giovedì 7 novembre 2024

Variazione di bilancio, corsa contro il tempo per spendere le risorse

Aula consilio regionale sardo
Roberto Murgia
unionesarda

La corsa è iniziata. Ieri in Aula è approdata la variazione di bilancio da 630 milioni di euro, la prossima settimana dovrebbe arrivare il ddl Aree idonee ed entro fine anno la maggioranza punta a licenziare anche la prima manovra della legislatura. 


La parola d'ordine che rimbalza tra i banchi di entrambi gli schieramenti è «fare in fretta», quanto meno in riferimento ai provvedimenti finanziari. Fare in fretta per riuscire a spendere i soldi che vengono stanziati. Un vecchio problema che ha riguardato le ultime amministrazioni. 

Terzo mandato, De Luca sfida Schlein


Unionesarda

Vincenzo De Luca ha vinto il primo round, ma la partita è ancora lunga e tutta in salita. La legge approvata ieri a larga maggioranza dal Consiglio regionale campana gli consente di candidarsi per la terza volta consecutiva alla guida della Regione. Ma il Pd nazionale ribadisce il no secco al terzo mandato e il centrodestra annuncia che il governo impugnerà la norma. 


Il Nazareno 

Il governatore, al momento, preferisce non commentare questo primo risultato positivo. In aula ha ascoltato il dibattito in silenzio e prima dell'avvio della votazione (la legge è passata con 33 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto) ha tirato fuori dalla tasca un piccolo corno rosso, accompagnato da un largo sorriso. E De Luca ha incassato anche la legge elettorale. Ma se a livello regionale il governatore campano può contare sull'appoggio di tanti cespugli - compresi quelli del Centro - di certo non avrà il sostegno della dirigenza del Pd. Igor Taruffi, responsabile organizzazione, ieri è stato netto: «Deve essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche». Tradotto: «Vincenzo De Luca non sarà il candidato presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali». 

Pratobello 24, veglia e sciopero della fame: «Adesso basta rinvii»

Lorenzo Piras

Il presidio-veglia alla fine ha avuto luogo. 


Sotto il Palazzo di via Roma, proprio dove il 2 ottobre, sospinti dalla folla, i plichi con le quasi 211mila firme della legge di Pratobello erano stati consegnati alla segreteria del Consiglio regionale, gli attivisti della Rete e dei comitati arrivati dalla Gallura, da Uta e dall'Oristanese hanno manifestato durante tutta la giornata e nella notte appena trascorsa per favorire la discussione in Consiglio della proposta di iniziativa popolare. 

Non è mancata un'iniziativa plateale: l'avvocato Michele Zuddas, che dagli albori della protesta ha sposato i principi della Pratobello 24, ha deciso di iniziare lo sciopero della fame.

Moratoria flop, progetti per 5.000 megawatt

Mauro Pili 

Più che una moratoria un flop, sonoro e senza appello. Per la legge, la numero 5 del quattro luglio scorso, che doveva fermare lo scempio speculativo nell'Isola del sole e del vento, il tracollo è senza mezze misure. Doveva «scongiurare», secondo l'articolo uno, «l'irreversibilità degli impatti sul territorio regionale derivanti dalle attività di realizzazione, installazione o avviamento di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica». 


Non blocca niente 

Non sta scongiurando niente. I progetti eolici che potevano essere bloccati, dal Monte Linas al Marganai, da Villacidro a Domusnovas, visto che le pale non erano state ancora innalzate, hanno avuto campo libero. Le distese infinite di "batterie cinesi" non si sono fermate un attimo, nemmeno dinanzi ai «crateri neri» che negano informazioni su rischio cancro e danni genetici. Se lo scempio si materializza ovunque, dalle pendici del Limbara a quelle di Monte Arcosu, nei Palazzi di Roma la legge-moratoria l'hanno cestinata ancor prima dell'esame dell'undici dicembre prossimo da parte della Corte Costituzionale. Al Ministero dell'Ambiente la considerano come un'inutile trovata propagandistica, senza effetto alcuno. 

Cosa si aspettano gli americani dal risultato elettorale e cosa possiamo aspettarci?

Aleksandr Yakovenko

In America, nemmeno i media controllati dalle élite riescono più a nascondere che la stragrande maggioranza degli americani è insoddisfatta della situazione nel paese e, inoltre, è “arrabbiata”


Erano letteralmente “stufi” (la parola è entrata nel lessico elettorale) del “risveglio”, dei tentativi di cancellare l’identità tradizionale come “passato maledetto”, dell’assalto migratorio dal sud e del coinvolgimento degli Stati Uniti in guerre straniere, che Washington e i suoi gli alleati non possono vincere e il significato di ciò dal punto di vista degli interessi nazionali americani rimane poco chiaro.

Informatore del Pentagono condivide l'immagine della nave madre UFO

"City In The Sky": un informatore del Pentagono condivide l'immagine della nave madre UFO, scatenando la polemica


Un ex funzionario del Pentagono, Luis Elizondo, ha recentemente presentato un'immagine provocatoria di quella che lui sostiene essere una "nave madre" UFO, suscitando nuovi dibattiti e scetticismo. Noto per il suo ruolo nel portare il programma segreto UFO del governo degli Stati Uniti all'attenzione del pubblico, Elizondo ha mostrato l'immagine il 28 ottobre 2023, durante un raduno privato sugli UFO a Philadelphia.

A quanto si dice, l'immagine assomiglia all'enorme astronave del film del 1977 Incontri ravvicinati del terzo tipo. Elizondo l'ha descritta come "un'enorme mini città che fluttua nel cielo", immortalata in Romania nel 2022. Mentre i sostenitori sono incuriositi, i critici stanno mettendo in discussione l'immagine e le affermazioni di Elizondo.

In America la realtà ha vinto

Irina Alksnis

Ieri sera, Bitcoin ha raggiunto il massimo storico e il dollaro ha iniziato a rafforzarsi rapidamente. Gli esperti collegano direttamente questi processi con la crescente fiducia dei mercati nella vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali e con le relative speranze di miglioramenti socioeconomici negli Stati Uniti.


E l'Associated Press ha attirato l'attenzione su un cambiamento demografico molto significativo nei gruppi di sostenitori di entrambi i partiti: una quota significativa di giovani, tradizionalmente di mentalità più liberale, è passata dai democratici ai repubblicani. Questo è stato un altro cambiamento significativo poiché il Partito Democratico ha iniziato a perdere il sostegno delle minoranze (dai neri, dai latini ai musulmani) che erano state la sua base elettorale per molti decenni.

Biden e Harris si congratulano con Trump

Un cartello con i nomi di Joe Biden e Kamala Harris sulla finestra di una casa vicino al Barclays Center di New York © RIA

Il presidente in carica e il suo vicepresidente hanno reso ufficiale la vittoria dei repubblicani


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha telefonato al presidente eletto Donald Trump per congratularsi con lui per la vittoria delle elezioni e per invitarlo alla Casa Bianca per discutere del passaggio di potere.

La vicepresidente Kamala Harris, candidata presidenziale dei Democratici, avrebbe anche chiesto a Trump di cedere le elezioni. Mercoledì pomeriggio dovrebbe tenere il suo discorso di cessione.

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