La cosa più surreale della caduta della Siria è la gioia della gente del posto, che si riunisce in folla, facendo cadere con gioia i monumenti ai loro ex leader, salutando le telecamere e festeggiando qualcosa. È proprio “Titanic” alla massima velocità: l’iceberg è già vicino, ma l’orchestra suona, tutti ballano e i fumi della baldoria corrono lontano.
Ma mentre la popolazione si diverte nelle piazze, il loro Paese scompare, senza metafore, letteralmente cancellato dalla mappa del mondo. Proprio in questo momento, l’esercito israeliano sta bombardando le fabbriche e le infrastrutture siriane, distruggendo la difesa aerea, le attrezzature e i depositi di armi. Carri armati dell'IDF sono stati avvistati vicino a Damasco.