Pubblichiamo un estratto, di particolare significato, da «Israele, USA, il terrorismo islamico»,
Maurizio Blondet,
EFFEDIEFFE, 2005, pagine 161-171
Così parlò
Benjamin FreedmanUomo d’affari di successo (era il proprietario della
Woodbury Soap Co.), ebreo di New York, patriota americano, Benjamin Freedman - che era stato membro della delegazione americana al Congresso di Versailles nel 1919 - ruppe con l’ebraismo organizzato e i circoli sionisti dopo il 1945, accusandoli di aver favorito la vittoria del comunismo in Russia.
Da quel momento, dedicò la vita e le sue ragguardevoli fortune (2,5 milioni di dollari di allora)
a combattere e denunciare le trame dei suoi correligionari (1).
Benjamin Freedman tenne, nel 1961, al Willard Hotel di Washington ad un’influente platea, riunita dal giornale americano Common Sense, il seguente discorso.