BIMBA MORTA DI MALARIA?
Sa Defenza
La Bomba malaria è scoppiata a ciel sereno, nessuno oggi, avrebbe mai immaginato che un dramma come quello accaduto a questa povera famiglia di Trento potesse accadere ai giorni nostri, son lontani i ricordi della contaminazione territoriale da malaria, ricordiamo persone di un'altra generazione che lo sono state e che usavano il chinino per curarsi, specialmente in Sardinya, ultima terra liberata con una dura lotta da questa malattia.
La “mal aria”, così definita in seguito a una vecchia credenza secondo cui venne trasmessa dall’aria malsana, è una malattia endemica che ancora oggi rappresenta, assieme alla tubercolosi e all’AIDS, una delle principali emergenze sanitarie del pianeta. E’ causata da un piccolo protozoo del genere Plasmodium di cui ben quattro specie sono responsabili della malattia nell’uomo: il P. Falciparum; il P. Vivax; il P. Malariae e P. ovale (ultimamente anche il P. Knowlesi che era tipico nelle scimmie ma che è stato evidenziato in alcune regioni del Sud-Est asiatico). Le specie più comuni sono il P. Vivax e P. Falciparum, di cui quest’ultimo mortale. La trasmissione della malattia avviene tramite puntura di zanzare femmine della specie Anopheles: per riprodursi il Plasmodiumcompie un ciclo vitale tra lo stomaco della zanzara e l’uomo, si insedia prima nel fegato e dopo viene rilasciato nel sangue, dove causa la morte dei globuli rossi. Parte dei Plasmodiumpresenti nel sangue sotto forma di gametociti possono trasmettersi ad altre zanzare, se il soggetto ne viene nuovamente a contatto, fecondare, e dare origine a un altro ciclo vitale. focusardegna
Sa Defenza
La Bomba malaria è scoppiata a ciel sereno, nessuno oggi, avrebbe mai immaginato che un dramma come quello accaduto a questa povera famiglia di Trento potesse accadere ai giorni nostri, son lontani i ricordi della contaminazione territoriale da malaria, ricordiamo persone di un'altra generazione che lo sono state e che usavano il chinino per curarsi, specialmente in Sardinya, ultima terra liberata con una dura lotta da questa malattia.
La “mal aria”, così definita in seguito a una vecchia credenza secondo cui venne trasmessa dall’aria malsana, è una malattia endemica che ancora oggi rappresenta, assieme alla tubercolosi e all’AIDS, una delle principali emergenze sanitarie del pianeta. E’ causata da un piccolo protozoo del genere Plasmodium di cui ben quattro specie sono responsabili della malattia nell’uomo: il P. Falciparum; il P. Vivax; il P. Malariae e P. ovale (ultimamente anche il P. Knowlesi che era tipico nelle scimmie ma che è stato evidenziato in alcune regioni del Sud-Est asiatico). Le specie più comuni sono il P. Vivax e P. Falciparum, di cui quest’ultimo mortale. La trasmissione della malattia avviene tramite puntura di zanzare femmine della specie Anopheles: per riprodursi il Plasmodiumcompie un ciclo vitale tra lo stomaco della zanzara e l’uomo, si insedia prima nel fegato e dopo viene rilasciato nel sangue, dove causa la morte dei globuli rossi. Parte dei Plasmodiumpresenti nel sangue sotto forma di gametociti possono trasmettersi ad altre zanzare, se il soggetto ne viene nuovamente a contatto, fecondare, e dare origine a un altro ciclo vitale. focusardegna
La malaria (detta anche paludismo) è una parassitosi, malattia provocata da parassiti protozoi del genere Plasmodium (Regno Protista, Phylum Apicomplexa, Classe Sporozoea, Ordine Eucoccidiida). Fra le varie specie di parassita Plasmodium, quattro sono le più diffuse, ma la più pericolosa è il Plasmodium falciparum, con il più alto tasso di mortalità fra i soggetti infestati. Il serbatoio del parassita è costituito dagli individui infettati in maniera cronica. I vettori sono zanzare del genere Anopheles. da wikipedia.org/Malaria
La piccola Sofia Zago ha contratto la malattia senza avere mai frequentato aree tropicali. Ora si indaga sulle cause del contagio
Bimba morta di malaria cerebrale, come è avvenuto il contagio?
La piccola Sofia Zago ha contratto la malattia senza avere mai frequentato aree tropicali. Ora si indaga sulle cause del contagio
La bambina, residente a Trento, ha sviluppato la forma più grave di malaria, quella cerebrale. Il contagio è avvenuto sul suolo italiano, ma non è chiaro come sia potuto accadere. wired
globuli rossi con "malaria" |
Sofia, figlia di una coppia italiana residente a Trento, era arrivata sabato scorso già in condizioni disperate.
