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domenica 16 giugno 2024

SANGUE SARDO


Articolo di Mariano Abis


Forse i sardi non si rendono conto che siamo di fronte al genocidio nascosto del nostro popolo.
Non vantatevi di avere sangue sardo sulle vostre vene, se non lo fate scorrere.
Non fatemi scrivere che scorre sangue da coniglio.
Avete due strade di fronte a voi, una in discesa che porta ad una vergognosa schiavitù, vergognosa perché chi si fa incatenare senza reagire, oltre che cretino, è disonorevole.
L'altra è in salita, e richiede coraggio, intelligenza e sangue caldo.
Si chiama diritto internazionale, ingloba nel suo interno il coraggio di non riconoscere giurisdizione nella Sacra Terra di Sardegna da parte del colonizzatore
Decidete con calma.
A meno che non vi troviate bene dentro una disonorevole conigliera.

lunedì 4 marzo 2024

Camminare scalzi sulle strade del Shardinyan-Sanctuary,




Trasformazione a cura di Jolao di un testo trovato sul web

Sono Sardo , sappiate che le balle che vi raccontano hanno bisogno di una salutare revisione, sappiate che non abbiamo mai vissuto dentro i Nuraghe, che non erano abitazioni ma luoghi spirituali che distribuivano energie orgoniche.

Se oggi mi chiami sardo sappi che non mi offendo.

Se oggi mi chiami Pastore, non mi offendo.

I Pastori sono dei lavoratori nobili ed infaticabili, non conoscono riposi o ferie, e producono un oro bianco le cui trasformazioni sono apprezzate il tutto il mondo.

Si, parlo una lingua arcaica, una lingua nata tale, una lingua che ha generato tutte le altre, la matrice della civiltà occidentale.

Tu non la capisci, ma dovresti perchè la tua lingua deriva dalla nostra lingua.

mercoledì 28 febbraio 2024

una antica società fortemente e positivamente globalizzata




La attuale negativa globalizzazione impallidisce se confrontata con la antica società globalizzata che faceva capo principalmente sul bacino mediterraneo e si estendeva fino alla regione mesopotamica e oltre.

Il popolo di riferimento, (oggi diremmo leader) era il popolo sardo, oltre che guerriero, anche viaggiatore e commerciante, dispensatore di cultura e nuove tecnologie.

Inizialmente ciascun popolo parlava e scriveva la sua lingua, ma i contatti costanti e intensi tra i vari popoli hanno generato una nuova lingua globale, parlata e scritta da tutti.

mercoledì 10 gennaio 2024

Attenti a quei tre





Non molto tempo fa dedicai sul mio canale youtube una serie di video che prendevano in considerazione articoli estrapolati da tre realtà eccellenti del panorama culturale sardo.


Realizzai otto video in ciascuno dei quali erano presenti contributi di quello che definisco il sito istituzionale della nazione sarda, cioè questo blog sul quale mi onoro di scrivere qualche articolo, poi articoli presenti in uno dei gruppi che emergono dallo squallore di quel letamaio del social più diffuso in italia, gruppo che tratta tematiche archeo-storiche e che in genere prende le distanze dalle menzogne di regime, infine ho estrapolato vari articoli da quella che è la seguitissima pagina che sta stravolgendo una per una le fesserie che il potere coloniale italiano propina alla gente.

sabato 23 dicembre 2023

Dalla Nazione allo Stato Sardo è un progetto che si può realizzare attraverso un Movimento di Liberazione

"Sceti is visioneris cambianta su mundu, is atrus anta podi puru bivi una vida trancuilla, ma mein su stazzu ki anti costruiu po issusu."
 


Il Diritto Divino applicato ai Popoli e alle Nazioni.

Preambolo

Sto intraprendendo un viaggio che avevo abbandonato alcuni anni fa.
Non mi sentivo pronto per un nuovo romanzo, e in effetti non lo sono ancora, visto che la scrittura di questo ultimo lavoro, non dovrà partorire un vero e proprio romanzo, di dimensioni corpose, ma un testo che, secondo le mie attuali intenzioni, che naturalmente possono essere variate, o assecondate, potrebbe essere definito "romanzo breve", o se volete "racconto lungo"

Sento l'esigenza di informare i Sardi che esiste una strada di liberazione, che esula da votazioni ed elezioni italiane.

Se riteniamo, come è evidente, che questo sistema sia penalizzante per la gente, dobbiamo dimostrare coi fatti che esiste un metodo per prospettare alla gente che la strada maestra non è adagiarsi al già conosciuto e sperimentato, ma costruire la realtà di un nuovo sistema a misura di uomo, in grado di soppiantare il vecchio sistema delle fetenzìe bancarie e mondialiste.

