Siamo un popolo che non ha capito un piffero di niente.
Ho perso alcuni ottimi amici di nazionalità sarda, (e altri sicuramente ne perderò, e di questo me ne rammarico) per la mia innata propensione a collegare qualunque avvenimento nostrano, o internazionale, a quella manica di potentissimi criminali che si autodefiniscono elite, illuminati, oligarchie, ma che io definisco semplicemente skifose #fetenzìe mondialiste.Non posso fare a meno di collegare fatti che avvengono in Sardegna, (o in italy), con quella manica di figli di puttana che dominano il mondo.
Ci portano le scorie radioattive in Sardegna, e voi ve la prendete con i politici italiani che decidono, fatto sta che loro, i politici italici, non decidono un piffero di niente, sottomessi come sono a multinazionali e fetenzìe varie.
Oppure ci scandalizziamo per le autorizzazioni dello stato colonizzatore a riempirci di torio o uranio impoverito, o riempire la nostra terra di vere e proprie invasioni programmate, questo atteggiamento è da ciechi e da sordi, perchè chi gestisce queste decisioni non sono certo i mirerrimi e ininfluenti politichetti italiani.
Il compianto Doddore Meloni aveva una visione di insieme, sicuramente più completa, di certi "patrioti" sardi riguardo a tali tematiche, quando ha deciso di replicare la dimostrazione di libertà di Bobby Sands, ucciso dallo stato britannico, i cui regnanti appartengono ad una tra le più potenti e fetenti famiglie presenti sul pianeta terra.
Adesso sfido chiunque a dire che Doddore, con quel gesto estremo, non stava pensando al bene del suo popolo.
La propensione di noi sardi ad autoescluderci o renderci insensibili da avvenimenti planetari, è un catastrofico difetto.
Se succedesse che strategie sorosiane, tipo quelle che hanno dato vita alle cosiddette primavere arabe, venisse replicata in italia (o in Sardegna) certamente, ne sono più che sicuro, verrebbero appoggiate dalla gente, come del resto storicamente dimostrato dagli avvenimenti della rivoluzione francese.
Possiamo dissertare a josa sul fatto acclarato che la Sardegna è stata la culla della più importante civiltà planetaria, a patto però che non ci dimentichiamo del fatto ugualmente acclarato che la nostra terra isolana è esposta, forse più di alcune altre nazioni, ai venti maligni della speculazione mondialista.
Che non mi si venga a dire che Doddore ha concesso troppa rilevanza alla personalità di Bobby Sands, che non mi si venga a dire che le lotte di curdi, armeni, abkhazi, palestinesi, baschi o nord irlanedsi, solo per citare alcuni esempi, non ci riguardano, sarebbe come dire che viviamo in una campana di vetro, e che la solidarietà tra popoli è roba da visionari.
Non mi stancherò mai di ripetere che il mondialismo è come una gigantesca piovra che condiziona le nostre vite, ma anche le menti più deboli, non mi stancherò mai di ripetere che il coraggio va bene, ma capire e contrastare i meccanismi globali e disumani di fetension, va ancora meglio.