martedì 17 gennaio 2023

Poliomielite - DDT e politica eugenetica di Rockefeller OMS e Gates

bimbi affetti da poliomielite
di Autori vari
Poco più di un mese fa, un giovane uomo nell'area metropolitana di New York è rimasto parzialmente paralizzato dopo aver contratto la poliomielite. La notizia ha destato scalpore, sia perché si tratta del terzo virus (?) altamente infettivo a sbarcare a sorpresa negli Stati Uniti nel giro di tre anni, dopo quello del vaiolo delle scimmie e il coronavirus, ma anche perché da decenni la malattia ha smesso di diffondersi nei paesi ricchi, dove le migliori condizioni igieniche, le vaccinazioni (?) e i solidi finanziamenti alla sanità pubblica erano riusciti a mantenere le popolazioni al sicuro. L'ultimo caso naturale è stato registrato nel 1979 negli Stati Uniti, nel 1994 per nel continente americano e nel 2003 nel Regno Unito. Ciononostante il virus è stato trovato nelle acque reflue della contea in cui vive il giovane e in un'altra limitrofa, oltre che nella città di New York e Londra.

Naturalmente la poliomielite esiste anche in altre parti del mondo. Nonostante dal 1988 sia in corso una campagna globale per l'eradicazione del malattia, l'anno scorso il poliovirus ha causato forme di paralisi che non possono essere trattate o curate in due paesi in cui non era mai stato contenuto e in altri 21 in cui è ricomparso

Tuttora non esistono cure per la poliomielite, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione.
Un’epidemia, tra le più grandi della storia della metropoli, colpisce New York e con più di 9000 casi mette in ginocchio la città. Circa un quarto dei malati muore.

Nascondere le evidenze, una pratica che ricorda qualcosa?

Che fare quando gli effetti catastrofici di un vaccino sono sotto gli occhi dell'opinione pubblica?

La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: si ricorre a giochi linguistici, già conosciuti dall'OMS e dalle fondazioni.

Per coprire le loro azioni, hanno affermato che la maggior parte dei casi di poliomielite sarebbero, in realtà, confusi con una patologia il cui nome è stato deciso essere "Paralisi Flaccida Acuta" (AFP).

Una condizione debilitante con un quadro clinico praticamente identico a quello della poliomielite.
Grazie a questo escamotage il numero dei casi di poliomielite si mantiene decisamente basso.

Secondo il CDC statunitense, nel 2017, i casi di AFP documentati sono stati 31.500 in soli 18 paesi.
Questo, in aggiunta alla patologia chiamata "Poliomielite Paralitica" associata al vaccino (VAAP).

Tuttavia, dal punto di vista della sintomatologia clinica, la poliomielite associata al vaccino, la wild polio e la Paralisi Flaccida Acuta sono IDENTICHE, così come la Mielite Flaccida Acuta (AFM, un sottotipo di AFP).

Con il proliferare di termini medici tecnici per descrivere una patologia con gli stessi sintomi clinici, la manipolazione è servita.

In un articolo pubblicato su "Indian Journal of Medical Ethics", nel 2012, il tentativo di vaccinazione di massa nel paese veniva così descritto:
"... mentre L'india, da un anno a questa parte, non ha registrato casi di poliomielite, c'è stato un enorme aumento della Paralisi Flaccida Acuta Non Polio (NPAFP). Nel 2011, ci sono stati altri 47.500 nuovi casi di NPAFP.

Clinicamente indistinguibile dalla paralisi da poliomielite ma due volte più mortale, l'incidenza di NPAFP era direttamente proporzionale alle dosi di vaccino antipoliomielitico orale somministrate ..."
Rinominare i casi di poliomielite, o paralisi infantile, come veniva chiamata durante l'epidemia negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale, è una pratica che risale agli anni '50 e agli scandali, da allora soppressi, che avevano coinvolto il primo dei vaccini antipolio: quello sviluppato da Jonas Salk.
enfasi giornalistica del vaccino promosso da Salk
Salk e i vaccini antipolio, c'è altro?

Esattamente come abbiamo assistito alle vicende degli ultimi anni con il Coronavirus, ci sono altre possibili cause scatenanti derivanti da avvelenamenti e irrorazioni con l'uso di metalli pesanti?

Jonas Salk, considerato oggi come un eroe della professione medica, era tutt'altro che un eroe.