In anteprima per chi mi onora del suo tempo utilizzato a leggermi, vi propongo il nuovo racconto ...

domenica 17 settembre 2023

Mi verrebbe da dire: "a foras s'italia dae Sardinnia".

La maggior parte delle eccellenze archeo storiche sarde sono ancora sotto terra.



Veramente vergognoso il fatto che lo stato che colonizza la nostra terra non vada a cercare le vestigia che certificano la nostra grandezza passata in tempi remoti, tempi remoti che per noi sono storia, mentre per i popoli coevi si tratta di preistoria.

Ma c'è da dire una cosa: se si desse mano a scavi generalizzati in tutti i territori della nostra isola cosa succederebbe?

Tenendo conto che le decisioni non vengono prese dai sardi, o almeno non dai Veri Sardi, le eventuali scoperte sarebbero tutte in mano a chi ci colonizza e al sardo che supporta il colonizzatore. 
Purtroppo sappiamo di certo che i reperti più notevoli verrebbero nascosti o fatti sparire.
Quando saremo liberi, e voglio pensare che un giorno lo saremo, in Sardegna verrà messa in atto la più grande campagna di scavi mai vista sul pianeta terra. 

Cercano di nascondere la trascorsa esistenza dei giganti, numerosissimi nella nostra terra, verrebbero fatte sparire le testimonianze della più antica scrittura che umano abbia inventata, non verrebbero affatto studiati i vari accadimenti misteriosi che lascenza descrive come satelliti strani, oppure come improbabili orbs.

Non verrebbe studiata l'energia orgonica che le antiche strutture sarde emanano.
Non verrebbero studiati fenomeni che sfidano le più elementari "leggi scientifiche"
Questo sta succedendo, ma la domanda è una: è questo che vogliamo?

sabato 1 aprile 2023

La fondamentale importanza per qualunque organizzazione di dotarsi di un suo CODICE ETICO


 




L'importanza del codice etico in seno a qualunque organizzazione.
Avevo già fatto parte di due Governi Provvisori dei Sardi, e conoscevo benissimo la fondamentale importanza di quello strumento.
Tempo fa, abbastanza deluso delle due precedenti esperienze, mi ero messo in testa di collaborare con un mio amico e programmare la nascita di fronte di liberazione nazionale delle genti sarde.
Una tra le prime azioni che compimmo fu stilare il codice etico (c.e.) consapevoli del fatto che iniziare con delle regole certe non fa altro che rendere più scorrevoli e senza fraintendimenti le azioni future.
Personalmente ritengo che il c.e. abbia la stessa fondamentale importanza dell'atto costitutivo, e del logo grafico, valenza superiore a qualunque altra manifestazione riguardante l'esistenza dell'organizzazione in questione.
Quando poi si tratta di dare valenza giuridica e internazionale è addirittura obbligatorio averlo stilato e reso noto pubblicamente.

martedì 28 febbraio 2023

"Lui almeno ha provato"


I SARDI CORAGGIOSI!
Quante volte abbiamo sentito dire dai "continentali" che i sardi sono coraggiosi?
Praticamente ce lo dicono ad ogni passo che mettiamo nella penisola e oltre i suoi confini.
Ci piace sentircelo dire e quasi quasi ci crediamo. Non ci siamo mai chiesti però perche ce lo dicono.
Ce lo dicono perchè siamo un popolo combattivo? Macchè, basano questo convincimento più sulle gesta e attività delinquenziali, esaltate all'ennesima potenza dall'italia colonizzatrice col fine di marchiarci a fuoco come si faceva con il bestiame bovino per indicarne la proprietà!

In realtà, nulla è più falso del fatto che il sardo sia davvero coraggioso!

E' Falso, lo ribadisco: il sardo oggi è tutt'altro che coraggioso!

giovedì 27 ottobre 2022

Quadrilogia (noi italiani, voi italiani, voi sardi, noi sardi)

 





Noi italiani
Meno male che esistono liberi presidi dell'informazione come SardegnaNotizie, LineaQN, e Ilsovranista, e chissà quanti altri.
Ma esistono anche dei fantomatici movimenti di liberazione non si sa bene da che, che vorrebbero disgregare quello che faticosamente i nostri avi hanno costruito, l'unità d'italia e degli italiani.
Perchè, poi, non si capisce bene a cosa mirino.
Fumo, creare nebbia, probabilmente.
E' naturale, per noi, fare gruppo compatto di fronte all'inno di mameli, o compattarci attorno al tricolore.

