Le piccole menti sono concrete e vigili.
A volte sono pure coerenti.
Vedono nitido quello che viene loro presentato davanti agli occhi, non si sforzano mai di immaginare, quella è roba da visioneris.
Sanno ascoltare, ma credono a qualunque panzana se detta da chi gode a torto della loro fiducia.
Le grandi menti invece non hanno fiducia nemmeno in se stesse.
Le piccole menti aspettano le giornate mondialiste di quello e di quell'altro, salvo poi dimenticarsene negli altri giorni dell'anno.
Un popolo di pecoroni che discute a comando.
Le piccole menti parlano del presente, e sanno come cavarsela nelle situazioni più complicate.
Le grandi menti soprassiedono.
Le piccole menti puntualizzano.
Sono sistematiche, a loro non sfugge niente.