E' stata in vacanza sulla riviera veneta, mai in un Paese malarico. Sia il primario trentino che l'infettivologo dell'università bresciana confermano: "L’ultima trasmissione autoctona tramite zanzara risale a 20 anni fa"
Bimba morta di malaria: parla Lorenzin
Emerge da prime indicazioni,'sarebbe un caso molto grave'
Intanto la UE approva un piano di intervento di sperimentazione con vaccini della solita Glaxo, e bontà loro la fanno gratuitamente su 750.000 bambini cavie , in Africa.
L’Ema da parere positivo al primo vaccino antimalaria da utilizzare, al di fuori dell’Unione europea, in combinazione con le altre misure di prevenzione
Il vaccino “Mosquirix”
E' stata in vacanza sulla riviera veneta, mai in un Paese malarico. Sia il primario trentino che l'infettivologo dell'università bresciana confermano: "L’ultima trasmissione autoctona tramite zanzara risale a 20 anni fa"
Paolo Bordon, direttore generale Apss Trento: “Due pazienti con malaria ricoverati negli stessi giorni di Sofia” . “Due bambini con malaria, poi fortunatamente guariti e dimessi, erano ricoverati nella nostra struttura sanitaria, in un reparto diverso, negli stessi giorni in cui la piccola Sofia si trovava in questo ospedale” ha sottolineato il direttore generale dell’Apss di Trento Paolo Bordon, il quale poi ha aggiunto: “Dato che la trasmissione della malaria non avviene per via aerea o per contatto, stiamo indagando l’ipotesi seppur rarissima che i piccoli avessero delle zanzare nei bagagli o nei vestiti, che abbiano punto loro e poi la bambina”. Bordon: “In corso disinfestazione, posizionate trappole per zanzare anofele”. “Resta il fatto – ha precisato il direttore generale – che la piccola poi morta e i due malati di malaria erano in stanze diverse, le cure sono state effettuate tutte con materiale monouso e non ci sono state trasfusioni. La malaria non è trasmissibile da uomo a uomo e nessun altro paziente ha avuto dei sintomi riconducibili alla malaria”.
“La bimba – ha detto ancora Bordon – aveva il diabete, che nulla aveva a che fare con la malaria. Il periodo di latenza potrebbe fare pensare che l’avesse contratta prima, poi, certo, la presenza di due bambini malati qui fa insospettire. Il punto è che dovrebbe esserci stata qualche zanzara anofele, magari in dei bagagli. I nostri veterinari, interpellati, dicono che una zanzara nostrana non può farsi vettore, anche se ha punto malati”. Il direttore generale, poi, ha annunciato le prime mosse messe in campo: “Abbiamo messo delle apposite trappole per zanzare ieri pomeriggio, che verranno rimosse oggi pomeriggio, mentre tutti i bambini ricoverati sono stati trasferiti ed è in corso la disinfestazione di tutto il reparto. Dobbiamo capire se la temuta zanzara anofele, che in Italia è non c’è, possa per qualche motivo essere in realtà presente – ha detto – In maniera casuale, trasportata magari nelle valigie di qualche paziente” che ha soggiornato all’estero.
Giampiero Carosi, infettivologo dell’università di Brescia, conferma l’eccezionalità dal caso: “L’ultima trasmissione autoctona tramite zanzara risale a 30 anni fa nel grossetano, da allora ci sono stati solo alcuni casi tramite scambio di siringhe o trasfusione. Quello che potrebbe essere successo è che qualcuno, di ritorno da un viaggio nelle zone colpite, abbia ‘portato’ il plasmodio e sia stato punto da una anofele ‘nostrana’ che a sua volta ha punto la bambina. Qui c’è una seconda eccezionalità, perché le zanzare che circolano da noi non sono molto adatte a trasmettere il microrganismo, anche se in teoria potrebbero”. da ilfattoquotidiano.
Bimba morta di malaria: parla Lorenzin
Emerge da prime indicazioni,'sarebbe un caso molto grave'
(ANSA) - LA MADDALENA, 5 SET - "Dalle prime indicazioni che abbiamo avuto pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, il motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare". Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin rispondendo ai giornalisti sul caso della bimba morta di malaria a Brescia durante un sopralluogo all'ospedale di La Maddalena (Sardinya). da (ANSA)
Intanto la UE approva un piano di intervento di sperimentazione con vaccini della solita Glaxo, e bontà loro la fanno gratuitamente su 750.000 bambini cavie , in Africa.
L’Ema da parere positivo al primo vaccino antimalaria da utilizzare, al di fuori dell’Unione europea, in combinazione con le altre misure di prevenzione
L’Agenzia europea del farmaco (European Medicines Agency, Ema) ha espresso parere positivo sul Mosquirix, il primo vaccino contro Plasmodium falciparum. Il vaccino è stato costruito con tecniche di ingegneria genetica utilizzando proteine del virus dell’epatite B ed induce protezione anche contro HBV. La valutazione Ema è stata formulata per l’utilizzo del vaccino al di fuori dell’Unione europea, in zone endemiche per la malaria, per l’immunizzazione di bambini di età compresa tra le 6 settimane e i 17 mesi.