mercoledì 26 ottobre 2022

Orgoglio di popolo

 





La brezza maligna soffia da est, ma in sardegna prende forza e si trasforma in vento ancestrale di civiltà.
Lo stesso vento divino che si diffonde dappertutto, portando odori di mirto, spore di agave, e nuovi ideali.
E odori del muschio attaccato ai nuraghi.
Noi siamo figli di madre Sardegna, figli di vento e di onore, figli di juste vendette, e di forti amicizie.
La libertà corre nel vento, non si può estinguere, o ingabbiarla, corre veloce e si espande, va dove decide di andare.
Sardità ancestrale portata dal vento, fierezza falsamente scambiata per voglia di solitudine, l'onore non si riconosce con paradigmi digitali, con falsi consumi, e con fetenti domini culturali.
L'onore è pazienza scambiata spesso per subalternità.
Noi siamo noi, siamo sardi, tutto è partito da qui, la nostra civiltà invidiata e copiata, ora disattesa, vilipesa e ironizzata.
Noi non siamo italiani, o europei, siamo i discendenti di chi ha generato tutte le civiltà.

venerdì 23 settembre 2022

Orgoglio nazionale a forma di bottiglia di jchnusa




 





Forse i sardi non si rendono conto che siamo di fronte al genocidio nascosto del nostro popolo.
Non vantatevi di avere sangue shardana sulle vostre vene, se non lo fate scorrere.
Non fatemi scrivere che scorre sangue da coniglio.
Avete due strade di fronte a voi, una in discesa che porta ad una
vergognosa schiavitù, vergognosa perché chi si fa incatenare senza reagire, è disonorevole.
L'altra è in salita, e richiede coraggio, intelligenza e sangue shardana.
Decidete con calma.
Facciamo presente che il sangue shardana non scorre partecipando alle elezioni dei colonizzatori, guardando il televisore, pagando canoni, contributi e imposte, ma lottando per costruire lo STATO SARDO.
A volte cadono sul mio sguardo proclami da parte di certi sardi che credono di disubbidire protestando e chiedendo.
A parte il fatto che disubbidisce solo chi ha padroni, chiedermi un parere su certi documenti stilati da gente che dimostra di essere succube del potere, è perfettamente inutile.

lunedì 12 settembre 2022

Manipolazione storica


 




Manipolazione storica
La tv e l'informazione in generale ci propinano continuamente, persino nelle loro pubblicità, il concetto di italianità.
Compra italiano perchè è genuino, i nostri prodotti sono i più controllati al mondo.
Il popolo italiano è il più creativo e fantasioso al mondo.
Noi produciamo nel segno della qualità, non certo a buon mercato, ma di grande qualità.
Visit Italy, giusto, abbiamo il patrimonio archeologico, museale e ambientale forse più esteso al mondo, trascurato all'inverosimile, ma pur sempre diffuso e abbastanza accessibile.
Non c'è niente di strano in queste affermazioni, sono corrette, a parte il fatto che il termine italiano, o italia, è un termine imposto dalla informazione planetaria di marca fetension.
Affermazione gratuita?
Niente affatto.
Immaginiamo di fare alcune domande ai cosiddetti italiani.

venerdì 26 agosto 2022

Fare sistema


 




Definisco "fare sistema ".
E' l'attuazione di azioni per le quali il mio impegno per il mio personale benessere, non intralcia, anzi, collabora, con altri soggetti che operano nel mio stesso campo di intervento.
Ho lavorato per lungo tempo in alcune cantine in Emilia e in Friuli, ebbene, quando un cliente cercava una certa tipologia di vino, e noi ne eravamo sforniti, ci facevamo in 4 per indicare altri produttori di quel vino, e altrettanto facevano loro, indicando la nostra azienda.
Questo vuol dire fare sistema, il progresso del singolo è il progresso della collettività. 
Mettere tutte le eccellenze professionali al servizio di tutti, spendere tutti insieme, realizzare tutti insieme, evolvere tutti insieme.
Questo noi sardi non lo abbiamo ancora capito, e, vista la nostra predisposizione all'individualismo, penso che estirpare questa pratica irrazionale, sarà un tantino in salita. A volte preferiamo che un cliente vada via a mani vuote, piuttosto che favorire un altro sardo, che evidentemente consideriamo un nostro concorrente, piuttosto che un collaboratore per il settore che entrambi abbiamo scelto.

giovedì 25 agosto 2022

Le filosofie dei sardi.






