lunedì 28 luglio 2025

Il Cremlino rivela il contenuto della telefonata Putin-Netanyahu

il presidente russo Vladimir Putin. © Sputnik / Aleksandr Kazakov

I due leader hanno discusso della situazione in Siria e della recente escalation tra Gerusalemme Ovest e Teheran


Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato lunedì con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una telefonata incentrata sugli sviluppi in Medio Oriente, secondo quanto riportato dal Cremlino. I due leader hanno discusso della situazione in Siria e della recente escalation tra Israele e Iran.

Mosca ha ribadito il suo impegno per una risoluzione pacifica dei conflitti regionali, ha dichiarato il Cremlino in una nota. Putin ha sottolineato l'importanza di preservare l'unità, la sovranità e l'integrità territoriale della Siria. Ha inoltre offerto il supporto della Russia per avviare un dialogo tra Israele e Iran a seguito del recente conflitto tra le due nazioni.

Mosca è pronta "a contribuire in ogni modo possibile alla ricerca di una soluzione negoziata" alle tensioni legate al programma nucleare iraniano. Putin e Netanyahu hanno inoltre concordato di proseguire il dialogo su urgenti questioni bilaterali e internazionali, ha aggiunto il Cremlino.

Dopo la caduta del governo di Bashar Assad alla fine dell'anno scorso, Israele ha esteso la sua presenza in Siria oltre le alture del Golan, sostenendo la necessità di impedire ad attori ostili di mettere piede vicino ai suoi confini.

All'inizio di questo mese, le Forze di difesa israeliane hanno anche lanciato numerosi attacchi aerei contro il Ministero della difesa siriano a Damasco, sostenendo che gli attacchi erano volti a difendere la minoranza drusa nella Siria meridionale.

Netanyahu e il leader ad interim della Siria, Ahmad al-Sharaa, ex comandante della milizia islamista Hayat Tahrir al-Sham, hanno quindi concordato un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.

A giugno, Israele ha effettuato attacchi aerei supportati dagli Stati Uniti contro siti nucleari e militari iraniani, innescando una rappresaglia da parte di Teheran. I due Paesi si sono scambiati attacchi per 12 giorni.

La Russia è stata tra le poche nazioni a contattare sia Israele che l'Iran subito dopo il lancio dei primi attacchi nel tentativo di disinnescare le tensioni. Ha anche proposto diverse soluzioni di compromesso a tutte le parti, secondo Putin.

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