I risultati più importanti relativi all’efficacia e sicurezza del vaccino derivano da una sperimentazione clinica condotta in sette paesi Africani (Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania). Il vaccino ha dimostrato una efficacia del 56% nel prevenire nei 12 mesi successi alla vaccinazione solo il primo episodio di malaria da P. falciparum nei bambini di età 5-17 mesi e del 31% per i bambini di 6-12 settimane di età.
Questi valori di efficacia sono molto inferiori alle vaccinazioni infantili correntemente in uso, ma la quota di casi prevenibili è stata comunque considerata importante, tenendo conto che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riporta che nel 2013 si sono verificate 627.000 decessi per malaria, di cui 562.000 (~90%) in Africa e la maggior parte (82%) tra bambini sotto i 5 anni di età. Il profilo beneficio-rischio del vaccino è stato quindi considerato favorevole nelle zone ad alta mortalità per malaria.
Data la protezione incompleta, l’utilizzo del vaccino dovrà essere combinato con le misure empiriche di profilassi già raccomandate (es. uso di zanzariere impregnate di insetticida). Inoltre l’Ema ha richiesto ai produttori di mantenere una accurata sorveglianza nel tempo per valutare gli effetti a distanza della vaccinazione.
Entro novembre 2015 l’Oms pubblicherà le raccomandazioni sull’inserimento del vaccino nei programmi vaccinali e i Paesi interessati decideranno per la sua introduzione. Per maggiori dettagli consulta la pagina dedicata sul sito dell’Ema. da epicentro
Il vaccino “Mosquirix”
La malaria, nel Continente nero, è una delle principali cause di mortalità: l’Oms ha stimato che, nel 2015, circa 419 mila persone (quasi tutti bambini sotto i 5 anni) siano morte a causa della malattia, il 92% delle quali decedute in Africa, specie nell’area subsahariana. Il tasso mondiale dei nuovi casi, tra il 2010 e il 2015, ha comunque subito una riduzione del 21% (quello di morti del 29%). Ogni anno, sono tuttavia 212 milioni i casi registrati con il continente africano vittima prediletta del morbo Plasmodium falciparum, trasmesso da una zanzara appartenente al genere Anopheles. Il vaccino, denominato Rts,s o Mosquirix, potrebbe contribuire a ridurre in modo sensibile i nuovi episodi di contagio, prevenendo almeno 4 casi su 10: la nuova soluzione vaccinale, frutto di trent’anni di ricerca, è stata messa a punto dalla casa farmaceutica “GlaxoSmithKline” ed è stata presentata come in grado di allenare il sistema immunitario ad attaccare il parassita trasmesso dalla puntura di zanzara. da interris
Ciclo vitale dei plasmodi (Fonte: CDC di Atlanta) |
La domanda iniziale che ci siamo posti, è dovuta dal motivo di assenza ultra trentennale di questa malattia in questa parte del mondo, sappiamo e vediamo inoltre la veemenza nel grande dibattito dovuto all'imposizione governativa dei vaccini, e da un audio che circola in rete, viene spontaneo chiedersi se veramente la morte della bimba dipenda da questo improbabile contagio di malaria o se invece non dipenda da una più probabile reazione vaccinale?... vi giriamo un audio che abbiamo trovato in rete , lo abbiamo messo in video per farvelo sentire , a voi l'analisi e l'ardua sentenza.
oggi a questo audio è seguito questo messaggio
Dr. Dario Miedico
—--Messaggio originale----
Da: nuo**ulisse@alice.it
Data: 6-set-2017 21.12
A: <pep*****lomeo@gmail.com>
Ogg: comunicato stampa autopsia Zago Sofia
a fronte della notizia circolata negli ambienti giornalistici che la piccola Zago Sofia possa aver contratto il diabete in conseguenza della reazione avversa ad un ciclo vaccinale eseguito alcuni mesi prima, dovendo prendere in esame anche la possibilità che l'eventuale infezione e la sua rapida evoluzione in forma mortale siano state favorite da un deficit immunitario, è indispensabile che i campioni che verranno prelevati durante l'autopsia siano conservati in opportune condizioni di congelamento ed assolutamente non trattati con formaldeide, che per via delle sue note caratteristiche vanificherebbe ogni ricerca in questa direzione.
Dr. Dario Miedico
Dr. Dario Miedico
—--Messaggio originale----
Da: nuo**ulisse@alice.it
Data: 6-set-2017 21.12
A: <pep*****lomeo@gmail.com>
Ogg: comunicato stampa autopsia Zago Sofia
a fronte della notizia circolata negli ambienti giornalistici che la piccola Zago Sofia possa aver contratto il diabete in conseguenza della reazione avversa ad un ciclo vaccinale eseguito alcuni mesi prima, dovendo prendere in esame anche la possibilità che l'eventuale infezione e la sua rapida evoluzione in forma mortale siano state favorite da un deficit immunitario, è indispensabile che i campioni che verranno prelevati durante l'autopsia siano conservati in opportune condizioni di congelamento ed assolutamente non trattati con formaldeide, che per via delle sue note caratteristiche vanificherebbe ogni ricerca in questa direzione.
Dr. Dario Miedico
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