La filosofia dei sardi.
Siete curiosi, per caso, di sapere quali sono gli argomenti che i sardi prediligono? 
Vi accontento subito, tutto quello che verrà scritto in questo testo, è una mia personale valutazione, per quello che posso leggere e sentire. 
Comincio, sivuplè, col botto: i sardi, bontà loro, si interessano soprattutto di argomenti marginali, che servono a ben poco alla causa di libertà e autodeterminazione, disquisiscono su robettine italiane tipo regione autonoma, sul sindaco di Cagliari e di Biddarega, su come fare per assoggettarci meglio alla Svizzera, sulla nascita di una nuova formazione indipendentista fasulla, quella che secondo loro possono fare tutto, su votazioni e cambi di nome a strade e piazze, sulle quali la gente mette il massimo del suo pensiero filosofico spicciolo, mentre invece su temi evidentemente più importanti (per noi, ma non per loro) tipo libertà, sovranità, moneta, condizionamento mediatico e mondialismo, tace.
Ora non so dire se tacciono perchè sono impreparati, (in quel caso fanno bene, ma farebbero ancora meglio ad informarsi), oppure perchè pensano che siano argomenti marginali e ininfluenti.

lunedì 22 agosto 2022

In ammentu de Doddore




La vicenda carceraria che ha visto il sacrificio di Doddore ridicolizzare e sputtanare il pseudo stato italiano, secondo me è un formidabile spartiacque tra gli "indipendentisti" isolani.
Come direbbe il mio e suo amico Gianni, riposi in pace, "Doddore es su xibiru chi scerada su trigu e scartada sa palla".
Ai sardi che hanno a cuore la libertà della Sardegna vorrei dire che Doddore non è morto, ma ci sta osservando speranzoso che i suoi messaggi siano stati recepiti, almeno dalla componente onorevole del popolo sardo.
I sardi che hanno a cuore la libertà della propria nazione, hanno sicuramente recepito i suoi molti messaggi, per tutti gli altri c'è la strada della fabbrica di fumo alla ricerca ossessiva di comode poltrone italiane.
Esistono solo due componenti che lottano per la libertà della nazione sarda.
Essi hanno dimostrato di essere sinceri verso il popolo, mentre gli altri hanno dimostrato di fare solamente FUMO.

venerdì 19 agosto 2022

Il Codice Sardo

 





Norme, codicilli, regolamenti, rimandi e leggine sono destinati a sparire, nella nuova Nazione Sarda Libera.
Ciascuno si potrà difendere da se, in quanto sarà messo di fronte a regolamenti chiari e logici, e consuetudini assodate .
Gli avvocati potranno esercitare solo ad di fuori delle aule dei tribunali, nessun ordine professionale sarà tollerato.
Il loro compito sarà unicamente quello di dare utili consigli, in casi estremamente spinosi, niente più, e fuori dalle aule o dalle esedre dei tribunali.
Mi piacerebbe che la nuova nazione che sta per nascere portasse la denominazione di judicau de Sardinnia, o di Regnu de Sardinnia.

giovedì 11 agosto 2022

Ipotesi sulle leggi del futuro Stato Sardo




Le leggi del futuro Stato Sardo (ipotesi)
Perché la democrazia (quella Vera e Viva, non quella delegativa) funzioni in maniera corretta, riteniamo che sia necessario adottare un concetto di giustizia comprensibile a tutti, essenziale, chiaro, locale, e senza leggi scritte.
Passa per corretto il principio che leggi che non contengano elementi socialmente giusti, o siano generate da logiche corporative, settarie, personalistiche, incomprensibili alla stragrande maggioranza della popolazione, sono da rigettare senza indugio.
Ci si domanda a cosa servano le leggi scritte.
L’aggiunta di norme scritte, postille, distinguo, codici, rimandi, precisazioni, parzializzazioni, non fa altro che rendere l’esercizio della giurisprudenza ingessato, non fruibile in maniera inequivocabile, macchinoso e in definitiva non funzionale agli scopi che una vera giustizia debba avere tra i suoi fini istituzionali, cioè il corretto riconoscimento dei diritti personali e collettivi.
Non può esistere serenità e democraticità in mancanza di giustizia, l'Uomo ha il diritto ed è tenuto a esprimere giustizia collettiva e personale in ogni sua decisione.
Leggi troppo macchinose generano dubbi sulle sentenze, mentre legiferare in maniera snella, eseguita con norme intuitive, non fanno altro che generare fiducia nella gente, che si riconoscerà in tal modo, più agevolmente, come facente parte attiva della società.

mercoledì 10 agosto 2022

Indipendentismo e Libertà


 


