Roberto Pecchioli
L’ambientalismo promosso dalle cupole economiche, finanziarie e politiche occidentali si è ormai trasformato in una sorta di religione. Bisogna crederci per fede e, come ogni religione, possiede dogmi , liturgie , icone simbolo. Il dogma principale è il cambiamento climatico provocato dall’azione umana. Il giubileo periodico, nella forma dell’incontro tra “esperti” e capi politici, è la conferenza COP.
L’acronimo sta per Conference of the Parties (Conferenza delle Parti), le riunioni annuali dei paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Il concilio climatico di quest’anno, COP 30, tenuto a Belèm, città brasiliana porta dell’Amazzonia, tuttavia, non potrebbe essere meno ecumenico: mancano Cina e India, i giganti demografici del mondo in possente crescita economica e tecnologica; è assente la Russia mentre gli Usa hanno inviato solo funzionari di medio livello.
