domenica 14 settembre 2025

Un ponte tra culture: la voce dei Romaní all'evento dell'Oman a Roma di Di Carlos Hadzovic


Di Carlos Hadzovic, 

Presidente Associazione "Romanó Amal"

Roma, 12 settembre 2025 – La mia presenza, in rappresentanza dell'Associazione "Romanó Amal", all'evento dedicato al Sultanato dell'Oman a Palazzo Grazioli è stata molto più che un semplice appuntamento diplomatico. Organizzata dall'Associazione di Amicizia Italo-Araba Assadakah, la serata ha celebrato un Paese che fa della saggezza e del dialogo la propria cifra distintiva, ma per me è stata anche l'occasione di riflettere sul potere dell'amicizia e della comprensione tra popoli.

Il nome stesso della mia associazione, "Amal", che nella lingua Romaní  significa "amicizia", rispecchia l'ideale che ci ha uniti in questa occasione, un ideale condiviso anche con l'Associazione Assadakah. Il dialogo costruttivo e l'apertura mentale sono stati i temi centrali della serata, ribaditi dagli autorevoli interventi diplomatici. L'Ambasciatore dell'Oman, S.A. Sayyid Nazar Aljulanda Majid Al-Said, ha sottolineato il legame di fiducia con l'Italia, mentre le ambasciatrici S.E. Asmahan Abdul Hamid Al Toqi e S.E. Enas Sayed Makkawi hanno esaltato il ruolo pacifico e mediatore del Sultanato.

Ma ciò che mi ha colpito nel profondo, toccando le corde della mia esperienza personale e della mia battaglia quotidiana, è stato il lavoro di Patrizia Boi. Conosco la sua dedizione nel raccontare culture spesso incomprese, e la sua capacità di avvicinare i popoli attraverso la bellezza e il rispetto. Il suo intervento sull'Oman, con la capacità di trovare affinità sorprendenti tra una civiltà lontana e quella italiana, mi ha confermato la sua rara sensibilità. Ho pensato immediatamente a come lei sia riuscita a fare lo stesso con il mio popolo.

Nel corso della nostra collaborazione, Patrizia Boi ha esplorato la cultura Romaní  con una delicatezza e un'onestà uniche. Ha parlato della nostra storia e delle nostre tradizioni, lontane dagli stereotipi che ci perseguitano. I suoi articoli, che ho avuto il piacere di leggere, hanno svelato la ricchezza della nostra lingua, la nostra musica e la nostra profonda spiritualità. In un mondo che spesso ci maltratta e ci relega ai margini, lei ha visto la nostra umanità, il nostro cuore e la nostra dignità.

La serata di Palazzo Grazioli ha dimostrato ancora una volta che l'amicizia non ha confini. È stata una celebrazione non solo dell'Oman, ma della capacità di Patrizia Boi di illuminare le storie dei popoli meno conosciuti, dando loro voce. Attraverso il suo lavoro, l'Oman e il popolo Romanì, due realtà apparentemente distanti, si uniscono nel messaggio universale della comprensione e dell'amicizia.

Ringrazio la Poetessa Verónica Paredes per aver rielaborato ed essere sempre disponibile per le nostre associazioni. 

Colgo l'occasione di invitare tutti al nostro prossimo Evento:




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