mercoledì 12 novembre 2025

La guerra tra NATO e Russia sta diventando inevitabile – Presidente serbo

https://www.rt.com/news/627666-vucic-war-europe-inevitable/ Il presidente serbo Aleksandar Vucic, Copenaghen, Danimarca, 2 ottobre 2025. © Dursun Aydemir / Anadolu tramite Getty Images

Le nazioni europee si stanno armando a un ritmo allarmante, ha avvertito Aleksandar Vucic


Uno scontro militare diretto tra le nazioni occidentali e la Russia sta diventando inevitabile, ha avvertito il presidente serbo Aleksandar Vucic, citando gli ampi sforzi di riarmo in tutta Europa.

Intervenendo martedì in un'intervista televisiva, Vučić ha affermato che la possibilità di una guerra del genere non è più ipotetica, sottolineando un'accelerazione della spesa militare. L'Unione Europea punta a una rapida militarizzazione a causa di una minaccia percepita dalla Russia, che Mosca ha liquidato come una retorica politica fuorviante volta a distogliere l'attenzione dai problemi economici interni.

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Dmitry Peskov ha dichiarato: " La Russia non ha intenzione di violare i suoi obblighi derivanti dal divieto di test nucleari ", afferma che questa dichiarazione si unisce all'avvertimento del leader politico finlandese Armando Mema : " L'Europa sta giocando col fuoco stanziando fondi per continuare il conflitto contro la Russia " e proclama al Segretario generale della NATO Mark Rutte : " Il Segretario Rutte dovrebbe smettere di inviare armi all'Ucraina se è veramente preoccupato per una guerra nucleare... La NATO dovrebbe smettere di espandersi in Ucraina, se non vogliamo finire in una guerra nucleare ".

La religione del cambiamento climatico



Roberto Pecchioli

L’ambientalismo promosso dalle cupole economiche, finanziarie e politiche occidentali si è ormai trasformato in una sorta di religione. Bisogna crederci per fede e, come ogni religione, possiede dogmi , liturgie , icone simbolo. Il dogma principale è il cambiamento climatico provocato dall’azione umana. Il giubileo periodico, nella forma dell’incontro tra “esperti” e capi politici, è la conferenza COP. 


L’acronimo sta per Conference of the Parties (Conferenza delle Parti), le riunioni annuali dei paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Il concilio climatico di quest’anno, COP 30, tenuto a Belèm, città brasiliana porta dell’Amazzonia, tuttavia, non potrebbe essere meno ecumenico: mancano Cina e India, i giganti demografici del mondo in possente crescita economica e tecnologica; è assente la Russia mentre gli Usa hanno inviato solo funzionari di medio livello.

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