Pensiamo di fare cosa gradita, e da usare come un prontuario fino a memorizzazione avvenuta, rendere noto quello che i più (ma non tutti) già sanno.
Conoscere i nomi in lingua sarda di mesi, giorni e stagioni fa parte integrante della nostra cultura.
E se pure le varianti della stessa lingua esistono, un campidanese capisce quello che gli viene detto in logudorese, e viceversa, a dimostrazione che la lingua sarda è unica, è la lingua parlata e scritta più antica del mondo.
Una lingua che si deve salvare tutta nelle sue varianti, si deve salvare anche nelle parlate specifiche di ciascuna contrada.
La lingua sarda deriva dalla lingua parlata e scritta da tutti i popoli che si affacciano sul mediterraneo in quella positiva globalizzazione di quattro-cinquemila anni fa: la lingua sardo-sumerica-accadica.
E siccome sia il sumerico che l'accadico hanno da tempo cessato di essere usati, ecco che l'affermazione di lingua attualmente usata più antica riferita alla lingua sarda è inappuntabile.
Inoltre bisogna dire che i popoli del mediterraneo di allora viaggiavano, commerciavano e si relazionavano con buona parte del mondo conosciuto, trasferendo parte dei loro lemmi ai popoli coi quali venivano in contatto.