La vicenda carceraria che ha visto il sacrificio di Doddore ridicolizzare e sputtanare il pseudo stato italiano, secondo me è un formidabile spartiacque tra gli "indipendentisti" isolani.
Come direbbe il mio e suo amico Gianni, riposi in pace, "Doddore es su xibiru chi scerada su trigu e scartada sa palla".
Ai sardi che hanno a cuore la libertà della Sardegna vorrei dire che Doddore non è morto, ma ci sta osservando speranzoso che i suoi messaggi siano stati recepiti, almeno dalla componente onorevole del popolo sardo.
I sardi che hanno a cuore la libertà della propria nazione, hanno sicuramente recepito i suoi molti messaggi, per tutti gli altri c'è la strada della fabbrica di fumo alla ricerca ossessiva di comode poltrone italiane.
Esistono solo due componenti che lottano per la libertà della nazione sarda.
Essi hanno dimostrato di essere sinceri verso il popolo, mentre gli altri hanno dimostrato di fare solamente FUMO.