DENUNCIA DEL DEPUTATO SARDO DI UNIDOS MAURO PILI: L'ASL CAGLIARITANA INVITA GLI OSPEDALI A DIMETTERE I MALATI SARDI PER LIBERARE POSTI PER I MIGRANTI
Sos migranti a Cagliari: degenti allontanati in massa dagli ospedali
www.castedduonline
Dimissione dei pazienti dagli ospedali cagliaritani per far fronte all'emergenza migranti, ed anche blocco dei ricoveri programmati. Mauro Pili: assessorato alla Sanità allo sbando
Autore: Marcello Polastri il 15/12/2016 22:54
Dimissione dei pazienti dagli ospedali cagliaritani per far fronte all'emergenza migranti, ed anche blocco dei ricoveri programmati. Questo l'oggetto di una circolare definita "shock". Si tratta della nota diffusa dal direttore dei Presidi Ospedalieri di Cagliari, un documento ufficiale ma riservato. Fioccano le polemiche ed anche la denuncia del deputato Mauro PILI di Unidos.
"In previsione dello sbarco dei migranti previsto per la giornata di oggi (l'arrivo di 858 migranti, ndr), si invitano le SS.LL a provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimettere i pazienti dimissibili, al fine di poter affrontare l'eventuale emergenza".
La missiva è indirizzata ai direttori degli Ospedali San Giovanni di Dio e del Policlinico Universitario.
Secondo Pili, si tratta di "una comunicazione imposta dall'assessorato della Sanità di una Regione allo sbando che arriva a pianificare lo sfollamento degli ospedali, mandando a casa i pazienti che risultano ricoverati per un motivo, altrimenti non dovrebbero essere ricoverati, e rispedire a casa coloro per i quali era pianificato il ricovero". Si tratterebbe di "un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l'assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica. Ed è evidente che con questa circolare i casi sono due: o si afferma che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale oppure - precisa Pili - si chiede che vengano dimessi prematuramente rispetto alla prognosi precedente".
Ma cosa sta accadendo realmente negli ospedali Cagliaritani? Cosa sta programmando la "macchina" dell'accoglienza, e cosa pensano i numeri uno della sanità in Sardegna, al di là della "mandata a casa" dei pazienti per far posto a quella che sembra una emergenza mia vista ad oggi?
Una conferenza stampa avrebbe certo fugato dubbi e perplessità - anche politiche - e informato i cittadini che ora apprendono di questa emergenza ospedaliera "far fronte all'emergenza migranti".
CAGLIARI: PILI (UNIDOS), DIMESSI SARDI DA OSPEDALI PER FARE SPAZIO A MIGRANTI (2)
www.adnkronos.com/
(Adnkronos) - Secondo PILI si tratta di "un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l'assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica. E' evidente che con questa circolare i casi sono due: o si afferma che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale oppure -prosegue PILI - si chiede che vengano dimessi prematuramente rispetto alla prognosi precedente". "L'organizzazione dell'accoglienza non può essere gestita con tale pressapochezza. Come si può dare l'assenso al trasferimento in Sardegna di tanti migranti senza aver verificato le più elementari esigenze dell'accoglienza, a partire da quella sanitaria? Se si devono dimettere i pazienti sardi per far spazio ai migranti - conclude PILI - significa che non esistono le strutture idonee e i numeri sufficienti per garantire una seria accoglienza".
Migranti: Pili (Unidos), fuori i pazienti sardi dagli ospedali di Cagliari per far posto ai migranti
Pubblicato su 15 dicembre 2016 da pressinsardinia
= Circolare choc dell’AOU di Cagliari
Cagliari,15 dic. 2016 – “Una circolare shock del direttore dei Presidi Ospedalieri di Cagliari, un documento ufficiale ma riservato con oggetto: bloccare ricoveri programmati e dimissione pazienti dimissibili”. La denuncia è del deputato di Unidos Mauro Pili che pubblica una circolare del 13 dicembre 2016 firmata dal Direttore Medico dei Presidi Ospedalieri dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari che recita testualmente: “In previsione dello sbarco dei migranti previsto per la giornata di oggi (l’arrivo di 858 migranti con Nave Dattilo, ndr), si invitano le SS.LL. a voler provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimetterei pazienti dimissibili, al fine di poter affrontare l’eventuale emergenza”. La circolare era destinata ai direttori degli Ospedali San Giovanni di Dio e del Policlinico Universitario.
“Una comunicazione imposta dall’assessorato regionale tra la follia e la totale spregiudicatezza di una Regione allo sbando – afferma Pili – che arriva a pianificare lo sfollamento degli ospedali, mandando a casa i pazienti che risultano ricoverati per un motivo, altrimenti non dovrebbero essere ricoverati, e rispedire a casa coloro per i quali era pianificato il ricovero. Non ci sono commenti. E nemmeno troppe interpretazioni. Si tratta di una gestione scandalosa che conferma la totale incapacità a governare tali emergenze e soprattutto l’inadeguatezza della struttura sanitaria”.
Secondo Pili si tratta di “un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l’assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica. E’ evidente che con questa circolare i casi sono due: o si afferma che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale oppure –prosegue Pili – si chiede che vengano dimessi prematuramente rispetto alla prognosi precedente”.
“L’organizzazione dell’accoglienza non può essere gestita dalla regione con tale pressapochezza. Come si può dare l’assenso al trasferimento in Sardegna di tanti migranti senza aver verificato le più elementari esigenze dell’accoglienza a partire da quella sanitaria? Tutto questo fa parte di un atteggiamento vergognoso da parte della Regione che continua a fare conferenze stampa sull’accoglienza ma poi arriva ad avallare il blocco dei ricoveri e le dimissioni dei pazienti per far spazio ad eventuali emergenze dei migranti che sbarcano in Sardegna. Se si devono dimettere i pazienti sardi per far spazio ai migranti significa che non esistono le strutture idonee e i numeri sufficienti per garantire una seria accoglienza. Non si può propagandare accoglienza se poi questa avviene senza disporre delle misure minime, ricoveri ospedalieri prima di tutto”.
“Ma come è possibile –prosegue il deputato di Unidos – che in tante ore di navigazione non si sia potuto accertare il tipo di problematiche a bordo della nave in arrivo due notti fa a Cagliari? Tutto questo la dice lunga sul pressapochismo con cui sta operando il governo e soprattutto con quale atteggiamento succube operano le prefetture che insistono a non rappresentare al Ministero dell’interno la reale situazione della Sardegna. E’ impensabile – ha concluso Pili – che l’assessore della Sanità abbia ispirato questa circolare ma si sia guardato bene di annunciarla pubblicamente. Bene farebbero i vertici della sanità, dopo questo ennesimo scandalo, a trarne le conseguenze per manifesta incapacità gestionale e per spregiudicatezza senza precedenti nel governo della partita sanitaria in Sardegna”.
venerdì 16 dicembre 2016
COME MARINE LE PEN PIAN PIANO È DIVENTATA LA CANDIDATA “DI SINISTRA” IN FRANCIA
COME MARINE LE PEN PIAN PIANO È DIVENTATA LA CANDIDATA “DI SINISTRA” IN FRANCIA
vocidallestero
di Fred Siegel
Il nuovo clima politico generato da una globalizzazione avvenuta a rotta di collo, da un “politicamente corretto” imposto aggressivamente e dall’arroganza delle élite, è giunto in modo così turbolento che i sondaggisti sono stati ripetutamente incapaci di registrare ciò che stava accadendo. Lo scorso anno hanno sbagliato le previsioni sulle elezioni in Israele; stessa cosa per il referendum colombiano sulle trattative di pace coi narco-guerriglieri. Poi hanno fallito le previsioni sia sulla Brexit che sulle elezioni presidenziali americane. In Francia non sono riusciti a prevedere che l’ex primo ministro François Fillon avrebbe vinto le primarie per diventare il candidato conservatore alle elezioni presidenziali del prossimo aprile. Fillon, con le sue idee conservatrici in ambito sociale ma liberiste in campo economico, confonde le nostre idee di sinistra e destra. Rappresenta un allineamento di opinioni che non si vedeva dagli anni ’40 dell’Ottocento.
