martedì 26 novembre 2024

Il Cremlino commenta le differenze chiave tra i team di Trump e Biden

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump © Getty Images / Anna Moneymaker
rt.com

I membri della prossima amministrazione statunitense stanno parlando di un "piano di pace", a differenza del governo di Biden, afferma il portavoce Dmitry Peskov


I sostenitori del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e coloro che sono stati nominati per ruoli nella sua amministrazione stanno parlando di garantire la pace in Ucraina, a differenza della Casa Bianca sotto Joe Biden, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Parlando ai giornalisti durante una conference call di lunedì, a Peskov è stato chiesto di commentare una dichiarazione del Consigliere per la sicurezza nazionale in arrivo Michael Waltz nel fine settimana. Il membro del Congresso della Florida ha affermato in un'intervista con Fox News che Donald Trump era "incredibilmente preoccupato" per la "carneficina" che sta avvenendo nel conflitto in Ucraina e che la prossima amministrazione avrebbe lavorato per facilitare i colloqui tra Mosca e Kiev al fine di garantire un cessate il fuoco.

"Dobbiamo discutere chi è al tavolo, se c'è un accordo, un armistizio, come portare entrambe le parti al tavolo e poi qual è la struttura di un accordo", ha detto Waltz, notando che anche gli alleati di Washington in Europa sarebbero coinvolti nel processo.

Peskov ha risposto riconoscendo che i sostenitori di Trump e i membri del team del presidente eletto usano spesso le parole "pace" e "piano di pace".

"Parole del genere non si sentono dalla bocca dei rappresentanti dell'attuale amministrazione", ha osservato il portavoce, aggiungendo che l'amministrazione Biden continua solo ad adottare misure provocatorie che portano a un'ulteriore escalation.

Ha anche ricordato che il presidente russo Vladimir Putin ha “ripetutamente confermato la sua disponibilità per un processo di pace”.

A giugno, Putin ha stilato un elenco di condizioni per l'avvio immediato dei negoziati con Kiev, tra cui il ritiro completo delle truppe ucraine da tutti i territori russi, nonché garanzie legali che l'Ucraina si sarebbe impegnata a mantenere la neutralità e ad abbandonare le speranze di entrare nella NATO.

Kiev respinse queste richieste e Vladimir Zelelnsky si rifiutò di fare concessioni territoriali alla Russia.

Nel frattempo, Trump ha ripetutamente giurato di porre rapidamente fine al conflitto ucraino una volta entrato in carica, ma non ha rivelato i dettagli del suo piano per risolvere la crisi. I resoconti dei media hanno suggerito che potrebbe provare a costringere l'Ucraina ad abbandonare le sue ambizioni NATO e negoziare un congelamento del conflitto.

Mosca, tuttavia, ha escluso la possibilità di congelare il conflitto e ha insistito sul fatto che, in un modo o nell'altro, avrebbe raggiunto tutti gli obiettivi della sua operazione militare.

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