mercoledì 13 agosto 2025

RESE PUBBLICHE LE OLTRE 100 PUBBLICAZIONI DELLA TERAPIA BIOLOGICA-NUTRIZIONALE DELL' ISTITUTO ITALIANO TUMORI

FINALMENTE  ANCHE LA GERMANIA HA RESO PUBBLICHE LE OLTRE 100 PUBBLICAZIONI DELLA TERAPIA BIOLOGICA-NUTRIZIONALE DELL' ISTITUTO  ITALIANO TUMORI DEGLI ANNI 30.

di @AlessandroGovoni

LEGGILE, FURONO MESSE SOTTO SEGRETO PERCHE' NON BREVETTABILI, REGREDIRONO, FINO A COMPLETA GUARIGIONE, IL TUMORE AL QUARTO STADIO.

 LA VERA SHOA' OCCULTATA DAI MEDIA

Oltre 2.000 medici -chirurgo di tutta Europa uccisi, una comunità, quella ebraica, sterminata, insieme a 300.000 cattolici, in Sassonia e in Polonia, inglobata nel 1938 nella Sassonia, Germania Orientale.

Lo scrisse per primo Primo Levi, nel suo ultimo libro: i campi di sterminio erano privati, di proprietà della IG Farben, una multinazionale privata, la più grande multinazionale dell' epoca,  di proprietà delle grandi famiglie luterane tedesco orientali, Rothshild, Rockfeller, Warburg,  Bush, Clinton, Johnson, Gates, le 7 note famiglie. 

Questi studi furono studi internazionali iniziati tutti  nel 1907 per un fatto tecnico, quando accade  un fatto che coinvolge più Stati,  non e' un caso, ma e' sempre un fatto tecnico a determinarlo: nel 1897, dieci anni prima, il coke, il carbon  fossile, fu portato a 400 gradi in Sassonia e fu ottenuto il catrame, esattamente dieci  anni  più tardi, nel 1907, il 100% dei lavoratori del catrame inizio' ad ammalarsi di tumore,  per questo motivo sorsero nel 1907 degli istituti Nazionali Tumori : a Berlino, a Lovanio in Belgio, a San Pietroburgo, dalle rispettive comunita scientifiche ebraiche e a Roma, circa 40 medici- chirurgo,  dai nomi in gran parte ebrei,  in minoranza cattolici, componevano l' Istituto Italiano Tumori, il cui presidente era il Prof. medico chirurgo Gaetano Fichera. 

Questi medici- chirurgo figurano uccisi alle Fosse Ardeatine o deportati ad Auschwitz per mano della Gestapo, quando giunse in Italia il 12 settembre del 1943, dopo che il Re del ramo luterano dei Savoia, Vittorio Emanuele III, uomo Rothschild, aveva sciolto in un giorno, l' 8 settembre 1943, Polizia, Carabinieri, GDF ed Esercito. 

La comunità ebraica ha un metodo di trasmissione delle informazioni generazionale, mediante canta-  storie , doveva essere sterminata, i cattolici non hanno invece un  metodo di trasmissione delle informazioni verbale, sarebbe stato sufficiente  mettere sotto copyright le pubblicazioni per impedire la trasmissione da bisnonni ai nostri padri, già i nostri nonni, senza libri consultabili,  avrebbero dimenticato.  

Non dimentichiamo che la preoccupazione maggiore degli alleati, degli anglo - Sassoni,  in Italia,  fu quella di bombardare anche gli archivi.  

Quando fu compreso che inspiegabilmente gli alleati avevano iniziato a bombardare anche gli archivi, molti archivi furono spostati nelle cascine adiacenti, trasportando i libri con i carri trainati da trattori, qualche archivio si salvo'.

 Dopo Primo Levi, nessuno più  indaga.

Nel  2014 accade però  un fatto inaspettato: la May, il premier  britannico, nazionalizza due banche, Barclays e The Royal Bank of Scotland, che rischiavano di fallire, i Rothshild/Rockfeller perdono il controllo della BOE ( Bank of England) , la Banca Centrale del Regno Unito e perdono il controllo anche del Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale delle Banche centrali di cui la BOE e' il maggior azionista. 

Sempre nel 2014, il governo Putin in Russia espelle i Rothshild/ Rockfeller  e le società del loro adepto Soros e nazionalizza la Banca Centrale russa. 

A ruota il Portogallo, la Romania e l' Ungheria nazionalizzano le loro banche centrali.

Quando vengono nazionalizzate le banche centrali e' possibile aprire gli archivi.  