Ma non sono solo i sondaggisti a non essersi accorti di come il vento stava cambiando. Jean-Claude Juncker, lussemburghese sconosciuto ai più, è diventato il pubblico zimbello durante il periodo precedente al voto sulla Brexit; Juncker è il presidente della Commissione Europea — l’organo burocratico con ampi poteri di governo sull’Europa, che agisce per conto delle élite. Così come Nancy Pelosi e la sua declinante banda degli House Democrats, Juncker sta rilanciando la posta in gioco e insistendo con politiche che finora hanno prodotto solo fallimenti. Juncker ha detto a un giornale austriaco che non ci sarebbe stato alcun rallentamento sulla federalizzazione dell’Europa. Non ci saranno dunque “opt-out” [clausole di esclusione] dalla stagnazione economica somministrata da Bruxelles.
Il filo che lega tutti questi “sconvolgimenti” elettorali è che gli elettori sembrano propendere sempre di più verso destra. Ma se si pensa così, si assume che la geografia mentale della destra e della sinistra abbia ancora un senso. Gli stessi termini “sinistra” e “destra” derivano dalle prime fasi della Rivoluzione Francese. I seggi della prima Assemblea Nazionale, visti dal podio dell’oratore, erano tali da porre i sostenitori di una nuova Francia, teoricamente più razionale, alla sinistra del podio stesso. Alla destra stavano invece quelli — spesso cattolici — che, a quanto si dice, volevano restare nella tradizione aristocratica. Si trattava di un transitorio periodo di chiarezza politica e ideologica. Dal momento stesso in cui il despota illuminato Napoleone Bonaparte si autoincoronò re nel 1804, quei termini sono diventati, e sono tuttora, irrimediabilmente confusi. Il grande liberale cattolico Chateaubriand fu costretto ad allinearsi con la monarchia borbonica perché la vedeva come la minore minaccia alla libertà, se confrontata con Napoleone.
Fillon non ha predecessori né precursori nella Francia risolutamente statalista degli ultimi 168 anni. L’ultima grande figura che ha la stessa combinazione di idee liberali e conservatrici era l’anglofilo François Guizot, che fu primo ministro quando la rivoluzione del 1848 mise fine alla monarchia borghese di Luigi Filippo di Borbone-Orléans. Fino ad oggi Guizot, grande storico il cui libro “La Storia della Civiltà in Europa” sta poggiato sul tavolo su cui sto scrivendo, non ha avuto eredi. Fillon ha detto ai francesi che vuole “ridare al paese la sua libertà“. Ha promesso di tagliare mezzo milione di posti di lavoro nel settore pubblico, mettere fine alla settimana lavorativa di 35 ore e ridurre la corposa regolamentazione del lavoro francese da 3.000 ad appena 150 pagine. Questa sarebbe una sorta di rivoluzione. La Francia moderna non si è mai sottoposta alle riforme liberiste che hanno ravvivato le economie di Gran Bretagna, Canada, Svezia e Germania. La spesa pubblica in Francia rappresenta attualmente il 57 percento dell’economia, e come negli Stati Uniti — ma peggio — il libero mercato è stato strangolato da uno statalismo fuori controllo.
Lo scrittore cattolico George Marlin, di New York, ha descritto come gli elettori cattolici della “Rust Belt” [la zona degli Stati Uniti centrali dove si collocano le maggiori capitali industriali, oggi in declino], infuriati per l’atrofia economica e per il “politicamente corretto” del liberalismo sociale, si sono orientati verso Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre, determinandone la vittoria. Qualcosa di simile è successo in Francia. Nell’aprile 2017 Fillon, anglofilo e cattolico praticamente, potrebbe verosimilmente contrapporsi a Marine Le Pen, la leader anti-islamista del Front National, nel ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi. Se ciò accade gli espertoni scopriranno che la loro mappa mentale è resa del tutto obsoleta da un conflitto tra due candidati entrambi “conservatori”. Ciò è avvenuto perché la classe lavoratrice francese, una volta rivendicata dalla “sinistra”, è stata abbandonata dai Socialisti, così come è avvenuto con la loro controparte in America. Si sono dissolti nella ricerca di una incoerente alleanza tra elettori gay, islamici e femministi.
Il presidente socialista francese François Hollande ha governato con così tanta inettitudine da raccogliere oggi appena il 4 percento dei consensi. Al confronto, Hillary Clinton se l’è cavata piuttosto bene con gli uomini della classe lavoratrice bianca, ottenendo il 38 percento dei voti. I socialisti francesi sono ritornati alla posizione marginale che avevano nell’Ottocento, mentre negli USA i Democratici sono arretrati su posizioni regionali che avevano negli anni ’20, quando erano il partito dei proprietari di saloon e degli stati del Sud.
Nel 2001 il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, sostenitore della Francia di Vichy, scosse il mondo arrivando secondo alla prima tornata elettorale delle elezioni presidenziali francesi, scavalcando il socialista Lionel Jospin. Il 16 percento dei voti raccolto da Jospin fu quasi raggiunto da un confuso assortimento da museo di comunisti, maoisti e trotskisti. Messi assieme, i partiti estremisti della destra e della sinistra avevano raccolto circa un terzo dei voti. Ma poi nelle elezioni generali i partiti mainstream si unirono per sostenere Jacques Chirac, che batté Jean-Marie Le Pen con l’82 percento dei voti.
Ma il 2016 è diverso. La Francia è demoralizzata. È scossa dall’aggressione musulmana. Si è trascinata per decenni con meno dell’1 percento di crescita annuale. Il suo tasso di disoccupazione è vicino alla doppia cifra, il tasso di disoccupazione giovanile al 24 percento spinge schiere di giovani verso Londra, Berlino e New York. La politica economica thatcheriana di Fillon spingerebbe senza dubbio un gran numero di sindacalisti francesi del settore pubblico — e ciò che resta degli elettori della classe lavoratrice industriale — nelle braccia di Marine Le Pen, che potrebbe di fatto trasformarsi nel candidato di sinistra (se una tale definizione ha ancora un senso). I molti milioni di persone che lavorano per il settore pubblico o che ricevono sussidi potrebbero silenziosamente sostenere il nazionalismo della Le Pen piuttosto che rischiare di perdere i loro privilegi.
Chiunque sia il vincitore, la malnata Unione Europea riceverà un altro shock, mentre i paesi dell’Europa del sud minacciano la solvibilità della Banca Centrale Europea. Come i Democratici americani, che, nota Scott Johnson di Powerline, hanno marciato a ranghi serrati di sconfitta in sconfitta, anche le élite europee non danno segno di imparare alcunché. Le élite europee sembrano aver sviluppato una sorta di volontà di morte. “Quale migliore notizia, per la comunità delle banche d’investimento, che sapere che ora tutti gli elettori non-fascisti, di destra, sinistra e centro, sono obbligati a votare Fillon?” ironizza con sarcasmo Paul Mason, del giornale britannico — ma fervente continentalista — The Guardian. “Chi vuole cancellare lo stato sociale, licenziare i lavoratori ed aumentare i giorni lavorativi?“. Dunque Marine Le Pen è diventata la candidata della “sinistra” francese — chi lo avrebbe mai detto? E non c’è dubbio che altre sorprese debbano ancora arrivare.
vocidallestero
Il City Journal pubblica un’analisi sul nuovo vento politico in Europa e nel mondo. Il dato rilevante è lo stravolgimento della “mappa” politica, in cui si incrociano e si confondono sempre più “destra” e “sinistra”. Un caso paradigmatico è la Francia, dove si profila un confronto tra il liberista e thatcheriano Fillon, candidato favorito alle prossime presidenziali, e la sfidante Marine Le Pen, da sempre descritta come rappresentante dell’ultradestra, ma in realtà affine per molti aspetti a ciò che tradizionalmente si considera “sinistra”. O, almeno, è alla Le Pen che dovrebbe rivolgersi una classe lavoratrice francese consapevole dei propri interessi.