L'aumento dei casi, di quella che all'epoca, negli Stati Uniti, veniva etichettata come poliomielite o paralisi infantile, era letteralmente esploso intorno al 1946.

Negli stessi anni, una tossina ad effetto cumulativo e altamente pericolosa, sottoforma di insetticida, veniva promossa dal governo statunitense come un mezzo di controllo "sicuro" per le zanzare e le mosche: il DDT.

Si riteneva infatti che questi insetti fossero "portatori" del virus della poliomielite.

Da allora, è stato del tutto cancellato dalla documentazione governativa l'esatta corrispondenza del numero dei casi di bambini con sintomi di poliomielite acuta con il tasso di irrorazione di DDT e l'altrettanto precisa corrispondenza della diminuzione dei casi di poliomielite umana dalla fine degli anni '40 fino agli anni '50 dopo il forte calo nell'uso del DDT.
Stati Uniti colpiti da poliomielite
Negli USA sono riportati 17.000 colpiti da poliomielite nel 1931, 10.000 nel 1935, 25.000 nel 1946, 42.000 nel 1949 (vengono conteggiati solo i casi fatali o di paralisi).

Nel 1952 dilaga negli Stati Uniti la peggior epidemia di poliomielite fino ad allora, con più di 57.000 persone colpite. Migliaia di persone nel mondo rimangono paralizzate.

Nel 1953, un medico del Connecticut, Morton S. Biskind, afferma:
"... la spiegazione più ovvia per l'epidemia di poliomielite è che le malattie del sistema nervoso centrale, come la poliomielite, sono in realtà le manifestazioni fisiologiche e sintomatiche dell'esposizione, attualmente in corso, della popolazione mondiale a veleni del sistema nervoso centrale, esposizione sponsorizzata dal governo e dall'industria ...".
Il vaccino contro la poliomielite Salk era stato utilizzato per la prima volta nel 1955, ovvero due anni dopo il drammatico calo dei casi registrati di poliomielite.

Questo fatto venne convenientemente dimenticato quando fu promossa la narrativa che il nuovo vaccino stesse, da solo, eradicando la tanto temuta poliomielite.

Nonostante vennero presentate al Congresso degli Stati Uniti prove evidenti sulla chiara correlazione tra le epidemie estive di poliomielite e i pesticidi contenenti metalli pesanti, come il DDT, queste vennero ignorate.
propaganda del DDT
La promozione del DDT come insetticida innocuo era stata così persuasiva che i bambini correvano dietro ai camion che lo irroravano sulle strade e nelle piscine.

Il messaggio era chiaro: il DDT sarebbe stata la protezione contro gli insetti portatori della malattia.

Gli agricoltori vennero esortati a spruzzare ripetutamente le loro mucche da latte con DDT per proteggerle dagli insetti pericolosi: anche il latte ne risultò contaminato.

I genitori, preoccupati, facevano tutto il possibile per proteggere i loro figli.

Temendo il virus invisibile avevano trasformato le loro case in aree sterili, spruzzando in continuazione insetticidi e lavando le pareti con disinfettanti.

Vi ricorda qualcosa?

la promozione dei vaccini Polio 
Il vaccino è sicuro! Una tragedia sotto gli occhi di tutti

Analogamente a quanto vissuto con la vicenda del Covid19, i vaccini "sicuri ed efficaci" hanno preso una svolta inaspettata (o per lo meno inaspettata in base ai punti di vista, per molti era già intuibile l'esito).

Le ricerche sul vaccino di Jonas Salk e del suo rivale, Albert Sabin, erano state finanziate dalla National Foundation for Infantile Paralysis, in seguito nota come March of Dimes.

Nel 1954, Salk aveva convinto le autorità sanitarie statunitensi che il suo vaccino antipolio conteneva solo virus inattivati (IPV) ed era assolutamente sicuro.

Inoltre, aveva convinto le autorità di regolamentazione che si sarebbe potuto fare a meno delle "costose e difficili procedure che erano state suggerite per la rilevazione di possibili residui di virus attivi" nel suo vaccino.

Il dipartimento della Salute degli Stati Uniti e la National Foundation ignorarono, nel 1955, le prime denunce:
"... il 59% dei dati sperimentali si era rivelato inutile a causa della mancanza di controlli adeguati ...".
Il vaccino era pronto per essere distribuito alla popolazione.

