domenica 4 giugno 2023

IL GRAFOLOGO Romanzo di Mariano Abis Diciasettesima parte



IL GRAFOLOGO Romanzo di Mariano Abis Diciasettesima parte

Cinque dei nostri uomini hanno riportato ferite rilevanti, e Lupo stesso ha una pallottola sulla gamba, cessa oggi la nostra collaborazione con i partigiani rossi, e tra i nostri nemici siamo costretti ad annoverare anche loro e la resistenza Slava. Accanto alla mia passione per la grafologia, che sfocerà nella pubblicazione di uno o più libri, troverà posto la esposizione di fatti avvenuti in questa terra di confine, sulle barbarie commesse dagli Slavi contro gli Italiani, e il mio tempo, dopo la guerra, se sopravviverò, sarà dedicato a raccogliere prove sulle incredibili aberrazioni che alcuni di loro hanno compiuto, pur con le dovute attenuanti generate dal comportamento del regime italiano durante il loro dominio sulle loro terre. Provo un senso di frustrazione che mi invoglia a considerare che l’umanità è capace di qualunque misfatto, inimmaginabile prima d’ora, certo è che le bestie non riusciranno mai a competere con il genere umano in fatto di azioni selvagge e vendicative. Improvvisamente mi viene da pensare che gente così fortemente ideologicizzata, potrebbe compiere azioni fortemente disonorevoli, e auto giustificarsi per assurdi crimini, come quello perpetrato ai danni di Lupo e dei suoi uomini. Mi viene da pensare che le ideologie, tutte le ideologie, sono state inventate per creare odio, per dividere, per plagiare, e per sottomettere. La permanenza in questa regione mi ha portato a vivere esperienze forti, accentuate dal fatto che si trova in una zona di confine tra le più problematiche, terra di grandi sacrifici e di odi immensi. Lupo mi chiede di accompagnarlo a casa dei suoi genitori, che sono ancora vivi, per contattare un suo amico medico per l’estrazione della pallottola, e per trascorrere il successivo periodo di convalescenza, le decisioni riguardo il nostro contingente verranno prese da Turbine, di cui Lupo apprezza la sua formazione militare e le sue capacità decisionali. La mattina successiva siamo in viaggio verso l’abitazione dei suoi genitori, in una casa ai sobborghi del paese di faedis, contatto il medico che lo ha visto crescere, dall’aspetto di un settantenne, ma con una capacità di intervento chirurgico invidiabile, dopo poco tempo Lupo può stringere tra le mani la pallottola che lo ha fatto soffrire finora.

sabato 3 giugno 2023

Un popolo in difesa del suo territorio

Grano non bombe
di Mariella Camedda

Un popolo in difesa del suo territorio

 “In mille a Cagliari contro esercitazioni e basi militari”

Così titola L’Unione Sarda.it alle 20.15 di ieri 02 giugno 2023 in occasione della manifestazione tenutasi ieri con un pacifico corteo che dal Poetto, passando per le caserme del lungomare, è giunto fino a Cagliari.

Tra le molte sigle, associazioni e movimenti presenti, immancabile  Sa Defenza  pronta a  ribadire il suo dissenso tanto alle servitù militari, quanto alle guerre, a cominciare, come ricordato  dallo stesso Valter Erriu nel suo intervento, da quella che lo Stato, con il lockdown, il coprifuoco, l’imbavagliamento, la privazione del lavoro e coercitivi trattamenti sanitari, ha messo in atto  contro i suoi cittadini.

Quanto  si faccia scempio della nostra Isola a buon mercato è un dato di fatto tristemente confortato dai dati: dati  che si fanno sempre più evidenti e che rischiano un’escalation viste le pressioni per ulteriori espansioni e allargamenti delle aree di territorio già coinvolte o da dedicare all’industria degli armamenti.

E' giunto il momento di frazionare gli stati


Articolo di :Mariano-Abis:

E' giunto il momento di frazionare gli stati.
La nostra visione del mondo e della sua popolazione è abbastanza inusuale, vista la globalizzazione imperante.
Siamo alla ricerca e valorizzazione delle singole specificità insite in ogni territorio, con particolare attenzione al fatto che ogni territorio ha le sue peculiarietà, e dovrebbe essere gestito secondo leggi territoriali non conformi a quelle di altri territori, che per forza di cose hanno caratteristiche differenti.
Nasce dalla Sardegna il primo progetto che porterà ad un cambiamento radicale di concetti mondialisti, che fanno comodo solamente alle elite, e per loro natura penalizzano la gente.
Siamo contrari ad ogni forma di globalizzazione, di accorpamenti e appiattimenti culturali, siamo per valorizzare ogni singolo territorio, e cercare sinergie con gli altri, conservando e valorizzando ciascuno di essi le potenzialità che possono esprimere.

