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sabato 3 giugno 2023

Gli Occidentali rifiutano la pace in Ucraina

In Occidente non lo conosciamo, ma Li Hui è uno dei più importanti diplomatici cinesi. È venuto in Occidente a proporre una pace per l’Ucraina. È stato accolto con cortesia, ma nessuno l’ha ascoltato.
di Thierry Meyssan
A nome della Cina, Li Hui ha proposto agli Occidentali di rappacificare l’Ucraina attraverso il riconoscimento dei propri errori. La sua analisi è precisa e argomentata. Ma gli Occidentali non hanno voluto ascoltare. Continuano imperterriti nell’atteggiamento che hanno affinato durante la guerra fredda: loro sono i democratici; gli altri, tutti gli altri, non lo sono. Continueranno a sostenere l’Ucraina, nonostante Kiev non abbia più soldati e sia già stata sconfitta sul campo.

La scorsa settimana ricordavo come, secondo il diritto internazionale, chi vende armi risponde dell’uso che ne viene fatto [1]. Quindi, se gli Occidentali forniscono armi all’Ucraina devono essere certi che Kiev le utilizzerà solo per difendersi, mai per attaccare il territorio russo del 2014. In caso contrario si troveranno, loro malgrado, in guerra contro Mosca.

Difatti gli Occidentali stanno ben attenti a non diventare co-belligeranti. Per esempio, prima di consegnare all’Ucraina gli aerei promessi vi hanno rimosso alcuni armamenti, in modo da non consentirle di tirare missili terra-aria su obiettivi all’interno della Russia. Ma, se riuscissero a procurarsi l’occorrente, gli ucraini potrebbero riequipaggiare gli aerei.

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