Iniziarono ad emergere, pochi giorni dopo la somministrazione su 400.000 persone, per lo più scolari, i primi rapporti sulle paralisi.

Nel 1956, a Chicago, i casi di poliomielite aumentarono bruscamente.

Il vaccino Salk aveva causato 70.000 casi di indebolimento muscolare, 164 casi di paralisi grave e 10 decessi.

Tre quarti delle vittime erano paralizzate in modo permanente.

Dopo un mese il programma di vaccinazione fu sospeso per riprendere 21 giorni dopo con la scusa di aver cambiato il laboratorio di produzione.

I casi vennero nuovamente nascosti con un cambiamento nella definizione di poliomielite da parte del governo degli Stati Uniti, proprio come l'OMS e il CDC fanno oggi in Africa.

Malattie, in precedenza raggruppate con il termine comune di "poliomielite", vennero segnalate come patologie distinte: Meningite Asettica o Virale, Mielite Trasversa o la Sindrome di Guillain-Barrè.

Risultato delle tossine utilizzate nei vaccini?

Governo e industria dei vaccini non erano interessati a saperlo o a divulgarlo.

Infine, nel 1963, il governo degli Stati Uniti sostituisce il vaccino IPV di Salk con un vaccino antipolio orale attenuato (OPV) sviluppato da Albert Sabin.

In quanto vaccino vivo, anch'esso era, ed è, in grado di causare ai suoi destinatari la poliomielite o i relativi sintomi.

Salk testimoniò, nel 1977, davanti ad una commissione del Senato che il vaccino Sabin era responsabile della maggior parte dei casi di poliomielite negli Stati Uniti dall'inizio degli anni '60.
Nel 1957 Albert Bruce Sabin inizia a sviluppare un vaccino alternativo,
 da somministrare per via orale e non più per inoculazione.
Rockefeller ed Eugenetica, a voi le conclusioni

E' possibile prendere una rara malattia poco diffusa e farla passare per una tragica epidemia attraverso l'uso dei media per confondere l'opinione pubblica?

La National Foundation for Infantile Paralysis, che, negli anni '50, aveva finanziato sia Salk che Sabin, era gestita da due medici del Rockefeller Institute for Medical Research: Henry Kumm e Thomas Rivers.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Kumm aveva prestato servizio come consulente civile del chirurgo in capo dell’esercito americano in Italia, dirigendo studi sul campo sull’uso del DDT contro le zanzare della malaria.
la diminuzione dei casi di poliomielite umana dalla fine degli  anni '50 dopo il forte calo nell'uso del DDT.
Thomas Rivers era stato, dal 1922, capo del reparto di malattie infettive presso il Rockefeller Institute for Medical Research, diventando poi direttore dell’istituto nel 1937.

Si potrebbe dire che la National Foundation fosse il paravento di un imponente progetto di vaccinazione contro la poliomielite voluto dai Rockefeller.
L'eugenetica venne praticata molti anni prima dell'istituzione dei programmi dell'eugenetica nazista, che si sono in gran parte ispirati ai lavori americani L'autore Stefan Kühl ha documentato abbondantemente il consenso alla politica razziale nella Germania nazista e a quelle eugenetiche in altri paesi, inclusi gli USA; wikipedia
 David Oshisky, esperto di poliomielite, ha dichirato:
"In verità, la poliomielite non è mai stata la tragica epidemia raffigurata dai media, nemmeno al suo apice negli anni '40 e '50.

In quegli anni, i bambini morivano 10 volte di più per incidenti e tre volte per cancro.

Lo status speciale della poliomielite era dovuto, in gran parte, agli sforzi della National Foundation for Infantile Paralysis, meglio conosciuta come March Of Dimes, che aveva utilizzato le più recenti tecniche di pubblicità, raccolte fondi e ricerche motivazionali per trasformare una malattia orribile, ma relativamente rara, nella più temuta patologia dell'epoca.

Il colpo di genio della National Polio Foundation era stata la sua capacità di evidenziare la poliomielite come patologia degna di un’attenzione particolare, facendola sembrare più minacciosa di altre malattie."
Questo è esattamente ciò che sta facendo la Fondazione Gates con il suo super vaccino antipolio in Africa, dove la poliomielite era quasi scomparsa prima della campagna di vaccinazione di massa voluta dall’OMS e da Gates.