Piano segreto della NATO: diversi scenari sono contemporaneamente in preparazione contro la Russia

Piano segreto della NATO: diversi scenari sono contemporaneamente in preparazione contro la Russia
https://3mv.ru
Trd Guido Benni
(русская версия ниже)

Oleg Ponomarenkov, esperto militare del Centro per la Congiuntura Strategica, ha commentato il piano segreto della Nato. Secondo lui, diversi scenari possono essere preparati contemporaneamente contro la Russia.

La NATO si prepara alla guerra

È interessante notare che la ragione della creazione di questo piano è stata la crisi ucraina, che ha rivelato molte carenze da parte dei paesi occidentali. Si tratta sia di problemi logistici, che impediscono il rapido dispiegamento di forze, che di problemi con la produzione di armi. Gli eventi ucraini hanno dimostrato che le fabbriche europee non possono soddisfare prontamente e pienamente le richieste di Kiev. E la burocrazia europea non consente alle forniture di varcare i confini senza troppe scartoffie.
Da questi materiali ne consegue che l'Iraq e l'Afghanistan erano solo ballons d’essai e l'Ucraina è già diventata il punto di partenza per un "cambiamento fondamentale" nella strategia della NATO.
L'ammiraglio Rob Bauer, uno dei massimi funzionari militari della NATO, parla apertamente di guerra imminente: "Dobbiamo essere preparati al fatto che un conflitto possa sorgere in qualsiasi momento".

I robot in stile "Terminator" potrebbero diventare realtà

Immagine creata dall'intelligenza artificiale
NewsSaDefActualidad
I robot in stile "Terminator" potrebbero diventare realtà grazie a questa pelle realistica e autoriparante
È una pelle elastica che dopo essere stata forata o tagliata può guarire da sola, affermano gli autori dell'anticipo.

Gli scienziati della Stanford University hanno sviluppato una pelle elettronica multistrato autorigenerante. I ricercatori hanno raggiunto questo significativo progresso nella tecnologia della pelle sintetica traendo ispirazione dalle straordinarie capacità di guarigione naturale della pelle umana.

"Abbiamo raggiunto quella che riteniamo essere la prima dimostrazione di un sensore a film sottile multistrato che si riallinea automaticamente durante la guarigione. Questo è un passaggio cruciale per imitare la pelle umana, che ha più strati che si riassemblano correttamente durante il processo di guarigione", spiega Chris Cooper, autore principale del risultato. "È morbido ed elastico. Ma se lo fori, lo tagli o lo tagli, ogni strato guarirà selettivamente per ripristinare la funzione complessiva ", aggiunge Sam Root, un altro degli autori. "Proprio come la vera pelle", confronta.

Il capo della CIA ha visitato la Cina in segreto a maggio

© AP Photo / Saurabh Das

SPUTNIK ITALIA

18:07 02.06.2023

Il capo della CIA William Burns ha effettuato una visita segreta in Cina a maggio per colloqui con i funzionari, ha riferito il Financial Times, citando fonti.

La Finlandia vuole triplicare il personale della sua delegazione presso la NATO

© Johanna Geron

Sputnik Italia

19:35 02.06.2023

Il nuovo stato membro della NATO intende rafforzare il proprio personale a Bruxelles e Helsinki. Tuttavia, la realizzazione dell'iniziativa può richiedere fino a due anni.

Gli Occidentali rifiutano la pace in Ucraina

In Occidente non lo conosciamo, ma Li Hui è uno dei più importanti diplomatici cinesi. È venuto in Occidente a proporre una pace per l’Ucraina. È stato accolto con cortesia, ma nessuno l’ha ascoltato.
di Thierry Meyssan
A nome della Cina, Li Hui ha proposto agli Occidentali di rappacificare l’Ucraina attraverso il riconoscimento dei propri errori. La sua analisi è precisa e argomentata. Ma gli Occidentali non hanno voluto ascoltare. Continuano imperterriti nell’atteggiamento che hanno affinato durante la guerra fredda: loro sono i democratici; gli altri, tutti gli altri, non lo sono. Continueranno a sostenere l’Ucraina, nonostante Kiev non abbia più soldati e sia già stata sconfitta sul campo.

La scorsa settimana ricordavo come, secondo il diritto internazionale, chi vende armi risponde dell’uso che ne viene fatto [1]. Quindi, se gli Occidentali forniscono armi all’Ucraina devono essere certi che Kiev le utilizzerà solo per difendersi, mai per attaccare il territorio russo del 2014. In caso contrario si troveranno, loro malgrado, in guerra contro Mosca.

Difatti gli Occidentali stanno ben attenti a non diventare co-belligeranti. Per esempio, prima di consegnare all’Ucraina gli aerei promessi vi hanno rimosso alcuni armamenti, in modo da non consentirle di tirare missili terra-aria su obiettivi all’interno della Russia. Ma, se riuscissero a procurarsi l’occorrente, gli ucraini potrebbero riequipaggiare gli aerei.

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