Si noti che l’autore di questo articolo – pubblicato sulla rivista dei conservatori del Manhattan Institute for Policy Research – propende personalmente per il thatcheriano Fillon, ma riconosciamo la precisione e il pregio di un’analisi che non usa nemmeno una volta la parola “populismo”.
di Fred Siegel
Il nuovo clima politico generato da una globalizzazione avvenuta a rotta di collo, da un “politicamente corretto” imposto aggressivamente e dall’arroganza delle élite, è giunto in modo così turbolento che i sondaggisti sono stati ripetutamente incapaci di registrare ciò che stava accadendo. Lo scorso anno hanno sbagliato le previsioni sulle elezioni in Israele; stessa cosa per il referendum colombiano sulle trattative di pace coi narco-guerriglieri. Poi hanno fallito le previsioni sia sulla Brexit che sulle elezioni presidenziali americane. In Francia non sono riusciti a prevedere che l’ex primo ministro François Fillon avrebbe vinto le primarie per diventare il candidato conservatore alle elezioni presidenziali del prossimo aprile. Fillon, con le sue idee conservatrici in ambito sociale ma liberiste in campo economico, confonde le nostre idee di sinistra e destra. Rappresenta un allineamento di opinioni che non si vedeva dagli anni ’40 dell’Ottocento.
Ma non sono solo i sondaggisti a non essersi accorti di come il vento stava cambiando. Jean-Claude Juncker, lussemburghese sconosciuto ai più, è diventato il pubblico zimbello durante il periodo precedente al voto sulla Brexit; Juncker è il presidente della Commissione Europea — l’organo burocratico con ampi poteri di governo sull’Europa, che agisce per conto delle élite. Così come Nancy Pelosi e la sua declinante banda degli House Democrats, Juncker sta rilanciando la posta in gioco e insistendo con politiche che finora hanno prodotto solo fallimenti. Juncker ha detto a un giornale austriaco che non ci sarebbe stato alcun rallentamento sulla federalizzazione dell’Europa. Non ci saranno dunque “opt-out” [clausole di esclusione] dalla stagnazione economica somministrata da Bruxelles.
Il filo che lega tutti questi “sconvolgimenti” elettorali è che gli elettori sembrano propendere sempre di più verso destra. Ma se si pensa così, si assume che la geografia mentale della destra e della sinistra abbia ancora un senso. Gli stessi termini “sinistra” e “destra” derivano dalle prime fasi della Rivoluzione Francese. I seggi della prima Assemblea Nazionale, visti dal podio dell’oratore, erano tali da porre i sostenitori di una nuova Francia, teoricamente più razionale, alla sinistra del podio stesso. Alla destra stavano invece quelli — spesso cattolici — che, a quanto si dice, volevano restare nella tradizione aristocratica. Si trattava di un transitorio periodo di chiarezza politica e ideologica. Dal momento stesso in cui il despota illuminato Napoleone Bonaparte si autoincoronò re nel 1804, quei termini sono diventati, e sono tuttora, irrimediabilmente confusi. Il grande liberale cattolico Chateaubriand fu costretto ad allinearsi con la monarchia borbonica perché la vedeva come la minore minaccia alla libertà, se confrontata con Napoleone.
Fillon non ha predecessori né precursori nella Francia risolutamente statalista degli ultimi 168 anni. L’ultima grande figura che ha la stessa combinazione di idee liberali e conservatrici era l’anglofilo François Guizot, che fu primo ministro quando la rivoluzione del 1848 mise fine alla monarchia borghese di Luigi Filippo di Borbone-Orléans. Fino ad oggi Guizot, grande storico il cui libro “La Storia della Civiltà in Europa” sta poggiato sul tavolo su cui sto scrivendo, non ha avuto eredi. Fillon ha detto ai francesi che vuole “ridare al paese la sua libertà“. Ha promesso di tagliare mezzo milione di posti di lavoro nel settore pubblico, mettere fine alla settimana lavorativa di 35 ore e ridurre la corposa regolamentazione del lavoro francese da 3.000 ad appena 150 pagine. Questa sarebbe una sorta di rivoluzione. La Francia moderna non si è mai sottoposta alle riforme liberiste che hanno ravvivato le economie di Gran Bretagna, Canada, Svezia e Germania. La spesa pubblica in Francia rappresenta attualmente il 57 percento dell’economia, e come negli Stati Uniti — ma peggio — il libero mercato è stato strangolato da uno statalismo fuori controllo.
Lo scrittore cattolico George Marlin, di New York, ha descritto come gli elettori cattolici della “Rust Belt” [la zona degli Stati Uniti centrali dove si collocano le maggiori capitali industriali, oggi in declino], infuriati per l’atrofia economica e per il “politicamente corretto” del liberalismo sociale, si sono orientati verso Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre, determinandone la vittoria. Qualcosa di simile è successo in Francia. Nell’aprile 2017 Fillon, anglofilo e cattolico praticamente, potrebbe verosimilmente contrapporsi a Marine Le Pen, la leader anti-islamista del Front National, nel ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi. Se ciò accade gli espertoni scopriranno che la loro mappa mentale è resa del tutto obsoleta da un conflitto tra due candidati entrambi “conservatori”. Ciò è avvenuto perché la classe lavoratrice francese, una volta rivendicata dalla “sinistra”, è stata abbandonata dai Socialisti, così come è avvenuto con la loro controparte in America. Si sono dissolti nella ricerca di una incoerente alleanza tra elettori gay, islamici e femministi.
Il presidente socialista francese François Hollande ha governato con così tanta inettitudine da raccogliere oggi appena il 4 percento dei consensi. Al confronto, Hillary Clinton se l’è cavata piuttosto bene con gli uomini della classe lavoratrice bianca, ottenendo il 38 percento dei voti. I socialisti francesi sono ritornati alla posizione marginale che avevano nell’Ottocento, mentre negli USA i Democratici sono arretrati su posizioni regionali che avevano negli anni ’20, quando erano il partito dei proprietari di saloon e degli stati del Sud.
Nel 2001 il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, sostenitore della Francia di Vichy, scosse il mondo arrivando secondo alla prima tornata elettorale delle elezioni presidenziali francesi, scavalcando il socialista Lionel Jospin. Il 16 percento dei voti raccolto da Jospin fu quasi raggiunto da un confuso assortimento da museo di comunisti, maoisti e trotskisti. Messi assieme, i partiti estremisti della destra e della sinistra avevano raccolto circa un terzo dei voti. Ma poi nelle elezioni generali i partiti mainstream si unirono per sostenere Jacques Chirac, che batté Jean-Marie Le Pen con l’82 percento dei voti.
Ma il 2016 è diverso. La Francia è demoralizzata. È scossa dall’aggressione musulmana. Si è trascinata per decenni con meno dell’1 percento di crescita annuale. Il suo tasso di disoccupazione è vicino alla doppia cifra, il tasso di disoccupazione giovanile al 24 percento spinge schiere di giovani verso Londra, Berlino e New York. La politica economica thatcheriana di Fillon spingerebbe senza dubbio un gran numero di sindacalisti francesi del settore pubblico — e ciò che resta degli elettori della classe lavoratrice industriale — nelle braccia di Marine Le Pen, che potrebbe di fatto trasformarsi nel candidato di sinistra (se una tale definizione ha ancora un senso). I molti milioni di persone che lavorano per il settore pubblico o che ricevono sussidi potrebbero silenziosamente sostenere il nazionalismo della Le Pen piuttosto che rischiare di perdere i loro privilegi.
