lunedì 29 luglio 2024

Hackers italiani o spie? L'infiltrazione nell'esercito informatico russo. Una strategia made in NATO. PARTE III

Quanto stanca avere ragione?

Se avessimo avuto una moneta per tutte le volte che i nostri richiami si sono tramutati in verità, noi di SA DEFENZA saremmo a quest’ora ricchi, o ci avrebbero appellati “Cassandra”. In data 26 luglio 2024, una “volontaria” ucraina esperta in comunicazione ha dichiarato, in diretta televisiva, che si dovrebbe procedere a “riprogrammare” i russi attraverso una metodologia di lavaggio del cervello che si basa sull’intelligence e sulla disciplina "OSINT", facendo leva non sull’odio ma sul senso di colpa, sull’emotività, enfatizzando le differenze e le divisioni, così da destabilizzare dall’interno la Federazione. Insomma, si dovrebbe attuare proprio come hanno fatto da noi in Europa, trasformando la maggioranza della popolazione in una massa indistinta di depravati sessuali, pedofili, tossicodipendentI, e ritardati. E perché no? Magari anche mettendogli qualche nano chip nel cervello, visto e considerato che il termine “riprogrammare” non viene mai usato a caso, dopo essere stato impiegato nel World Economic Forum.

 

Fonte: https://t.me/ukr_leaks_italia/6789

Altro fatto "divertente" è la rottura che si è avuta tra i gruppi hacker AzzaSec, Alixsec e Khilafah H4ckers. I primi due, che affermiamo essere spie ucraine e statunitensi, hanno preso in giro gli hacker di Khilafah, burlandosi della loro fede islamica, e apparentemente ponendo in dubbio il loro agire. AzzaSec e Alixsec si sono dichiarati fin da subito filopalestinesi, anche se vicinissimi ad Anonymous, entità hacker creata dalla C.I.A. e dall'FBI. Il fatto che gruppi italiani di hacker, vicini ad entità atlantiche, offendano la fede islamica di un gruppo hacker palestinese è una ulteriore conferma che la loro presenza serve solo a incoraggiare il "dividi et impera" e a creare un casus belli per una successiva false flag da addossare alla Russia.

Ora ai dottori viene chiesto di farci la predica sul cambiamento climatico!

I responsabili della sanità invitano i medici a prestare attenzione al "disagio ecologico" e a promuovere gli appuntamenti da remoto per ridurre le emissioni.


I leader del settore sanitario affermano che i medici dovrebbero sfruttare il loro status di "membri fidati della comunità" per mettere in guardia i pazienti sui pericoli del cambiamento climatico.

Il Royal College of Physicians ha pubblicato oggi nuove linee guida che invitano i medici a sollevare l'argomento durante le visite e a "ripeterlo spesso".

Invita i medici a ridurre l'impronta di carbonio prendendo in considerazione l'idea di lavorare da casa e riducendo prescrizioni ed esami.

Viene anche detto loro di prestare attenzione alle persone che soffrono di "eco-distress", il nome dato all'ansia e alla depressione causate dal cambiamento climatico.

Ci fu una reazione negativa quando il "kit di strumenti verdi" fu pubblicato sul sito web Pulse, dedicato ai medici di base, con l'avvertimento che avrebbe potuto comportare diagnosi non effettuate.

Un commentatore, su un forum progettato per consentire ai medici di base di condividere le proprie opinioni, lo ha descritto come "un segnale di virtù" con "nessun rischio di essere biasimati per le cose che potrebbero sfuggire".

Un altro ha descritto il consiglio come "inutile per nessuno e decisamente pericoloso", avvertendo che avrebbe potuto mettere fine alla carriera di un medico se non avesse eseguito un esame essenziale o rilasciato una prescrizione.

Un altro ha semplicemente chiesto: "È una specie di parodia?"

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