Indipendentismo e Libertà
Bene fanno amplissime frange del patriottismo sardo a volersi considerare e autodefinirsi "indipendentisti".
E' justo, loro "dipendono".
E se sembra una forzatura affermare che dipendono dallo stato colonizzatore, nella sostanza non lo è. E spiego.
Dipendente è chi adotta, o ne subisce, imposizioni estranee alla cultura del suo popolo, chi dipende (e non è solo una forma mentis, ma ha molto di concreto), sia economicamente o culturalmente dal colonizzatore.
Io che dipendente non sono, almeno mentalmente, non discuto i termini economicamente e culturalmente, perchè non c'è niente da discutere, è lapalissiano.
Analizziamo un altro aspetto di "dipendenza".
La totalità delle sigle che si definiscono indipendentiste, dipendono dalla giurisprudenza del colonizzatore. 
Ne adottano le regole, le leggi, anche in termini elettorali.
E ribadisco, anche in termini elettorali, a parte qualche raro caso.
Mi si consenta di scrivere che questo atteggiamento è contro producente, per i fini che quelle sigle si prefiggono. Alcuni, invece, non accettano regole scritte dal colonizzatore, reputano che il diritto internazionale sia molto più utile alla causa, perchè più favorevole.
E poi, ragionandoci su, mi viene da pensare che non è la nazione sarda che dipende dallo stato italiano.
Se dipendesse dall'italia nel senso che riceverebbe più favori di quanti ne ceda, l'italia già da molto tempo ci avrebbe reso la nostra libertà, ma è vero il contrario, se il colonizzatore non favorisce la nostra libertà è perchè riceve molti più introiti di quanto ne dispensi, va da se l'evidenza del fatto che è l'italia a dipendere dalla Sardegna.

venerdì 22 luglio 2022

Antonio, Enrico, e il popolo della sinistra


Magari faccio finta di incontrare per caso Antonio ed Enrico e mi faccio dire le loro impressioni sulla fine che ha fatto il loro partito, sono curioso di ascoltare le loro impressioni.
I pressi delle botteghe oscure sono da molto tempo colorate da sempre meno colori rossi.
Li incontro lì, in un bar, nemmeno di categoria eccelsa, sono seduti ad un tavolino, bevono un vino frizzantino dei colli romani, anche esso nemmeno troppo di categoria eccelsa.
Come direbbero quelli dei centri sociali di destra :"vino alle masse, e ai loro capi".
Vengo smentito dal loro visionarismo, Antonio annuisce quando Enrico afferma che le ideologie sono moribonde e vanno sepolte.
Entrambi fanno fatica a dire che forse, ai loro tempi, avevano dato credito a ideologismi che proprio di sinistra non sono, fanno fatica ad ammettere che il loro justo internazionalismo nascondeva future globalizzazioni, ma entrambi rivendicano con forza che hanno agito in maniera onorevole e sincera.
Non faccio fatica a creder loro.
Hanno un'aria dimessa, oddio, grattacapi ne hanno avuto anche loro, ai loro tempi, Antonio era in lite con Benito, Enrico con Giuseppe.
Sentendomi parlare, Enrico mi chiede: Ma sardo sei"?
"Sardo sono" gli rispondo.

venerdì 8 luglio 2022

Sardegna, terra di pignoramenti

 

Coraggio, non farti pignorare.
Non solo pigiare tasti sul computer.
Non solo fare gli eroi sui social.
Non obbligatoriamente essere soddisfatti di qualche mi praxidi per una frase ad effetto.
A volte qualche disinformato mi chiede con aria indagatrice: e tu cosa hai fatto finora?
Rispondo in genere: quasi niente, per ora, ma ho intenzione di impegnarmi, e lui, rassicurato da quella frase, capisce che può spingersi ben oltre.
Lo lascio esprimere, e se è sardo, alla fine ne esco così: la tua faccia mi è nuova, non ti ho mai visto ad una manifestazione, ad un presidio, di fronte ad equitalia o alla banca d’italia, mai durante un blocco di aste giudiziarie e pignoramenti, a dare supporto ad un patriota in carcere, a quel punto perde parte della sua baldanza, ma non tutta, e allora ricorda quando studiava a Cagliari, o a Sassari , o a Banari, nel mille non c’è vento, quel giorno famoso nel quale si era sentito un eroe, a sventolare una bandiera che gli era stata messa in mano da uno più furbo di lui, o scandire uno stupido slogan che parlava di potere al popolo, abbasso il ministro dell’istruzione, e compagni tutti uniti si vince, el pueblo unido jamas serà vencido, oppure con la sciarpa rossa al collo fregata alla sorella, forse sveglia quanto lui, o forse anche meno.
O concedendo la classica supplica sarda al potere ritmando procurade e moderare.

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