In questo caso, il legame all'eugenetica e a pericolosi vaccini sembra il comune denominatore tra i Rockefeller e Bill Gates, che, sotto molti aspetti, è semplicemente l'erede e il continuatore del mortale lavoro dei Rockefeller nel campo dell'eugenetica.

Bill Gates è diventato il promotore globale di vaccini tossici e mortali 
Il fondatore di Microsoft Bill Gates è diventato lo zar globale dei vaccini poiché la sua fondazione spende miliardi per diffondere nuovi vaccini a livello globale. Sebbene sia stata prestata molta attenzione al ruolo di Gates dietro l'OMS corrotta nella promozione di vaccini contro il coronavirus radicali non testati, il record della Fondazione Gates che spinge un vaccino antipolio orale in tutta l'Africa fornisce prove più convincenti che tutto ciò che Gates dice e fa non è genuina carità umana . L'ONU ha recentemente ammesso che nuovi casi di paralisi infantile o poliomielite sono stati causati in Africa da un vaccino antipolio orale sviluppato con il forte sostegno della Fondazione Bill e Melinda Gates. Rispecchia quello che è successo negli Stati Uniti negli anni '50. Vale la pena dare un'occhiata più da vicino.

Vaccini che causano la poliomielite

L'industria dei vaccini ama citare lo sviluppo dei vaccini negli anni '50 come l'unico responsabile dell'eradicazione di quella che era una grave malattia paralitica che raggiunse l'apice negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale e anche in Inghilterra, Germania e altri paesi europei. Ora, nonostante il fatto che non siano stati rilevati nuovi casi di virus della "polio selvaggia" in tutta l'Africa dal 2016, la Bill & Melinda Gates Foundation e i loro alleati dell'OMS hanno proclamato che la campagna di vaccinazione africana decennale da 4 miliardi di dollari di Gates utilizzando un vaccino antipolio orale aveva finalmente eliminato la temuta poliomielite. Era la fine di agosto.

Una settimana dopo, il 2 settembre, l'OMS è stata costretta a fare marcia indietro e ad ammettere che i nuovi focolai di polio in Sudan erano collegati a una serie in corso di nuovi casi di polio in Ciad e Camerun. Secondo l'OMS, ulteriori casi di polio sono stati registrati in più di una dozzina di paesi africani tra cui Angola, Congo, Nigeria e Zambia. Ma la cosa scioccante è che i focolai sarebbero stati tutti causati dal vaccino antipolio orale sostenuto da Gates.

In un commento rivelatore, un virologo del CDC coinvolto con l'OMS e la Fondazione Gates nella campagna di vaccinazione di massa contro la poliomielite in Africa, parte di qualcosa chiamato Global Polio Eradication Initiative, ammette che il vaccino sta creando molti più casi di paralisi della poliomielite rispetto all'ingannevole nome di "polio selvaggia". " patologia. "Ora abbiamo creato più nuove emergenze del virus di quante ne abbiamo fermate", ha ammesso il virologo Mark Pallansch dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie . La Global Polio Eradication Initiative (GPEI) è uno sforzo congiunto di OMS, UNICEF, CDC degli Stati Uniti, Bill & Melinda Gates Foundation e Rotary International.

Secondo quanto riferito, Bill Gates è stato responsabile di guidare la campagna per sviluppare il vaccino antipolio orale liquido e somministrarlo in maniera massiccia alle popolazioni dell'Africa e dell'Asia nonostante la quasi assenza di casi di "polio selvaggia". Secondo uno dei partner dell'iniziativa antipolio di Gates, del Rotary International, “Gates ha guidato personalmente lo sviluppo di un nuovo vaccino antipolio che è ora nelle fasi finali dei test. Quando è stata avanzata l'idea, più o meno all'epoca dell'ultimo caso di poliomielite verificatosi in India, molti pensavano che il vaccino non avrebbe avuto un ruolo importante nell'eradicazione, ma Gates ha insistito». Quando qualcuno gli chiese perché la polio, che era quasi scomparsa in tutto il mondo, Gates rispose : "La polio è una malattia terribile".

Tutto ciò dovrebbe far riflettere, prima di considerare come verità scientifica le dichiarazioni di Bill Gates sul coronavirus e sui suoi vaccini anti-covid19.

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