Chiunque sia il vincitore, la malnata Unione Europea riceverà un altro shock, mentre i paesi dell’Europa del sud minacciano la solvibilità della Banca Centrale Europea. Come i Democratici americani, che, nota Scott Johnson di Powerline, hanno marciato a ranghi serrati di sconfitta in sconfitta, anche le élite europee non danno segno di imparare alcunché. Le élite europee sembrano aver sviluppato una sorta di volontà di morte. “Quale migliore notizia, per la comunità delle banche d’investimento, che sapere che ora tutti gli elettori non-fascisti, di destra, sinistra e centro, sono obbligati a votare Fillon?” ironizza con sarcasmo Paul Mason, del giornale britannico — ma fervente continentalista — The Guardian. “Chi vuole cancellare lo stato sociale, licenziare i lavoratori ed aumentare i giorni lavorativi?“. Dunque Marine Le Pen è diventata la candidata della “sinistra” francese — chi lo avrebbe mai detto? E non c’è dubbio che altre sorprese debbano ancora arrivare.
giovedì 15 dicembre 2016
Le Macchine Ribelli: Milioni Di Posti Di Lavoro Americani (e non solo) Saranno Spazzati Via Nei Prossimi Cinque Anni
Le Macchine Ribelli: Milioni Di Posti Di Lavoro Americani (e non solo) Saranno Spazzati Via Nei Prossimi Cinque Anni
Mac Slavo
activistpost.com
Vi è un cambiamento di paradigma a venire ed è in procinto di riscrivere tutto quello che sappiamo di economia, di lavoro umano, e di dipendenza del governo.
All'inizio di questa settimana Amazon ha lanciato il suo primo negozio di Amazon Go , che consente al cliente di camminare, prendere le merci che vogliono, e semplicemente uscire. Tutto è monitorato utilizzando chip RFID, in modo che al secondo passo uscendo dal negozio di Amazon sa esattamente quello che hai acquistato e lo addebita automaticamente sul vostro conto:
Ultima mossa di Amazon è semplicemente l'evoluzione successiva progettata per rendere il lavoro umano obsoleto.
Come Mish Shedlock ha recentemente sottolineato nella conversazione di Mish , la transizione verso sistemi automatizzati come Amazon Go, così come le tecnologie con le automobili auto-guidate e camion a lungo raggio, è stato veloce tracciato.
Non stiamo più parlando di decenni, ma, piuttosto, un paio di anni prima di iniziare a vedere gli effetti diretti sul mercato del lavoro:
Stiamo parlando di decine di milioni di posti di lavoro. E se ne andranno entro la metà del tempo di un decennio.
La risposta immediata a queste rivelazioni è che non ci sarà un diffuso sconvolgimento sociale.
I lavoratori umani saranno come dei profughi , sfamare le loro famiglie o mantenere il tetto sopra le loro teste?
La risposta, secondo Silicon Valley, che sta guidando la nuova piena forza del paradigma, è abbastanza semplice ed è stato descritto nel documentario molto apprezzato Obsolete di Aaron e Melissa Dykes (disponibile gratuitamente per Amazon Prime abbonati).
Si chiama "reddito di base universale", o UBI, ed essenzialmente significa che ogni membro della società sarà dato uno stipendio per soddisfare i loro bisogni più elementari.
1 Gennaio 2017 - Trigger Event for dollar USA? (Anno Domini)
Aaron Dykes di TruthStream media spiega quello che sta arrivando con Obsolete :
La tendenza dovrebbe essere chiara, membri del Bilderberg di tutto il mondo stanno preparando i loro governi e i cittadini all'inevitabile.
La robotica e la tecnologia di intelligenza artificiale stanno avanzando ad un ritmo che presto sostituirà decine di milioni di posti di lavoro in settori economici chiave che includono servizi di ristorazione, di generi alimentari, trasporto e servizio al cliente.
Quale sarà il risultato finale è ancora da vedere, ma sospettiamo che la transizione potrebbe destabilizzare il sistema economico globale, completo con la violenza e la rivoluzione.
Hattip Johnny V
Mac Slavo
activistpost.com
Vi è un cambiamento di paradigma a venire ed è in procinto di riscrivere tutto quello che sappiamo di economia, di lavoro umano, e di dipendenza del governo.
All'inizio di questa settimana Amazon ha lanciato il suo primo negozio di Amazon Go , che consente al cliente di camminare, prendere le merci che vogliono, e semplicemente uscire. Tutto è monitorato utilizzando chip RFID, in modo che al secondo passo uscendo dal negozio di Amazon sa esattamente quello che hai acquistato e lo addebita automaticamente sul vostro conto:
Amazon Go è un sistema che sposa esercizi fisici con algoritmi avanzati e sensori per eliminare la necessità di un negozio tipico con cassa. Invece dell'imballaggio tutte le cose che avete bisogno messe in un cestino o un carrello e poi trascinato [sic] attraverso un processo di checkout noioso, basta afferrare quello che vi serve e uscire fuori del negozio.
Sembra un concetto traballante in un primo momento, ma solo fino a quando vedete quanto sia avanzata la tecnologia. La prima volta che si entra in negozio, è possibile utilizzare lo smartphone per aprire un carrello virtuale. Mentre ti fai strada all'interno del negozio, un vasto sistema di tracciatura di sensori sa esattamente dove sei, quello che si prende in mano, e quello che porti con te. Il sistema sa, anche se si prende qualcosa e poi lo si rimettete a posto, e vi farà pagare solo le cose che in realtà acquistate.
(enfasi aggiunta)
Ultima mossa di Amazon è semplicemente l'evoluzione successiva progettata per rendere il lavoro umano obsoleto.
Come Mish Shedlock ha recentemente sottolineato nella conversazione di Mish , la transizione verso sistemi automatizzati come Amazon Go, così come le tecnologie con le automobili auto-guidate e camion a lungo raggio, è stato veloce tracciato.
Non stiamo più parlando di decenni, ma, piuttosto, un paio di anni prima di iniziare a vedere gli effetti diretti sul mercato del lavoro:
Ancora una volta la concorrenza è la forza motrice che garantisce il successo entro e non oltre un telaio 2022-2024 tempo. Entro la fine di tale periodo, se non molto prima, i lavori di camion a lungo raggio svaniranno.
...
Forse saranno necessari autisti per la consegna finale nelle città e località remote, ma la necessità di lungo raggio da uno stato all'altro e viaggi principali sulle statali svaniranno.
...
La mia affermazione che "milioni di posti di lavoro per la guida dei camion a lungo raggio camion svaniranno in un tempo dal 2022 al 2024 " è probabile che usciranno fuori se si contano i veicoli guidati Uber, di taxi e autista.
Date un'occhiata al gol di Uber, ancora una volta: " sostituire più di 1 milione di piloti umani di Uber con i driver, con robot più rapidamente possibile."
Questo è solo Uber. E quei posti di lavoro spariranno. Tutti loro. Che dire degli ascensori? I Taxi?
(enfasi aggiunta)
Stiamo parlando di decine di milioni di posti di lavoro. E se ne andranno entro la metà del tempo di un decennio.
La risposta immediata a queste rivelazioni è che non ci sarà un diffuso sconvolgimento sociale.
I lavoratori umani saranno come dei profughi , sfamare le loro famiglie o mantenere il tetto sopra le loro teste?
La risposta, secondo Silicon Valley, che sta guidando la nuova piena forza del paradigma, è abbastanza semplice ed è stato descritto nel documentario molto apprezzato Obsolete di Aaron e Melissa Dykes (disponibile gratuitamente per Amazon Prime abbonati).
Si chiama "reddito di base universale", o UBI, ed essenzialmente significa che ogni membro della società sarà dato uno stipendio per soddisfare i loro bisogni più elementari.
1 Gennaio 2017 - Trigger Event for dollar USA? (Anno Domini)
Aaron Dykes di TruthStream media spiega quello che sta arrivando con Obsolete :
In sostanza, la pigrizia generale, una mancanza di scopo delle persone potrebbero diventare rivoluzionari, che potrebbero esserci disordini civili ... che probabilmente saranno sullo stato sociale e i benefici per il resto della loro vita e non hanno niente per guardare a un futuro di benessere.
Questa è la direzione verso la quale le persone di questo paese sono dirette.
...