Lo avevano già fatto gli Stati Uniti nel 2008 su imput della Procura di New York in stretta collaborazione con la Procura di Milano: 2 milioni di operai della Enron e della General Morors avevano perso il loro TFR investito in fondi di categoria che a loro volta avevano investito  in altri fondi che avevano investito in derivati che avevano come sottostante  i mutui impagati per 1.300 miliardi  delle banche del Regno Unito e degli Stati Uniti, mutui che questi stessi fondi speculatori avevano chiesto alle banche inglesi e statunitensi  non restituendo più né  una sterlina , ne un dollaro, facendo credere che i mutui fossero stati sottoscritti da milioni di piccoli mutuatari inglesi e statunitensi.

Gli operai della Enron e della General Motors si rivolsero alla Procura  di New York e con un Freedom Act la Procura fece aprire  gli archivi : compresero che questi fondi speculatori avevano radici nel nazismo, erano anzi i fondi speculatori che avevano creato e sviluppato il nazismo, che la polizia scientifica tedesca orientale, la Gestapo, che sovraintendeva i campi di sterminio  era una polizia privata, la polizia privata di queste grandi famiglie.  

Qui sotto riportato vi e' il link all' Archivio tedesco Springer, il copyright che  aveva tenuto sotto segreto le  126 pubblicazioni dell' Istituto italiano Tumori, pubbicazioni dal 1907 al 1935 del presidente dell' Istituto Italiano Tumori, il Professore medico chirurgo Gaetano Fichera,  scomparso  in circostanze misteriose  nel 1935,  invitato dalla fondazione Rockfeller a tenere un convegno a New York, e' terminato  in Germania il 31 dicembre 2023, la Germania le ha messe on line il 1 gennaio 2024,  perche in Germania il copyright dura 80 anni, in Italia il copyright dura 75 anni,  infatti la  conoscenza, nell'ambito dei lavori della commissione governativa  a  Roma, e' del  2017/2018.

Dopo circa dieci anni i  lavoratori del catrame morirono  di tumore: i medici chirurgo aprirono i corpi e videro che erano pieni di un parassita  che si era mangiato le cellule. 

Il catrame fece una strage, non solo in Sassonia, ma anche in Italia: nel 1903 erano  iniziati i lavori dei trafori del Monte Bianco, del San Gottardo, delle cave di Carrara  e i minatori traforavano la terra con macchine perforatrici purtroppo alimentate con benzina senza piombo,  con antidetonante però purtroppo al posto del piombo,  il catrame.

La benzina che ci viene fornita deriva dalla fascia petrolifera che va dall' Iran, alla Georgia, Arzebajan, fino alla Germania dell' Est, che purtroppo ha soltanto 50 di ottano, deve essere per forza  aggiunto un anti-dedetonante perché il motore funzioni, per portarlo a 80 ottani  e l' antidetonante può essere solo il piombo o il catrame e vi e' una bella differenza tra il piombo e il catrame, entrambi corrodono, ma il piombo bevendo acqua si espelle, il catrame bevendo acqua  non si espelle, perche 'il catrame e' appiccicoso,  si appicica ai tessuti interni, e inizia a corroderli arrivando ad uno stato di infiammazione tale, di putrefazione. cellulare, di 50.000 cellule infiammate per cui le nostre 5 ghiandole rigeneratrici (fegato, pancreas, splene, tiroide e timo) non riescono più a produrre tessuto connettivo e vascolare sufficiente, da andare a sostituire quello infiammato, in quel momento si crea la massa tumorale. 

I globuli bianchi riescono a fagocitare i pm 10,  le polveri sottili, ma non riescono a staccare il catrame dalle pareti dei tessuti.

Questi studi internazionali furono condotti dall' Istituto Italiano Tumori  insieme alla comunita scientifica anche di Nagasaki e Hiroshima.

Perché gli anglo-Sassoni lanciarono la bomba atomica su Nagasaki e Hiroshima e non su Tokio, perche la lanciarono su due cittadine che avevano 200.000 abitanti e non su Tokio che aveva 7 milioni di abitanti? 

Perché le bombe atomiche avevano come ground zero, come epicentro proprio gli ospedali  di Nagasaki e Hiroshima dove vi erano i reparti di oncologia dove vennero svolti questi studi? 

Ora sappiamo che le bombe atomiche vennero costruite nei laboratori della IG Farben ad Auschwitz.

