivamente il governo. Così, questa nuova tranche del FMI è parte di un piano globale di aumento del debito della Grecia verso la Troika. In effetti, la Grecia ha ricevuto il 31 luglio una tranche del prestito di 4 miliardi di euro da parte delle autorità europee: 2,5 miliardi di euro sono stati pagati attraverso il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (EFSF ) e di un prestito di 1,5 miliardi di euro con scadenza nel 2048, pagato dal Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), che alla fine sostituirà l'EFSF, generato dalle banche centrali dei paesi europei sotto forma di restituzione ad Atene di interessi sul debito greco. In altre parole, una parte degli interessi che la Grecia ha pagato ai paesi dell'UE, che le hanno prestato i soldi nel quadro del memorandum del 2010, le sarà restituito sotto forma di prestito.
L'Europa liberale porterà il cinismo fino a richiedere gli interessi sugli interessi pagati dalla Grecia? Questi prestiti sono odiosi, perché oltre ad essere legati alla violazione dei diritti umani, sono stati pagati a tassi molto elevati (circa il 5%). Quando la Germania e la Francia si sono finanziate per 10 anni al 2%, questi paesi si arricchivano prestando alla Grecia al tasso del 5%.
In seguito alla chiusura della televisione pubblica greca | 5 | troviamo tra le condizioni per i prestiti, una nuova legge sul servizio pubblico, adottata il 18 luglio a poche ore dalla visita ad Atene del ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble - visita per cui il centro di Atene si trasformò in 'terra di nessuno' sorvegliata dalla polizia. Questa legge stabilisce il licenziamento di massa dei dipendenti in piena contraddizione con la Costituzione greca e permette il sacrificio di migliaia di dipendenti che lavoreranno per otto mesi con un salario ridotto prima di accettare una nuova proposta di retribuzione, pena la rimozione. In totale, vengono coinvolte 4200 persone: agenti di polizia municipale, insegnanti, bidelli ... Una legge sulla riforma del Codice Tributario adottato in emergenza il 25 lug 2013, completa la legge approvata il 18 luglio. In (magro) compenso, il governo ha ottenuto da negoziati con la Troika una temporanea riduzione di 10 punti di IVA sui prodotti alimentari, di un 13% contro il 23% per oltre un anno.
Inoltre, tra le altre misure, la Troika prevede di privatizzare i servizi pubblici di trasporto a lunga distanza, le società di gestione e di trattamento delle acque ad Atene (EYDAP) e Salonicco (EYATH), la compagnia del gas (DEPA), la più grande azienda di raffinazione e distribuzione del petrolio (ELPE, Hellenic Petroleum SA), la lotteria nazionale, l'organizzazione greca del totocalcio (OPAP) ...
Dopo i suoi successivi fallimenti per invertire la crisi asiatica del 1997 (Thailandia, Indonesia e Corea del Sud) come di altri posti, il FMI continua la sua crociata contro la sovranità popolare in Europa, di cui la Grecia è il proprio laboratorio sperimentale. Le ultime dichiarazioni del FMI che affermano di voler ridurre le politiche di austerità, sono senza valore e con il pretesto dell'obiettivo di riduzione del debito, l'istituzione di Washington è pronta al peggio, sotto lo sguardo avido del partito nazista greco. Per avviare un cambiamento in difesa del popolo greco, bisogna cancellare il debito della Grecia verso la Troika in quanto odioso | 6 |. Si devono anche annullare altri debiti illegittimi e abrogare tutte le misure anti-sociali imposte dal 2010. La Troika, che fa sprofondare la Grecia in una crisi umanitaria assassina, deve sparire, e subito.
Note
| 1 | Rapporto del FMI luglio 2013: http://www.imf.org/external/pubs/ft/scr/2013/cr13241.pdf
| 2 | Brazil Summons IMF Rep Home After Abstention on Greece Debt Vote. David Biller, Sandrine Rastello, Bloomberg, 1 aout 2013. http://www.bloomberg.com/news/2013-08-01/brazil-summons-imf-rep-home-after-abstention-on-greece-debt-vote.html
| 3 | Il gruppo presieduto dal Brasile comprende Capo Verde, Repubblica Dominicana, Ecuador, Guyana, Haiti, Nicaragua, Panama, Suriname, Timor Est, Trinidad e Tobago.
| 4 | “[Mr Nogueira Batista] did not consult the government, nor was he authorised by us to vote in this manner and the finance minister has ordered him to return to Brazil immediately to explain himself” Brazil’s finance ministry said.
| 5 |. Comunicato stampa del CADTM, il 14 giugno 2013, Grèce, coup de force du gouvernement et de la Troïka. http://cadtm.org/Grece-coup-de-force-du
| 6 | Renaud Vivien, Éric Toussaint, Grèce, Irlande et Portugal : pourquoi les accords conclus avec la Troïka sont odieux ? http://cadtm.org/Grece-Irlande-et-Portugal-pourquoi