Solo una settimana e mezzo dopo l'incontro di Bildeberg di giugno 2016 hanno riferito che [Silicon Valley ha avviato un incubatore tech] Y-Combinator in esecuzione con un esperimento di base.
Presentato come "vaccino sociale del 21 ° secolo", a Oakland, in California, dove circa 100 famiglie sono state scelte per ricevere da $1000 a $ 2000 al mese, al fine di raccogliere dati preziosi su come implementare il progetto pilota, gestire e scalare ulteriormente gli incentivi UBI.Obsolete il Documentario Trailer:
La robotica e la tecnologia di intelligenza artificiale stanno avanzando ad un ritmo che presto sostituirà decine di milioni di posti di lavoro in settori economici chiave che includono servizi di ristorazione, di generi alimentari, trasporto e servizio al cliente.
Quale sarà il risultato finale è ancora da vedere, ma sospettiamo che la transizione potrebbe destabilizzare il sistema economico globale, completo con la violenza e la rivoluzione.
Hattip Johnny V
Tsipras chiede svolta 'senza ricatti'
Tsipras chiede svolta 'senza ricatti'
ekathimerini.com
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha detto di premere affinché altri leader europei al vertice, di giovedì, si ponga fine allo stallo sui piani di distribuzione delle oltre 60.000 persone richiedenti asilo in Grecia.
"Dobbiamo mantenere la solidarietà e prendere decisioni per la condivisione degli oneri e delle responsabilità", ha detto ai giornalisti all'arrivo, dicendo anche che l'UE dovrebbe mantenere l'accordo con la Turchia, che ha in gran parte bloccato il flusso di migranti verso la Grecia.
L'anno scorso, gli Stati dell'UE hanno concordato uno schema di distribuzione dei richiedenti asilo in tutto il blocco dall'Italia e dalla Grecia ma è stato realizzato appena come diversi paesi, soprattutto con i paesi ex comunisti ad est, si sono rifiutati di accettarne un numero significativo.
Mesi di trattative su come raggiungere la "solidarietà" e la "ripartizione degli oneri" dei migranti devono ancora produrre un compromesso. [Reuters]
ekathimerini.com
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha detto di premere affinché altri leader europei al vertice, di giovedì, si ponga fine allo stallo sui piani di distribuzione delle oltre 60.000 persone richiedenti asilo in Grecia.
"Dobbiamo mantenere la solidarietà e prendere decisioni per la condivisione degli oneri e delle responsabilità", ha detto ai giornalisti all'arrivo, dicendo anche che l'UE dovrebbe mantenere l'accordo con la Turchia, che ha in gran parte bloccato il flusso di migranti verso la Grecia.
"Soprattutto il rilascio greco, credo che ora sia il momento di avere una svolta. Avrò la possibilità di discutere con molti colleghi. Credo che siamo in grado di dare una svolta, senza ricatti e con rispetto della sovranità di questo paese ".
L'anno scorso, gli Stati dell'UE hanno concordato uno schema di distribuzione dei richiedenti asilo in tutto il blocco dall'Italia e dalla Grecia ma è stato realizzato appena come diversi paesi, soprattutto con i paesi ex comunisti ad est, si sono rifiutati di accettarne un numero significativo.
Mesi di trattative su come raggiungere la "solidarietà" e la "ripartizione degli oneri" dei migranti devono ancora produrre un compromesso. [Reuters]
'Notizie false la deriva del nostro Governo' - Ron Paul spara contro l'accusa di propaganda
'Notizie false la deriva del nostro Governo' - Ron Paul spara contro l'accusa di propaganda
tapnewswire.com
Kristan T. Harris | American Intelligence Report
"Quelli che sono in carica, ascoltano ciò che la Russia ci racconta e a da dire, penso che hanno perso ogni credibilità. La gente guarda e dice ' di nuova la stessa roba vecchia' soprattutto quando guarda un po più in profondo nel modo in cui facevano le cose peggiori di quello che fingono o accusano che noi abbiamo fatto, ma in realtà stanno cercando capri espiatori e cercano di distruggere il messaggio. La notizia falsa proviene dal nostro stesso governo quando ci dicono perché dobbiamo andare in guerra e trattano così con differenza le nostre relazioni economiche e questo è probabilmente il grande problema della campagna - ed è probabilmente il motivo per cui Trump ha vinto e fatto così bene, è perché ' il governo ha perso la fiducia [del popolo] ", ha detto Ron Paul a RT America .
tapnewswire.com
Kristan T. Harris | American Intelligence Report
"Quelli che sono in carica, ascoltano ciò che la Russia ci racconta e a da dire, penso che hanno perso ogni credibilità. La gente guarda e dice ' di nuova la stessa roba vecchia' soprattutto quando guarda un po più in profondo nel modo in cui facevano le cose peggiori di quello che fingono o accusano che noi abbiamo fatto, ma in realtà stanno cercando capri espiatori e cercano di distruggere il messaggio. La notizia falsa proviene dal nostro stesso governo quando ci dicono perché dobbiamo andare in guerra e trattano così con differenza le nostre relazioni economiche e questo è probabilmente il grande problema della campagna - ed è probabilmente il motivo per cui Trump ha vinto e fatto così bene, è perché ' il governo ha perso la fiducia [del popolo] ", ha detto Ron Paul a RT America .
Kristan T. Harris | American Intelligence Report “The ones who are charging us with listening to what Russia tells us to say, I think they’ve lost all credibility. People look at that and say ‘same old stuff again’ especially when they look a little bit deeper in how they did things much worse than they … Continue reading‘Fake news comes from our own govt’ – Ron Paul fires back on propaganda charges
mercoledì 14 dicembre 2016
SCOPERTA IN ANTARTIDE CIVILTÀ CONGELATA ISTANTANEAMENTE
SCOPERTA IN ANTARTIDE CIVILTÀ CONGELATA ISTANTANEAMENTE
DR. MICHAEL SALLA
DR. MICHAEL SALLA
13 DICEMBRE 2016
exopolitics.org
exopolitics.org
La scoperta di una civiltà avanzata in Antartide che è stata congelata all'istante ha sconvolto sia personaggi politici che scientifici , ne sono testimoni, e, in base al programma spaziale segreto l'informatore Corey Goode lo svela in un aggiornamento del 11 dicembre .
In parte si , ho descritto come rapitori militari di Goode "Sigmund" la / DIA / NSA / NRO da un programma spaziale segreto USAF, aveva appreso dell'esistenza di più avanzati programmi spaziali classificati come il Solar Warden da Goode. Durante il rapimento di Goode, il 26 ottobre, Sigmund ha rivelato ulteriori informazioni sulle proprie attività, compreso il tempo trascorso in Antartide:
Nel suo libro del 1958, Lo Spostamento della crosta terrestre , caratterizzato da una prefazione di Albert Einstein avalla il rigore della ricerca di Hapgood. Hapgood ha riassunto la sua teoria come segue:
Inoltre, questo conferma anche che la mappa di Oronteus Fineus , che mostra una Antartide libera dai ghiacci, si basa su antichi documenti storici in cui l'Antartide, una volta possedeva una civiltà fiorente prima di un evento devastante dello spostamento dei poli.
Per quanto riguarda la domanda di quando è stata fatta la scoperta dell'Antartide, Goode dice :
Tale scoperta è chiaramente una sconvolgente notizia per la comunità archeologica, e spiega perché figure mondiali di spicco come il Segretario di Stato americano John Kerry, l'astronauta Buzz Aldrin e la Chiesa ortodossa russa con il patriarca Kirill, si sono recentemente recati in Antartide per vedere di prima mano le scoperte . Goode afferma :
Ciò che è fondamentale per capire in base a quanto dice Goode, è che molti della Cabala si credono come diretti discendenti di questi popoli preadamiti, e di conseguenza vedono la scoperta dell'Antartide come un evento che corrobora la loro unicità, e idoneità a governare. A quanto pare, molti pre-Adamiti occupano posizioni molto alte nella gerarchia del Vaticano e le loro identità sono nascoste dai cappelli allungati indossati da vescovi e cardinali.