Come appurato dall'articolo sopra, tutti i libri e trattati dell'Istituto italiano tumori e di altre nazioni sono stati secretati per impedirne la diffusione per 80 anni  , ora , se fate ricerca su internet , il libro lo puoi trovare su un sito tedesco come detto da Govoni , e dietro pagamento si può scaricare copia fotostatica e lo puoi trovarlo su questo sito:

https://it.scribd.com/document/863593004/I-Fattori-Interni-Nello-Sviluppo-Dei-Tumori-Fichera

CHI ERA GAETANO FICHERA DELL'ISTITUTO ITALIANO TUMORI 

Gaetano Fichera



FICHERA, Gaetano
da Treccani


Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: A. Bignami per la patologia generale, E. Marchiafava per l'anatomia patologica, F. Durante per la clinica chirurgica. Laureatosi nel 1903, conseguì nel 1906 la libera docenza in patologia generale e nel 1909 quella in patologia chirurgica. Intraprese la carriera scientifica e accademica in campo chirurgico, partecipando nel 1912 al concorso per la cattedra di patologia chirurgica dell'università di Cagliari, nel quale si classificò terzo dopo M. Donati e D. Taddei. Fu poi incaricato di questo insegnamento nella stessa università di Cagliari dal 1914 al 1920; nel 1921 vinse il concorso per la cattedra di patologia chirurgica nell'università di Messina. Chiamato dalla facoltà medica dell'università di Pavia a dirigervi la cattedra di patologia speciale chirurgica nel 1923, mantenne il titolo fino al 1930.


Nasceva intanto a Milano, a opera di L. Mangiagalli, l'Istituto nazionale Vittorio Emanuele III per lo studio e la cura del cancro. Fu inaugurato il 12 apr. 1928 e il F. ne assunse la direzione. Particolarmente attratto dallo studio del problema biologico dei tumori, oltre che dall'oncologia clinica in generale e in modo speciale dalla terapia chirurgica delle neoplasie, per dedicarsi interamente al nuovo impegno, nel 1930 lasciò la direzione della cattedra di Pavia. Egli poté affrontare l'impegnativo settore di studi grazie alle sicure basi teoriche e pratiche acquisite presso le scuole romane e giunse a formulare una personale teoria patogenetica dei tumori, che chiamò "dottrina dello squilibrio oncogeno", dai cui postulati trasse i principi di una terapia di tipo biologico dei tumori, che definì "chemoterapia istogena dei tumori".


La sua dottrina, non priva di una certa genialità, si basava sui dati scaturiti da una larga serie di osservazioni e di ricerche sperimentali condotte in tutto il mondo che avrebbero dimostrato l'esistenza di un complesso di fattori endogeni responsabili dell'autogoverno dell'organismo, in grado di presiedere all'ordinato svolgimento dei fenomeni dinamici cellulari: questo armonico equilibrio dell'organismo, dipendente essenzialmente dall'ereditarietà e dalla costellazione endocrina, potrebbe essere distorto in senso neoplastico da fattori oncogeni, e da questo processo avrebbe origine il neoplasma. Gli elementi organici regolatori della proliferazione cellulare sarebbero in sostanza gli ormoni e i prodotti elaborati dagli organi emopoietici, distinti in eccitatori (secrezioni delle paratiroidi, dell'ipofisi, dell'ovaio, del testicolo) e inibitori, antagonisti dei primi (secrezioni del timo, del pancreas, della placenta e prodotti provenienti dal fegato, dalla milza, dai finfonodi, dal midollo osseo). Lo squilibrio tra i due gruppi di fattori endogeni, favorito da condizioni ereditarie e dal processo di invecchiamento, potrebbe innescare la spinta eccito-proliferativa cellulare e rappresentare pertanto il primo anello della catena che porta alla formazione del tumore. Sulla scorta di questi principi il F. abbozzò il tentativo di terapia biologica dei tumori, basata sulla somministrazione di autolizzati di tessuti normali o neoplastici dotati di potere inibitore della proliferazione cellulare e pertanto ostacolante la crescita del tumore e addirittura oncolitico, in grado così di esercitare nell'organismo del paziente una attività antiblastica. Egli innestava, nel sottocutaneo o nel tessuto retroperitoneale di malati di cancro inoperabili, estratti di timo o di milza di feti umani di 7-8 mesi, morti dopo parto prematuro per placenta previa. Su questo punto il F. sostenne una pacata polemica con alcuni ricercatori, specialmente tedeschi, che avevano attuato un tipo di terapia antineoplastica basato sulla somministrazione di preparati di tessuto tumorale, intendendo però effettuare in tal modo, in quanto assertori della genesi parassitaria delle neoplasie, una sorta di immunoterapia attiva (Immunizzazione attiva o chemoterapia istogena?, in Tumori, III [1913-14], pp. 760-769); e con F. Blumenthal, che rivendicava la priorità dell'introduzione del metodo (Gli autolizzati di tessuti nella terapia dei tumori, in Il Policlinico, sez. pratica, XVIII [1911], pp. 197 ss.; Ancora sugli autolizzati di tessuti nella terapia dei tumori, ibid., pp. 297 ss.).

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