Sto intraprendendo un viaggio che avevo abbandonato alcuni anni fa.
Non mi sentivo pronto per un nuovo romanzo, e in effetti non lo sono ancora, visto che la scrittura di questo ultimo lavoro, non dovrà partorire un vero e proprio romanzo, di dimensioni corpose, ma un testo che, secondo le mie attuali intenzioni, che naturalmente possono essere variate, o assecondate, potrebbe essere definito "romanzo breve", o se volete "racconto lungo"
Sento l'esigenza di informare i Sardi che esiste una strada di liberazione, che esula da votazioni ed elezioni italiane.
Se riteniamo, come è evidente, che questo sistema sia penalizzante per la gente, dobbiamo dimostrare coi fatti che esiste un metodo per prospettare alla gente che la strada maestra non è adagiarsi al già conosciuto e sperimentato, ma costruire la realtà di un nuovo sistema a misura di uomo, in grado di soppiantare il vecchio sistema delle fetenzìe bancarie e mondialiste.
La Sardegna, pur essendo immersa come tante altre nazioni, in quella cappa asfissiante voluta dalle oligarchie, che predilige favorire gli stati e le loro emanazioni a discapito dei singoli individui e dei popoli, bene o male ha conservato alcune sue peculiarità, favorita dallo stato di parziale isolamento nel quale si trovano alcune frange di popolazione.
E' stato appena costituito un nuovo soggetto giuridico, che gode di tutti i crismi di legalità e legittimità, e che ha come fine ultimo la liberazione della nazione sarda dal colonizzatore, ma anche e in primo luogo la liberazione dalla mente dei sardi da tutti i paradigmi e "verità" imposte dal sistema dominante.