Goode dice che gli è stato detto, da un certo numero di altre fonti, delle recenti scoperte che hanno verificato in Antartide, come sostenuto da Sigmund:
Mentre la scoperta dell'Antartide solleva la possibilità che uno spostamento dei poli potrebbe verificarsi di nuovo con conseguenze globali devastanti, Goode ha invece sottolineato la espulsione del guscio coronale del sole come lo scenario più probabile per un "evento dell'Ascensione". A quanto pare, le previsioni per il buio del sole per un certo numero di giorni ha portato ad un esodo della Cabala in luoghi nascosti in Antartide / Sud America nei primi mesi del 2016.
Indipendentemente dal fatto che le domande di verifica su un evento dell'Ascensione, come viene attivato e come prepararsi al meglio , un annuncio ufficiale della scoperta dell'Antartide è probabile che sia il primo di una serie di rivelazioni ufficiali che scuoterà i media dell'establishment e le università. Mentre un tale annuncio può essere destinato a far parte di una narrazione informativa limitata, il risultato più probabile è che si aprirà la porta alla piena divulgazione delle antiche civiltà, sia passate che attuali, come il presunto "Anshar", così come la verità che emerge sui programmi spaziali segreti e la vita extraterrestre.
© Michael E. Salla, Ph.D. Copyright
[ The cosmic aspect of the plan appears to involve three key revelations, perhaps in different stages:
- A formal, public disclosure of the MIC SSP. They have two large, cloaked orbital platforms, flying black triangle craft, and the ability to travel throughout our solar system.
- The unveiling of ancient, high-tech ruins in Antarctica that have been newly excavated. This will prove that “Atlantis” was very real, and far more advanced than we thought.
- The revealing of extremely ancient ruins – over 1.8 billion years old – within the Earth and throughout our solar system, often made of a crystalline transparent aluminum alloy. ]
In parte si , ho descritto come rapitori militari di Goode "Sigmund" la / DIA / NSA / NRO da un programma spaziale segreto USAF, aveva appreso dell'esistenza di più avanzati programmi spaziali classificati come il Solar Warden da Goode. Durante il rapimento di Goode, il 26 ottobre, Sigmund ha rivelato ulteriori informazioni sulle proprie attività, compreso il tempo trascorso in Antartide:
Inoltre mi ha detto che era stato di stanza in diverse installazioni militari in Antartide e aveva trascorso del tempo nella zona in cui il Anshar mi aveva portato su un volo di ricognizione.
Goode ha già scritto in una relazione che descrive in un ampio giro di servizi sull'Antartide controllati dal Conglomerato Corporate Interplanetario, un altro programma spaziale segreto di cui ha discusso in modo approfondito, di una civiltà antica della Terra Interiore chiamata Anshar.Sigmund poi ha continuato a descrivere recenti scoperte in Antartide, che spiegano il crescente interesse scientifico, politico e religioso nel continente ghiacciato:
Egli [Sigmund] ha dichiarato che una antichissima serie di città congelate istantaneamente erano state scoperte in profondità sotto un piano di ghiaccio. Ha confermato che ci sono anche molti animali e "pre-Adamiti" conservati nel ghiaccio .... Erano tutti appiattiti / schiacciati o rovesciati dall'evento che istantaneamente ha congelato l'area. Ci sono tonnellate di alberi / piante e animali selvatici congelati , come se fossero stati messi in un fotogramma di pausa.Questo sorprendente conferma della ricerca condotta da Sir Charles Hapgood, che ha già studiato la prova dello spostamento dei poli che hanno portato l'asse di rotazione spostandola, drammaticamente, in un breve periodo di tempo, in cui le aree sub-tropicali potrebbero improvvisamente trovarsi ai poli della Terra.
Nel suo libro del 1958, Lo Spostamento della crosta terrestre , caratterizzato da una prefazione di Albert Einstein avalla il rigore della ricerca di Hapgood. Hapgood ha riassunto la sua teoria come segue:
Il vagare dei Poli si basa sull'idea che il guscio esterno della terra si sposta di volta in volta, spostando alcuni continenti ed altri continenti lontano dai poli. La deriva dei continenti si basa sull'idea che i continenti si muovono individualmente ... Alcuni autori hanno suggerito che forse la deriva dei continenti provoca il vagabondaggio polare. Questo libro avanza l'idea che vagabondaggio polare è primario e provoca lo spostamento dei continenti ... .Questo libro presenterà le prove che l'ultimo spostamento della crosta terrestre (litosfera) ha avuto luogo negli ultimi tempi, alla fine dell'ultima era glaciale, e che era causa del miglioramento del clima ".La tesi di Hapgood che l'ultimo spostamento dei poli si era verificato alla fine dell'ultima era glaciale circa nel 11.000 ac. e apparentemente è stata sorprendentemente confermata dalla scoperta di un congelamento lampo della civiltà dell'Antartide.
Inoltre, questo conferma anche che la mappa di Oronteus Fineus , che mostra una Antartide libera dai ghiacci, si basa su antichi documenti storici in cui l'Antartide, una volta possedeva una civiltà fiorente prima di un evento devastante dello spostamento dei poli.
Per quanto riguarda la domanda di quando è stata fatta la scoperta dell'Antartide, Goode dice :
Le prime scoperte si sono verificate qualche tempo fa, ma, non è sicuro. Avevano un'idea di ciò che vi era sotto il ghiaccio, dopo aver fatto molte scansioni ad alta tecnologia dallo spazio. E' stato scavato un sito e scoperti molti altri sparsi in tutta la terra che era asciutta. Questo è accaduto nel corso del tempo.
Hanno studiato ciò che stavano scoprendo, con lo spostamento di alcune cose fuori prima di introdurre in vari capoccioni dalle varie società segrete. Fanno escursioni con la "Cabala di Disneyland" con la camera di stasi in Ohio.Continuano a scavare, ma conoscono già che cosa vi è intorno nelle zone dove hanno ripulito dal ghiaccio..
Sono preoccupati che tutti gli scavi a vapore potrebbero causare alla superficie della piattaforma di ghiaccio di comprimere i siti che hanno scoperto. Penso che avrebbero dovuto quotarsi in un certo modo per avere uno scavo più grande e allargarlo.Goode ha fornito il seguente schizzo artistico della scoperta in Antartide.
Tale scoperta è chiaramente una sconvolgente notizia per la comunità archeologica, e spiega perché figure mondiali di spicco come il Segretario di Stato americano John Kerry, l'astronauta Buzz Aldrin e la Chiesa ortodossa russa con il patriarca Kirill, si sono recentemente recati in Antartide per vedere di prima mano le scoperte . Goode afferma :
I reperti in Antartide sono una delle principali ragioni della visita dei politici e leader religiosi sono stati portati laggiù è per vedere quello che è stato trovato nel corso dell'ultimo anno.Goode ha continuato a descrivere gli abitanti di questa antica civiltà Antartide secondo Sigmund:
Ha descritto come "pre-Adamiti" esseri con teschi allungati, con i corpi stranamente proporzionati che non sono stati ovviamente progettato per la pressione della gravità e l'atmosfera terrestre. Questo gruppo a quanto pare era arrivato qui da un altro pianeta del nostro sistema solare che non era più ospitale.
Sono arrivati qui circa 55.000 / 65.000 anni fa e hanno cominciato a creare ibridi della loro specie e della popolazione umana in via di sviluppo.Ancora una volta, si tratta di una scoperta archeologica sensazionale che conferma che i crani allungati trovati in luoghi come Paracas, in Perù, appartenevano a un'altra specie di esseri umani, piuttosto che essere deformità create artificialmente.
Ciò che è fondamentale per capire in base a quanto dice Goode, è che molti della Cabala si credono come diretti discendenti di questi popoli preadamiti, e di conseguenza vedono la scoperta dell'Antartide come un evento che corrobora la loro unicità, e idoneità a governare. A quanto pare, molti pre-Adamiti occupano posizioni molto alte nella gerarchia del Vaticano e le loro identità sono nascoste dai cappelli allungati indossati da vescovi e cardinali.
Goode dice che gli è stato detto, da un certo numero di altre fonti, delle recenti scoperte che hanno verificato in Antartide, come sostenuto da Sigmund:
Ora ho avuto ben più di una dozzina di conferme che in effetti una scoperta enorme è stato fatto sotto (il giaccio) in Antartide. In effetti ci sono molti, molti tipi di rovine e manufatti sparsi in tutto il continente / gruppo di isole e sotterraneo. ... Molte miglia quadrate di rovine sono state individuate e solo una piccola percentuale sono state effettivamente scavate.La tempistica di un annuncio della scoperta in Antartide è qualcosa che sembra imminente secondo il seguente scambio tra Goode (C) e David Wilcock (D):
D: Come "Vogliono", o intendono rendere presto rendere pubblica questa parte di divulgazione parziale ?
C: Presumo così, in quanto non stanno tenendo coperte in modo molto stretto queste scoperte, molto probabile che in un periodo concordato dall'agenda verrà fatta una divulgazione parziale.
Mentre la scoperta dell'Antartide solleva la possibilità che uno spostamento dei poli potrebbe verificarsi di nuovo con conseguenze globali devastanti, Goode ha invece sottolineato la espulsione del guscio coronale del sole come lo scenario più probabile per un "evento dell'Ascensione". A quanto pare, le previsioni per il buio del sole per un certo numero di giorni ha portato ad un esodo della Cabala in luoghi nascosti in Antartide / Sud America nei primi mesi del 2016.
Indipendentemente dal fatto che le domande di verifica su un evento dell'Ascensione, come viene attivato e come prepararsi al meglio , un annuncio ufficiale della scoperta dell'Antartide è probabile che sia il primo di una serie di rivelazioni ufficiali che scuoterà i media dell'establishment e le università. Mentre un tale annuncio può essere destinato a far parte di una narrazione informativa limitata, il risultato più probabile è che si aprirà la porta alla piena divulgazione delle antiche civiltà, sia passate che attuali, come il presunto "Anshar", così come la verità che emerge sui programmi spaziali segreti e la vita extraterrestre.
© Michael E. Salla, Ph.D. Copyright
martedì 13 dicembre 2016
Il ministro della Difesa di Israele Delinea Piano per dividere la Siria e l'Iraq
Il ministro della Difesa di Israele Delinea Piano per dividere la Siria e l'Iraq
Carol Adl
Un invito a dividere la Siria e l'Iraq arriva dal ministro della difesa ministro israeliano contribuisce a rendere più chiaro comprendere il motivo per cui ci sono 'guerre civili' che si svolgono lì ...
In un articolo per Defense News , Avigdor Lieberman spiega la lotta di Israele in un turbolento Medio Oriente e suggerisce soluzioni ai problemi, tra cui la divisione della Siria e dell'Iraq secondo confini confessionali.
American Herald Tribune riferisce:
Con tono simile a quelli dei politici israeliani, Liberman non perde tempo per definire le forze legittime di Hamas in Palestina e Hezbollah in Libano come forze terroristiche. Egli dice: "Le massicce convulsioni che negli ultimi anni hanno sconvolto il Nord Africa scoppiate in Siria, Iraq e Yemen e altrove in tutta la regione, che hanno visto la responsabilizzazione di organizzazioni terroristiche semi-territoriali come ISIS, "Hamas e Hezbollah" (sic) rappresentano un terremoto di proporzioni storiche. stati multi-etnici come la Libia, la Siria e l'Iraq sono scesi in guerre civili caotiche con molteplici aspetti del duraturo assetto politico della regione, le cui origini della disgregazione si trovano all'indomani della Prima Guerra Mondiale. "
Liberman continua a trarre tre conclusioni come la soluzione per porre fine alla crisi in Medio Oriente. La seconda conclusione è chiaramente un invito ad attaccare la sovranità dei paesi indipendenti. Liberman dice, "molti dei paesi del Medio Oriente sono stati stabiliti artificialmente, a seguito dell'accordo Sykes-Picot e basate su considerazioni coloniali che non hanno preso in considerazione il modello degli abitanti e le spaccature confessionali profonde all'interno delle rispettive società.
Così, per risolvere realmente i problemi della regione, i confini dovranno essere modificati, in particolare in paesi come la Siria e l'Iraq. I confini devono essere ridisegnati tra sunniti, sciiti e altre comunità per ridurre conflitti settari e per consentire l'emergere di stati che potranno godere di legittimità . E' un errore pensare che questi stati possano sopravvivere nei loro confini attuali.
Una conclusione simile vale anche per l'arena israelo-palestinese e per i confini che alla fine avrebbero bisogno di essere disegnati per il raggiungimento di due stati stabili. Abbiamo bisogno di analisi "out of the box" ed evitare di essere ingannati da pensieri abituali ".
Carol Adl
Un invito a dividere la Siria e l'Iraq arriva dal ministro della difesa ministro israeliano contribuisce a rendere più chiaro comprendere il motivo per cui ci sono 'guerre civili' che si svolgono lì ...
In un articolo per Defense News , Avigdor Lieberman spiega la lotta di Israele in un turbolento Medio Oriente e suggerisce soluzioni ai problemi, tra cui la divisione della Siria e dell'Iraq secondo confini confessionali.
American Herald Tribune riferisce:
Con tono simile a quelli dei politici israeliani, Liberman non perde tempo per definire le forze legittime di Hamas in Palestina e Hezbollah in Libano come forze terroristiche. Egli dice: "Le massicce convulsioni che negli ultimi anni hanno sconvolto il Nord Africa scoppiate in Siria, Iraq e Yemen e altrove in tutta la regione, che hanno visto la responsabilizzazione di organizzazioni terroristiche semi-territoriali come ISIS, "Hamas e Hezbollah" (sic) rappresentano un terremoto di proporzioni storiche. stati multi-etnici come la Libia, la Siria e l'Iraq sono scesi in guerre civili caotiche con molteplici aspetti del duraturo assetto politico della regione, le cui origini della disgregazione si trovano all'indomani della Prima Guerra Mondiale. "
Liberman continua a trarre tre conclusioni come la soluzione per porre fine alla crisi in Medio Oriente. La seconda conclusione è chiaramente un invito ad attaccare la sovranità dei paesi indipendenti. Liberman dice, "molti dei paesi del Medio Oriente sono stati stabiliti artificialmente, a seguito dell'accordo Sykes-Picot e basate su considerazioni coloniali che non hanno preso in considerazione il modello degli abitanti e le spaccature confessionali profonde all'interno delle rispettive società.
Così, per risolvere realmente i problemi della regione, i confini dovranno essere modificati, in particolare in paesi come la Siria e l'Iraq. I confini devono essere ridisegnati tra sunniti, sciiti e altre comunità per ridurre conflitti settari e per consentire l'emergere di stati che potranno godere di legittimità . E' un errore pensare che questi stati possano sopravvivere nei loro confini attuali.
Una conclusione simile vale anche per l'arena israelo-palestinese e per i confini che alla fine avrebbero bisogno di essere disegnati per il raggiungimento di due stati stabili. Abbiamo bisogno di analisi "out of the box" ed evitare di essere ingannati da pensieri abituali ".
FINANCIAL TIMES: L'EUROZONA E' VICINA ALL'AUTODISTRUZIONE.
FINANCIAL TIMES: L'EUROZONA E' VICINA ALL'AUTODISTRUZIONE. IL PIU' GRANDE DEFAULT DELLA STORIA DISTRUGGERA' LA GERMANIA
www.ilnord.it
LONDRA - "L'incapacita' di distinguere cio' che e' probabile da cio' che e' auspicabile si e' rivelata una tragedia nel 2016; questa tendenza vale anche per l'Italia" osserva l'editorialista del Financial Times Wolfgang Munchau.
"Si dice che il Belpaese sia bravo a cavarsela in qualche modo, che il suo sistema politico aggiustera' la legge elettorale per prevenire la vittoria di un partito estremista, che la sua Costituzione non permette un referendum sull'euro e che quindi l'uscita dall'unione monetaria non avverra'. Non e' detto che sia cosi'. Il divario nelle performance economiche italiane e tedesche e' enorme. Gli squilibri nel sistema di pagamenti Target 2 hanno raggiunto il livello piu' alto dalla crisi del 2012: la Germania ha un surplus di 754 miliardi di euro; l'Italia un deficit di 359 miliardi".
"In teoria si potrebbe continuare a ignorare tutto cio', ma solo ad alcune condizioni. La prima e' una convergenza tra i due paesi: l'Italia dovrebbe attuare riforme della giustizia e della pubblica amministrazione, tagliare le tasse e investire in tecnologie che aumentino la produttivita'. La seconda e' che gli Stati membri del nord accettino trasferimenti di risorse verso il Sud. La terza e' che l'Unione Europea crei un'autorita' politica federale col potere di prelievo fiscale. La quarta e' che la Banca centrale europea trovi il modo di finanziare indefinitamente il debito pubblico e privato italiano. La quinta e' che Roma continui a sostenere l'appartenenza all'euro".
"Una sola di queste condizioni sarebbe sufficiente, ma ciascuna e' molto improbabile. Le riforme economiche di Matteo Renzi - prosegue l'articolo del Financial Times di oggi - non sono state significative, a parte il modesto pacchetto sul lavoro. L'ex presidente del Consiglio ha preferito concentrarsi su controverse riforme politiche e ha perso il referendum costituzionale. Un altro governo riformista non e' in vista e l'esecutivo di Paolo Gentiloni, probabilmente breve, non cambiera' le cose".
"Escludendo che sia la Germania a salvare l'eurozona e che gli altri Stati settentrionali accettino trasferimenti fiscali, ammettendo che l'intervento della Bce sia utile ma non risolutivo, resta da considerare la politica italiana. Solo uno dei tre blocchi principali, il Partito democratico, e' pro euro. Il Pd potrebbe anche tornare a vincere, ma certo non restera' sempre al potere. Un giorno il paese sara' guidato da un partito anti euro. La posizione italiana nell'area dell'eurozona e le elezioni presidenziali francesi rappresentano le due minacce piu' gravi per l'area monetaria e per l'Ue".
"Se l'Italia vuole continuare a usare l'euro, deve mandare un chiaro avvertimento alla Germania: l'eurozona e' sulla strada dell'autodistruzione, se non cambieranno i parametri, questo dovrebbe dire il governo italiano a quello tedesco. Il prossimo presidente del Consiglio dovra' dire al cancelliere tedesco, probabilmente Angela Merkel, che la scelta non sara' tra l'unione politica o no, ma tra l'unione politica o il ritiro dell'Italia dall'euro".
"La seconda ipotesi implicherebbe il piu' grande default della storia: il sistema bancario tedesco rischierebbe il collasso e la piu' grande potenza economica europea perderebbe tutti i vantaggi competitivi accumulati negli ultimi quindici anni di euro. Evitare questo confronto necessario - conclude Munchau - e' stato il fallimento storico degli ultimi governi italiani a guida Pd, una strategia su cui si dovrebbe riflettere".
www.ilnord.it
LONDRA - "L'incapacita' di distinguere cio' che e' probabile da cio' che e' auspicabile si e' rivelata una tragedia nel 2016; questa tendenza vale anche per l'Italia" osserva l'editorialista del Financial Times Wolfgang Munchau.
"Si dice che il Belpaese sia bravo a cavarsela in qualche modo, che il suo sistema politico aggiustera' la legge elettorale per prevenire la vittoria di un partito estremista, che la sua Costituzione non permette un referendum sull'euro e che quindi l'uscita dall'unione monetaria non avverra'. Non e' detto che sia cosi'. Il divario nelle performance economiche italiane e tedesche e' enorme. Gli squilibri nel sistema di pagamenti Target 2 hanno raggiunto il livello piu' alto dalla crisi del 2012: la Germania ha un surplus di 754 miliardi di euro; l'Italia un deficit di 359 miliardi".
"In teoria si potrebbe continuare a ignorare tutto cio', ma solo ad alcune condizioni. La prima e' una convergenza tra i due paesi: l'Italia dovrebbe attuare riforme della giustizia e della pubblica amministrazione, tagliare le tasse e investire in tecnologie che aumentino la produttivita'. La seconda e' che gli Stati membri del nord accettino trasferimenti di risorse verso il Sud. La terza e' che l'Unione Europea crei un'autorita' politica federale col potere di prelievo fiscale. La quarta e' che la Banca centrale europea trovi il modo di finanziare indefinitamente il debito pubblico e privato italiano. La quinta e' che Roma continui a sostenere l'appartenenza all'euro".
"Una sola di queste condizioni sarebbe sufficiente, ma ciascuna e' molto improbabile. Le riforme economiche di Matteo Renzi - prosegue l'articolo del Financial Times di oggi - non sono state significative, a parte il modesto pacchetto sul lavoro. L'ex presidente del Consiglio ha preferito concentrarsi su controverse riforme politiche e ha perso il referendum costituzionale. Un altro governo riformista non e' in vista e l'esecutivo di Paolo Gentiloni, probabilmente breve, non cambiera' le cose".
"Escludendo che sia la Germania a salvare l'eurozona e che gli altri Stati settentrionali accettino trasferimenti fiscali, ammettendo che l'intervento della Bce sia utile ma non risolutivo, resta da considerare la politica italiana. Solo uno dei tre blocchi principali, il Partito democratico, e' pro euro. Il Pd potrebbe anche tornare a vincere, ma certo non restera' sempre al potere. Un giorno il paese sara' guidato da un partito anti euro. La posizione italiana nell'area dell'eurozona e le elezioni presidenziali francesi rappresentano le due minacce piu' gravi per l'area monetaria e per l'Ue".
"Se l'Italia vuole continuare a usare l'euro, deve mandare un chiaro avvertimento alla Germania: l'eurozona e' sulla strada dell'autodistruzione, se non cambieranno i parametri, questo dovrebbe dire il governo italiano a quello tedesco. Il prossimo presidente del Consiglio dovra' dire al cancelliere tedesco, probabilmente Angela Merkel, che la scelta non sara' tra l'unione politica o no, ma tra l'unione politica o il ritiro dell'Italia dall'euro".
"La seconda ipotesi implicherebbe il piu' grande default della storia: il sistema bancario tedesco rischierebbe il collasso e la piu' grande potenza economica europea perderebbe tutti i vantaggi competitivi accumulati negli ultimi quindici anni di euro. Evitare questo confronto necessario - conclude Munchau - e' stato il fallimento storico degli ultimi governi italiani a guida Pd, una strategia su cui si dovrebbe riflettere".
Iscriviti a:
Post (Atom)
► Potrebbe interessare anche:
-
In questo articolo spiegheremo – e dimostreremo – perché Giorgia Meloni è in pericolo di vita, e non per opporsi ai folli piani della masson...
-
Questo sarà un articolo che darà molto fastidio, specialmente alla corruzione del Partito Socialista e alla sua massoneria. Il ...
-
Che il partito socialista spagnolo sia un’associazione per delinquere di bassissimo livello lo si era capito ormai da anni. Non solo per ave...
-
" Non esistono i Servizi segreti deviati, ma le deviazioni dei Servizi segreti ." Quanto stanca avere ragione? *articolo i...
-
In questo “secondo atto” del nostro articolo provvederemo a fornire ai nostri lettori - che ci leggono con affanno e batticuore – le prove (...
-
Di Benjamin Fulford La mafia satanica dei Khazari( MK) ha svelato le sue carte. Hanno creato un finto Donald Trump a Mar a Largo e hanno s...
-
E’ giunto il momento di chiudere in bellezza la nostra trilogia, dopo aver permesso al lettore di “scoprire” chi era Alfredo ...